4.His smile
is like heaven down on heart
Era tra le braccia di Ville già da qualche secondo e non
poteva rimanerci per sempre. Non perché la situazione le desse fastidio, anzi ,ci
stava volentieri bene,ma quanto perché sarebbe dovuta tornare al mondo reale e accettarne
tutte le conseguenze e l’imbarazzo che ciò avrebbe comportato.
-ehi, tutto apposto?-
“ok Lea, ora lo guardi,
lo ringrazi e infine scappi urlando”.
-Si…cioè….tutto ok…-
Nella parte del “lo guardi” non aveva incluso il piccolo ma
significante dettaglio degli occhi incantatori.
-Grazie di avermi evitato la caduta..-Lea lo disse tenendo
lo sguardo basso, evitando di guardare il cantante negli occhi, desiderosa di
troncare quella conversazione al più presto, anche se una piccola parte di lei
non ne era del tutto convinta.
-posso sapere il nome…-esordì il cantante per fare una
pausa-della ragazza a cui ho appena impedito di schiantarsi al suolo?- e finì la frase con un
sorriso divertito.
- Lea! -disse la mora stringendogli la mano, che si rivelò
stranamente calda nonostante fossero in pieno febbraio e lui era senza guanti
-Bhè, credo che tu sappia chi sono io-
- Già - disse Lea facendosi scappare un sorriso-
-LEA!- il richiamo, che fece girare entrambi, arrivava da
una rossa infondo alla strada che agitava la mano per farsi notare. Mano che
puntualmente ricadde morta sul fianco quando vide con chi parlava l’amica.
Ville ridacchiò vedendo l’espressione di estasi che la
metallara aveva assunto.
-Ciao!tu sei?- disse l’uomo con un sorrisetto divertito
-Si…ehm……oh, si certo il mio nome! Ehm…Iris!-rispose la
rossa come se avesse davanti una divinità
greca.
-Piacere di conoscerti-disse Ville, trattenendo una risatina
malefica, notando l’effetto che faceva alla ragazza.
-Bhé…ora dovremmo andare…-esordì Lea cercando di porre fine
a quella scenetta comica e imbarazzante, o almeno per lei e Iris, perché
sembrava che la “sagoma nera” si stesse divertendo a vedere le due ragazze in
difficoltà.
-Ok!ci si vede!-disse Ville, salutandole.
Negli istanti che seguirono, le ragazze percorsero qualche
metro, finché Iris non si fermò.
-Quello era Ville Valo?-
- Si… -
-E tu sei Lea.-
-Si, e tu Iris, Piacere!-scherzò la mora al palese
stordimento dell’amica.
-Guarda che lo so-rispose accigliata-dal fondo della via sembrava
che stavate assieme..-
-Si, certo…magari non lo incontreremo più e tu vai a pensare
così-disse Lea cercando di nascondere il desiderio opposto a ciò che aveva
appena detto.
-Oh, Darling non credo…lo hai beccato due volte in due giorni-
-Abitiamo nello stesso quartiere, capitan ovvio-
-Ha detto “Ci si vede!”-fece Iris imitando la voce di Ville,
cosa che strappo una risata a Lea.
-Lui ha detto cosa?!?!?!?-
-Che nei prossimi giorni “Ci si vede!”- Finì la metallara
ri-imitando Ville, ma stavolta Lea non ris.Rimase ferma a fissare il
marciapiede.
“Bene, ora sei fottuta”
Erano arrivate in libreria da poco e Iris si era già
fiondata ad abbracciare Leena, che ricambiò l’abbraccio.
No, Iris non poteva essere finnica di certo, considerato che
abbracciava chiunque, conosciuto, le capitasse a tiro per un nonnulla.
La metallara guardò malvagiamente l’amica mora per poi
rivolgersi a Leena
-Sai….la tua amica qui- l’altra cominciò a bruciarla con lo
sguardo-poco fa era tra le braccia di “colui che non deve essere nominato”-
-Detto così è
brutto-prese una pausa continuando a fissare il pavimento per nascondere il rossore-ha solo evitato di
farmi fare una figuraccia-
-Certo certo…dicono tutti così-esordì Leena- intanto da come
ti guardava il signore oscuro l’altra sera non sembrava che volesse evitarti una
figuraccia- finì serafica mettendo tra parentesi la frase.
Lea era stravolta, l’amica l’aveva trascinata per tutto il
paese per negozi attenendo come scusa il “fatti bella se poi ri-incontri il
bello”.
Inizialmente aveva tentato di dissuaderla, ma si era arresa
poiché Iris fingeva di non sentirla e se ne andava imperterrita per la sua
strada.
In effetti, qualcosa aveva comprato si, ma non per Ville.
Lea non era esattamente il tipo di persona, così come Iris, che
cambiava per gli altri. Erano fermamente convinte entrambi che bisognava
piacere ed essere amati per quello che si è.
La mora era buttata sul
divano a peso morto, fissando il soffitto, riflettendo e accarezzando
Emppu che se ne stava sdraiato sul tappetino ai piedi del divano.
Iris era fuori sul balcone(ovviamente munita di cappotto
modello sto-per-fare-un-escursione-in-Alaska) a guardare l’orizzonte.
Fissando la neve bianca e l’asfalto scuro su cui essa era
posata, s’innamorò di quel contrasto talmente semplice ma tremendamente bello.
In un primo momento penso all’amica e a Ville. Tra loro era
ovvio che sarebbe accaduto qualcosa. Aveva visto con che occhi la guarda lui. E
aveva visto la risposta implicita negli occhi di lei.
E entrambi,come il nero e il bianco,sarebbero stati talmente
diversi da essere perfetti.
Il secondo pensiero era molto meno poetico.
Corse in camera, prese un
borsone e con esso il telefono(che usava come stereo) e si chiuse in bagno.
Quando si svegliò, si era fatta sera. Si era addormentata
sul divano qualche ora prima e ora il micetto le zampettava la mano, probabilmente
per riottenere la sua attenzione.
Lea si era alzata per andare in bagno e aprendo la porta si
era trovata davanti al sedere della sua coinquilina chinata sulla vasca che con una mano teneva il soffione da cui
usciva l’acqua. Acqua che dopo essere
stata sulla testa di Iris diventava
nera.
-Ti sei tinta di nuovo?- disse la mora con la voce
leggermente impastata da sonno
-Si, ero stufa di essere rossa…-rispose Iris, omettendo da
dove avesse preso l’ispirazione, se così si poteva chiamare.
-Ti puoi almeno spostare che devo fare pipì?-
-Si, un attimo-
Mentre Iris si stava asciugando i capelli, Lea era uscita
sul balcone a prendere una boccata d’aria fresca(o per meglio dire gelata).
Con finta indifferenza si sporse dal balcone e guardo in
direzione della torre.
Il suo cuore mancò un battito.
Ville stava fumando fuori dalla finestra.
Poco dopo si girò in direzione della ragazza, incrociando il
suo sguardo.
Lea si aggrappò al poggiapetto in un riflesso involontario.
Il cantante la stava salutando con un cenno di capo e un
sorriso dolce.
La mora, di risposta, alzò la mano a rallentatore e scappò
in casa subito dopo.
Nea and Sweety’s time
Nea:finalmente riusciamo a fare l’angolo dell’autore insieme…e anche a
postare!
Sweety:siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! E abbiamo anche
fatto fumare Ville u.u XD
Nea:esatto,una cosa che lui non fa mai XD..Non so chi si è accorto,ma
causa “mancanza idee”,ho cambiato
alcuni personaggi e ora non è più un
crossover con i Nightwish T.T
Sweety:già…povera,povera Nea!Ci saranno altre occasioni…Dai…
Nea:*me se ne va affranta*….ora è meglio andare se no l’angolo dell’autore
diventa più lungo della fanfict!
Grazie a Villina92 e a Infernal_Offering
per aver commentato(e per sopportare gli scleri della sottoscritta su
facebook XD)
Sweety:Esatto!saluto anche io tutti :D….A presto….spero XD
Nea
& Sweety