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Autore: LuLu96    06/05/2013    4 recensioni
"Non sono forte come i lupi o il Kanima, non sono veloce come loro, non ho i sensi sviluppati come i loro, non so maneggiare archi, balestre o armi varie come i cacciatori. Sono un'impiccio, ecco tutto. Ma ormai ci sono dentro, e la cosa non mi dispiace affatto, questa è la cosa che mi preoccupa. Dovrei correre per le strade urlando, cercando una via di fuga da tutta questa storia, invece di sentirmi come se io fossi il mostro, quello anormale, invece che loro." (Dal primo capitolo)
"Quell'uomo mi metteva in soggezione. Tutto in lui ispirava paura e rispetto. Era senza dubbio bellissimo: quegli occhi stupendi erano capaci di gelare e bruciare al contempo, potevano sciogliere come potevano far rabbrividire. Mi strinsi nell'abbraccio di Zac, in cerca di un po' di protezione. Non ero abituata a sentirmi in quel modo." (Dal quinto capitolo)
Stiles è in crisi, non sa chi è, cosa vuole, se è di aiuto o di impiccio per i suoi amici, cosa fare della sua vita. La sua vita, però, sta per cambiare.
C'è un nuovo arrivo a Beacon che sconvolgerà gli eventi.
E' la mia primissima fic, spero vi piaccia!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Pov. Stiles/
 
Il volto di Peter era davanti a me, la mia testa era poggiata sulle ginocchia di Jolene. Non riuscivo a ricordare quegli ultimi minuti: sapevo di aver detto a Derek che andava tutto bene, di aver visto Scott e Isaac portarlo via da me e ricordo che non volevo che lo facessero, che lo volevo vicino. Poi buio e dolore e infine il volto di Peter. Sussurrai il suo nome, cercando di rialzarmi, ma un gemito di dolore acuto mi bloccò. Riappoggiai la nuca sulle gambe di Jolene e un secondo dopo sentii una mano calda e familiare sulla guancia che con il pollice mi carezzava il viso.
"Derek" sussurrai con un sorriso.
"Sono qui" rispose, con le stesse parole che io stesso avevo usato la sera prima, quella che credevo fosse solo un sogno. Ma non lo era. Come un treno, quello che era successo poco prima mi investì con forza costringendomi a riportare a galla la sensazione delle sue labbra sulle mie, delle sue mani sul mio corpo, sul bottone dei jeans. La mia immaginazione si spinse oltre, eliminando il dolore e facendo finta che nessuno ci avesse interrotti e iniziò a immaginare le dita di Derek che sbattonavano i pantaloni, abbassavano la zip. Il cuore a mille mi ricordò che non ero solo nella mia stanza, ma che un branco di lupi mi era intorno. Imbrazzato cercai di togliere quelle immagini così dolci dalla mia testa. Derek sorrise appena, ero sicuro che avesse capito a cosa pensavo. Sorrisi anche io. Ora che sapevo che non era un sogno, sapevo quello che provavo e quello che provava lui, ora potevo davvero godere della sua mano sulla mia guancia.
"Portiamolo in casa" la voce di Peter riportò tutti alla situazione presente. Quella risata tremendamente divertita risuonava ancora nelle orecchie di tutti. Derek mi alzò di peso, mentre Jolene mi teneva la testa, in modo che le fasciature di fortuna non tirassero. Sentivo fitte di dolore che minacciavano sempre di farmi riscivolare nel buio, ma le combattevo, il viso di Derek sempre ben presente nei miei pensieri a tenermi lucido. Potevo farcela, potevo non cedere.
Mi adagiarono su un letto al piano di sopra della casa diroccata degli Hale. Non ero mai stato al piano di sopra. In effetti non ero mai entrato veramente in quella casa, anche se il piano inferiore, o almeno l'ingresso, mi era familiare dalle brevi occhiate lanciate attraverso la porta. Una volta che fui steso e che mi ebbero sistemato sotto la testa un paio di cuscini, tutti uscirono dalla stanza, tranne Derek e Jolene. Lei mi si avvicinò e mi posò un bacio sulla fronte. Le sorrisi debolmente e la guardai andare verso la porta.
"Grazie" La voce di Derek la fece fermare. Si voltò verso di lui e gli rivolse un gran sorriso. La sua espressione era stanca, ma sollevata.  Si chiuse la porta dietro mentre usciva. Solo allora Derek, seduto sul bordo del letto che ipotizzai fosse il suo, mi prese la mano e la strinse nella sua.
"Sto bene, non è successo niente di grave" iniziai a dire, ma fui fermato prima di riuscire a terminare la frase. Le sue labbra premettero sulle mie senza lasciarmi alcuna alternativa, anche solo considerabile, che non fosse rispondere a quel bacio e dimenticare tutto il resto del mondo. Non credevo che avessi imparato a conoscerlo così bene in quel periodo di 'odio' reciproco da sapere, dopo soli tre baci, che quello era diverso da come avrebbe dovuto essere. Era tormentato, disperato, angosciato, ma non solo per quello che era successo. Era un bacio di addio. Sapevo esattamente quello che gli passava per la testa.
"Scordatelo" gli dissi staccandomi dalle sue labbra "Non provare nemmeno ad iniziare a parlare, non ti ascolterò, quello che stai pensando è improponibile sia per te che per me. Sai che entrambi soffriremmo più a starci lontani che a rischiare la vita uno per l'altro." Come a rafforzare quel dolore, il ricordo dei suoi ululati e dei miei urli di dolore si formò nella mia testa e vidi dal suo viso che nella sua stava accadendo lo stesso.
"Stiles, non si fermerà! Vuole me. Non so per cosa, ma lui vuole me ed è disposto a tutto pur di avermi. Non voglio che ti succeda niente di male, non potrei sopportarlo."
"Ma mi accadrà TUTTO di male se te ne vai ora! Non lo capisci? Ho bisogno di te come dell'aria e non puoi portarmi via l'ossigeno due minuti dopo che ho iniziato a respirare! E poi, hai sentito quello che ha detto quel tipo, che era chiaro come il sole che io avevo bisogno di te e tu di me e che non era una semplice attrazione fisica, che era qualcosa di forte. Anche se stessimo lontani, mi troverebbero e mi ucciderebbero comunque, solo per farti male. Se invece stiamo insieme, saremo più forti e ci proteggeremo a vicenda." Portai una mano al suo viso e lo guardai fisso negli occhi, per far sì che vi leggesse tutto quello che provavo. La sua pelle ruvida e la barba corta e incolta sfregavano la pelle liscia delle mie mani e la pungevano. I suoi occhi verdi brillavano di una luce triste.
"Ti amo, Derek. Ti amo più della mia stessa vita e non lascerò che tu te ne vada. Non adesso"
Lo avevo detto davvero. Avevo davvero confessato di amare Derek Hale e la cosa era più che vera. Come se solo dirlo ad alta voce avesse reso quel sentimento davvero concreto, lo sentii scendere lungo le ossa, rinvigorirmi i muscoli fiacchi per il dolore, pervadere ogni centimetro del mio corpo. Nessun imbarazzo, nessuna paura. Vidi i suoi occhi sgranarsi appena, sorpresi. Non si muoveva più, non respirava nemmeno. Sapevo che stava lottando contro se stesso per credermi, che stava cercando di cacciare la risata di Kate dalla sua testa, di nascondere tutte le promesse infrante. Puntellandomi sul braccio libero mi alzai appena e unii le labbra alle sue. Nonostante gli occhi chiusi sapveo che i suoi erano sbarrati.
Non rispondeva. Non rispondeva al bacio. Non prova lo stesso, ho corso troppo. Sono sempre il solito stupido. Feci per staccarmi, ma una sua mano mi fermò. Mi prese il viso e lo riattirò verso il suo. Finalmente rispose al bacio e sospirai sulle sue labbra. Con un sorriso parlai senza separarmi da lui.
"Santo cielo, credevo che non l'avresti più fatto. Iniziavo a perdere le speranze" Rise piano sulla mia bocca.
"Ti amo anch'io, idiota"
L'aveva detto davvero. Derek Hale aveva davvero confessato di amarmi e sentivo che stava dicendo la verità. D'altronde Derek non si era mai preoccupato di ferire i miei sentimenti, non avrebbe avuto problemi a farlo ancora. Lo baciai con foga e poi lo strinsi forte a me in un abbraccio che non lasciava alcuno spazio a repliche. E quando anche lui mi strinse, seppi che non mi avrebbe abbandonato.


Note dell'autrice:

Se mi metto in ginocchio e inizio a supplicare mi perdonate? Chiedo umilmente scusa per il ritardo, è stato un periodo un po' incasinato e non sono stata molto bene, ma ora dovrei riuscire a tornare a scrivere con altretanta assiduità. Spero che il capitolo riesca a farmi perdonare e che vi piaccia!
Grazie per le recensioni, graditissime! <3
un bacio e alla prossima
Lulu :3
   
 
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