Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: CHiBI cHU    29/11/2007    6 recensioni
Riflessioni di Bulma sul quadro di Botticelli "Venere e Marte". Venere, dea dell'amore. Marte, dio della guerra. Due opposti. Che si amano.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Venere e Marte

Venere e Marte

 

“Gli opposti si attraggono, è sempre stato così. Fin dall’alba dei tempi. E per sempre continueranno a farlo.”

 

Questo è sempre stato detto a Bulma Brief.

Che il giorno non può stare senza la notte, che la luna senza il sole non può vivere, che il bene e il male convivono, e continueranno a convivere per sempre.

 

E lei non ci aveva mai creduto veramente. Mai. E ne aveva avuto la dimostrazione con la separazione da parte del Grande Mago Piccolo dal corpo del supremo.

 

Il bene e il male non possono convivere.

 

Quante parole a vuoto aveva sprecato il professore di storia dell’arte di Bulma, quando lei era ancora una liceale, cercando appunto di spiegarle tutto questo!

Era un uomo un po’ bislacco, dall’aria stravagante… però amava la materia che insegnava e ci dedicava sempre tanta cura e devozione. Le sue spiegazioni erano ricche di particolari, interessanti e sempre sorprendenti.

Bulma ascoltava sempre la sua lezione, nonostante non fosse proprio il classico esempio di alunna modello. Le piaceva ascoltare le spiegazioni di quei quadri, di quelle sculture armoniose e affascinanti. Nascondevano un fascino nascosto, ma che sapeva incantarti e deliziarti.

 

 

Eppure, ci fu una volta in cui lei non apprezzò la lezione.

Era la lezione dedicata al dipinto di Botticelli chiamato “Venere e Marte”.

Venere, dea dell’amore della mitologia romana.

Marte, dio della guerra della mitologia romana.

Due opposti.

Due completi opposti che però… che però si amavano.

 

E Bulma non era per niente d’accordo su questo punto. Insomma, come può l’amore legarsi con la guerra? Non era, non è e non sarà mai possibile tutto questo.

 

Venere e Marte non potevano amarsi, non potevano, punto e basta.

 

Lei, Venere, nel quadro compare in congiunzione simmetrica con Marte.

Lui, Marte, dorme quieto, beato. Libero dalla sua rabbia, dalla continua violenza che lo contraddistingue.

Uno di fronte all’altro, lei pensierosa, lui dormiente.

 

Lei, che rappresenta l’amore, è riuscita ad ammansire la guerra, che invece è rappresentata da lui.

Venere quieta Marte.

L’amore quieta la guerra.

La pace si impone sulla violenza.

 

Oh, che parole strane per Bulma! Che parole difficili da comprendere a quel tempo!

 

Eppure, ora che è sdraiata sul divano, e che sul lato opposto è sdraiato il suo uomo, ha un mezzo sorriso sul volto. L’uomo di fronte a lei dorme, tranquillo, beato. Per terra c’è la sua armatura, la battle suit.

Il suo uomo usa quell’armatura quando combatte… ma adesso è deposta a terra, non gli serve.

E il loro piccolo gioca con la parte che protegge il petto del padre: fa rumore, la batte a terra… eppure il padre non si sveglia, è caduto in un sonno profondo.

 

Ora Bulma comprende le parole del suo professore.

 

Soltanto l’amore può prevaricare sulla guerra.

E la cosa strana è che soltanto Venere può placare le ire bellicose di Marte… Venere ha quel suo strano influsso benefico su Marte, un influsso strano, che lo rende calmo…

Era  proprio strano, eppure era vero…

 

Dall’unione dei contrari nasce l’armonia.

 

Gli opposti devono vivere insieme, non possono essere lontani. La notte non può vivere senza il giorno…

 

E lei e Vegeta ne sono la prova vivente. Certo, lei non è pacata e gentile come Venere, ma in qualche modo è riuscita a calmare Vegeta.

 

È riuscita a calmare il suo Marte… Bulma sorrise. Poi prese il cuscino e con un sorriso sornione lo lanciò addosso al marito, che ancora dormiva tranquillo.

Lui però tese una mano e bloccò il cuscino prima che quest’ultimo gli arrivasse sul viso.

“Cosa stai cercando di fare?” chiese il principe con gli occhi ancora chiusi.

“Niente!” rispose lei con aria innocente. Si alzò quindi dal divano, e si diresse verso la porta.

 

Mentre stava per girare la maniglia della porta si fermò un attimo. Si voltò verso Vegeta, che era ancora sdraiato sul divano dietro di lei, e disse:

“Ti amo, mio Oh Marte!”

Lui per tutta risposta emise un grugnito, ma lei fu più che soddisfatta.

 

Si… l’amore sconfigge la violenza… strano eppure vero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: CHiBI cHU