Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Artemis97    19/06/2013    2 recensioni
Allora, questo è il continuo di ‘Are you happy Bocchan?’ vi avverto già da adesso: ci saranno tantissimi colpi di scena!
Troviamo un Sebastian preoccupato e che cerca disperatamente il suo padroncino, forse per mangiarlo, forse per sbaciucchiarlo … boh, chi sa, a parte me ovviamente XD
Ci sarà un Ciel che verrà liberato dalla sua momentanea prigione e ritornerà diverso, non diverso caratterialmente, ne fisicamente perché, ma diverso in quanto la sua natura umana non sarà più così tanto umana e poi aggiungo per concludere che ci sarà un pazzo Alois e cinque personaggi nuovi nuovi, appena sfornati!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
 
Black Rose e Fire si spostano nella seconda dimensione. Capitano nella foresta degli elfi e trovano subito il sentiero. Iniziano a percorrerlo da prima in silenzio, ma Fire non riesce proprio a starci quindi incomincia a parlare a macchinetta. 
“Ah, dovevi vedere quei combattenti che mi hanno sfidata! Erano dei poppanti! Ma uno di loro … uhm! Era davvero un bel tipo! Allora gli ho chiesto di uscire, ma siccome ha perso contro di me, mi ha snobbata! Te ne rendi conto? Uff, gli uomini!” 
 
Black Rose stringe la presa sulla spada che ha sotto il mantello, Fire le sta facendo perdere la pazienza!
Aveva dimenticato quanto quella ragazza assomiglia al padre, tutte e due delle prime donne che parlano un po’ troppo.
“Fire!” borbotta in segno di avvertimento e quella le fa la linguaccia “capo lei è davvero pizzosa! Sorrida un po’!” 
Rose sospira, ma perché il destino ha scelto quella ragazza come sua compagna di battaglia? Non lo capirà mai.
Infila una mano nell’enorme tasca del mantello e tocca con gentilezza la scatola in cui c’è l’anima del Phantomhive. Fire si accorge del gesto e stringe i pugni, non sopporta proprio il fatto che Black Rose dia così tanta importanza all’ultimo Phantomhive, quel tipo è uno dei pochissimi punti deboli della sua signora e come tale deve essere eliminato, al momento giusto lo farà! Si promette che non avrà pietà, lei deve occuparsi del suo capo, deve alleviare il peso sulle sue spalle e aiutarla e questo è un suo compito. A costo di farsi odiare da Rose, lo agnenterà.
 
Arrivano alla casa sugli alberi alla fine del sentiero. È bellissima come sempre, parte da un unico albero enorme che su di esso c’è l’entrata e poi si dirama su altri alberi su cui sono costruite le stanza. Levitano fino alla porta d’ingresso e suonano alla porta, una ragazza la apre, ha lunghi capelli biondi e i tratti affilati degli elfi. Le labbra piccole e rosee, il naso elegante e il mento piccolo. Ha un vestitino succinto: un top bianco con su una giacca corta verde e dei shorts verdi, porta degli scarponcini marroni e una croce in argento al collo.
I suoi occhi sarebbero blu oltre mare se avesse la vista, ma come Black Rose e Fire ella l’ha sacrificata per un potere più grande e poi, in un certo senso, hanno acquisito una vista migliore. 
“Perché non porti il mantello?” chiede Rose perplessa mentre l’altra si irrigidisce visibilmente.
“Capo, non l’aspettavo!” 
 “Non hai risposto alla mia domanda” fa notare freddamente Black Rose superandola senza attendere un invito e va ad accomodarsi su un divano. Fire la segue silenziosamente e l’affianca come un’ombra pronta ad intervenire non perché Rose non è in grado di difendersi, ma solo perché il Capo non deve sporcarsi le mani.
Sun chiude la porta e va a sedersi davanti a lei.
“Capo ormai non c’è più alcuna guerra, non esco quasi mai di casa e mi dà fastidio portare il mantello così a lungo quindi lo uso solo quando esco” si giustifica soppesando attentamente le sue parole, Black Rose si è fatta la fama di essere una persona vendicativa e sanguinaria soprattutto quando riguarda le torture verso chi non le garba quindi … beh, meglio evitarle, no? 
E lei sa che le voci su queste cose sono vere, Rose è il suo capo! Ha anche assistito ad alcune torture ed è corsa via vomitando anche l’anima non resistendo neanche cinque secondi.
 
“Sì, ti posso capire. Anche io tolgo il mantello in casa, ma quando vado ad aprire la porta me lo metto sempre” le dice Black Rose stranamente dolce e, con stupore generale, si toglie il mantello appoggiandoselo in grembo e prendendo da una dalle tasche una scatolina in cui Sun avverte l’anima di qualcuno, è molto potente e così luminosa e pura …
Sun però non la “guarda” molto visto che è concentrata su Rose che “fissa” la scatola amorevolmente. 
Il Capo ha degli splenditi e incantevoli lunghi capelli blu-grigi, un viso delicato e la pelle pallida. È esile di corporatura eppure in quei occhi bianchi si legge la determinazione pura e assoluta. Indossa un top a mezze maniche nero e dei jeans stretti sempre di quel colore. Ora che ci pensa Rose si è sempre vestita di nero e sul suo viso non ha mai visto neanche l’ombra di un sorriso. 
“Puoi levarti anche tu il mantello Fire, siamo una squadra infondo. Ci dobbiamo fidare a vicenda e questo significa che possiamo ‘mostrarci’ ” dichiara Rose.
 
Fire si libera del mantello con un sospiro di sollievo, le dà fastidio portarlo a lungo, le sembra di soffocare.
Sun la ‘osserva’ per niente stupita i capelli rossi della ragazza, dal suo carattere aveva immaginato molte volte che i capelli di Fire fossero di quel colore.
È molto alta, più di lei. Indossa una camicia bianca con su una giacca rossa, ha dei pantaloni bianchi e delle scarpe con il tacco rosse. 
“Sono venuta qui per un motivo” dichiara Rose senza girarci intorno e lei sospira debolmente, lo sapeva! Il Capo non cerca mai nessuno per visite di cortesia.
“Mi dica!” è pronta ad ascoltarla e ad ubbidire a qualsiasi ordine, la sua fedeltà è assoluta.
“Sai leggere nelle persone?” chiede Black e lei annuisce “certo, però non ci sono mai riuscita con lei ne con Fire” dichiara, Rose annuisce come se lei sapesse il perché. 
“Bene, preparati che verrai con me nella quarta dimensione” ordina e Sun ci rimane di sasso.
“Ma, mia Signora, quella è la dimensione senza guardiano! Non possiamo più andarci senza …”
“Ora basta Sun! Abbi fiducia nel Capo!” la richiama subito Fire guardandola pronta a sbranarla e l’unico motivo per cui non l’ha ancora fatto, lo sanno entrambe, è perché Rose l’ha fermata afferrandole un braccio.
“Sun è un ordine, preparati. Il consiglio non ci potrà dire nulla e poi dovresti saperlo: quando ci sono io le regole non valgono” le ricorda Black Rose, la bionda annuisce.
“Ok, però vado a chiamare Lena. Deve venire con noi!” è l’unica cosa che vuole, Rose annuisce.
“Vai pure, infondo da quando non vedi la tua anima complementare?” 
Sun sorridendo felicissima scompare subito partendo per la terza dimensione per prendere la sua “sorella di spirito.”
 
Nella quarta dimensione c’è un demone di nostra conoscenza che sta cercando come un matto un’anima di nostra conoscenza.
 
Sebastian cerca Underteker per sapere se lui ne sa qualcosa, dopotutto quel tipo non è forse uno shinigami molto forte? E lui lo ha scoperto per puro caso …
E poi sa tutto di tutti, magari può aiutarlo.
Da quando ha visto il corpo del suo bocchan trasformarsi velocemente in polvere dorata, ha capito che a rapire l’anima del Conte è stato qualcuno di molto potente. 
È strano, ma dopo che ha perso anche il corpo del suo signorino sente qualcosa agitarsi nel suo petto e si è detto molte volte che è solo perché non ha potuto cibarsi dell’anima del piccolo Phantomhive anche se si è spesso ritrovato a desiderare di poterlo rivedere di nuovo anche solo per un attimo. 
Intanto ha scritto e inviato un messaggio con la calligrafia del suo bocchan diretto alla Magione con su scritto semplicemente che ‘lui’ (ovvero Ciel Phantomhive) e il suo maggiordomo sono in missione per conto della Regina. 
Non sa neppure perché lo ha fatto, perché non lo ha dichiarato semplicemente morto, perché non se ne è semplicemente lavato le mani. Forse gli piace ancora credere che può ritornare lì, in un luogo che ha potuto definire casa, al fianco del suo bocchan così geniale e … no, lui non è più il suo bocchan! È solo la sua anima!
 
Già, ma chi vuole provare a prendere in giro?
 
Raggiunge Underteker e, entrato in quel luogo pieno di bare, chiuda la porta alle sue spalle, lo chiama. Non aspetta molto che lo vede uscire da una bara. 
“Hihihihi … oh guarda chi c’è! Il diavolo di maggiordomo, ma dov’è il Conte? Mi sarebbe proprio piaciuto offrirli uno dei miei biscotti” e così dicendo ne tira fuori un barattolo intero e seduto su una bara inizia a mangiarli, hanno la forma di ossa, sono come i biscotti per cani pensa, infastidito da quel paragone, il demone che odia profondamente quegli animali pulciosi e bavosi.
“Lo sto cercando anche io” ammette e Underteker lo guarda per un attimo leggermente preoccupato, poi riprende la sua aria da brivido “hihihi … non mi dire che te lo sei fatto scappare! Hihihi ma che razza di demone sei!” lo prende in giro spudoratamente con quel sorriso da depravato.
Sebastian mantiene la sua espressione di ghiaccio anche se dentro di se sta iniziando a covare il desiderio di ucciderlo.
 
Mantieni la calma, ora ti serve, lo farai dopo si propone.
 
“Stavo per prendermi la sua anima quando è scomparsa nel nulla come se fosse stata rapita e …”
“e il suo corpo si è trasformato in cenere?” continua per lui Underteker che sembra … diverso, forse più pazzo.
“Come …?” inizia a domandare, ma quello lo interrompe di nuovo.
“Hihihihi … non credevo che gli avremmo rivisti!”
“Ma chi?”
“Hihihi … è vero! Voi demoni non ne sapete nulla … hihihi peggio per voi, se loro sono tornati possono esserci svariati motivi sotto, e hanno addirittura preso un anima sotto contratto! Hihihi … se ne vedranno delle belle”
“Underteker!” lo richiama Sebastian spazientito, non ci sta capendo poi molto dal discorso lui.
Quello lo guarda come se avesse compreso qualcosa di spiacevole.
“Hihihi guarda cosa mi tocca fare! Sebastian dobbiamo allearci. Io da quei tipi rivoglio qualcuno e tu rivuoi l’anima del tuo Conte. Questa idea mi fa schifo però potrebbe essere un’alleanza fruttuosa per entrambi.”
Sebastian ci pensa, se davvero quello shinigami che lo schifa immensamente gli propone un’alleanza i nemici devono essere molto potenti.
“D’accordo” accetta. In fondo lui capisce quando un patto è vantaggioso e non se lo lascia di certo scappare!
 
Mentre decidono il da farsi …
 
… avvertono quattro presenze molto potenti e quando si precipitano fuori vedono quattro figure incappucciate.
È notte, non si dovrebbe poter distinguere nulla, ma Sebastian con la sua vista da demone riesce a vedere chiaramente e nota che sono molto diverse in statura. Tutte hanno dei mantelli che coprono interamente le loro figure e nascondono gran parte dei loro visi.
C’è una che si tiene una mano in tasca e sembra composta soltanto da un’anima che non riesce a scorgere bene, non sembra possedere un corpo.
Accanto a sé, sulla desta, c’è una presenza più alta, la più alta del gruppo, e sembra pronta ad intervenire a qualsiasi evenienza come se fosse la sua guardia del corpo.
C’è un’altra presenza alla sua sinistra, la più bassa di tutte come se quella persona fosse poco più che una bambina e accanto a se c’è un’altra presenza. È di poco più bassa della figura gigante del gruppo.
“Eheh … ma guarda chi si vede! I guardiani! Ma non vi era stato vietato di venire qui?!?” se la ride Undertaker, cosa che non sembra piacere alle quattro figure. Soprattutto a quella più alta.
“Stupido shinigami! Noi possiamo fare quello che vogliamo, non ci serve mica il tuo permesso vecchio di merda!” ringhia, ha una voce femminile e molto arrabbiata.
“Hihihi … ma che linguaggio scurrile per una ragazzina” 
“Ma che ti ridi! Non c’è niente di divertente” ringhia sbattendo i piedi per terra come una bambina pestifera.
“Hihihi …”
“E smettila!”
“Hihihi …”
“Sei l’essere più irritante che conosca, ti faccio fuori!” e si sta per scagliare contro di lui, ma la presenza che sembra fatta d’anima la ferma con un gesto secco della mano e poi muove la testa in senso di negazione non pronunciando neanche una parola. La gigante si ferma e sembra chinare rispettosamente il capo “yes, my lady” borbotta prima di tornare composta. 
Gli occhi di Sebastian non si scollano dalla ragazza a cui è stata mormorata quella frase di ubbidienza, simile a quella che poco tempo fa mormorava anche lui … Sebastian avverte indubbiamente la luce di un anima brillare nella tasca della lady. Quella non può essere l’anima del Conte, vero?
Ma ci pensa Undertaker a confermare il suo timore.
“Ma non mi dite …ihihih … che quella che avete in tasca è l’anima del conte Phantomhive!” 
“Ma sai formare una frase senza inserirci una risata?” chiede curiosa la più bassa di quel gruppo.
“Hihihi … potrei, ma dove ci starebbe poi il divertimento? Hihihihi …” risponde lo shinigami con quel suo strambo sorriso sul volto. 
“ ’fanculo! My lady questo tizio lo sta facendo a posta! Mi irrita la sua risata, lo ucciderò in pochi secondi, giuro!” sbotta esasperata la gigante. A quanto pare, considera Sebastian, non è l’unico a trovare quella risata irritante.
“Capo il risultato è positivo, possiamo andare” dice all’improvviso quella che è stata fino ad’allora in silenzio.
“Bene, il capo ordina di andarcene” borbotta la gigante, ma si leggono per caso nel pensiero?
“Ihihih … non ci pensate nemmeno!” dichiara Undertaker mentre lui e Sebastian si mettono in posizione di attacco. “Ridatemi l’anima del Conte! È mia!” ringhia il demone mentre tra le sue mani compare dell’argenteria. 
 
Ma da dove saltano fuori quelle forchette e quei coltelli? Si domanda spaesata Fire mentre la sua rabbia cresce a dismisura. Lei odia tantissimo i demoni tanto quanto odia la sua famiglia, la sua sciocca e debole famiglia …
 
Un attimo di silenzio poi le figure incappucciate si piegano in due tra le risate tranne quella che dovrebbe essere il capo.
 “E tu -ridacchia la gigante rivolgendosi ad Undertaker- non mi dire che vuoi anche tu qualcosa?!?” 
“Ihihih … ma certo che desidero qualcosa” 
“ed è per questo che ti sei alleato con un demone?” chiede la piccoletta del gruppo. “Già” risponde il becchino con un sorriso inquietante sul viso. La piccoletta si avvicina un po’, ma viene fermata. “Se uno shinigami si allea con un demone, l’anima che vuole è molto importante. Perché tu vuoi un anima giusto? -lo sguardo del becchino e la sua postura rigida fanno capire che non ha sbagliato ipotesi- Chi è che desideri?” considera quella che ha parlato solo una volta.
“Basta Lena! Il capo non vuole perdere altro tempo, andiamo” avverte tutti la gigante, ma non fa neanche in tempo a finire la frase che il demone si è scagliato su di loro con un espressione furiosa in viso “ho detto che rivoglio l’anima del MIO Conte!” perdendo la solita compostezza. Ma non riesce a sfiorarle neanche che svaniscono come se non ci fossero mai state. 
“Dannazione” ringhia il demone per poi tirare un pugno arrabbiato al muro che si frantuma. 
“Ihihih … calmati demone, sono sicuro che torneranno” borbotta il becchino prima di avviarsi per tornare dentro. 
“E tu che ne sai?” chiede il demone mentre stringe i pugni cercando di dominare la rabbia.
“È semplice, i guardiani non trasgrediscono ad un ordine a meno che non sia importante e il senso di shinigami mi avverte che torneranno ancora”
Trasgredire ad un ordine, anche prima lo ha accennato lo shinigami … ma cosa significa?
          
ANGOLO DELL’AUTRICE (non picchiatela per il ritardo che ha una motivazione valida, giuro!)
 
Beh, veramente non ce l’ho … comunqueeeeeeeeeeeeee passiamo a dire:
Scusateeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!! Cercherò di essere più presente anche se non posso promettere nulla perché la connessione Internet da me fa schifo.
Allora, se fate caso alle descrizioni di Black Rose e di Fire potete vedere che ho già in qualche modo chiarito chi sono loro due, più o meno.
Comunque in scena sono comparse altre due guardiane: Sun e la più bassa che sono “sorelle di spirito”, spiegherò più avanti nella storia cosa significa questa frase e anche il perché è stato vietato loro di andare nella quarta dimensione, ovvero la dimensione di sebas-chan.
Ok, con questo chiudo. 
Baci e alla prossima!
Artemis97 
 
  
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