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Autore: __avatar__    08/05/2013    3 recensioni
E se Loki non fosse l'unico gigante di ghiaccio? Se Odino, o qualcuno prima di lui, avesse slavato altri giovani e lasciati sulla terra per scampare alla loro sorte?
Cosa succederebbe se Loki ne incontrasse proprio uno...o UNA?
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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<< Dai Tony ridammi il pigiama! >> Steve stava urlando contro il genio, il quale gli aveva “rubato” il pigiama appena comprato, e stava in semplici boxer neri con gli addominali scolpiti in bella mostra.

<< No Mister Muscolo! Sono solo le undici di sera. Non puoi andare già a dormire. >> e corse fuori dalla stanza, raggiungendo il salotto della mega suite.
La “camera” che avevano preso era su due piani, in quello inferiore c’erano tre stanze con stanza da bagno e bagno turco, un angolo dove poter fare la colazione, un salotto con tre divani e poltrone, tv al plasma pay-per-view, minibar e una vetrata che conduceva alla terrazza. Al piano di sopra c’erano le restanti quattro camere, uguali alle tre sotto; in terrazza invece c’erano una bellissima piscina e, a fianco, una a idromassaggio, il tutto nascosto da una recinzione di cespugli di gelsomino, che lasciavano nell’aria un profumo incredibile.

<< Tony Stark. Ridammi il pigiama. >>
Stavano dando spettacolo, e il biondo era decisamente imbarazzato a rimanere mezzo nudo davanti a tutti.

<< No. Dobbiamo uscire. Siamo a Washington! Non possiamo rimare in albergo.- e guardò tutti i presenti sul divano – Eh no. Anche te col pigiama? E che pigiama. >> notando Natasha, che indossava una camicia da notte nera con del pizzo alla fine. La ragazza sembrava decisamente a disagio e sul furioso andante, il pigiama le lasciava scoperte le gambe, visto che arrivava a metà cosce, e le fasciava il fisico snello e sodo.

<< Non fare il sorpreso. Hai mandato te il portiere a comprare i pigiami, di conseguenza questi quattro pezzi di stoffa scomodi. >>

<< Vuoi dire che anche il mio pigiama è così? >> Sam era decisamente allarmata.

<< Nah… il tuo è blu. >> rispose il moro con un sorrisino
A quell’affermazione, la ragazza salì le scale e si precipitò in camera; dopo pochi secondi tornò di sotto con in mano il “pigiama” , che era uguale a quello della rossa solo blu notte.

<< E secondo te, io mi metto un affare del genere? >>

<< Sapete, forse è meglio stare qui. Lo spettacolo è decisamente meglio. >> intervenne Tony con un sorrisino divertito

<< Idiota. >> Natasha prese il telecomando dal tavolino e lo lanciò al genio, prendendolo al petto

<< Coraggio, tutti pronti per uscire. Inizio a non sopportarlo. –  iniziò Sam, poi guardando Stark aggiunse – E te scordati che io mi metta una cosa simile, piuttosto sto in biancheria. >>poi i due si guardarono, e Sam intuendo lo spettacolo che avrebbe offerto la mattina dopo, si affrettò a riportare il pigiama in camera.
Quando uscirono, venti minuti dopo, Tony fermò due taxi e disse ai conducenti di portarli in un posto sulla diciottesima strada. Sul primo taxi salirono Tony, Steve, Bruce e Loki, mentre Natasha, Sam e Clint li seguirono sul secondo.
Sam si sedette, vicino al finestrino, si mise a guardare la città che sfrecciava davanti a loro. Era un insieme di luci e persone. Non era come New York o Miami, c’erano meno grattacieli e quindi sembrava meno artificiale. Iniziò a pensare al suo passato, che incombeva su di lei, e che prima o poi avrebbe dovuto dire addio a quelle persone fantastiche. (Si anche l’esasperante Tony)
Sia Nat che Clint si accorsero che qualcosa turbava la ragazza, e appena arrivarono al locale e pagarono l’autista, la presero in disparte

<< Cosa ti turba? >>

<< Come? Ma niente, ero solo affascinata dalla città – poi vedendo che non avevano abboccato, aggiunse – sapete che quando vado in giro e non devo guidare, mi piace star li a fissare fuori dal finestrino e perdermi in quello che vedo. >> sperò che ci cascassero.
Quelli non seppero se crederci o no; in effetti la ragazza faceva sempre così, ma la sua espressione era strana. Alla fine cedettero e le sorrisero, insieme si diressero al locale e salirono alla terrazza.
Il locale si chiamava “Reef”, aveva una terrazza che si apriva su una vista mozzafiato della città; si poteva vedere la Casa Bianca illuminata, ma il pezzo forte era l’enorme acquario nel bel mezzo del locale.

<< Come conosci questo posto molto carino, e soprattutto molto normale? >> Clint si avvicinò a Tony e prese una birra.

<< Mi ci ha portato Peppre una volta. >> anche quello prese da bere, ma era decisamente qualcosa di più forte.

Ben presto si divisero tutti, Clint teneva comunque d’occhio Loki; Sam andò al bancone ordinò un drink e dopo averlo preso si avviò sulla terrazza. Venne rapita dalla bellissima vista, tutte quelle luci, il rumore nelle strade lo schiamazzo delle persone a passeggio erano qualcosa che riusciva a tranquillizzarla. Si ritrovò di nuovo a fissare il cielo, e da quel momento non pensò più. Era così semplice staccare il cervello, accantonare i problemi, anche se per un breve momento.
Non seppe nemmeno lei quanto rimase in quella posizione, ma la condensa che si era creata sul bicchiere e Loki che si avvicinò dicendole che dovevano tornare in albergo perché Tony era ubriaco e aveva cercato di rompere l’acquario, le dissero che erano passate almeno tre ore.
Riportarono il genio in hotel, e, una volta in camera, lo scaraventarono sul letto; poi pian piano tutti andarono a dormire. Sam proprio non ce la faceva a stare con addosso quella cosa blu striminzita, ma il sonno ebbe la meglio.

La mattina dopo le due ragazza, insieme a Clint, uscirono per comprare un vestiti per tutti, specialmente Tony data la serata precedente.
Quando uscirono dall’ennesimo negozio, Clint guardò perplesso i due sacchetti aggiuntivi e chiese

<< Ma dovevate comprare anche dei costumi? >>

<< Non so se te ne sei accorto, ma sulla terrazza della nostra suite ci sono due bellissime piscine – disse Sam, passando un sacchetto al moro -  Dai Clint, quello cecato è Fury, ma te sembra che gli effetti. >>

<< Ma se non vuoi, potresti sempre fare il bagno in mutande. >> aggiunse Natasha ridendo

<< Considerando i due che ci aspettano in albergo è meglio di no. >>
Quando tornarono in hotel, videro nella hall Bruce che usciva velocemente, i tre si guardarono perplessi e poi presero l’ascensore per la camera. Quando raggiunsero la suite, sentirono dall’altra parte della camera delle urla, allarmati si sbrigarono ad entrare, ma quando entrarono videro Steve e Loki che litigavano. Quello li lasciò spiazzati, di solito Steve metteva fine alle liti, era quello pacato.

<< Ehi che succede? >> Natasha li guardò, più che altro lanciò un’occhiataccia a Loki

<< Perché mi guardi così? Io non ho fatto niente. >> rispose quello con una finta voce angelica

<< Si, disse l’angelo con le corna e il forcone. – intervenne Clint – Coraggio che è successo? >> rivolto questa volta a Steve

<< Si è messo a stuzzicare Bruce, lo ha quasi fatto esasperare. >>

<< Si abbiamo notato. Ti sei impazzito? Volevi distruggere l’intero hotel? >> la bruna lo guardò in tralice

<< Mi stavo annoiando. Stark non si è ancora svegliato, e con Steve non c’è gusto. >> ammise alla fine
Prima che qualcuno potesse ribattere, si sentì un gemito arrivare dalla camera di Tony; pochi secondi dopo si aprì la porta e ne uscì l’uomo, i capelli tutti arruffati, i vestiti mezzi tolti e sgualciti.

<< Ma la smettete di urlare?! Ho un mal di testa atroce. >>

<< Questo è solo colpa tua. Bevi troppo. >>
Steve gli passò un bicchiere d’acqua e due pillole bianche antidolorifiche, il genio le prese e bevve un grande sorso d’acqua.

<< Cosa c’è in quelle buste? >> domandò poi Steve

<< Vestiti, per tutti. Non so voi, ma io vorrei anche cambiarmi. >>
Così dicendo, Natasha, tirò fuori da ogni busta dei capi di vestiario e li lanciò ai diretti interessati; Loki aveva un paio di jeans scuri e una camicia bianca, Steve dei pantaloni grigi con una magli blu, Tony anche lui dei jeans ma con una maglietta nera e grigia, mentre Clint dei pantaloni di una tuta neri e una maglia grigia.

<< E voi due? >> domandò Tony

<< Sono qui i nostri. >> Sam indicò due sacchetti a testa 

<< E perché voi avete più roba? >>

<< Perché noi siamo ragazze, abbiamo bisogno di più roba. Non è perché siamo delle spie dobbiamo vestirci con degli stracci. >>
Poi la bruna aprì un altro sacchetto e lanciò dei pantaloncini a tutti. I due mori più Steve guardarono prima i pantaloncini, poi le ragazze come se fossero impazzite.

<< Sono costumi? Li conoscete? – disse quella esasperata dalle loro espressioni – Vi avverto che iamo andati a occhio per le taglie. >>

<< Beh almeno per i vestiti e costumi avete gusto. >> commentò Tony avviandosi a farsi una tazza di caffè
Dopo mezz’ora Sam e Natasha erano già in costume distese sulle sdraio vicino alla piscina.
Nonostante fosse Novembre la temperatura era perfetta, il sole caldo e c’era un brezza leggera che completava il tutto.

<< Sai, mi sembra strano stare a bordo piscina come una persona normalissima, in completo relax. >> disse la rossa

<< Anche le spie hanno bisogno di una vacanza… specialmente se pagata da Stark. >> e così dicendo le due si guardarono un attimo poi scoppiarono a ridere.

Ma il relax non durò molto, infatti pochi minuti dopo Loki, Clint e Tony(ripresosi dalla sbornia) si tuffaro nella piscina sollevando molti schizzi d’acqua in direzione delle ragazze.

<< Ma siete imbecilli? E’ fredda! >> urlarono Sam e Natasha all’unisono, alzandosi per asciugarsi.
I tre le guardarono, poi Tony disse
<< Vi siete lamentate per il pigiama, ma il vostro costume vi lascia decisamente più scoperte. >>
Le due si guardarono, avevano entrambe un costume nero; quello di Natasha sembrava intero solo sul lato destro, sul lato sinistro aveva delle aperture che le lasciavano scoperto il costato, mentre Sam aveva una specie di bikini, ma la parte superiore era collegata a quella inferiore con una striscia di stoffa obliqua.

<< Se permetti è un costume, e lo abbiamo scelto noi. I pigiami devono essere comodi, non lasciarti mezza nuda mentre dormi.  Non hai gusto. >>

<< E poi tu non capisci niente di moda femminile. Basta che le donne abbiano qualcosa di sexy e per te vanno bene. >>

<< Venitemelo a dire qui. O non avete il coraggio? >
Le due non se lo fecero ripetere due volte e si buttarono. Iniziò presto una lotta di “torri umane”, Loki salì sulle spalle di Tony, Natasha su quelle di Clint e Sam su quelle di Steve, che li aveva appena raggiunti, strappando alle due ragazze vari commenti di apprezzamento a vederlo in costume, il che scatenò gelosia in Tony e Loki perché le due non avevano reagito così anche per loro.
Erano tutti contro Tony e Loki, dovevano cercare di buttare giù dalle spalle di Tony il dio.

<< Va beh, ma non è giusto – si lamentò Loki la terza volta che veniva scaraventato in acqua – Tony sei inutile senza armatura. >>
L’altro moro gli spruzzò della acqua offeso.

<< Vorrei ricordarti che io devo tenerti sulle spalle, muovermi per evitarli e cercare di non affogare. Poi sei magrolino, ma non leggero. I millenni iniziano a farsi sentire eh? >>
E prima che il dio potesse reagire, quello uscì in fretta dalla piscina, per rintanarsi nella vasca idromassaggio; anche gli altri poco dopo uscirono e si distesero chi sulle sdraio chi sugli asciugamani, e rimasero li sotto il sole e quel profumo delle siepi. Non c’era alcun rumore, tranne qualche macchina che passava veloce in strada e gli uccellini che cantavano.

<< Ottima vacanza Stark. >> commentò Clint sbadigliando

<< Si decisamente. Ne avevo bisogno, poi amo fare le cose in grande. >>

<< Non l’avevamo notato sai. >> espresse Loki

<< Parli proprio tu? Signor "non riesco a conquistare la terra, e mi sono fatto malmenare da Hulk"? >> commentò acido dalla vasca, l’altro moro gli lanciò una ciabatta, e lo prese di striscio

<< Ami fare le cose in grande, proprio come ieri sera. >> Bruce spuntò dalla terrazza con in mano un giornale.

<< Dottore. Non è un mostro verde rabbioso? No, sa perché in questo momento mi risulterebbe utile. >> lanciando un’occhiata a Loki.

<< No, fortunatamente mi sono calmato quasi subito. Poi Washington ancora non l’avevo distrutta, e vorrei evitare. >> e lanciò il giornale a Stark, il quale lo prese e lesse la prima pagina.

<< Bene, non sono passato inosservato. >> disse stancamente, appallottolò il giornale e lo lanciò al dio, prendendolo in testa

<< Non so voi, ma io sto morendo di fame. >> disse Loki alzandosi quasi un’ora dopo.

<< Fatti portare qualcosa in suite, c’è il servizio. >> commentò distrattamente Tony dalla sdraio.

Loki lo guardò corrucciato, non sapeva cosa fare.
<< Vieni, ti faccio vedere, così ordino anche io per tutti. >> Sam si alzò prese, e si diresse nel salotto con il dio.

Entrati, si sedettero sul divano vicino al telefono. La ragazza prese il menù e inizio a spuntare quello che le interessava, poi lo passò a Loki. Quando il moro lo prese, le loro mani si sfiorarono ed entrambi percepirono una lieve scossa; subito si scostarono, arrossiti in volto.
Quando anche Loki ebbe segnato cosa prendere, Sam chiamò il servizio in camera, poi rimase seduta sul divano, mentre Loki tornava fuori.
Era stata una sensazione strana, quasi di pace interiore. La pelle di Loki era più fredda della sua, ma non appena ci fu quel minimo contatto si scaldò subito.
Loki non seppe spiegarsi il perché di quella scossa, ma di sicuro sapeva che non era stata una cosa negativa, anzi era stata piacevole. Raggiunse il suo asciugamano soprapensiero, quasi non si accorse che un paio di occhi lo stavano fissando.

<< Che avete fatto? Hai un’espressione strana >> domandò malizioso, abbassando gli occhiali per vederlo meglio

 << Cosa? – Non aveva fatto caso a quello che gli stava dicendo, e un po’ arrossì. Ma non seppe perché – Niente, abbiamo deciso cosa mangiare e poi lei è rimasta dentro. >>

<< Ah.. >> Tony tornò a stendersi, un po’ deluso che non ci fosse stato niente tra i due.
Quando arrivò il carrello col pranzo rientrarono tutti; per un po’ regnò il silenzio, rotto solo dalle mascelle che masticavano, poi Buce ruppe il silenzio rivolto a Tony

<< Per quanti giorni ha prenotato? >>
Quello ingoiò il boccone di hamburger poi rispose

<< Ancora una notte. Dobbiamo lasciare la stanza domani mattina. –poi guardandoli tutti- Quindi sta sera cercate di non ubriacarvi. >> con un mezzo sorriso
Poco dopo iniziarono a suonare tre cellulari; Tony, Clint e Natasha li presero in mano, guardarono il display

<< Fury? >> dissero all’unisono
E così risposero, Tony un po’ più svogliato degl’altri due

<< Si monocolo? Noi stavamo facendo una cosa da umani, cioè mangiare. Posso capire che per un cyborg come te sia una cosa strana ma… >>

<< Zitto un po’ Stark. Vi ho chiamati perché è stato rintracciato un nuovo potenziale nemico. Apparso da nulla in Texas. Si sta muovendo molto velocemente, prima che perdessimo le sue tracce era già arrivato il Lousiana…. >>

<< Avete perso le sue tracce? Ma che razza di spie siete? >> Fury ignorò nuovamente Stark

<< Abbiamo ragione a credere che si un alieno. >>

<< Come Loki o uno dei suoi teneri amici che ha portato a New York? >> intervenne Clint, lanciando uno sguardo di sbieco al dio, il quale rispose indignato a quello sguardo come se fosse colpa sua, ma almeno quella volta era innocente.

<< No nessuno dei due. Questo era molto grosso, la pelle rossa fuoco, e prima di scomparire si è lasciato dietro una scia di fuoco. >>
A quelle parole Sam si allarmò, ma la sua espressione poteva benissimo passare come di paura u preoccupazione, dato che lei non aveva vissuto New York l’anno prima; solo che a Loki non sfuggì quello sguardo e si domandò il perché.

<< Dovete tornare a Miami. Crediamo si stia dirigendo li. >> e con quelle ultime parole chiuse la chiamata.

<< Dannata spia orba. Non possiamo neanche farci una vacanza. >>

<< Un nuovo alieno. Chissà cosa vuole, sembra che non abbia un esercito. Quindi perché è venuto sulla terra? Non è neanche uno dei tuoi alleati >>

<< Fury ha detto che aveva la pelle rossa, e si è lasciato una scia di fuoco dietro se – iniziò Loki pensieroso – So che esiste un’altra specie di giganti, quelli di Fuoco, o Múspellsmegir . >>

<< Che fantasia di nomi. >> Loki lanciò una forchetta a Tony, il quale riuscì a schivarla.

<< Abitano su Múspellheimr, un mondo metà ghiaccio metà fuoco. So di una profezia, tra gli Múspellsmegir ci sarà una figlia del gigante di fuoco Surtr, e il figlio di Laufey, uno Jotun, ci sarà un’unione – e dicendo questo guardò Sam, giusto qualche secondo, poi riprese – creando la pace tra tutti i nove mondi. Benché le due  specie non vivono sullo stesso pianeta sono creature nate per essere unite. >>

<< E tu credi che sia questo il gigante della vostra profezia? >> domandò Bruce che iniziava a non capire niente, e non era da lui

<< Potrebbe essere. Anche se non si sa se è una femmina, credo che sia quasi rara la nascita di una femmina nelle nostra specie, anche tra gli Jutun sono rare. Per questo è stata fatta la profezia. >>

<< E per quanto riguarda il figlio del tipo con il nome strano? >> domandò Tony, con la bocca piena di patatine fritte
Loki esitò per un momento, poi con grande fatica ammise

<< Non saprei cosa dirvi, potrei essere io, dato che sono figlio di Laufey -  a quelle parole Sam alzò lo sguardo su di lui – Ma potrei anche non esserlo. Per quanto ne so dovrei avere almeno un fratello, ma dato che ho ucciso personalmente Laufey, non posso chiederglielo. >>

<< Wow..che bella famigliola allegra. >>

<< Mi ha messo alla morte che ero solo un neonato, solo perché ero troppo minuto per essere figlio di un gigante. >> ringhiò Loki, pensare a quell’essere lo faceva incazzare

<< Anche io odiavo mio padre, ma mica l’ho ucciso. >> commentò Tony, che forse non aveva recepito bene il commento del dio

<< Comunque ora che si fa? >>chiese Steve, anche se aveva capito solo “nemico” “gigante” “uccisioni” “PERICOLO”

<< Sentiamo la super spie…cosa ci dite? >>

<< Domani mattina torniamo a Miami, il più presto possibile, non sappiamo quanto ci metterà a comparire. >>

<< Si Natasha ha ragione, prima blocchiamo il tizio, o tizia, e prima sapremo cosa vuole. >> concluse Clint, poi girandosi verso Sam, per avere una sua opinione, trovò la poltrona vuota.




Angolo aurìtrice
Ciao a tutti/e, per quanto riguarda questo capitolo ho dovuto farlo per aggangiare poi il resto della storia. Della profezia,l'ho letto da qualche parte ma come una scema non ho salvato il sito, chiedo scusa. Mentre per i giganti fuoco si può trovare tutto su Wikipedia xD
Spero vi piaccia e passiate a recensire
un bacio
a presto
  
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