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Autore: Lothiriel    07/09/2004    3 recensioni
Ritratti di uomini del passato… Di epoche non ben definite, e forse senza alcuna esatta aderenza alla Storia… ma solo come li vedo nella mia immaginazione. E’ un esperimento, e spero che qualcuno lo legga… e mi faccia sapere cosa ne pensa!! (PS: l’idea mi è venuta leggendo Tarots di Galadwen, spero di non essermi ispirata troppo, ma la mia intenzione non era certo quella di copiare…)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le sue dita esili parevano quasi danzare, mentre accarezzavano i tasti del pianoforte

 

Le sue dita esili parevano quasi danzare, mentre accarezzavano i tasti del pianoforte. Una musica avvolgente, affascinante come il sorriso un po’ triste dell’autunno.

Terminato di suonare, si alzò e si affacciò alla finestra. Ormai si stava facendo buio, ed una leggera brezza iniziava a levarsi. Osservò lo splendido tramonto, e i meravigliosi giochi di luce che creava fra le nubi vaporose. Avvertì una sensazione che ormai gli era familiare, una gioia profonda mescolata ad un lacerante dolore… Quel tramonto era così bello, e lui non sarebbe mai riuscito a riprodurlo… ad esprimere in note quelle infinite sfumature di colore.

Aveva sempre invidiato i pittori: per loro era più facile descrivere un paesaggio, un volto, un’emozione. I colori sulla tela riproducevano quelli della realtà.

Per un compositore è diverso, ogni singola nota deve essere pensata, immaginata, amata, per poter esprimere attraverso la musica la distanza che c’è di qui a quel gelso, e il colore delle sue foglie, come si muovono quando soffia il vento, il rumore di passi sul vialetto, il profumo dolce di quei fiori bianchi che si schiudono al crepuscolo.

Era più difficile, ma infinitamente più bello. Ammirava, sì, i bei quadri, ma non riuscivano a trasmettergli quell’emozione così intensa e profonda, quel coinvolgimento assoluto che solo la musica può dare. Bastava chiudere gli occhi ed ecco i suoni si traducevano in visioni di una bellezza suprema…

 

In quanto compositore, sapeva anche apprezzare il valore del silenzio; e a volte rimaneva sveglio fino a tarda notte per ascoltare la vastità e la vibrante tensione di questo particolarissimo suono.

  
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