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Autore: gloriamalfoy    09/05/2013    4 recensioni
"I suoi occhi, da dietro al boccale, si posarono sul Serpeverde.
'Mi sento così a disagio...
E poi lui non ha fatto neanche una battuta di cattivo gusto finora.
Che succede...'
Hermione sentiva quel cambiamento improvviso, non sopportava quel silenzio. Era quasi come se volesse essere insultata, lei infondo era ancora arrabbiata con lui. Lo odiava...
'Tutti si meritano una seconda occasione... Tutti.' "
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Minerva McGranitt, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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LET YOUR HEART DECIDE

 

 

 

 

"In quel momento il suo cuore si contorse, ogni atomo del suo corpo ribolliva, urlava, soffriva, moriva nel silenzio totale.

Il respiro gli si appesantì.

Doveva fare qualcosa, doveva portarla via da quell'inferno malsano."

 

 

 

 

1. MEZZOSANGUE

Hogwarts quel giorno risplendeva di una luce particolare, i raggi di sole illuminavano ogni stanza e corridoio del grande castello, oltrepassavano le alte ed ampie vetrate e mettevano tutti di buon umore.

Era una giornata perfetta, niente lezioni, niente studio. Quel giorno gli studenti si sarebbero recati a Hogsmeade, il villaggio vicino alla scuola per fare acquisti e passare una giornata in armonia.

Hermione e gli altri studenti del sesto anno erano fuori in giardino, in attessa della carrozza che li avrebbe scortati.

"Non vedo l'ora di arrivare da Mielandia" disse Ron compiaciuto.

Harry scoppiò a ridere.

"Non avevamo dubbi Ron" lo rimbeccò Hermione, anche lei ridacchiando.

 

"Bene ragazzi, la carrozza sta arrivando. Divertitevi" Disse la professoressa Sprite allontanadosi e dirigendosi verso le serre. Di lì a pochi secondi infatti, arrivò e in men che non si dica partì carica di studenti chiassosi.

 

Una volta lì i tre amici si guardarono "Cosa facciamo?" Domandò Harry guardandosi intorno.

"Mielandia!" Disse un troppo euforico Ron, talmente preso dal negozio di dolci davanti a lui che sarebbe stato difficile dissuaderlo. Così annuirono ed entrarono.

Mielandia era un posto quasi incantato, caramelle saltellanti, lecca-lecca sorridenti, liquirizie che mordevano... Era il peccato di gola per un mago.

Ron si buttò subito alla ricerca di qualcosa che potesse saziare il suo appetito, ma soprattutto le sue fantasie culinarie, Harry rimase al pian terreno ad ammirare la grande fontana all'ingresso, il liquido era dei colori dell'arcobaleno.

Hermione invece salì le scale e si fermò a guardarsi intorno al primo piano, scaffali ripieni di merendine di ogni colore, gusto e forma, le scaffallature erano strette e alte, sembrava un labirinto.

Improvvisamente urtò contro qualcuno accucciato a terra inciampando e rischiando di cadere dritta distesa sul pavimento colorato. "Oh..Scusami tanto!" esclamò dispiaciuta la ragazza.

"E se invece non ti scusassi?" Il cuore di lei si fermò dalla sorpresa, seguita da rabbia e disgusto. Tra tutti doveva inciampare proprio su di Lui, Malfoy.

La persona che disprezzava più di chiunque altra a scuola, quel dannato e troppo fiero sanguepuro.

"In quel caso me ne farei una ragione" Disse prontamente la ragazza guardandolo in segno di sfida.

Non lo sapeva neanche lei il perchè di quello sguardo, il fatto era che ogni volta che si trovava davanti a lui si sentiva in obbligo di essere all'altezza. Di essere forte e sempre con la parola pronta. Non voleva dargli la soddisfazione di vederla crollare in nessun momento. Mai.

Draco ridacchiò e si avvicinò a lei, con il dorso della mano le sollevò il mento di qualche centimetro e la guardò dritta negli occhi "Ma come Granger? Credevo che tra noi ci fosse un'intesa!" Disse serio, per poi scoppiare a ridere con cattiveria.

"Mi fai schifo!" disse lei di rimando con fare aggressivo e prima che lui potesse commentare o dire qualsiasi cosa si girò, scese le scale in fretta ma senza correre e uscì da Mielandia.

 

Mi fai schifo? Tutto qui quello che era riuscita a dire?

 

Maledizione Hermione disse a se stessa.

Ma poi cosa importa? Era solo Malfoy.

 

La ragazza si sedette su una panchina lì di fronte per aspettare l'uscita dei suoi due amici.

Fissava la porta, si incantava e quando se ne accorgeva, scuoteva con forza la testa per tornare in se. Così per tre volte prima che Harry e Ron apparvero finalmente sulla soglia.

Dietro di loro uscì anche Malfoy con una busta in mano, appena vide la ragazza le fece l'occhiolino e mosse le labbra come a mandarle un bacio, quando lei lo guardò torvo per il gesto, sul volto del ragazzo si formò un sorriso divertito.

"HERMIONE!" la ragazza sobbalzò dallo spavento. I suoi amici la stavano chiamando da un po'.

"S..scusatemi!" Arrossì imbarazzata "Ero distratta"aggiunse in fretta e furia.

"Tranquilla... Ti va una burrobirra?" Le domandò sorridendo Harry

"Perché no!" Si alzò e il trio si allontanò verso i Tre Manici di Scopa.

 

Hermione quel giorno era sempre di più immersa nei suoi pensieri, pensieri che non erano affatto carini del resto. Si domandava se era veramente diversa o se Malfoy era semplicemente matto. Però lui dopotutto aveva ragione, lei era una... mezzosangue... non aveva una nobile e antichissima stirpe di maghi al seguito, ne un nome potente.

"Mezzosangue" pensò a voce alta.

"Cosa?" Dissero sbigottiti Ron e Harry sussultando strabiliati nel sentirla pronunciare quella parola.

"Oh, nulla! Scusatemi, stavo solo pensando a voce alta" Si giustificò lei, ma il danno ormai era fatto e gli amici non avrebbero mollato la presa sicuramente.

"E a cosa pensi, per la barba di Merlino!" Disse Ron un po' contrariato.

"Beh..." Non sapeva se confessare o no. Cosa avrebbero detto di lei? L'avrebbero presa per matta. Li conosceva bene. Decise di non rischiare, non le andava affatto di discutere. "Stavo pensando all'origine di questa parola... Chissà chi l'ha inventata, se è sempre stato un insulto, quando è stata introdotta nel linguaggio dei maghi..." Mentì e sorrise.

Con quelle parole aveva fatto centro. Non le avrebbero sicuramente chiesto più nulla sull'argomento per paura che andasse ad approfondire annoiandoli con chissà quale aneddoto accaduto millenni prima ad un mago o una strega di cui nessuno, nemmeno Ruf, aveva mai sentito nominare.

I due maghi, come previsto fecero spallucce e si alzarono. Hermione fece lo stesso, pagarono e uscirono dal pub.

"Torniamo a scuola ora" Disse lei, gli altri due annuirono.



 

Angolo dell'autrice:
Questo era solo il primo capitolo, la storia e il suo sviluppo crescerà sempre di più ad ogni capitolo,
spero che vi piacerà e che la seguirete.

^.^

   
 
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