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Autore: Pando91    08/05/2013    3 recensioni
Santana e Brittany si conoscono alla fine del liceo, quando è tutto ancora in gioco.
Dopo una conoscenza infuocata e festini compromettenti, la mora e la bionda cominciano a conoscerci meglio, grazie ad un impegno preso da Brittany per concludere l' anno al meglio. Un esame l' aspetta.
La loro vita subirà dei cambiamenti, bisogna solo vedere chi riuscirà ad accettarli per prima.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“ Come procede? “

“ Sono andato a casa sua, abbiamo fatto i compiti e poi abbiamo guardato un film, suo padre era di sotto, è venuto due o tre volte a controllare “

“ E ti è sembrato di avergli fatto una bella impressione? “

“ Non lo so, insomma, mi ha sorriso e mi ha dato una pacca sulla spalla, facendomi anche piuttosto male “

Kurt si massaggiò piano il punto in cui il padre di Brittany lo aveva toccato.
C’eravamo incontrati a casa mia. Avevo bisogno di un resoconto, sapere come stava lei.

Era straziante. Tutta quella lontananza, era come un pungo in faccia ogni giorno.
Ogni volta che mi alzavo, ogni volta che passavo davanti casa sua, ogni volta che parcheggiavo e lei non c’era a scendere con me dall’auto.

Continui pugni in faccia. E il dolore aumentava sempre di più.

Mi mancava. Mi mancava terribilmente. Erano passate due settimane.

La vedevo a scuola, ma non avevamo lezioni in comune e suo padre le stava sempre attaccato. Ogni volta che entrava da quella porta, speravo potesse essere da sola, speravo di poterla prendere, poterci nascondere in uno stanzino e averla con me, anche solo per pochi secondi.

Poterla guardare veramente negli occhi, senza paura. Poterla stringere tra le mie braccia senza che qualcuno potesse dire niente.

Mi mancava tutto. Non sapevo più cosa fare. Il piano con Kurt stava andando a rilento, anche perché a Brittany non ero concesso ancora uscire e il padre non le permetteva di vedere persone più di tre volte la settimana, se non si trattava di Quinn.

Lui conosceva i suoi genitori e si fidava.

La madre continuava ad ignorare la situazione. Brittany non parlava con loro da quando era successo tutto quel casino.
Mi sentivo profondamente inutile. E sfinita.

La notte dormivo poco, mi giravo e rigiravo, cercando altre soluzioni, provando a far accendere qualche lampadina nel mio cervello.
E invece niente, nessun tipo di risultato.
Riuscivo soltanto a mandarle piccoli e stupidi bigliettini, in cui avrei voluto scriverle così tante cose che li trovavo tremendamente sintetici e apatici.

Lei mi rispondeva, ogni volta che Quinn veniva a casa mia a raccontarmi della sua giornata, leggere un suo foglietto striminzito mi faceva stare meglio.

Mi scriveva cosa le stava succedendo.
MAI, c’erano lamentele o dolore in quello che mi dedicava. Era disposta a combattere, lo era veramente, e quello mi aveva riempito il cuore di gioia.
Ma non mi bastava, non mi bastava più. Era così difficile andare avanti in quel modo. Avevo bisogno di riaverla al mio fianco, da sole, senza nessuno.

“ Lei .. come stava? “

Kurt scosse la testa.

“ Come sempre San .. dice che le manchi, che vorrebbe abbracciarti e tante cose. Ha sempre paura di esagerare perché ha
beccato molte volte suo padre a spiarla, quindi non vuol creare problemi “

“ Quel pezzo di merda! “

Mi alzai dalla sdraio su cui ero seduta. Ormai faceva caldo e fuori si stava bene, soprattutto la sera.

“ Quando vi vedete? “

Lui abbassò lo sguardo.

“ Domani. Gli ho spiegato che avrei voluto chiedere a Brittany di venire al ballo con me, che volevo fare qualcosa di
speciale. Lui ha detto che fino al ballo lei non sarebbe uscita. Così domani vado di nuovo da lei “

Il ballo.

Non mi ricordavo neanche più che si facesse. Il nostro ultimo anno, e ci sarei andata sola. Chiusi un attimo gli occhi, respirando a fatica. Lui si sporse verso di me e mi afferrò la mano.

“ Ho una buona notizia: ho sentito parlare lui e la moglie e a quanto pare forse il giorno del ballo non c’è perché deve
andare a Louisville a firmare delle scartoffie per il trasferimento. Potrebbe essere un’occasione per rivedervi “

Sgranai gli occhi per un attimo. Mi esplose il cuore all’idea di poterla stringere di nuovo. Non avevamo avuto modo di viverci veramente quello che provavamo, per colpa mia, e quello sarebbe stato il giorno giusto per farlo.

Sorrisi e lui mi seguì.

“ Diglielo, dille che verrà con me e con nessun altro “

Lui scosse la testa.

“ Glielo chiederai tu domani! Esistono i cellulari, dovreste smetterla con sti bigliettini! “

“ Ma suo padre ha il suo cellulare, la controlla sempre “

“ Sveglia, non può certo controllare il mio! “

Mi sentii una stupida a non averci mai pensato, troppo presa a complicare le cose piuttosto che renderle più semplici.

Kurt mi guardò con lo sguardo da “ so tutto io “ e gli feci la linguaccia.

“ Allora domani, quando vai da lei, mi avvisi “

“ Come sempre San “

“ Come sempre, Porcellana “

Lui storse il naso ma rimase ancora lì, ad allietarmi la serata.

--

“ Sono da lei. Ora siamo in camera.”

Presi il cellulare, sentendolo vibrare. Ero agitata. Dopo tutto quel tempo potevo almeno sentirla istantaneamente, come se stessimo parlando veramente.

Era stupido come pensiero, ma era la cosa migliore per me in quel momento. Vidi il mio messaggio su Whats App inviato e letto e sospirai.

- Britt? -

- San :) -

Sorrisi come non sorridevo da un po’.

- Come stai? -

- Adesso meglio -

Mi sembrava assurdo, ma in quel momento non seppi che scrivere. Ero così sovraeccitata che tutto mi sembrava senza senso. Così andai al punto.

- Vieni al ballo con me Britt? -

Il cuore mi batteva forte, aspettando la risposta. I secondi mi sembrarono immensi minuti e non c’era ancora scritto niente. Strinsi forte il cellulare.

Poi, ad un certo punto, al posto di una scritta, vidi una foto. Aspettai che si scaricasse e la aprii.

Era lei. Aveva il suo completo da casa con le paperelle sopra, era quello che preferiva, la coda e un sorriso sul volto.

Nelle mani un foglio con su scritto “ SI “.

Se lo teneva vicino alla bocca, come se l’avesse detto lei. Tipico.
Risi di cuore. Non fu come vederla dal vivo, ma sentii che fosse una cosa ancora più intima.

- Mi manchi tanto -

Le scrissi come risposta.
Avevo veramente la sensazione di poterla perdere ogni istante che passava. Lei avrebbe potuto stufarsi di tutto quello. Ma io non avrei mai potuto lasciar perdere.

- Anche tu L. Ti metti quel vestito rosso che mi piace tanto al ballo? -

Sorrisi, ma prima di scriverle mi venne un’idea. Infilai il vestito rosso. Avevo pensato di metterne un altro per il ballo, uno più lungo, ma in quel momento mi importava soltanto di farla felice.

- Ecco un’anteprima -

E le inviai la foto.

- Sei bellissima San -

- Non vedo l’ ora di stringerti -

Posai per un attimo il cellulare sul letto. Ispirai ed espirai. Era così difficile starle lontana.

- Non stare male ok? Questa situazione in qualche modo si risolverà. Io non mollo San, non farlo neanche tu, ti prego -

Mi si strinse il cuore.

- Non lo farei mai, piccola -

- Mi stanno venendo le carie! -

Per un attimo non ricollegai, poi capii.

- Sta zitto Porcellana! -

Scrissi ancora.

- Scusa, era Kurt :D. Ora devo andare, mio padre ci chiama di sotto. Buona notte, fai bei sogni -

Avrei voluto parlare con lei per tutta la sera.

- Ok! Britt, io non ti lascio. Credo che guarderò questa foto per tutta la notte -

Ma non ricevetti più risposta.

Sentii Kurt al telefono, mi chiamò mentre stava tornando a casa. Mi disse che era andata bene, che il padre sembrava essere a posto nei suoi confronti, anche se avrebbe voluto dargli volentieri due o tre pugni, ma per ora cercava un punto d’incontro. Le aveva dato il permesso di andare al ballo con lui e li informò che lui non ci sarebbe stato.

“ Brittany è sempre una buona compagnia comunque.. “

“ Lo so “

Dissi prima di chiudere la chiamata, infilarmi sotto le lenzuola e cercare di dormire. Quella notte fu molto più serena.
 


ANGOLO AUTRICE:

Buongiorno!!
Allora questo è un capitolo di passaggio, quelle due finalmente riescono a sentirsi!
La scuola sta per finire, il ballo si avvicina e mi dispiace toglierle la possibilità di viverselo. Quindi saranno insieme, almeno allora.
So che è stato moooolto sdolcinato, lo so, ma immaginatevi due persone che non si vedono da un pezzo, si amano e sono costrette a non stare insieme. Nonostante Santana possa essere la più stronza al mondo, credo che anche lei cederebbe :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto .. so che non è la storia più simpatica del mondo ed è anche un po' triste, ma spero di star trattando tutta la situazione bene.
Faatemi sapere che ne pensate, mi fa piacere leggervi :D

P.S Ho cambiato account, ora sono Pando. Tutti mi chiamano così e mi sembrava carino che fosse così anche qua!

Come sempre, per contattarmi, per fare due chiacchiere .. insomma, quello che volete:

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Vi auguro una buona giornata, Pando :D



  
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