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Autore: Rallienbow_    08/05/2013    1 recensioni
Se Draco Malfoy avesse una sorella in Grifondoro? E se costei si innamorasse di Fred Weasley? Fra le mura di Hogwarts può accadere di tutto.
Fan fiction scritta a quattro mani; l'altra scrittrice è lei: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=174296
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Fred stava camminando verso l'Infermeria, come sempre nell'ultima settimana, da quando Bonnie era stata ferita da Angelina, e lui la andava a trovare tutti i pomeriggi alle quattro, dopo la fine delle sue lezioni.

Con la scusa che lei non andava bene in Pozioni, lui era più grande e aveva voti discretamente buoni (per quanto Piton lo odiasse), trascorreva un'ora buona in sua compagnia.

Stava per aprire la porta dell'Infermeria quando quella si aprì e ne uscì Bonnie.

"Ehi!- esclamò Fred, che per poco non riceveva la porta in faccia- Madama Chips ha deciso di dimetterti?"

Lei gli rivolse uno di quei sorrisi che gli mozzavano il fiato.

"Sì, finalmente! Non ce la facevo più a stare a letto tutto il giorno!" esclamò esasperata.

Fred sorrise.

"Lo immagino..! Senti-fece una pausa- ti andrebbe di andare a fare un giro? Che so, una passeggiata fuori in giardino? Anche se è un po' nuvolo.. Questa sera gli allenamenti non saranno semplici.." chiese insicuro e preoccupato per la sorte che gli sarebbe toccata.

Era la prima volta che avevano allenamento dall'inizio della scuola, e quindi la prima volta che avrebbe rivisto Angelina. Al pensiero, fece una smorfia.

Bonnie si rattristò un po'.

"Oh Fred, mi dispiace, ho una valanga di pagine di Storia della Magia da studiare!" gli disse , e a Fred sembrò davvero molto dispiaciuta. Ma lui non aveva nessunissima intenzione di arrendersi.

"Oh, capisco.. E domani pomeriggio, sempre verso le quattro?" ci riprovò.

Bonnie lo osservò e sorrise divertita.

"Sì, va bene! Facciamo all'ingresso della scuola?"

"Perfetto!" esclamò lui raggiante.

Bonnie notò che Fred aveva già la tenuta da Quidditch addosso, con la scopa in mano.

"Dai, vai ad allenarti, ci vediamo domani!" gli fece l'occhiolino.

"Sì, a domani!" rispose lui mentre lei si allontanava andando verso la Biblioteca.

 

L'allenamento andò bene, perfetto addirittura.

Angelina non aveva fatto storie su niente, non aveva chiesto scusa ma nemmeno era arrabbiata. Lo trattò semplicemente come un giocatore della squadra e basta.

Lui e George erano al massimo, avevano tirato dei colpi pazzeschi, Harry aveva sfrecciato lungo tutto il campo e aveva preso il boccino più volte, le Cacciatrici (Angelina, Alicia e Katie) avevano fatto degli ottimi tiri e sembrava che la loro mira fosse aumentata, durante l'estate probabilmente, e il nuovo Portiere (non all'altezza di Baston, di sicuro) suo malgrado era bravo. Aveva schivato molti dei bolidi che gli erano stati indirizzati apposta da Fred e George e aveva parato la maggior parte dei tiri delle Cacciatrici.

Fred si rammaricò di non essersi portato la divisa della scuola dietro. Stava diluviando, difatti erano tutti sporchi di fango, e notò che anche George non l'aveva.

Quindi si incamminarono verso il castello, ormai erano bagnati e sporchi, che differenza avrebbe fatto altra acqua?

George lanciò un'occhiata a Fred.

"Allora, con Bonnie?" chiese sorridendo.

"Domani usciamo" disse Fred, con tono neutro, ma che, entrambi sapevano, nascondeva una gioia immensa.

"Ma davvero? E dove andate?" chiese lui, quasi come una ragazzina avida di pettegolezzi.

"Niente di speciale, solo una passeggiata nel parco della scuola" rispose Fred e cominciarono a salire le varie rampe di scale per arrivare al dormitorio, sperando di non incontrare Gazza, che li avrebbe uccisi dato che stavano lasciando impronte e macchie di fango dappertutto.

"D'accordo, ma fa attenzione a Malfoy, se vi vede sono guai" gli disse George allarmato.

"Tranquillo Georgie! E poi.. Da quando hai paura di infrangere le regole?" chiese Fred di rimando, scherzando come loro solito.

George scoppiò in una risata ed entrarono finalmente in sala comune.

Ginny e Bonnie erano sedute su due poltroncine vicine e appena li videro scoppiarono a ridere. Fred e George si guardarono stupiti e confusi.

"Beh, che c'è da ridere?!" chiese George tirando un cuscino alla sorella, che non riuscì a rispondere perchè era piegata a metà dalle risate.

Bonnie fece uno sforzo (sovrumano, a detta di Fred) per concentrarsi e formulare una frase, con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.

"Dovreste vedervi, siete totalmente comici con la divisa che da rossa è diventata marrone, esattamente come le vostre facce!"riuscì a dire e scoppiò di nuovo a ridere.

Fred fece una smorfia.

"Può capitare a tutti di dimenticare la divisa della scuola e tornare al dormitorio pieni di fango!" esclamò e non riuscì a trattenere un sorriso.

George trascinò via Fred e andarono nel loro dormitorio, si fecero una doccia ed andarono a dormire.

 

Alle quattro del giorno dopo Fred era all'ingresso della scuola e aspettava Bonnie, che non tardò ad arrivare.

Miseriaccia. pensò Fred quando la vide.

Aveva i capelli mossi sciolti, che ondeggiavano con lei mentre camminava e gli occhi, con la luce del sole (che era spuntato dopo la pioggia della notte prima), erano di un azzurro chiaro, rispetto al solito e bellissimo grigio che avevano di solito.

"Ehi, sei tornato bianco a quanto vedo!" esclamò Bonnie quando fu abbastanza vicina, ridacchiando.

"Sì, la doccia fa miracoli, sai?" le rispose Fred, ridendo anche lui.

"Oh sì io lo so- ridacchiò- Allora dove andiamo?" chiese lei, e a Fred sembrò che avesse un tono impaziente.

"Mhh.. Conosco una bella quercia dove poterci sedere! Lontani da sguardi.. Contrari..!" le disse, facendole intendere che non voleva Draco fra i piedi.

Lei comprese e annuì.

"Sì, va bene!" gli prese una mano ed uscirono alla luce del sole. L'erba non era nemmeno più bagnata.

Quando arrivarono alla quercia, Fred si appoggiò al tronco dell'albero e lei fece lo stesso sedendosi accanto a lui.

"Allora, domani giocate contro Serpeverde?" chiese Bonnie interessata.

"Sì, ieri Angelina ci ha fatto fare un sacco di allenamento e siamo andati bene. Non hanno scampo! - Fred sorrise. Poi notò la gamba ancora fasciata della ragazza- E la tua gamba come sta?"

"Oh, non preoccuparti, tutto a posto. Non fa più male, la tengo fasciata solo perchè deve finire di cicatrizzarsi e non voglio che si sporchi" disse lei molto tranquillamente.

Fred le sfiorò la mano, dolcemente.

"Menomale" sussurrò guardandola negli occhi.

Bonnie non rispose, ma appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo e lui le diede un bacio sui capelli. Sanno di vaniglia. pensò Fred, sorridendo.

Lei lo guardò negli occhi. Sapeva che suo fratello non sarebbe stato contento del fatto che era uscita con Fred, ma non le interessava. Era consapevole che non sarebbe andato a dirlo ai loro genitori, ma non le piaceva comunque l'idea che lui si facesse i fatti suoi, o almeno non in quel modo. Avvicinò il suo viso a quello di Fred e gli diede un bacio sulla guancia.

Fred diventò totalmente rosso, quasi quanto i suoi capelli.

Ora, Fred, baciala! diceva una vocina dentro di lui e sapeva che aveva ragione.

Fred avvicinò lentamente le labbra a quelle di Bonnie e lei non si tirò indietro e..

Leo gli cadde addosso.

Leo, il gufo suo e di George, gli volò in grembo con una lettera nel becco, facendo svanire tutta la magia di quel momento.

Leo, non potevi scegliere un momento peggiore per consegnarmi la posta! pensò Fred facendo una smorfia di dissenso.

Bonnie si spostò di poco, riappoggiando la testa sulla spalla del ragazzo, che prese la lettera dal becco del gufo e lesse.

"Fred, vieni dalla professoressa McGranitt. E' urgente.

George."

Fred mise la lettera in tasca e guardò Bonnie un po' dispiaciuto.

"Scusa, la McGranitt mi cerca e sembra urgente!" le disse.

Lei annuì, sembrava rattristata anche lei.

"Oh, lo capisco.. Beh, ci vediamo domani alla partita. Buona fortuna!" gli disse e, datogli un altro bacio sulla guancia, si allontanò velocemente.

Fred rimase qualche istante a guardarla e a toccarsi la guancia.

Miseriaccia. si alzò e si diresse verso lo studio della McGranitt.

Quando arrivò, c'era tutta la squadra.

"Che succede?" chiese allarmato.

"Signor Weasley, si sieda" disse la McGranitt, alquanto pallida.

Fred prese una sedia e si mise vicino al fratello.

La professoressa li guardò uno a uno e cominciò il discorso.

"Voi siete della mia casa e sapete che non ho mai parlato male degli altri insegnanti o mai ho rivelato fatti riguardo loro- fece una pausa- però devo dirvelo. La partita domani non si potrà giocare perchè sembra che la professoressa Umbridge stia progettando qualcosa, qualcosa che forse comprende anche eliminare il Quidditch. Quindi, se per voi va bene, si farà stasera, in modo che non abbia il tempo di farci perdere la prima partita. Sappiamo tutti che era una Serpeverde e che odia qualunque sport."

Si guardarono tutti negli occhi.

Fred e George scattarono in piedi.

"Beh, che ci facciamo ancora qui?" chiese il primo.

"Andiamo a prendere le scope e andiamo su quel campo!" finì l'altro la frase.

La McGranitt sorrise.

Tutti sembravano d'accordo, anche i Serpeverde e la notizia iniziò subito a girare per la scuola.

Dopo mezz'ora erano già tutti sugli spalti e le squadre schierate in campo.

Lee Jordan stava iniziando la solita cronaca e Madama Bumb aveva appena lanciato la Pluffa e i Bolidi.

Fred guardò George e indirizzò uno dei Bolidi addosso ad un cacciatore del serpeverde.

George gli indicò gli spalti: c'erano un sacco di cartelloni con le solite scritte d'incoraggiamento e poi la vide.

Si distrasse solo una frazione di secondo per guardarla bene. Bonnie era in piedi sugli spalti, vicino a Ginny, Hermione e Ron, che urlava a squarcia gola.

Quella frazione di secondo però costò cara a Fred.

George urlò.

"FRED ATTENTO A QUEL BOLIDE!" ma era troppo lontano e non riuscì ad arrivare in tempo.

Fred si girò e il Bolide lo colpì in pieno petto.

Venti metri. Il ragazzo fece un volo di venti metri.

Grazie al cielo Hermione tirò fuori la bacchetta in tempo e fece un incantesimo di levitazione su Fred, che si fermò a mezzo metro dal terreno, giusto prima di schiantarsi contro di esso, poi lo lasciò andare e cadde a terra.

Madama Bumb interruppe la partita. Fred non era sicuramente in grado di continuare, aveva alcune costole rotte.

Lo portarono subito in Infermeria e Bonnie lo seguì.

Fred si sentiva tutto indolenzito, quando rimase solo si accorse appena che Bonnie era seduta vicino a lui, e si addormentò subito.

La mattina dopo, quando aprì gli occhi, Bonnie era ancora lì, che gli stringeva la mano.

Bonnie Bonnie, come sei bella. si disse Fred tra sè e sè, osservando la ragazza che era dolcemente addormentata con la testa sul letto e le dita delle mani attorcigliate alle sue.

In quel momento, lui diventò consapevole del fatto che lei sarebbe stata sua; oramai era solo questione di tempo.
 

-Fred

  
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