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Autore: pomello    10/05/2013    4 recensioni
E se infondo non fosse tutto realmente finito? E se una minaccia esistesse ancora? Perché è difficile combattere contro i nemici, ma è ancora più complicato farlo contro gli amici.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione camminava spedita per i corridoi, i tacchi battevano forte sul pavimento di pietra. Al limitare del lungo corridoio si ergeva un'imponente arazzo. Lei si fermò proprio davanti ad esso.

«parola d'ordine?» chiese la voce della bambina ritratta

«Whisky Incendiario»

Il ritratto si fece da parte e scoprì una strettoia, dalla cui fine arrivavano sciami di voci confuse.

Un respiro profondo… ed ecco che i ticchettii delle scarpe di Hermione rincominciarono a risuonare per  il varco.

Dopo silenziosi ma densi minuti sbucò in quella che, settimane, forse mesi fa' avrebbe dovuto essere solo un' enorme, noiosa e rovinata stanza.

Senza dubbio ora non correva questo rischio.

Un' opaca pista da ballo occupava metà del pavimento rovinato, il soffitto, composto da grandi archi in pietra era stato stregato e, come la sala grande ora ritraeva il cielo esterno. Luminose stelle volteggiavano nella volta celeste, illuminate dalla pallida luna che splendeva gloriosa come un regina della notte.

Un bancone in marmo grezzo era apparso dal nulla e in bella vista si potevano osservare minuscoli elfi intenti a preparare deliziosi cocktail colorati e dall'aria invitante.

Hermione avanzò lentamente, passo dopo passo, con l'abito strusciante che ad ogni movimento le scopriva una parte di pelle.

Tutti si voltarono a guardarla, ammirati e forse un po' impauriti da ciò che i loro occhi vedevano. La più severa ed intransigente caposcuola che Hogwarts abbia mai avuto… ad una festa?

Ma rettifichiamo, non era tanto il vederla partecipare ad una festa che allibiva tutti, ma il suo meraviglioso, sexy e succinto abito.

Dopo pochi, imbarazzanti minuti di silenzio le coppie si rimisero a ballare senza però evitare che qualche occhio cadesse sulle gambe nude e sensuali che si intravedevano tra le pieghe del vestito.

A passo lento e quasi strascicato si spostò, dirigendosi verso il bancone.

«un idromiele. FORTE.»

Un buffo e raggrinzito elfo le porse, con un gran sorriso, un lungo bicchiere da cui strabordava leggermente un denso liquido azzurro cielo.

Una voce tossicchiò divertita alle sue spalle.

«Caposcuola Granger. Cosa dirà la professoressa McGranitt a vederti… ubriaca? Puoi diventare bella quanto vuoi ma… sei ancora, solo, una  sudicia e sporca mezzosangue»

La "sporca e sudicia mezzosangue" sorrise beffarda.

«sai Pansy? Non credo tu sia nella situazione di fare insinuazioni. Un' altra parola e… track… Serpeverde rischia di perdere cento punti e… sarebbe davvero sconveniente perdere per la settima ( ed evidenziò quest'ultima parola con malizia) volta, non trovi? E comunque, tutti potrebbero divertirsi molto a sentir raccontate in diretta le tue avventure notturne… ( e qui abbassò la voce ) … te l'ho detto che ho sempre una bottiglietta di veritaserum con me?»

Pansy Parkinson la guardò livida di rabbia e sibilò tra i denti

«attenta a te, Granger. È un avvertimento»

«sai che paura»

E con il suo idromiele si allontanò felice; almeno questo, pensò,  era sistemato.

 

Si sedette spossata su un soffice pouf beige la musica che le rimbombava ancora nelle orecchie. Chiuse gli occhi affaticata…

-che mi sta' succedendo?- pensò spaventata.

Quella sera non solo si era presentata vestita come una signora delle tenebre ma, aveva bevuto, aveva messo a tacere la Parkinson e aveva baciato cinque o sei ragazzi.

«sto semplicemente vivendo. Che male c'è?» sbottò infervorata.

«nessuno» … poco più di un sussurro ...

Hermione sobbalzò violentemente e la bibita gialla si rovesciò sul tappeto.

«n-non mi ero accorta di aver parlato ad alta voce»

«ho notato» ribatté Draco secco.

I capelli biondo-argento erano arruffati, la camicia quasi del tutto sbottonata lasciava intravedere la pelle diafana e fredda, come quella di un fantasma, gli occhi espressivi e profondi scrutavano senza sosta il volto bello ed incorniciato da morbidi boccoli della ragazza. Le mani di Malfoy la presero per le spalle e le fecero alzare la testa con violenza.

«ascoltami Hermione. Come ti senti? S-sei ubriaca … adesso ce ne andiamo, afferra la mia mano. ORA». Era praticamente un ordine.

Lei era ancora persa negli occhi del ragazzo, osservava rapita la sfuggente bellezza che lui emanava e poi, lentamente arrossì… prese la mano di Draco e lo seguì, silenziosa…

 

«Mollami»

«NO»

«Ti ho detto di mollarmi, Malfoy. So badare a me stessa»

«Da che pulpito Granger! Da te non mi aspettavo nient'altro... »

«Lasciamo Draco. Corri dalla tua adorata Pansy, se no...»

«Se no cosa? Chi ti parerà quel bel sederino che ti ritrovi? Il caro san poter e lenticchia? Non credo.

Senti, Hermione non sono contento per niente di ciò che è successo. Se Weasley viene a sapere come lo hai spudoratamente cornificato ti uccide. Ok? Quindi dovresti solo essermi grata»

Hermione spalancò gli occhi. Ron! Harry! Ginny!

Pensò a quest'ultima con orrore… e se lei l'avesse vista mentre baciava con foga Theodore Nott? Lo avrebbe detto a Ron?

Era sconvolta.

Poi le gambe caddero, l'alcol iniziava a fare effetto.

Si aggrappò a Malfoy per non scivolare di faccia sul pavimento, vedeva tutto sfocato… aveva la mente offuscata e un potente desiderio le saliva dalla gola.

Non aveva più il controllo del suo corpo, delle sue emozioni. Aveva solo il violento e inumano impulso di sbattere Draco sul muro e baciarlo.

-No! No no no… basta!-  dentro di sé infuriava una potente battaglia…

Alla fine l'impulso divenne troppo forte da combattere e così la sopraffò.

I baci leggeri si trasformarono in morsi ardenti, carichi di passione. Gli occhi di Hermione erano neri e profondi come pozzi.

Il loro respiro affannato si perdeva nel lungo e buio corridoio.

All'inizio Draco cercò di respingerla ma… si ritrovò con la mano destra che vagava sempre più su, verso la coscia e quella sinistra che tentava di slegare il vestito nero della ragazza.

Lei ansimava violentemente

«D-draco»

Il solo suono del proprio nome lo fece tornare alla normalità, si staccò dalle labbra umide di Hermione e la allontanò di scatto.

«tu… tu non stai bene Granger. Lo sai?»

«si» pronuncio ella con una nota maligna della voce.

«questo non va' per niente bene.
Oblivion...»

Angolo dell'autrice

questo capitolo, personalmente mi piace da morire! ho deciso che cercherò di pubblicare almeno un capitolo alla settimana... ok?
Come sempre ringrazio tutti quelli che hanno recensito questa storia, per me è molto importante
E, come al solito anche se so' che non vorrà a nulla vi chiedo di lasciare un vostro commento a proposito di ciò che avete letto, così che io possa migliorarmi ogni volta.
Ho il timore di aver fatto troppo uso delle virgole ma, ahimè, le amo alla follia.
Parliamo della storia... questo capitolo è di VITALE importanza! cosa ne pensate? cosa credete accadrà in seguito? chissà mai che prenda spunto dalle vostre idee... :)
beh, non ho nulla da virvi. spero vi sia piaciuto
IN ALTO LE BACCHETTE

un bacio. agata.

  
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