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Autore: saitou catcher    06/05/2013    3 recensioni
Serie di confronti fra Lady Oscar e I Miserabili, in cui i sogni e i tormenti dei personaggi della Ikeda rivivono nelle canzoni del capolavoro Lés Miserables.
Facce di fantasma alla finestra.
Ombre di fantasmi sul pavimento.
Sedie vuote a tavoli vuoti, dove i miei amici non s'incontreranno più.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter four. In my life/ Heart Full of Love

Petite Trianon

Fersen

Oscar

Maria Antonietta

 

Quella sera,non c'era nessuno, nel giardino del Petite Trianon, che potesse accorgersi della presenza di due figure, che si facevano largo furtivamente attraverso la vegetazione, guardandosi continuamente alle spalle, per controllare che qualcuno li seguisse. Quello dei due che camminava avanti era un uomo, dai lineamenti cesellati e nobili, degni di una statua greca, e attraversati de fremiti d'eccitazione, avvolto in un lungo mantello scuro per proteggersi dall'aria fresca della notte. Una donna, vestita con l'uniforme rossa delle Guardie Reali, dai lunghi capelli biondi e con un braccio al collo, lo seguiva con più calma. Il suo volto era cupo e il suo respiro ansimante non sembrava dovuto all'affanno della corsa.

 

In my life,

she has burst

like the music of angels,

the light of the sun.

And my life seems to stop

as if something is over

and something has scarcely begun.”

 

Mentre si avvicinava lentamente al padiglione, dove lei

lo aspettava, il conte svedese Hans Axel di Fersen lasciò che la sua mente prendesse a vagare, dipingendo con colori vivaci la scena del loro primo incontro. L'aveva vista per la prima volta in un ballo mascherato all'Opera, e l'aveva notata subito, così pura e fragile, eppure maestosa come una dea, che spiccava in mezzo alle altre dame come una colomba in mezzo auno stormo di cornacchie...*

Oscar...” fece, voltandosi verso la compagna.

 

You are the friend

who has brought me here.

Thank to you,

I am one with the Gods

and Heaven is near!

And I soar trough a world

that is new,

that is free.”

 

Sì, Fersen?” disse lei, arrivandogli accanto.

Il conte svedese le posò una mano sulla spalla.

Io... non so davvero come ringraziarvi.”

Non dovete” stridette lei, bruscamente; si fece indietro, sottraendosi alla mano dell'altro. L'ombra densa che li circondava impediva allo svedese di vedere la luce cupa dei suoi occhi e il modo in cui serrava la mascella.

 

Every word that he says

is a dagger in me.”

 

Andate.” Si sforzò di sorridere e lo spinse avanti dolcemente. “Lei vi starà aspettando.”

Lo osservò sparire nell'oscurità, verso la luce appena accennata del padiglione, e la sua maschera d'improvviso cadde. Si appoggiò contro un albero, trovando quasi sollievo nello sfregare della corteccia ruvida contro la fronte.

 

In my life,

there's been no one

like him anywhere.

Anywhere... where he is.”

 

Oscar non sapeva a cosa fosse dovuto tutto questo, da dove venisse il fuoco che le bruciava il cuore ogni volta che gli occhi caldi dello svedese incrociavano i suoi e ogni volta che lui la sfiorava, seppur inavvertitamente. Non aveva mai provato nulla di simile per nessuno... e lui non avrebbe mai provato nulla di simile per lei.

 

If he asked... I'd be his.”

 

Ma non gliel'avrebbe chiesto mai.

Spinta da un impulso misterioso, Oscar si staccò dal tronco e si inoltrò verso il padiglione. Rimase immobile a osservare, sentendo il suono del suo cuore ferito rimbombare nel silenzio assordante.

 

In my life,

there is someone

who touches my life.”

 

Fersen assaporò ogni passo verso la luce nascosta, godendo al pensiero che a breve l'avrebbe avuta lì con lui, che almeno per poche ore non ci sarebbe stato nulla a separarli.

 

Oscar, sempre nascosta, sentì l'istinto di corrergli dietro, di trattenerlo, con una qualunque scusa...

 

Waiting near.”

 

Fersen scostò il velo leggero che costituiva l'ingresso del padiglione.

 

Waiting here.”

 

Oscar rimase in disparte, torturando con le unghie la corteccia dell'albero a cui si appoggiava.

 

A heart full of love...”

 

Ricoradava come fosse appena avvenuto il giorno in cui l'aveva incontrata. Le si era avvicinato, attratto da quegli occhi che splendevano come gioielli. La maschera che indossava nascondeva solo parzialmente il suo volto di bambina, con le guance colorite dall'eccitazione...

 

A heart full of song.”

Era scomparso tutto: tutto, eccetto loro e la musica. La musica che si muoveva assieme a loro, e li cullava, e danzavano ridendo, leggeri come piume...

 

I'm doing everything all wrong.

Oh God, for shame,

I do not even know your name.

Dear Mademoiselle,

won't you say?

Will you tell?”

 

E alla fine l'aveva scoperto il suo nome, anche se non era stata lei a rivelarglielo. E che nome! Nientemeno che Maria Antonietta d'Austria, regina di Francia. Ma ormai era troppo tardi, il seme era stato gettato...

 

A heart full of love...”

 

Maria Antonietta d'Austria, regina di Francia, rabbrividì, pensando che avrebbe dovuto coprirsi di più dal freddo, e si strinse addosso lo scialle. Priva degli ornamenti e dei gioielli che ostentava a corte, coi capelli sciolti su cui la luce della lampada gettava riflessi d'oro, sembrava una bambina. Avvertì un rumore, e trasalendo si volse.

Lui era lì.

Si gettò fra le sue braccia, lui la strinse a sè e le loro bocche si cercarono in un bacio intenso e disperato. Fersen era stato con molte donne, ma nessuna di loro lo aveva mai emozionato come sentire il corpo esile di lei stringersi al suo e sentire di poterla proteggere, da se stessa, dalla corte, dal mondo.

 

No fear, no regret.”

 

E insieme a lui, Maria Antonietta si sentiva davvero al sicuro. Finché loro erano insieme, nulla di male poteva accaderle.

 

I don't know what to say.”

 

Il conte si staccò da lei e si portò la sua mano alle labbra, baciandola. “Mia regina” sussurrò “non ho parole per esprimere la mia gioia qui con voi...”

 

Then make no sound.”

 

Non voglio che parliate, non ce n'è bisogno” disse lei estatica. “ E' già abbastanza che siate qui con me...”

Tornarono a serrarsi l'uno contro l'altro e le loro bocche si unirono teneramente.

 

I am lost.”

 

Nulla importava, quando era con lei. Fersen aveva l'impressione di perdersi, ma non gli dispiaceva affatto.

 

I am found.”

 

Nel suo abbraccio, lei ritrovava il calore della sua infanzia, il sapore di una libertà ormai perduta. Nel suo calore, ritrovava se stessa...

 

He was never mine

to lose.

Why regret what

cannot be?

These are words

he'll never say.

Not to me.

Not for me.”

 

Dal suo nascondiglio, Oscar, non vista, vedeva tutto.

Chiuse gli occhi e nascose il viso contro l'albero, mentre calde lacrime le rigavano il viso, giù fino al collo. Sentiva il suo cuore sanguinare ad ogni parola, esplodere di sofferenza ad ogni bacio.

Non sarebbe comunque mai stato tuo,le sussurrava una malefica vocina.

Ma questo non rendeva tutto meno straziante.

 

His heart full of love...

He will never feel this way.”

 

Era troppo. Voltò le spalle al padiglione e prese a correre attraverso il braccino, ignorando il dolore al braccio rotto.

Nella notte, sentiva arrivarle qualche stralcio di quel canto d'amore.

 

Questo capitolo è stato un po' ostico da scrivere, perché riguarda una coppia che non ho mai apprezzato molto:Fersen e Maria Antonietta. Io questa canzone ce la vedevo particolarmente bene per Bernard e Rosalie, ma non c'era il terzo incomodo, quindi per amor di analogia mi sono dovuta adattare.

Ho tagliato parte della canzone, fra cui ovviamente il pezzo “my name is Marius Pontmercy” “and I'm Cosette.”

Dedico il capitolo a Marghe, a Saitou e a Lady Françoise.

 

 

 

 

 

 

  
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