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Autore: ClaudiaM    06/05/2013    1 recensioni
Vi è mai capitato di pensare che tutto capita a voi? Che nella vostra vita nulla va per il verso giusto? Bene, allora questa è la FF per voi ;3 Incomincerete a ricredere in voi stessi
Trama
Una ragazza con una vita normale scopre una band di nome "One Direction". Da quel momento in poi tutto cambierà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MARIA'S POV

Claudia era appena uscita quando mi accorsi della vibrazione del mio cellulare. Era Tom. Il mio cuore batteva fortissimo. Era un ragazzo bellissimo e di certo avrei approfittato dell'occasione. Forse provava i miei stessi sentimenti, ma non potevo saperlo. Aprii il messaggio.

"Ciao bellissima, se ti va io esco con alcuni miei amici, vuoi unirti a noi? Hanno tutti una ragazza e io sarei onorato di averti al mio fianco. Fammi sapere bellissima. x :)"

Rilessi il messaggio un paio di volte. Ero contentissima, quasi non riuscivo a crederci. Ora era il mio turno di prepararmi. Decisi di indossare una gonna, non molto corta ma nemmeno troppo lunga, diciamo la giusta lunghezza, un top nero con delle paillettes argentate qua e là. Stivali alla caviglia e giacchetta di jeans intonata alla gonna. Mi osservai con occhio critico allo specchio, dopodichè passai al trucco. Mascara, matita, fard e rossetto. Perfetta. Ora non mi restava che fare uno squillo.

"Hei, Maria"

"Tom! Sono pronta. Dove dobbiamo incontrarci?"

"Passo a prenderti all'albergo, non preoccuparti"

Non aspettai molto, tempo cinque minuti e Tom apparve all'entrata. Ci sorridemmo. Mi sentivo leggermente imbarazzata perchè in fondo io non sapevo nulla di lui e lui non sapeva nulla di me. Decisi di fare io la prima mossa e così mi incamminai verso l'uscita. Tom mi accolse fra le sue braccia e mi diede un timido bacio sulla guancia. Pensai che il nostro incontro era un segno del destino e mi piaceva fantasticarci. Mi prese per mano saldamente ed uscimmo.

L'atmosfera era magnifica, il cielo di un colore che andava dall'arancione al rosso, sembrava un dipinto. Se avessi avuto la mia macchina fotografica di certo avrei scattato un paio di foto. Arrivammo in un pub, gli amici di Tom che attendevano il nostro arrivo. Si salutarono dandosi pacche sulla spalla e notai che dissero qualcosa su di me dato che Tom si girò e rise. Non sapevo come comportarmi. Salutai con un gesto della mano, ma Tom mi attirò a sé e mi presentò i suoi compagni. Sembravano divertiti nel vedermi, evidentemente erano al corrente di come ci fossimo conosciuti Tom ed io e che io ero italiana. Mi sorpresi quando uno dei ragazzi, Dylan, mi salutò in italiano. Non mi accorsi di una cosa però, una cosa importante. Non c'erano altre ragazze in nostra compagnia, mi aveva mentito, ma a quale scopo?

"E le altre ragazze?"

Tom e gli altri si guardarono come in cerca di una risposta plausibile. Erano d'accordo sul fatto che venissi solo io come ragazza. Perchè? Non riuscivo a darmi una risposta. Forse avevo sbagliato, non sarei mai dovuta andare lì, per di più con degli estranei. Ma la cosa che in quel momento mi faceva più male era che ero stata presa in giro. Aveva approfittato dei miei sentimenti, perchè ormai era chiaro come il sole che avevo un certo interesse per Tom.

"Le ragazze sono già dentro." Mi disse indicando la porta del pub

"Entra, ti raggiungiamo subito." Sorrise.

Feci come mi era stato detto ed entrai. Non c'era nessuno. Nessuno! Nemmeno l'ombra di una pista da ballo, un bancone, tavolini. Sentii sbattere di colpo la porta alle mie spalle, ma non avevo il coraggio di girarmi. Sapevo già che erano entrati e mi guardavano con aria divertita. Mi feci forza e mi voltai. Eccolo. Quel verme viscido, solo così poteva essere definito.

"Non dovevi fidarti" pensai amaramente.

Portai istintivamente lo sguardo verso il basso. Mi maledissi per aver indossato una gonna. La banda stava incominciando ad avvicinarsi, ero in preda al panico. Respirai a fondo e decisi cosa fare. Avanzai anche io, sicura. Presi il volto di Tom con le mani e lo baciai. Il mio primo bacio sprecato, ma ne valeva la mia vita. Mi guardò con aria complice e riprese a baciarmi, dovevo stare al gioco. Quando mi lasciò andare, mi trovavo vicina alla porta e vidi la sua espressione e dei suoi compagni sorpresa. Perfetto. Pensavano che mi sarei spaventata e invece no. Approfittai di quei pochi istanti di stordimento e scappai. Correvo veloce, come mai fatto prima d'ora. Sentivo la voce di Tom che imprecava contro di me. Iniziai ad urlare, nella speranza che qualche anima buona venisse in mio aiuto. Intanto stava calando la notte. Mi inseguivano e anche se io non ne potevo più non mi fermai, sapendo che se l'avessi fatto sarebbe stata la fine. Cercai ancora aiuto e questa volta qualcuno si degnò di rispondermi. Era un ragazzo. Chi meglio di un uomo poteva difendermi? Gli dissi tutto il più in fretta possibile, tanto che quando mi nascosi alle sue spalle sentii il respiro affannato della banda, la quale mi aveva ormai raggiunta.

"Dacci la ragazza" disse Dylan

"E perchè dovrei?" Rispose il ragazzo

"Perchè la deve pagare" grugnì Tom

"Senti amico, non mi va di discutere. Lasciala in pace. Ok?"

"E chi saresti tu per dirmi queste cose?"

Il ragazzo si abbassò il cappuccio della felpa e tolse gli occhiali dalle lenti scure. Svelò finalmente la sua identità. In un primo momento pensai che stessi sognando. Dovevo essere molto scossa, ma i miei dubbi si dissolsero quasi subito. Quel ragazzo che mi stava difendendo era Niall Horan! Quando Tom e la sua banda lo riconobbero gli sputarono in faccia e se ne andarono, ma non perché lo temessero, perché se un giornalista si trovava da quella parti di certo avrebbe immortalato l'azzuffo che si sarebbe creato. Rimasi sola con Niall, il mio cuore ormai aveva cessato di battere, non potevo assolutamente crederci!

"Hei piccola, come stai? Ti hanno fatto del male?"

"No..no no, sono riuscita a scappare... Grazie. Non so come ringraziarti! Oddio mio.. tu sei il mio idolo! Io..io.. non trovo nemmeno le parole.."

"Non preoccuparti bella, l'ho fatto con piacere. Ma..davvero sono il tuo idolo?" Sorrise.

"Ma certo! Io ti..."

"Ti?" Mi incoraggiò.

"Ti.. ringrazio" 'Ti amo stupida!' Mi dissi.

Lui mi sorrideva. Il sorriso più bello del mondo. Decise di accompagnarmi ed io accettai senza ripensamenti. Era come un angelo, un angelo che mi proteggeva da tutto e da tutti. Ringraziai Tom mentalmente. In fondo, se non l'avessi incontrato e accettato il suo invito, non avrei mai incontrato Niall. Quella si che era una serata da ricordare, nonostante i brutti momenti, perché vedere il mio idolo e parlargli aveva cancellato tutto ciò che era successo. Ci tenemmo per mano durante il tragitto, chiacchierammo, ridemmo, era piacevole essere in sua compagnia. Davvero tanto piacevole.
  
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