Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Artemis97    08/05/2013    2 recensioni
Allora, questo è il continuo di ‘Are you happy Bocchan?’ vi avverto già da adesso: ci saranno tantissimi colpi di scena!
Troviamo un Sebastian preoccupato e che cerca disperatamente il suo padroncino, forse per mangiarlo, forse per sbaciucchiarlo … boh, chi sa, a parte me ovviamente XD
Ci sarà un Ciel che verrà liberato dalla sua momentanea prigione e ritornerà diverso, non diverso caratterialmente, ne fisicamente perché, ma diverso in quanto la sua natura umana non sarà più così tanto umana e poi aggiungo per concludere che ci sarà un pazzo Alois e cinque personaggi nuovi nuovi, appena sfornati!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I sei guardiani delle cinque dimensioni
 
Questa storia la voglio dedicare a un sacco di gente, inanzitutto alla mia migliore amica che posta lei per me i capitoli visto che il collegamento a internet a casa mia va e viene, voglio dedicarla a mia sorella che mi ha fatto scoprire il mondo di kuroshitsuji, a chi mi segue, ma soprattutto la dedico a bilo99 e a blackwhiteeli, senza di voi non avrei probabilmente fatto il seguito. Grazie ancora ^_^ e ora vi lascio alla storia.
 
***
 
Mi guardo intorno, c’è il vuoto.
Dove sono? Dove è Sebastian?
 
Lascio vagare i miei occhi e incontro solo oscurità.
 
Qui nel buio ho poche certezze:
Sono un conte e non uno qualsiasi, sono Ciel Phantomhive cane da guardia della regina, intervengo quando lei mi chiama e risolvo i suoi problemi.
Un’altra delle mie certezze è che sono morto, ma morto morto e nessuno verrà a salvarmi. Poi sono sicuro che Sebastian, il mio demone, non mi ha mangiato perché ho sentito qualcosa portarmi via da lui prima che si accingesse a divorarmi. Non sono sicuro di esserne felice soprattutto perché non so neanche dove sono finito, chi mi ha preso e cosa mi succederà e infondo che me ne importa? La vendetta l’ho ottenuta e …mi ha lasciato un gusto agrodolce in bocca, ma ora non divaghiamo. Stavamo parlando delle mie certezze, ebbene ne ho un’altra: sono solo, completamente solo senza un diavolo di maggiordomo impertinente che mi accompagna.
 
Sebastian mi hai mentito, avevi detto che mi saresti stato accanto …ah già, mi saresti dovuto rimanere vicino finché non sarei morto ed ora lo sono …
 
Cosa farai adesso, eh demone? Mi cercherai? Beh, datti una mossa a trovarmi che qui fa freddo, molto freddo e non ne sono per niente felice stupido demone … 
 
***
 
Le strade sono coperte di ghiaccio e nessuno si avventura fuori, in fondo chi è così pazzo da morire assiderato solo per una passeggiata?
Beh, se avete indicato quella figura incappucciata giù in strada avete sbagliato. Lei non è pazza, è solo che non soffre il freddo come i comuni umani.
 
La ragazza, perché è una lei, ha una mantella nera come la notte leggera che la copre. Il solo simbolo che spezza quel colore è una rosa con i contorni bianchi sulla schiena, ma all’interno colorata di nero. Il cappuccio le cade fino a coprirle quasi tutto il viso, le si vede solo la bocca. Eppure, direte voi, sembra vederci perfettamente e infatti, in un certo senso, ci “vede” solo che non lo fa con gli occhi.
 
La figura ammantata di nero continua la sua camminata finché non arriva ad un parco, si avvicina a uno stagno e si siede su una panchina lì vicino. Molto delicatamente prende una scatola dalla tasca destra ed è tentata di aprirla.
Ma quando sta per sollevare il coperchio si ferma.
Sospira.
Non può continuare così, deve prendere una decisione.
 
Rimane immobile con lo “sguardo fisso” sulla scatola in legno decorata magnificamente, le rifiniture sono di un blu profondo come i suoi occhi, o per meglio dire come erano i suoi occhi, e c’è uno stemma in rilievo, lo stemma dei Phantomhive.
 
Lì, in quella scatola, c’è l’anima dell’ultimo dei Phantomhive.
 
Cosa deve fare?
 
Non ha pensato al da farsi quando ha rubato l’anima del giovane Conte, sapeva soltanto che non poteva permettere a quel demone di divorarsela e, che un demone la abbattesse, non sarebbe avvenuto ciò. Per niente al mondo l’avrebbe permesso, andiamo! Un demone che si mangia l’ultimo Phantomhive mentre lei esiste ancora? Che si gelasse l’inferno prima che ciò avvenga!
 
Si era ritrovata lì quasi per caso, ma aveva subito riconosciuto i tratti distintivi dei Phantomhive: i capelli, gli occhi e l’espressione degli occhi …
Aveva agito d’istinto, vero, ma aveva fatto una cosa buona. E poi da quanto si interessava agli altri? Quindi era avvenuto un miracolo: aveva voluto salvare qualcuno.
Ma ora cosa ne deve fare di quel anima?
Non intende tenerla rinchiusa lì, in quel angusta scatola, ma non può neanche lasciarla andare così. Forse potrebbe portarla a casa sua, nella sua dimensione si troverebbe bene ma -sospira- l’ultimo Conte Phantomhive non dovrebbe avere una simile fine. Lui deve riemergere dalle ceneri come ogni altro membro della famiglia ha fatto, come una fenice.
 
Si morde le labbra nervosamente, da quando non lo faceva?
 
Chiude gli occhi e li riapre anche se non serve a nulla, lei non li usa più.
 
Sospira pesantemente, deve trovare una soluzione al più presto.
 
“My Lady?” si sente chiamare da una voce famigliare. Si volta e vede una figura con una mantella uguale alla sua avvicinarsi, tranne per il fatto che invece di avere una rosa disegnata dietro la mantella sulla schiena ha delle fiamme in rilievo in cui il rosso, l’arancione e il giallo fanno a botte per la supremazia, anche l’altra ha il volto quasi del tutto coperto.
“Fire?” chiede la ragazza di prima sorpresa.
La nuova arrivata sorride curvando appena le labbra “My Lady sono morta di paura quando non l’ho vista più tornare alla base. Quei bastardi dei consiglieri inoltre iniziano a fare pressioni, vogliono che lei inizi a prestargli più attenzioni. Io glielo ho detto che sono dei cretini imbecilli e che tu avevi da fare, ma loro non mi ascoltano …”
La ragazza non si prende la briga di correggere quello che Fire sta dicendo, come passa dal voi al tu e non la rimprovera neanche per tutte quelle parole stile scaricatore di porto, sa che ella ha i suoi buoni motivi e l’ha anche un po’ contagiata infatti quando perde il controllo delle sue emozioni si mette a dire parolacce senza avere più controllo e al diavolo il contegno e la buona immagine da lasciare di se e comunque tutti hanno imparato a starle lontano quando si arrabbia.
“Black Rose mi ascolti?” la richiama Fire usando il suo nuovo nome “no” risponde sinceramente la ragazza “Ahah … se è così come mai mi hai risposto? Questo vuol dire che mi stavi ascoltando!” la rimbecca petulante Fire. Certe volte Rose si chiede perché sopporta quella ragazza …
“Allora” inizia Fire diventando improvvisamente seria e questo cattura finalmente la completa attenzione di Black Rose. “So dell’anima che hai preso e capisco anche i tuoi motivi. Tranquilla, lo so solo io, e questo perché io e te siamo abbiamo un legame di sorellanza più stretto. Comunque per questa anima stai mancando ai tuoi doveri e so che sono solo una sottoposta e tu il capo e non dovrei dire niente però devi sbrigarti a decidere cosa fare con questa anima.” Fire annuisce “lo so, è solo che non riesco a trovare una soluzione.” Fire è sorpresa, Black Rose è sempre stata una ragazza dalle mille idee e che non ne è mai stata a corto quindi è strano vederla, in un certo senso, così debole. Sospira. Quel Ciel Phantomhive è una sciagura per la sua Signora e lei si ritrova ad odiarlo e desidera toglierlo di mezzo tanto quanto vorrebbe annientare il padre.
“Fire” la richiama Rose destandola dai suoi pensieri “Fire tu sai leggere nel cuore delle persone?” le domanda Black Rose riacquisendo il famigliare tono di comando e lei purtroppo scuote la testa in negazione e riesce a sentire la delusione in Black Rose e questo è come una pugnalata al suo cuore “ma mia Lady so chi può farlo e, porca puttana, costringeremo quella stronza bionda ad aiutarci!” afferma subito ricordandosi della maga Sun, guardiana della seconda dimensione.
“Chi è?” domanda Black Rose con voce incolore.
“Sun” risponde Fire.
Black Rose annuisce “non pensavo che l’avremmo rivista così, è da tanto che non la vediamo”
 
 
 
 
NOTE DELL’AUTRICE
 
Il parlare di Fire può apparire strano, ma l’ho voluto io così. Scoprirete più avanti il perché.
Le parole o i verbi tipo “Guardare”;“sguardo fisso”  ecc sono messe tra le virgolette perché loro non possono veramente vedere -e questo ve lo accenno solo per farvi capire- usano gli altri sensi che sono più sviluppati e che permette loro di fare tantissime cose oltre che vedere in un altro modo tipo Dar Devile, per chi non lo sapesse questo tipo aveva perso la vista da ragazzino però gli si erano affinati tutti gli altri sensi e poteva “vedere” grazie al rumore. Infatti il rumore provocava delle specie di risonanze che gli concedevano di nuovo una specie di vista. Stile pipistrello XD
 
 
  
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