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Autore: Rainwolf    07/05/2013    3 recensioni
{_La casa era silenziosa. Un quieto disordine legava stanza a stanza. I due presero le scale e salirono al piano superiore. Una volta in camera, Stiles si distese sul letto, distrutto. Derek sedette sulla sedia davanti alla scrivania.
“Non posso ancora credere che sia successo” mormorò Stiles. Gettò uno sguardo a Derek, che se ne stava pensieroso col volto poggiato ad un braccio puntellato alla scrivania, fissando un punto imprecisato._}
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{_“Lo sanno.” disse Stiles lapidario. Tutti lo guardavano seri, senza parole, in piedi nello studio del Dottore.
“Non possiamo smettere ora.” la signora Argent fu la prima a rompere il silenzio “Cosa sanno, signor Stilinski? Sicuramente non cosa vuol dire quello che hanno visto. Sicuramente non che un ragazzino di sedici anni con poteri da chiromante riesce a spiare le loro mosse. Sono cacciatori di lupi mannari. Qui la magia c'entra ben poco. Ci sono zanne, cani rabbiosi. E proiettili d'argento. Non di certo numeri da circo.”}
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chris Argent, Derek Hale, Isaac Lahey, Sceriffo Stilinsky, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era stato facile tenere a mente tutte le indicazioni di Deaton, ma la parola d'ordine era “sbalzo termico”, e la prima e più importante cosa da fare era “riscaldare immediatamente, in qualsiasi modo”.

Il lupo aprì gli occhi, e a fatica riuscì a capire dove si trovava. Le braccia calde dello sceriffo assopito sotto di lui lo circondavano. Il peso delle coperte gli impediva i movimenti e si lasciò sfuggire un breve ringhio, che svegliò lo sceriffo di soprassalto.

Derek!” chiamò, ancora stordito dal brusco risveglio.

Sceriffo.” sussurrò Derek, prima di ripiombare sul petto dell'uomo, in preda alla nausea.

Figliolo.” disse l'uomo, tirandosi a sedere appoggiando la schiena al bracciolo del divano “Come ti senti? Hai freddo?” domandò.

No.” rispose il lupo ad occhi stretti, accoccolandosi alla meglio nel grembo dello sceriffo “Sto bene.”.

Il signor Stilinski gli accarezzò con delicatezza i capelli.

Alan ha detto che dovresti mangiare qualcosa in questi casi. Serve a farti riprendere le forze più in fretta.” disse l'uomo.

Il ragazzo non riuscì a rispondere, si limitò a scuotere la testa.

Ti prendo un po' di acqua e zucchero.” disse lo sceriffo, mentre sollevava il corpo di Derek per alzarsi dal divano.

Tornò dopo poco con un bicchiere in mano.

Derek, forza...” lo esortò, inginocchiandosi vicino a lui, posando il bicchiere sul tavolino e cercando di girarlo verso di sé.

Derek si sentiva il petto in tumulto. La solita sensazione di capogiro appena apriva gli occhi, la nausa, la debolezza. Almeno aveva la certezza che anche stavolta aveva funzionato, anche se non sapeva ancora che effetti avesse sortito.

 

Il primo incontro tra Argent e branco andò complessivamente bene. Il merito fu da attribuire più che altro alla mediazione di Deaton, che veniva comunque considerato un parere autorevole da entrambe le parti.

Convennero che aspettare che il nemico attaccasse e prenderlo subito in contropiede, sembrava la scelta migliore. Nel frattempo, Stiles avrebbe dovuto monitorare la situazione nel modo più scrupoloso possibile. Derek ebbe un brivido, ma non lo diede a vedere. Quella decisione riguardava anche lui.

Stiles lo guardò quasi imbarazzato, ma lui rimase impassibile. Era la strada giusta. O almeno, l'unica che per il momento gli rendeva possibibile proteggere il suo branco.

Bene.” concluse Victoria “Mi sembra che siamo giunti ad una conclusione. E a questo proposito” e si voltò verso Derek “preferirei che per sicurezza il signor Hale rimanesse qui stanotte.”.

Erica, Boyd e Isaac ringhiarono all'unisono. Scott cercò lo sguardo di Allison, Stiles quello di Deaton. Rimasero col fiato sospeso, finchè Derek non parlò:

Non credo ce ne sia bisogno, signora Argent.”

È una precauzione, Derek. Se scoprissero il nostro... piccolo segreto, lei sarebbe la preda più facile. Preso lei, preso il signor Stilinski.” disse fredda. “La sicurezza della cittadina dipende molto dalla sua, non trova? Alan ci ha spiegato nei minimi dettagli cosa succederebbe al signor Stilinski, se dovesse accaderle qualcosa.”

Stiles trattenne il fiato. Erica non riuscì più a trattenersi.

Proteggeremo noi Derek, se e quando non potrà farlo da solo!” sbottò irosa.

Erica.” la bloccò subito il lupo “Credo che la signora Argent voglia semplicemente avere la situazione sotto controllo.”.

Più che altro, caro, vi ricordo che si tratta di una famiglia di cacciatori, armati di strozzalupo e chissà cos'altro. Noi possiamo fronteggiare sia loro sia il branco di Alpha. Siamo numericamente superiori ad entrambi. Questa casa è una fortezza.”

Sarebbe ancora più sospetto. Perchè mai Derek dovrebbe rimanere in casa vostra?”

Ottima osservazione, signor Stilinski. Ma loro non lo sapranno. Le ricordo che lei può... spiarli.” sorrise di nuovo, gelida. “Derek, caro. Te lo dirò con altre parole: perchè mai non dovresti rimanere qui? Sei al sicuro. O non ti fidi più di noi? Non ti fidi più di me?”. Quella voce tagliava l'aria come una lama finissima. Non c'erano emozioni. Non un battito fuoriposto. Non un'esitazione.

 

Quando tutti furono usciti, era ormai notte fonda. In casa c'erano solo i signori Argent e Derek. Quest'ultimo fece per dirigersi in camera di Allison quando la signora Argent lo prese per un braccio.

Non puoi rimanere da solo, Derek, stanotte dormi con noi.”

 

Derek si raggomitolò su un'ampia poltrona in un angolo della camera da letto e chiuse gli occhi. Non riusciva a sentirsi tranquillo, nel mirino di due cacciatori. Christopher e Victoria si stesero a letto, continuando a parlare sussurrando piano.

Il giovane Stilinski è una risorsa” concluse la donna, facendo per addormentarsi. Sembrava la più tranquilla dei tre.

Passò appena un'ora, quando Derek sentì la spiacevolmente familiare sensazione. Testa che gira, nausea. Sapore di sangue in bocca. I cacciatori se ne accorsero subito. Chris si alzò dal letto.

Portalo qui con noi, Chris.” disse la moglie “e prendi qualche coperta in più” aggiunse.

Il signor Argent lo prese in braccio e lo adagiò sul letto, in mezzo al loro. Aggiunse un paio di coperte e si distese di nuovo. Derek tremava. Victoria si avvicinò e lo carezzò sulle spalle. Anche Chris gli fu accanto e lo coprì con cura.

Semi-incosciente, Derek si accoccolò sul petto di Chris. Victoria lo abbracciò da dietro, posando il mento sulla sua testa. Poco a poco il corpo del lupo riacquisì una temperatura normale. Quando si svegliò e si trovò stretto tra i due cacciatori, il primo istinto fu di divincolarsi. Chris dormiva, ma la voce di Victoria lo raggiunse, ovattata.

Stai buono, lupacchiotto. Adesso dormi e non pensare a niente. Domani potrebbe essere un giorno difficile.”

Lo strinse più forte a sé, e fece un profondo respiro.

 

Fu come vivere un sogno confuso. L'udito ovattato, la testa che girava. Percepiva dei movimenti intorno a lui, ma era tutto incomprensibile. Il freddo pungeva. La nausea era fortissima, insopportabile.

Disteso sul pavimento della camera degli Argent, Chris gli teneva i polsi, Victoria bloccava le sue gambe.

Credevo fosse più debole in questi momenti. Credi che possa sentirci?” domandò la donna.

Infatti non capisco dove prenda tutte queste energie per scalciare. Non so, a volte riesce a sentire qualcosa. Ma ora non mi sembra.” stentò a dire Chris, mentre Derek ringhiava, mordeva, graffiava e si dimenava come un indemoniato. Per la frustrazione, Chris gli incrociò le braccia e afferrò le mani dietro la schiena del ragazzo, che per la rabbia iniziò a divincolarsi con ancor più foga.

Umpf” sbuffò Victoria “non potremmo semplicemente sparargli per farlo stare buono? O usare l'aconito?”.

Victoria, potrebbe non sopravvivere. Alan ha insistito che ce ne occupassimo noi perchè lo sceriffo non sarebbe stato in grado di contenere queste reazioni. Maledizione. Sembra un cane rabbioso!” disse, digrignando i denti e stringendo più forte il lupo nella sua astuta morsa.

Derek guaì di dolore quando Victoria premette sui suoi nervi affaticati.

Victoria! Abbiamo detto niente violenza!” la rimproverò Chris, ma la donna ghingnò.

Suvvia caro, un paio di lividi non saranno una gran sofferenza. Magari se ne starà tranquillo per un po'. Aspettami qui, vado a preparare qualcosa per cena.” disse all'improvviso, mollando la presa.

Oh, beh, dove vuoi che vada?” disse l'uomo, seppur colto alla sprovvista. Per sua fortuna, non appena la donna lasciò la stanza, il lupo sembrò calmarsi. Derek iniziò ad ansimare pesantemente, mentre la sua gola emetteva delle basse vibrazioni. Il cacciatore allentò la presa.

Ehi...” sussurrò, voltandolo di lato e tenendolo come in un abbraccio. Derek si calmò piano piano, e nascose il volto nella spalla dall'uomo. Chris gli carezzò una guancia con delicatezza. Poi gli prese il mento e lo costrinse a voltarsi con garbo, e Derek socchiuse gli occhi. Corrucciò le sopracciglia e schiuse le labbra per tirare un respiro.

Va tutto bene, ragazzo mio. Ti metto a letto, ok? Stai buono così.” fece sollevandolo e adagiandolo tra le lenzuola fresche.

Chris sedette accanto a lui, posando un braccio al di là dei suoi fianchi.

Stavolta è stata dura, eh?”

Derek assentì debolmente.

È durata praticamente tutto il giorno. È iniziata stamattina, non abbiamo neanche fatto colazione. Victoria si stava spazientendo, sai? È già in cucina a preparare qualcosa. Mi ha mollato qui.” sorrise dolcemente, mentre dava un paio di pacche sul petto di Derek.

Devi assolutamente mangiare qualcosa. Lo so che non ti va. Ma dobbiamo per forza trovare qualcosa che non ti faccia venire la nausea. Ordine del Dottore. Carne? Verdura? Un dolce? Qualcosa di secco? Prova a pensare se c'é qualcosa che vorresti.” disse, con fare quasi paterno.

Derek avrebbe pagato oro pur di non ingerire assolutamente nulla in quel momento. Ma sapeva di doverlo fare. Con difficoltà si tirò a sedere a gambe incrociate, curvo su se stesso, e il cacciatore lo lasciò fare.

Qualsiasi cosa.” disse in un sussurro.

Bravo ragazzo. Arrivo subito. Chiamami se hai bisogno.” disse. Si alzò e varcò la soglia, verso la cucina, in cerca di sua moglie.

 

Si sentiva meglio, ma c'era qualcosa che non andava. Il sapore di sangue non era scomparso. Le voci degli Argent si fecero di nuovo distanti.

Lydia, non credo sia una buona idea.” il signor Argent cercava di far ragionare la bionda. Li sentiva dietro la porta.

Signor Argent. Stiles mi ha chiesto di venire a controllare come stesse Derek, ed è proprio quello che farò.” disse stizzita.

È ancora molto debole, lui...”

Ma la ragazza spalancò la porta.

E Derek perse il controllo. Mutò, per la prima volta da giorni. Chris si pose tra Lydia e il lupo, ma si rivelò una pessima idea. Derek lo scaraventò contro il muro del corridoio senza troppi complimenti. Era come se fosse in qualche modo conscio di quello che faceva, ma non riuscisse a comandare il suo corpo. Lo sguardo di terrore di Lydia fomentò la sua violenza. In pochi balzi le fu davanti. La signora Argent che caricava il fucile in fondo al corridoio, in un altro momento lo avrebbe messo in guardia. Ma adesso... contava solo ferire. Lydia era terrorizzata e lui lo sapeva. La spinse sul pavimento, le fu sopra, ringhiò, la ragazza tentò di respingerlo con le braccia e... era finito. Era tutto finito. Derek la fissò per qualche interminabile secondo, senza capire. Era di nuovo padrone del suo corpo. Poi volse lo sguardo alle piccole, chiare mani di Lydia Martin, che premevano sul suo petto e sulla sua spalla, e che lo avevano inspiegabilmente fermato. Non riuscì ad alzarsi. A malapena riusciva a respirare.

Beh” si riscosse Lydia, in preda ai singhiozzi “Spero che Stiles non volesse liberarsi di me, quando mi ha chiesto di venire a controllare come stavi.”

La signora Argent posò il fucile a terra e si avvicinò cautamente.

Come... come diavolo hai fatto a fermarlo?”

Io...io non lo so.” gemette lei, in risposta.

Era come se il contatto con le sue mani stesse privando Derek di ogni energia. Perse l'equilibrio e cadde disteso tra le sue braccia, contro il suo corpo.

Victoria lo afferrò e lo gettò sul pavimento.

Si può sapere cosa ti è preso? Pensavamo ti fossi calmato.” lo canzonò.

Lydia, vuoi rimanere a cena?” propose Christopher Argent.

 

Sto impazzendo.” ringhiò Derek, sbattendo i pugni sul piano d'acciaio. Alan Deaton fu bene attento a non lasciarsi scappare alcun sorriso: sembrava un lupo parecchio contrariato.

Derek, capisco come ti senti. Devi tenere duro.”

Sono un burattino nelle vostre mani! Ogni volta che svengo, non so se, come e con quali mani addosso mi risveglierò! Non ho bisogno di tutti questi babysitter. Lasciami stare da solo, mi nasconderò.”

Derek, ti renderai conto da solo che è troppo rischioso e non possiamo permettercelo.”

Fino a quando durerà tutto questo? Finchè non saranno loro a fare la prima mossa, io continuerò ad essere la vostra cavia? È assurdo!”

Lo so che è dura. È un percorso difficile. Soprattutto per te. Anche Stiles sta soffrendo molto, ed è divorato dai sensi di colpa. Vorrebbe vederti, ma non può. Per questo ha mandato Lydia. Cosa che tra l'altro ci ha fatto scoprire una sua nuova e particolare abilità...”

Derek sbuffò, Deaton sorrise dolcemente.

Stai facendo tanto, Derek. Te ne siamo tutti grati. Non è comune, avere questo tipo di coraggio.”

Derek fissò il pavimento senza aggiungere altro. Avrebbe voluto chiedere molte più cose, ma sentiva avvicinarsi una presenza indesiderata.

Peter entrò nell'ambulatorio, sorridendo sornione.

Dov'è il mio nipote preferito?”

E anche l'unico rimasto.” gli occhi di Derek lampeggiarono di fuoco.

Lo eri anche prima, piccolo.” rise l'uomo.

Derek si avventò su di lui e lo spinse contro il muro.

Non provare mai più a dire una cosa del genere!”

Chiamarti “piccolo”? Sei troppo permaloso figliolo.”

Derek gli diede un forte strattone, poi lo sbattè di nuovo alla parete. Peter emise un gemito di dolore.

Ok. Capito. Ricevuto. Posso parlare ora?”

Con riluttanza, Derek lo lasciò andare.

Derek, sarà Peter a rimanere con te stasera. Abbiamo bisogno di un legame di sangue, e lui è il fratello di tua madre, giusto?”.

Derek annuì con sguardo amaro.

Potete rimanere qui senza problemi. Di là ci sono delle coperte e un po' di cose da mangiare. Io vado da Stiles insieme a Victoria.”

Victoria?” chiese confuso Derek.

Hanno visto te. Ora vogliono vedere cosa succede a lui.”

Perché...cosa succede a lui?”

Derek...io non vorrei che tu lo vedessi. Non adesso. Ah.” bloccò, alzando un dito, la pronta accusa del lupo “Niente da fare, non adesso. Se vorrai saperlo ti spiegherò tutto. Stasera rimani con Peter. Tenetevi pronti. Indicativamente tra una mezz'ora.” concluse, e scivolò via dalla stanza.

Derek fissò torvo i vuoti sproloqui dello zio. Poi una leggera nausea. E gli occhi pesanti. E un sapore in bocca. Rimase sveglio giusto il tempo di vedere cambiare il volto di Peter, da sbruffone e canzonatorio ad accurato scienziato.

Stese qualche coperta a terra, lo aiutò a stendercisi sopra e si sedette accanto a lui, passandogli le dita tra i capelli.

Tua madre...era bellissima. Con i tuoi occhi. Somigli molto più a lei, che a tuo padre. Ma questo caratteraccio, non so proprio da dove l'hai tirato fuori.”

Derek ringhiò, ma ormai era tutto buio attorno a sé.

 

Ancora prima di aprire gli occhi, una sensazione di soffocamento lo mise in allarme. Qualcosa di pesantissimo era sopra la sua schiena e non accennava a muoversi.

Peter!” gridò strozzato “Levati di dosso!”

Ma l'uomo contrasse appena il viso ai tentativi del ragazzo di sgusciare via dal suo corpo.

Derek. Ancora un po', ora mi sveglio...” brontolò, stringendolo e bloccando ancor di più i suoi movimenti.

Ad un certo punto aprì gli occhi e si puntellò sui gomiti, lasciando a Derek lo spazio di voltarsi.

Ma si può sapere che stai facendo?” sibilò il lupo più furibondo che mai.

Ti tenevo al caldo. Come una chioccia fa coi pulcini. Tenendo conto poi che volevo dormire, ma tu non la finivi più di agitarti... Non ho avuto il cuore di legarti.” spiegò, ancora assonnato.

Alzati.” comandò Derek “Ora.”.

Peter si abbassò e nascose il volto nel suo collo, respirando pesantemente. Posò un bacio sulla pelle vicino all'orecchio e si tirò in piedi. Derek si divincolò furibondo. Quando fu libero, si sedette con la schiena alla parete.

Non – ti – avvicinare.” scandì Derek.

Peter sorrise brevemente, poi si diresse verso la porta. Quando fu sull'uscio, pronunciò queste parole: “Stiles non durerà a lungo, se continui a comportarti così. O accetti la presenza del mediatore, o saranno guai.” e scomparve nella sala d'attesa.

 

Abbiamo trovato la loro base operativa.” sorrise cauto il Dottor Deaton.

E cosa aspettiamo ad attaccarli? Non se lo aspetterebbero!” disse Erica.

Chris Argent scosse la testa. “Abbiamo ancora troppe poche informazioni. Non dobbiamo rischiare. Agiremo quando sapremo di avere la percenetuale più alta di riuscita.” concluse.

Derek era in un angolo, appoggiato al muro. L'ultima notte lo aveva provato, ma aveva insistito per assistere all'ultimo incontro. Deaton e Chris erano concordi sul da farsi. Gli unici ad obiettare erano i ragazzi, Scott, Erica e Isaac.

Il campanello della porta suonò, e Melissa McCall fece capolino dalla porta.

Stiles è a casa, con Allison e suo padre. Victoria li sta raggiungendo, mi ha appena chiamata.” li informò.

Grazie, Melissa. Qui è tutto pronto. Ti lasciamo la situazione in mano.” disse Deaton.

Spero di essere all'altezza.” sospirò la donna.

Lo sarai.” la rassicurò il veterinario.

Derek, andiamo?” chiese esitante.

Il lupo fece un cenno d'assenso, poi si staccò con fatica dalla parete.

Mamma... stai attenta. Chiama, per qualsiasi cosa.” il tono di Scott era molto preoccupato. Melissa gli scompigliò i capelli.

Stai tranquillo.” sorrise.

Prese Derek sottobraccio e uscirono dallo studio.

Salirono in macchina, diretti verso casa McCall.

Come vanno le ferite dell'altra sera?” chiese la donna. Deformazione professionale.

Meglio. Sono quasi guarite del tutto.” rispose asciutto il ragazzo, con aria assente.

Dopo ci darò un'occhiata. A casa ho tutto l'occorrente le rifare le bende. Per fortuna non erano molto profonde.”

Grazie.”

Derek... sei sicuro di non volere anche Peter? Non dubito del fatto che non mi aggredirai, ma almeno lui... potrebbe evitarti di farti del male...” propose cauta.

No, grazie. Non ce ne sarà bisogno.”

Come vuoi.” disse, imboccando il vialetto di casa.

 

Sedettero in cucina, davanti ad una tazza di the. Parlarono del più e del meno. Derek sembrava molto tranquillo. Ricordarono i tempi in cui il barbiere di North Hampton street era sempre pieno di gente, e di quando la signora Johnson aveva ancora il negozio di prodotti alimentari, all'angolo della strada. E di come la madre di Derek e Melissa si incontrassero spesso lì. Scott era ancora piccolo, aveva appena iniziato le elementari.

Talia era una donna molto bella. Tu e Laura eravate già al liceo, mi sembra. Parlavamo spesso di tua sorella. Voleva diventare insegnante. Le piacevano i bambini! Mi ricordo di te da piccolo. Ogni tanto accompagnavi la mamma a fare spese. Sembravi già un piccolo ometto. Talia mi raccontava che la aiutavi anche in cucina, vero? A dodici anni sapevi già fare le lasagne, ma non ti piacevano i dolci. Eri un bravo giovanotto” Melissa si era abbandonata al flusso dei ricordi, e Derek annuiva dolcemente, con sguardo assente e un mezzo sorriso.

Era un momento così normale, così prezioso. Se non fosse mai successo. Sua madre e la signora McCall sarebbero rimaste amiche. Avrebbero continuato ad incontrarsi, a parlare dei loro figli. Laura... sarebbe diventata una bellissima maestra.

Derek si lasciò sfuggire un sospiro e guardò a terra.

Melissa sorrise. “Mi aiuti a preparare la cena? Scott avrà una fame da lu-... oh, scusami! Davvero! Non-non volevo assolutamente...!” arrossì, e Derek rise.

Non si preoccupi.” era da tanto che non rideva. Era una sensazione strana, come se i muscoli del suo viso non fossero più abituati ad un simile movimento.

Prepararono un risotto con funghi e tartufo. Derek le mostrò un modo particolare di tagliare i porcini, e mangiarono assieme, continuando le loro chiacchiere.

Melissa non era certa di quanto a Derek facesse piacere trascorrere quel tempo con lei, e nel retro dei suoi pensieri, c'erano sempre le angosce che il ragazzo doveva subire durante quei maledetti rituali. Il suo volto era sempre provato. Ringraziò il cielo che tutto quello non fosse sulle spalle di suo figlio.

Quando Derek si offrì di lavare i piatti, rimase a fianco a lui, per mettere via gli avanzi. Scott non si era fatto vedere, ma prima o poi sarebbe tornato.

La donna gli battè una pacca sulla spalla. “Sei un uomo da sposare, Derek.” sorrise, poi finì di asciugare i piatti.

  
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