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Autore: Hypnotic Poison    06/05/2013    4 recensioni
Erano sei anni che poteva considerare la sua vita – quasi – normale. Anche se di cose ne erano cambiate parecchie. [...]
« Beh! Che c’è, non si salutano più gli amici da queste parti? »
« Cosa ci fai tu qui! »
[...]
« Stamattina… non è scattato nessun allarme, niente di niente, ma i computer si sono riaccesi automaticamente sui dati del progetto Mew. » [...]
« Ora voi parlate. E vi conviene dire tutta la verità. »

[ATTENZIONE: STORIA IN REVISIONE. Aggiornati al 04/02/2024: 1-18]
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Mint Aizawa/Mina, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Plan B



Quando Ryan rincasò, era ormai quasi mattina.

Lui, Kyle e Pie avevano passato l'intera notte a discutere, a catalogare dati, a confrontarli e a cercare di trovare una soluzione plausibile.

Dire che stava da schifo era poco.

S'infilò in doccia dopo aver acceso la macchinetta del caffè, cercando di non addormentarsi sotto il getto tiepido ed invitante. Voleva tornare al locale al più presto possibile, era determinato a risolvere in fretta quella faccenda, a costo di non dormire per giorni.

Non sei tornato a casa.” Strawberry entrò in cucina, strofinandosi gli occhi con un pugno, mentre lui era appoggiato al bancone, ignaro di quanto in realtà quel caffè fosse caldo.

Siamo rimasti tutta la notte a lavorare,” le spiegò, trangugiando uno dei biscottoi che Nina aveva lasciato per loro in un barattolo “Mi aspettano al Caffè tra poco.”

Ma hai bisogno di dormire.” replicò la rossa, ancora con gli occhi pieni di sonno.

Dormire, Strawberry?!” sibilò l'americano, appoggiando la tazza sul ripiano con una mano tremante “Come pensi che il pensiero di dormire possa anche solo sfiorarmi in questo momento?”

La ragazza trasalì, presa alla sprovvista da quello scatto improvviso: “Scusa... io dicevo per te...”

Lasciamo perdere, d'accordo? Non è certo la prima volta che passo la notte in bianco.”

Mi spieghi perché ce l'hai con me stamattina?” ribatté la Mew rosa.

Non ce l'ho con te, Strawberry, ma potresti cercare di capire il tipo di situazione!”

Niente che non abbiamo affrontato prima!”

Oh, certo!” Ryan alzò ad un tratto la voce “Sei alieni pazzoidi che cercano di uccidervi da qualche mese, e il tuo ex fidanzato che si risveglia all'improvviso con manie omicide, mi sembra una situazione perfettamente normale! Perdonami, forse sono io un po' troppo conservatore!”

Strawberry abbassò gli occhi, mordendosi il labbro inferiore: “Se non fosse Mark, non te la prenderesti così tanto...” pigolò.

Il biondo sentì il sangue ribollirgli nelle vene, e strinse i pugni: “Credi davvero che sia solo per questo? For God's sake, do you think I'm that shallow and stupid?”

Afferrò la tazza e la gettò nel lavandino, dove atterrò rumorosamente, facendo sussultare la ragazza.

Io passo la notte al computer a cercare di capire cosa fare, e lei pensa che io sia geloso.” mormorò, piegato sopra al lavabo, dandole le spalle. Gli scappò una risata incredula. “Oh, riesci sempre davvero a stupirmi, Momomiya.”

La Mew gatto rimase zitta, indecisa su cosa dire. Ryan non aveva mai alzato tanto la voce con lei, si rendeva conto che forse aveva davvero esagerato.

Proprio non riesci a capire perché?” i due occhi color ghiaccio la andarono a fissare, e lei dovette spostare lo sguardo per la loro intensità.

Se lo ritrovò a pochi centimetri in un attimo, senza nemmeno accorgersi che si era mosso.

Non abbiamo mai incontrato una potenza tale. Il potere di Profondo Blu anni fa era una porzione di quello che è adesso. È come se nel corso degli anni la sua forza si fosse accresciuta. Noi non ce ne siamo mai accorti, non abbiamo potuto fare niente, e adesso siamo in pericolo. E il pensiero...” le prese il viso tra le mani, costringendola a guardarlo “E il pensiero che lui possa farti del male mi terrorizza e disgusta allo stesso tempo. Perché è come se una parte di me mi stesse urlando di stare ancora più attento, perché lui mi odia, e non si farebbe nessuno scrupolo a ferirti per ferire me.”
Strawberry sentì una lacrima scorrerle lungo la guancia: “Ma lui... lui è Mark, non ha mai fatto del male a nessuno...”

Profondo Blu sì,” ribatté lui “E non sappiamo ancora quanto vi sia dell'uno, e quanto dell'altro. E poi, prima non eri mia, Strawberry.”

La strinse forte a sé, inspirando il dolce profumo dei suoi capelli, cercando di avvolgere la sua esile figura con il suo corpo, spinto dall'istinto protettivo. Se soltanto Mark, o Profondo Blu, o chi per lui, avesse osato torcerle un solo capello, l'avrebbe ucciso con le sue stesse mani.


***


Quella stessa notte, anche Espera non riusciva a dormire.

Sunao e Rui erano tornati in tutta fretta a Gaia, per parlare in prima persona al Consiglio e ricevere ulteriori istruzioni, e non sapevano di preciso quando sarebbero tornati.

Era la prima notte che passava da sola sulla Terra, e ciò le procurava una strana sensazione. Era abituata a stare senza Rui, ma decisamente non era abituata a farlo in un pianeta straniero, sul quale tutte le emozioni che provava erano amplificate.

La luce del mattino filtrava già fioca dalla finestra, perciò decise di alzarsi. Non sarebbe riuscita a riprendere sonno in ogni caso.

Vagabondò silenziosa fino alla cucina, sorprendendosi di trovarci Kert. Non l'aveva mai preso per un tipo mattutino.

Ehi,” lo salutò a bassa voce “Come mai già sveglio?”

L'alieno dagli occhi dorati scrollò le spalle: “Mi piace allenarmi alla mattina presto, quando è più fresco. Poi torno a dormire.”

Espera annuì, leggermente in imbarazzo. Il loro non era il migliore dei rapporti, e non avevano mai avuto troppe occasioni di trovarsi da soli.

Si preparò un tè leggero, sedendosi poi davanti al ragazzo. Quel silenzio la metteva a disagio, ma poteva percepire che, almeno per una volta, Kert non le era ostile. O almeno, non in quel momento.

Ehm... Kert?” lui alzò lo sguardo “Mi stavo chiedendo... se, sai, quella cosa che è successa quella volta... potrebbe essere utile contro Profondo Blu?”

Il maggiore dei fratelli Tha la studiò per un istante, poi si strinse nelle spalle: “Francamente, non lo so. Immagino che sia proprio per questo che il Consiglio ha voluto che tu venissi qui, ma credo proprio che Rui non accetterebbe mai di mandarti in battaglia senza un adeguato addestramento.”

Già...” Espera fissò la tazza “Non gli ho mai nemmeno spiegato per bene in cosa consista.”

Kert sbuffò: “Non mi sorprende. Scommetto che il Consiglio ti ha vietato di parlarne, quindi non capisco perché tu lo stia facendo con me.”

Lei gli lanciò un'occhiataccia: “Tu volevi vederlo, e tu ne hai parlato con Sunao.”

Lui rise, alzandosi: “Ma voi femmine non vi tenete mai nulla per voi, eh?”

La ragazza sorrise: “Kert? Io tuo fratello, lo amo davvero.”

Lo so, lo so,” ribatté lui, allontanandosi per il corridoio con un gesto della mano.


***


Scusate il ritardo!” Lory entrò in tutta fretta al Caffè, seguita poco dopo da Paddy “Ma abbiamo dovuto usare la macchina.”

Perché non vi ha portate Quiche con il teletrasporto?” domandò curiosa Strawberry, finendo di apparecchiare gli ultimi tavoli.

Be', ehm...” la Mew Verde si morse il labbro inferiore “Le cose non stanno andando molto bene tra lui e Mina, hanno litigato tutta sera...”

Proprio in quel momento la ballerina entrò furibonda nel locale, sbattendo la porta di ingresso e dirigendosi senza dire una parola nello spogliatoio.

Ecco, appunto...” mormorò Paddy, avvicinandosi alla rossa per bisbigliarle nelle orecchie “E' stato così tutto ieri. Non è stato poi un gran pigiama party.”

La porta sbatté di nuovo, stavolta a causa di Quiche, che gridò: “Guarda che non abbiamo finito!”

Hey, hey, basta così.” Pam gli si parò davanti, alzando una mano “Smettetela di urlare.”

Urlare è l'unico modo per essere certi che la principessina mi stia ad ascoltare!” ribatté lui in direzione dello spogliatoio.

Tart prese per un braccio suo fratello: “Dai, fratellone, andiamo a farci un giro.”

Mentre Quiche borbottava qualcosa di indefinibile, ma decisamente poco educato, Tart si rivolse alla sua ragazza e le fece un sospiro sconsolato, e Paddy sorrise: “Povero il mio Tart, con i due fratelli che si ritrova.”

Perdonami, Paddy, ma cosa staresti insinuando?” il glaciale Pie era appena apparso lì di fianco a lei, un'espressione poco convinta in volto.

Strawberry ridacchiò, dirigendosi in cucina e abbandonando l'amica “in difficoltà” - mancava poco all'apertura, e non aveva voglia di sentire le solite lamentele di Ryan sul fatto che lo avrebbero mandato sul lastrico con la loro poca voglia di lavorare.

Il suddetto americano era nella stanza, appoggiato ad un ripiano intento a bersi l'ennesima tazza di caffè nero per cercare di stare sveglio, con risultati decisamente scarsi.

Hey there,” esclamò sorpreso quando la Mew Rosa lo abbracciò di slancio “A cosa devo tutto questo affetto?”

Volevo solo dirti che sono molto contenta che io e te siamo sposati e non litighiamo.” rispose lei con un gran sorrisone infantile.

Ryan rise, arruffandole la frangetta: “Senti, io adesso vado in camera mia a farmi un pisolino...” abbassò la voce e inclinò il viso pericolosamente vicino a quello della ragazza “Perché non vieni con me e mi fai un bel massaggio rilassante, a cui potrei ricambiare con qualcos'altro di molto, molto piacevole?”

Strawberry divenne bordeaux mentre inevitabilmente le spuntavano le orecchie e la coda feline: “Shirogane!” strillò, lanciando un'occhiata imbarazzata al povero Kyle che fingeva di non sentire nulla mentre affogava il proprio dolore nella preparazione dei dolci del giorno.

Il biondo scoppiò a ridere, rubando un veloce bacio alla povera Mew rosa: “Oh, I love it when you scream my name, baby.

Kyle non poté far altro che infornare una torta, un velo di rossore sulle guance, mentre Strawberry rincorreva Ryan cercando di colpirlo con una pentola.


***


Zaur chiuse il collegamento con il Caffè Mew Mew; non era minimamente interessato ai problemi sentimentali di quelle cinque umane. Anche se, doveva ammetterlo, lo incuriosiva il loro comportamento quasi noncurante della situazione in cui si trovavano.

Come facevano ad essere così spensierate con non una, ma ben due minacce che incombevano su di loro? O forse la loro era solo ingenuità?

Si strinse nelle spalle. In quel momento era ben più preoccupato per quello che Rui e Sunao avrebbero raccontato al loro ritorno da Gaia, che sperava avvenisse al più presto possibile. Sapeva bene che il Consiglio non si faceva mai attendere molto, ma quella era decisamente una situazione particolare. Sperò dentro di lui che non si cogliessero decisioni affrettate. Non aveva nessuna voglia di finire in pasto ad un alieno dal super-ego.

Un rumore qualche stanza più in là lo avviso che, finalmente, la Messaggera e il comandante della spedizione erano tornati sulla Terra.

Espera corse nel salone, saltando in braccio a Rui: “Mi sei mancato!” esclamò, mentre lui la teneva sollevata per il busto.

Kert entrò lentamente nella stanza, scuotendo la testa a quella scena così sdolcinata, lanciando solo un'occhiata a Sunao. Non aveva un'aria così allegra.

Allora? Qual è il piano?” domandò, buttandosi come sempre nel suo posto preferito sul divano, di fianco a Pharart.

Rui prese un respiro profondo: “La decisione del Consiglio non è stata unanime, anzi... diciamo che è stata decisamente combattuta... ma alla fine ha valso il voto del Primo Consigliere.”

Ebbene? Cosa sarebbe?” lo spronò Pharart.

L'alieno dagli occhi blu guardò velocemente Sunao, che si strinse nelle spalle, e continuò: “Il Consiglio vuole che combattiamo assieme alle Mew Mew per eliminare, del tutto, Profondo Blu. Lo ritengono una minaccia molto più importante che la conquista della Terra.”

Stai scherzando?!” esclamarono in coro Kert e Pharart.

Quando mai il Consiglio Supremo ha scherzato?” li riprese Sunao, con aria evidentemente scocciata.

Zaur si alzò in piedi: “Credono davvero che potremo allearci con coloro che fino adesso abbiamo cercato di sconfiggere?”

Rui si strinse nelle spalle: “Questi sono gli ordini. Abbiamo tempo per elaborare un piano più preciso, ma vorrei riuscire a sfruttare la prossima Luna piena.”

E' una grandissima stronzata, ecco cos'è.” ringhiò Kert “Erano tutti ubriachi quando hanno escogitato questo mirabolante piano? Non possiamo neanche avvicinarci a quelle cinque senza scatenare una battaglia!”

Dovremo rifletterci e ragionarci su,” replicò il fratello “Sono certo che tutti noi vogliamo la distruzione di Profondo Blu, riusciremo a trovare un terreno comune.”

Meglio allearci con le umane che scatenare una guerra coinvolgendo l'intero esercito di Gaia.” Pharart si strinse nelle spalle “In fondo loro sono quasi riuscite a sconfiggerlo una volta, avranno pure qualche trucchetto conveniente.”

E come pensate di approcciarle? Io non ci tengo a essere fritto da Quiche, considerando che sarà opportuno presentarsi disarmati se l'intento è una pacifica discussione di alleanza.” Kert calcò con fastidio su quelle ultime parole, facendo una smorfia di disgusto.

Espera si alzò in piedi, raggiungendo Rui: “Andrò io!” esclamò “Loro non mi conoscono ancora così bene e, siate sinceri, ho un carattere davvero migliore del vostro. E posso comprendere il loro.”

Tu là da sola non ci vai.” sentenziò il suo compagno “Non hai un briciolo di addestramento.”

Lei roteò gli occhi: “Che tipo di addestramento potrebbe mai servirmi per andare a parlare con delle persone?”

Potremmo accompagnarla e stare dietro di lei, assicurandoci che vada tutto bene,” suggerì Pharart “Tenendoci ad una distanza adeguata a non far pensare loro che stiamo per attaccarli o che sia una sorta di trappola.”

Rui si voltò verso Zaur: “Che ne dici?”

L'alieno dagli occhi neri scrollò le spalle: “Tentar non nuoce.”

Espera sorrise soddisfatta, stringendosi ad un braccio di Rui mentre lui, Zaur e Pharart confabulavano tra loro, cominciando ad elaborare un piano per poter contattare le cinque umane.

Kert si voltò verso Sunao, che era rimasta stranamente zitta durante quella discussione, in tempo per vederla uscire sul grande balcone del salone. Si tolse i sandali che portava e si sedette sull'ampio bordo, allungando le gambe davanti a sé e chiudendo gli occhi per assaporare la calda luce del Sole sulla pelle, la stanchezza che velocemente prendeva il sopravvento su di lei.

L'alieno la raggiunse, sedendosi di fronte a lei e stendendo le gambe vicino alle sue: “Forza, Sunamora, cosa c'è che non va?”

Sunao si strinse nelle spalle, fissando il giardino: “Non mi piace per nulla l'idea del Consiglio. Ma naturalmente, non c'è stato verso di fargliela cambiare.”

Lui le prese delicatamente una caviglia, massaggiandole il piede: “Andiamo, sono sicuro che c'è anche qualcos'altro.”

L'aliena lo fissò: “Lo sai cosa farà il Consiglio se falliamo?”

Kert abbassò lo sguardo, ignorando la domanda e passando il pollice sopra la cicatrice che le correva lungo la caviglia, l'unica che si potesse vedere sul corpo della Messaggera: “Questa te l'ho fatta io.”

Gli piaceva quel suo segno: gli ricordava che anche lei, in fondo, non era intoccabile come faceva credere, e gli dava un senso di soddisfazione sapere che era stato proprio lui.

E' vecchissima. Avevamo cinque anni, è stata la prima e unica volta in cui mi hai battuta.” Sunao sorrise “Mi ero ripromessa che non te l'avrei più fatto fare. Direi che ci sono riuscita, no?”

L'alieno le fece il solletico sotto la pianta: “Mi ricordo ancora di te che sbraitavi davanti all'Accademia Prima perché volevi entrare. Tuo padre doveva portarti via con la forza.” si morse la lingua troppo tardi, dandosi dello stupido. A lei non piaceva parlare del padre, e lui l'aveva sempre saputo. “Scusa, non volevo...” borbottò.

Un sorriso stanco si dipinse sulle labbra della bella aliena, che ritornò a godersi il Sole: “Non fa niente. Non posso fare finta che non sia successo nulla, è logico che ogni tanto sia necessario parlare di lui.”

Kert prese a massaggiarle lentamente il polpaccio, sapendo che entrambi beneficiavano da quel contatto: “Alla fine sei riuscita a diventare forte come voleva lui. Dovresti esserne contenta.”

Diciamo di sì...”

Poco più in là, con aria furbesca e soddisfatta, Espera osservava la scena, così eccitata da infilzare le unghie nel braccio del povero Rui, che davvero non comprendeva il perché di tutta quella allegria.

Guardali!” cinguettò lei “Sono testardi come dei muli, ma sono perfetti assieme.”

Rui sbuffò: “Ma che stai dicendo? Mio fratello non è fatto per le storie serie. Si è innamorato solo di Maciste.”

Espera gli diede un pizzicotto: “Sì, ma lei è Sunao! Si conoscono da quando sono piccoli e hanno sempre avuto qualcosa di speciale. Solo che tuo fratello ha un debole per le aliene frivole che gli cascano ai piedi. Sunao invece un po' lo spaventa, perché... be', Sunao fa un po' paura a tutti. Ma lo intriga anche, perché nonostante sappiano entrambi che lei ha sempre cercato di conquistarlo, non ha mai fatto come tutte quelle stupidotte che lui si è portato a letto. Fidati, io lo so.”

E quindi cosa vorresti fare?”

Niente, lo capiranno da soli. Spero.”

Rui rise: “E se non lo volessero capire? Conosci Kert, lui non è fatto per l'amore, potrebbe farsi picchiare prima di ammettere che prova dei sentimenti.”

Ma tanto non mi può ingannare,” l'aliena gli lanciò un'occhiata “Capisco sempre quando mi state mentendo.”

Il compagno arrossì: “Ehi, io non ti dico mai bugie.”

Lei ridacchiò: “Ecco, appunto.”

Giusto in quel momento Sunao si voltò a fissarla per un istante, un sopracciglio alzato ed un'espressione che diceva Ti sei forse dimenticata che posso ascoltare i tuoi pensieri e sono esperta nell'arte marziale? che fece zittire subito l'amica.

Cosa c'è?” le domandò Kert, ancora impegnato nell'accudire, in un riflesso quasi meccanico, quel paio di gambe che lo facevano impazzire.

Sunao lo guardò, facendo un sorrisetto compiaciuto: “Niente, pensavo che ho solo voglia di dormire.”

Lui le scoccò il suo solito sorriso sbruffone: “Con me?”

Lei scoppiò a ridere, dandogli un colpo leggero con la gamba che lui stringeva: “Vattene, Tha, ho già esaurito la mia pazienza con te.”

L'alieno si alzò, sempre ghignando, rubandole un bacio prima di rientrare nella villa.

Sunao chiuse gli occhi, assorbendo più calore possibile. “Non ti mordo, Espera, tranquilla.” esclamò dopo poco, avvertendo la presenza dell'amica.

Ciao,” cinguettò lei, comparendole davanti “Posso rubarti un minuto?”

La Messaggera annuì, così Espera si sedette vicino a lei: “Vorrei che tu mi allenassi.”

Solo un occhio violetto si aprì: “Come?”

Hai capito bene! Voglio essere di aiuto anche io, qui, e l'unico modo per farlo è ricevendo un adeguato allenamento. E quale migliore maestra di te potrei trovare?”

Sunao osservò pensierosa l'altra aliena per qualche secondo: “Tu non l'hai mai fatto, vero?”

Cosa?”

Non ti sei mai trasformata di tua spontanea volontà.”

Oh.” Espera si rabbuiò “No. In realtà mi è successo solo un paio di volte, e sempre quando mi ero arrabbiata molto. Ma non sono mai riuscita a controllarlo.”

E' rischioso, devo essere sincera.” Sunao si sedette, raccogliendo i capelli in una crocchia “Qui non c'è un luogo adatto, non hai mai provato a controllarlo, e non so quanto potere tu possa avere. Se è come lo immagino, è pericoloso lasciarti affidare solo all'istinto.”

L'altra si morse un labbro: “Come possiamo fare? I Supremi hanno voluto proprio questo, in fondo.”

Lei si strinse nelle spalle: “Non lo so. Non ho mai conosciuto nessuno con un potere simile al tuo. Possiamo chiedere a Zaur, forse lui ne sa qualcosa in più.”

Espera annuì: “Va bene. Penso che sia meglio chiederglielo dopo che avremmo parlato con le Mew Mew, è più importante adesso. Ma ora ti lascio riposare, avremo un pomeriggio impegnativo.”

Sunao rispose al sorriso dell'amica, alzandosi e stiracchiandosi i muscoli prima di avviarsi dentro la villa. Era da un molto tempo che non si sentiva così stanca. Ma d'altronde, era anche da molto tempo che non doveva affrontare cose così grosse.

Le sfuggì uno sbadiglio, fece per aprire la porta della camera di Kert, in cui si era trasferita in pianta stabile, quando una mano l'afferrò per un polso, portandola in un angolo buio.

Per il cielo, Tha, che diavolo ti prende?” sbuffò, intrappolata tra il muro e il corpo dell'alieno.

A te non va per niente giù il piano del Consiglio, vero?” gli occhi dorati si piantarono nei suoi, luminosi nel buio del corridoio.

E con questo?” sussurrò lei.

Kert ghignò: “E se io e te non giocassimo secondo le regole?”


***


Mina, se continui a sbattere così i vassoi sul tavolo, finirai per spaventare i clienti.”

La Mew Blu lanciò un'occhiataccia a Paddy, che si zittì subito.

Sai quanto me ne importa dei clienti.” sibilò, aprendo il cassettino della cassa e prendendo con violenza i soldi di resto.

Strawberry la osservò con un sopracciglio inarcato, simile a quello che l'amica sfoggiava la maggior parte dei giorni: “Se permetti, a me importa. Non sei tu quella che deve sopportare Ryan quando si lamenta che lo faremo chiudere.”

Mina chiuse il cassettino con forza, facendolo tintinnare così forte che la rossa pensò si rompesse: “Come se si dovesse preoccupare di soldi, lui. Forse si lamenta perché deve sopportare le tue lamentele tutto il giorno!”

La Mew Rosa sentì la rabbia montarle in corpo, le guance che si tingevano di rosso: “Senti, non è colpa mia se stai litigando con Quiche, quindi cerca di essere un po' più civile!”

Non lo voglio neanche sentire nominare!” sbraitò l'altra, attirando sguardi curiosi dai clienti mentre impilava tazzine sporche in equilibrio precario “Lasciami in pace!”

Hey, hey, ragazze!” Tart sbucò in quel momento dal laboratorio “Vi si sente fino da giù, Ryan mi ha chiesto di dirvi di smetterla. E se posso aggiungere, vi state comportando da bambine.”

Ha parlato l'adulto.” arrivò la risposta acida di Mina.

Guarda che è mio fratello quello con cui ce l'hai, non io.”

Ho detto che non voglio sentirlo nominare!”

Ah, certo, ignorami pure, questo risolverà tutto!” la voce di Quiche rimbombò dal piano inferiore.

Pam e Lory si scambiarono un'occhiata preoccupata, la prima scuotendo la testa sconsolata. “Ma proprio adesso dovevano litigare? Dovremmo essere uniti al massimo.”

Non è colpa mia, sai!” Quiche salì le scale a grandi passi, pestando i piedi ad ogni gradino “Ha cominciato lei.”

Pam inarcò un sopracciglio: “Davvero maturo, Quiche.”

Non potreste lasciarcene fuori?” lo implorò la Mew Verde “O almeno cercare di evitarlo al locale?”

Se magari lui evitasse di stare sempre tra i piedi al Caffè Mew Mew, allora forse non litigheremmo anche qui!” ringhiò Mina, prendendosela questa volta con dei poveri piattini innocenti.

E dove vorreste che io andassi, vostra grazia?” replicò sarcastico l'alieno, accennando ad un inchino.

Mina gli lanciò uno sguardo di fuoco: “Ah, lo so io dove dovresti andare!”

Ragazzi!” Ryan gridò sovrastandoli tutti “Smettetela subito. Bisogna chiudere il locale, sono arrivati gli alieni.”




Bonsoir :) Stavolta aggiornamento abbastanza veloce e diciamo non troppo corto :)

Lo so che si concentra molto sugli alieni, ma mi serviva per spiegare un pochetto di cose e per far vedere il loro lato della vicenda. E poi mi stanno simpatici quindi abbiate pazienza con me ^^

Ah, per chi non si ricordasse qual è il “vero” potere di Espera, la risposta è nel capitolo 16 :)

Colgo l'occasione per ringraziare chi legge e commenta, e chi ha inserito questa storia tra i preferiti/ricordati/seguiti. Se avete voglia di perdere cinque minuti del vostro tempo per lasciare anche un commento, mi fareste molto felice, tanto lo so che ci siete ;)

Si passa in fase esami seria, quindi spero di riuscire ad aggiornare al più presto. Incredibilmente stanno venendo fuori più capitoli di quelli che pensavo, quindi vedremo ^^
A presto, la vostra

Hypnotic Poison

   
 
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