Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: rinoa81    26/11/2007    6 recensioni
Raccolta di One-shot, con pairing diversi, sul tema estivo, anche a richiesta. Un piccolo esperimento senza troppe pretese. ^^
1)Ino/Shikamaru
2)Hinata/Naruto
3)Neji/Tenten
4)Sakura/Naruto
5)Shikamaru/Temari
6)Kurenai/Asuma
7)Tsunade/Jiraya
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Summer "Ne vuoi un pò, Neji?"

Guardò per un attimo il pezzetto di frutta che gli veniva offerto, per poi scuotere la testa. Forse era rimasto troppo tempo a fissarla, e lei aveva creduto che stesse guardando quella pesca, ma non era cosi. Doveva stare attento, sperava che nessuno se ne fosse accorto, si vergognò quasi per essersi concesso quella piccola debolezza. Ma non era colpa sua se la sua compagna di squadra quel giorno era cosi... uhm, luminosa. Tenten era sempre stata una ragazza che riusciva a trasmettere allegria, energia, calore... ma quel giorno era diversa. Lo aveva percepito fin dal momento in cui erano arrivati su quella spiaggia, liberi di trascorrere qualche momento di tranquillità. Lei si era liberata subito dei suoi vestiti, rimanendo in costume, precipitandosi in acqua, ridendo. Sapeva che aveva bisogno di un pò di riposo, non era come lui, che si ostinava ad allenarsi per giornate intere senza un attimo di tregua... ma lei era sempre lì, con lui, e gli sembrava che questo bastasse a togliergli un pò di fatica. E ora si ritrovava lì, incapace di non guardarla, attratto da quella solarità che lei emanava senza accorgersene, abbagliante come non mai. Doveva essere colpa di quel caldo torrido se aveva questi pensieri, si. Decise di guardare altrove, quasiasi altra cosa sarebbe andata bene, persino quella scena in cui Rock Lee si esibiva in pose assurde prima di tuffarsi da quel piccolo scoglio.

"Non ti piacciono le pesche, Neji?"

Si morse quasi la lingua per non imprecare, perchè quella ragazza doveva voler sapere sempre il perchè delle sue azioni? Perchè non si limitava come tutti gli altri a fare spallucce e fregarsene? Tornò un attimo a guardarla, scuotendo la testa, mormorando un 'non ne ho voglia' per poi riprendere a guardare da un'altra parte, verso il mare, questa volta. Lei finì di mangiare, quasi in fretta, e si mise accanto a lui, guardando nella sua stessa direzione.

"E' molto bello, vero?"

In un primo momento non capì a cosa si riferisse, poi notò cosa stesse guardando, e probabilmente avrebbe sorriso, se solo si fosse ricordato come fare. Si limitò ad annuire, in silenzio. Strano che lei ammirasse tanto qualcosa che le apparteneva... perchè lei era come il sole, questo era innegabile. Bella, accecante, irraggiungibile. O meglio, lui voleva vederla cosi, irraggiungibile, era più comodo per scrollarsi di quei pensieri che a volte diventavano insistenti.


"Andiamo a fare un bagno, Neji?"
All'inizio non aveva capito perchè lei si ostinasse a ripetere sempre il suo nome. Lo faceva spesso, quando si rivolgeva a lui, per chiamarlo, per chiedergli qualcosa... Neji, Neji, Neji... tutti lo avevano sempre chiamato solo per cognome, come forma di rispetto, e anche di timore, ovviamente. E a lui la cosa non era mai dispiaciuta affatto, anzi. Ma lei no, doveva fare sempre il contrario degli altri, e lo aveva chiamato per nome sin dalla prima volta. Inutile dire che la cosa lo aveva irritato parecchio, pensando fosse una sorta di sfida alla sua immagine, ma con il tempo si era reso conto di essersi sbagliato. Non era una sfida, né una forma di non rispetto nei suoi confronti, anzi. Chiamandolo per nome voleva soltanto fargli capire che per lei, lui non era uno Hyuuga, era solo Neji. Un compagno di squadra, un ragazzo, un amico. Glielo aveva spiegato lei un giorno, in uno dei loro soliti allenamenti, quando si era probabilmente accorta delle occhiate che lui le lanciava ogni talvolta che lo chiamava per nome. E aveva capito. E quando si era reso conto di quello che lei intendesse dirgli, aveva provato una strana sensazione, molto più appagante di quella che provava nel sentirsi chiamare per cognome.

E poi, aveva capito anche un'altra cosa. Lei continuava a chiamarlo per nome perchè si era ormai accorta, furba, che in quel modo lui non sapeva risponderle di no. Non sapeva se fosse o meno un problema, la colpa era sua, ad essere stato cosi debole e poco attento da lasciarglielo scoprire. In realtà non aveva il tempo di pensarci a fondo, perchè subito lei faceva qualcos'altro che lo disarmava, lo spiazzava. E per portare lui, Neji Hyuuga, a quel punto, ce ne voleva. Ma lei sembrava leggergli dentro, capire sempre di cosa avesse bisogno senza che lui lo dicesse.

Non le aveva chiesto di fare quella lunghissima nuotata con lui, ma lei era là.

Non le aveva chiesto poi, di sedersi accanto a lui per riprendere fiato.

Non le aveva chiesto di sorridergli.

E la cosa che lo sorprendeva tra tutte, era che a lui non dispiaceva.

La sentì fare un lungo sospiro, e vederla -con la coda dell'occhio, stendersi al sole.

"Stanca?" le chiese, con la sua solita aria di sufficienza.

Lei non lo guardò, sorridendo soltanto, con gli occhi chiusi. "Non sono cosi debole, Neji."

"Non l'ho mai pensato."

"No?"

Sembrò pensarci un attimo, facendo spallucce. "Forse una volta."

"O due?"

Non c'era nessun segno di rimprovero nella sua voce, né di offesa.

"Può darsi..." confessò, era inutile negarlo, lo aveva pensato davvero, all'inizio. Per poi ricredersi ancora una volta, con il tempo. E adesso poteva dire che Tenten non era una debole, tutt'altro.

Lei ridacchiò, e lui si chiese per quale strana ragione non si arrabbiava... lo avrebbe fatto chiunque.

Giusto. Lei era Tenten.

"Sai," gli disse, "quando abbiamo iniziato ad allenarci insieme, sapevo di esserlo. Mi rendevo conto dell'enorme abisso di forza che c'era tra noi, Neji..." lo guardò questa volta, dritto negli occhi, con uno sguardo rassegnato. "Però," continuò, "questo è stato uno dei principali motivi a spingermi per migliorarmi... devo ringraziarti." Gli sorrise sinceramente, tornando a sedersi accanto a lui. Lui non rispose, rimugiando sulle sue parole, non sapendo esattamente cosa rispondere. Perchè lo ringraziava? Tutti gli altri avevano sempre invidiato la sua forza, la sua abilità innata, non era di certo grazie a lui se lei era migliorata.

"Non ho fatto niente." tagliò corto, non voleva continuare quella conversazione, lo stava spiazzando per l'ennesima volta. Lei sembrò percepire il suo imbarazzo, Neji non era il tipo che accettava ringraziamenti e belle parole, era risaputo. "Ma di questo ne parleremo un'altra volta, ok? Adesso pensiamo a divertirciii!" gridò alzandosi di scatto, alzando il pugno verso il cielo. Nuovamente la voglia di sorridere gli si presentò davanti; forse per il sollievo di essere riuscito a chiudere il discorso, forse per il buffo gesto della ragazza, ma la cacciò via, automaticamente. Le annuì solamente, anche se non aveva idea di come divertirsi. Tutto quello che aveva sempre fatto nei rari periodi di riposo era stato... allenarsi.

"Facciamo un'altra nuotata? Costruiamo un castello enorme? Seppelliamo Lee nella sabbia?"

Ad immaginare l'ultima opzione, aveva rischiato grosso di ridere. Stava capitando troppo spesso quel giorno... attento, Neji. Cercò di ottenere un timbro di voce decente, riprendendo il controllo di sé, scegliendo ovviamente la cosa più scontata. "Nuotata." Lei gli mostrò un secondo la lingua, mormorando un "lo sapevo, uff!" e poi si preparò a rituffarsi in acqua. In un gesto istintivo, non capendo esattamente perchè, la bloccò afferrandole un braccio. Tenten non sembrò stupirsi di quel gesto, sebbene sussultò un pò, forse a causa della mano troppo fredda di lui. "Cosa c'è, Neji?"

"Non devi... cioé, se vuoi fare qualcos'altro vai pure, Tenten."

Lei inclinò la testa, afferrando subito ciò che in realtà lui volesse dire, e sorrise. "Io mi diverto in qualunque modo, Neji. Tu no. Quindi, secondo me é più giusto fare quello che potrebbe divertire te... e poi... devo pur sdebitarmi in qualche modo!"

"Ancora con questa storia..."

La sentì ridacchiare, gesticolando con le mani. "Dai, da quando in qua ti fai questi problemi? Andiamo!" Si tuffò senza dargli il tempo di rispondere, e la seguì con ancora le sue parole in testa... perché prendersi tanta pena su come far divertire lui? Tra i due, se c'era qualcuno a doversi sdebitare, non era certamente lei... iniziava a sentirsi in colpa per tutte le volte che l'aveva costretta ad allenarsi con lui, in condizioni non esattamente favorevoli, sotto la pioggia, in mezzo la neve, tra il vento, sotto al sole cocente e il caldo afoso... non l'aveva mai sentita lamentarsi, e quando capitava che si ammalasse, gli ripeteva che non vedeva l'ora di tornare ad allenarsi... insieme. Per tutta risposta lui non aveva fatto altro che approfittare della sua presenza, rispondere malamente, trattarla con indifferenza, con freddezza. E lei continuava a stargli accanto. Non sapeva se ridere o piangere.

Era vero, avevano ragione, quando gli dicevano che era viziato, ed egoista.

Pretendeva tanto da Tenten, dava per scontato tante cose, senza darle nulla in cambio. Molto comodo, non c'è che dire, degno di lui. Sapeva che sarebbe bastato anche un semplice grazie, o un sorriso di circostanza, ma non ci riusciva. O forse, non voleva. Decise che quella giornata stava prendendo una brutta piega per il suo cervello, e si impose di far morire lì tutti quei pensieri. Raggiunse Tenten, per dedicarsi completamente alla sua nuotata, lunghissima, ovviamente. Quando fecero ritorno a riva, gli altri si erano totalmente scatenati, regnava il caos incontrastato, non sapevano da che parte guardare... Sakura inseguiva Naruto, Choji tentava di recuperare le patatine che Akamaru gli aveva rubato, Kiba urlava contro Shikamaru che l'aveva battuto per l'ennesima volta a carte, il caos totale, per l'appunto. Si guardarono a vicenda disorientati, pregando mentalmente, sopratutto Neji, di non essere coinvolti. Dopo un attimo di incertezza, Tenten si lasciò scappare una risata, dirigendosi verso Rock Lee... lui capì subito quello che aveva in mente di fare, ricordando una delle tre opzioni che gli aveva offerto qualche ora prima, e sperò che il suo compagno si svegliasse prima che fosse troppo tardi. Tornò a guardare tutti i suoi amici divertirsi come matti, persino Gaara sembrava essere rilassato, il che diceva molto. Provò una fitta di invidia verso tutti, lui non sarebbe mai riuscito a divertirsi in quel modo... però, poteva provarci.

Al diavolo, per quella volta, poteva concederselo.

Era arrivato in tempo, fece segno alla sua compagna di non fare rumore, e si inginocchiò accanto a lei. Lei lo guardò dapprima incredula, poi gli sorrise complice, felice del piccolo miracolo che accadeva sotto ai suoi occhi. Neji aveva preso un pò di sabbia e iniziato a ricoprire una delle gambe del povero Lee, sogghignando di tanto in tanto. Naturalmente lei lo aiutò, ridacchiando. Quando ebbero finito, si affrettarono a scrollarsi un pò della sabbia che avevano addosso, scambiandosi uno sguardo soddisfatto. Nello stesso momento, Rock Lee si decise finalmente a svegliarsi, facendo per alzarsi e ovviamente non riuscendoci. La sua espressione bastò per far scoppiare tutti i presenti a ridere, e Neji decise che era meglio scappare prima che fosse scoppiata una guerra. Afferrò Tenten per un braccio, la seconda volta quel giorno, e la trascinò via.

"Ahahah, sei pieno di sabbia, Neji!"

"Anche tu."

"Hai visto che faccia ha fatto, Lee? Waah!"

"Divertente..."

Ad un tratto Tenten smise di agitarsi e ridere, certa di aver sentito male.

"Eh?"

"Ho detto che é stato divertente. Sciacquati, quando si saranno calmati, dovremo tornare."

"Davvero ti sei divertito?" gli chiese, incredula.

Reazione più che normale, in fondo... "Si, davvero." gli rispose, tranquillamente.

Per quella volta, poteva concederselo, no?

Vide lo sguardo di lei illuminarsi, e sentirla subito dopo urlare degli 'evviva' forse un pò troppo esagerati. Ma in fondo andava bene cosi, per una volta, aveva fatto qualcosa per lei, e si era divertito. Non era poi cosi male...

Quando finalmente si calmarono tutti, si apprestarono a tornare, ormai certi che il pericolo fosse passato. Conoscendo Rock Lee, a quest'ora si era già scordato del piccolo scherzo ricevuto, non era di certo un tipo vendicativo... Si era fatto tardi, il sole stava andando via, e Tenten si voltò per guardarlo un'ultima volta, mentre spariva. Lui se ne accorse e si fermò ad aspettarla, con un pensiero in testa.

"Peccato stia andando via, vero Neji? E' cosi bello!"

Un sorriso.

E lei sgranò gli occhi.

Un pensiero.

Per quella volta, poteva concederselo.

Il sole é ancora qui, accanto a me, Tenten.


----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Note dell'autrice: E finalmente dopo tante peripezie, torno ad aggiornare con questa one-shot appena sfornata. Spero di poter tornare a scrivere normalmente, e ringrazio tutte le persone che hanno recensito e che non ho potuto ringraziare prima, scusate! ç_ç Yumi_chan, _Rael_89, sere4ruru, Hinata-chan6, rei22688, elenaor89, grazie mille veramente! Spero vi piaccia anche quest'altra storiellina :*

Un ringraziamento speciale alla mia beta-reader Sakura84, e a Selphie86 che come sempre tentava di sbirciare sul pc mentre scrivevo XD

Alla prossima! ^_^

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: rinoa81