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Autore: DreamingAdelaide    11/05/2013    2 recensioni
Sapete cosa si prova a conoscere dei ragazzi e poi scoprire che fanno parte di una band famosa?
Sapete cosa di prova a ritrovarsi all'improvviso catapultati nella loro realtà, nella loro vita?
É quello che successe, ma i sogni finiscono sempre.
"Sciolse l'abbraccio e andò via facendo un cenno della mano. Non disse nulla, ma nessuna parola mi avrebbe fatto sentire la sua mancanza come quell'abbraccio"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry
«A cosa sta pensando il nostro seduttore?» mi chiese Louis entrando nella mia stanza mentre ero steso sul letto a guardare il soffitto.
Mi misi a sedere. «Seduttore?»
«Dai, ti ho visto ieri con quella ragazza dai capelli corti, Anne. Le occhiate, i sorrisi, le domande»
«Se fuori strada, Louis. Lei è una nostra fan ed era molto agitata mentre ci portava le ordinazioni. Volevo... metterla a suo agio»
«Mettiamo il caso io ti creda, a cosa stai pensando allora?»
«Stavo pensando a... una persona»
«Stavi pensando ad Adelaide, vero?».
Lo guardai e non dissi nulla. Lui aveva capito che era cosi. Aveva imparato a capirmi solo con uno sguardo.
«Ma se ti piace, perché non glielo dici?»
«Te l'ho già detto Louis. Io non sono quello giusto per lei. Sono sempre in giro con la band, sempre circondato da ragazze e da paparazzi pronti a inventare qualsiasi cosa pur di vendere il loro giornale. Lei ha bisogno di qualcuno che la prenda tra le braccia e la stringa forte. Qualcuno che sia in grado di darle qualcosa, di amarla e di non farla soffrire mai. E, quel qualcuno, non sono io»
«Ma la smetti con questi discorsi alla Edward Cullen? Se è come dici tu, come mai la mia relazione con Eleanor va avanti senza problemi? Queste sono solo scuse».
Abbassai lo sguardo. Sapevo che, forse, aveva ragione. «E tu metteresti la mano sul fuoco che Adelaide non soffrirebbe mai con me?»
«Metterei anche tutto il braccio, se fosse necessario» sorrise.
Non dissi più nulla.  Mi rimisi a letto con le mani dietro la testa e tornai a guardare il soffitto.
Louis sospirò. «Volevo avvertirti che è pronta la colazione ma, come vedo, non hai fame».
Uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, lasciandomi solo nei miei pensieri.

Adelaide
«Ti vedo stanca. Sei sicura di stare bene?» mi chiese Anne.
«Si, sto bene. Sono solo pensierosa. È quasi passato un altro mese ed io non mi sono ancora messa all'opera per cercare una casa in affitto»
«Purtroppo, casa mia è piccola e già la divido con Lauren» mi spiegò e, quest'ultima, annuì dispiaciuta.
«Casa mia, invece, è grande e avrei proprio bisogno di un coinquilino con cui dividere le spese» intervenne Chris.
«Dici sul serio? Posso venire a vivere da te?» chiesi entusiasta.
«Se non ti da fastidio vivere con un maschio, per me puoi trasferirti anche oggi stesso».
Esultai di gioia e mi fiondai ad abbracciarlo forte. Ci misi cosi tanta energia che quasi cademmo a terra.
Chiedemmo un paio d'ore libere a Nathan e corremmo a casa Jackson a prendere le mie cose.
«Come mai sei qui?» chiese Katia.
«Katia, lui è Chris. È un mio collega di lavoro»
«Piacere di conoscerla, signora»
«Per carità! Sono Katia» lo corresse, poi si voltò a guardarmi. «Non hai risposto alla mia domanda. Che succede?»
«Ho trovato un posto in cui andare a vivere»
«A casa mia. È grande e potremo starci comodamente in due» spiegò lui.
«Sono venuta a prendere le mie cose».
Mi guardò corrugando la fronte, poi inarcò le sopracciglia. «Guarda, ci ho capito poco. Se sei felice, lo sono anch'io piccola. Basta solo che non ti dimentichi di venirci a trovare ogni tanto!»
«Tranquilla! Non vi libererete cosi facilmente di me».
La abbracciai, poi andai di sopra a prendere le mie cose. Chris rimase di sotto a chiacchierare con Katia.
Non ci volle molto a riempire la valigia con cui ero arrivata in quella casa e scesi di sotto trascinandomela per le scale.
Appena mi vide, Katia mi venne incontro e mi abbracciò. «Ricorda che puoi venire qui quando vuoi».
Chris prese il borsone e ci dirigemmo in strada.
In poco tempo arrivammo a casa sua. Guardai intorno le strade e l'unica cosa a cui pensavo, era a come poter arrivare dai ragazzi dalla mia nuova casa. «Posiamo queste cose a casa e ti mostrerò come trovare la casa dei ragazzi. Non sarà difficile, vedrai» mi informò Chris come se mi avesse letto nel pensiero.
Sorrisi e mi strinsi a lui ed entrammo in casa. Mi mostrò la mia stanza lasciandomi a bocca aperta. «Ma è fantastica!»
«Sono felice che ti piaccia, visto che ci convivrai per un bel po’» rise.
«Posso... personalizzarla?»
«Ma certo che puoi. Io vado di là a farmi una doccia, quando hai finito torniamo al locale»
«E i ragazzi?».
Si colpì la fronte. «Giusto! Ok. Doccia, ragazzi e poi locale» rise uscendo dalla stanza.
Disfai velocemente la valigia e mi sedetti sul letto. Era tutto cosi... bello.
«Andiamo?» chiese Chris spaventandomi.
Portai una mano sul cuore. «Si. Si andiamo».
Uscimmo di casa e vagammo un po’ per le strade finché non trovammo quella giusta. «Ricordo questo negozio. Una volta aveva in vetrina una t-shirt fantastica!»
«Bene, allora siamo sulla strada giusta?».
Annuii energicamente e camminai velocemente per la strada. Da li era facile perché conoscevo il percorso. Bussai alla porta e Louis venne ad aprire con il viso assonnato.
Appena lo vidi, mi venne da ridere immaginandolo sul tavolo in cucina con Eleanor.
«Ade! Che ci fai qui?»
«Sono passata a trovarvi per vedere che strada percorrere dalla mia nuova casa»
«Ma non mi dire, hai trovato casa»
«Già. Menomale che c’era Chris, il mio collega. Condividiamo casa ora».
Il suo viso cambiò espressione all’improvviso. «Ah»
«Che hai?»
«N-no niente».
C’era qualcosa che non andava, ma in quel momento non ci pensai e continuai a conversare con lui normalmente e sorridente.
 
Harry
Scesi di sotto per prendere qualcosa da mangiare e sentii Louis parlare con qualcuno alla porta.  «Louis, chi è?» chiesi.
Louis socchiuse la porta. «Nessuno!» mentì.
«Strano. Mi era sembrato di sentire la voce di Ade»
«Harry» sentii da fuori.
Spostai Louis dalla porta guardandolo sospettoso e aprii la porta. «Ade!» la abbracciai, felice di vederla.
Quando la vedevo, ero sempre di buon umore.
«Hey, indovina la novità» esclamò sorridente.
Sorrisi. «Non lo so. Qual è la novità?»
«Ho trovato casa!»
«Ma è fantastico! E dove abiti?»
«A un paio di isolati da qui nell'appartamento di Chris, non so se te ne ho mai parlato. Ha casa grande quindi stiamo bene in due».
Impallidii. «Ma perché avete tutti questa reazione? Che succede?»
«Niente» mentii.
“Sbam! Che calcio nelle palle! Anzi no, un calcio è meglio”.

Writer's corner
Salve salvino a tutti!
Si lo so, fa parecchio schifo e mi scuso. Non ho proprio ispirazione!
Sono finita in un buco nero con questa fanfic :(
cercerò di rimediare, lo prometto!
A presto
  
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