Furono
davvero degli attimi terribili: tutti erano in allarme, e non appena il
Generale tornò venne immediatamente operato. Non si seppe
più niente per quello
che sembrò un numero immenso di ore, finchè anche
a noi esorcisti fu consentito
andare a fargli visita. Per chi ne avesse avuto il coraggio, se non
altro.
Avevo
chiaramente sentito i dottori parlarne: innocence e mente completamente
distrutta, a causa di un Noah. In
sostanza, avevamo perso un Generale. Questo era il quadro ciclico di
Kevin
Yeegar.
Mi decisi ed
entrai nella sua stanza: era su un letto, mezzo corpo coperto dalle
bende, che
cantilenava una canzoncina su un certo Cuore dell’innocence.
Si voltò verso di
me, ma fu come se non mi avesse visto.
Mi avvicinai
a lui e gli presi la mano: “Maestro … "
tentai di chiamarlo per avere una sua
reazione. Che non ci fu.
Uscii dalla
stanza poco dopo, molto triste per aver appena perso una persona buona
come
lui.
Visto che
per quella giornata non avevo nulla da fare, decisi di uscire come una
normale
ragazza e fare una passeggiata nei dintorni: un abito verde smeraldo
molto semplice,
ma abbastanza aderente, con la gonna che arrivava alle ginocchia e le
maniche
lunghe ed ero pronta.
Girovagai un
po’ per un paesino molto carino, con un mercato pieno di
colori, piazzandomi
alla fine davanti ad un fioraio a contemplare i fiori finchè
lo vidi avvicinarsi
al negozietto: un
ragazzo bellissimo,
alto, dai capelli neri e mossi e gli occhi di un giallo stupendo,
simile al
topazio. Indossava dei pantaloni neri a una camicia bianca. Notai anche
un neo
appena sotto l’ occhio sinistro.
“Wow,
altro
che i fiori … quel ragazzo è
bellissimo!” pensai mentre lo fissavo.
Ovviamente
feci una figuraccia, perché si accorse delle mie attenzioni
e venne verso di
me, presentandosi come Tyki Mikk e facendomi il baciamano. Diventai
rossa come
un peperone, e lui mi guardò sorridendo; poi riuscii a
presentarmi a mia volta.
“So
che ci
siamo appena conosciuti e una ragazza dovrebbe stare attenta a queste
cose ma
ho la giornata libera e mi chiedevo … vuoi uscire con
me?”
“S-si!”
risposi automaticamente io con una faccia da scema, pensando che se era
un
criminale lo avrei sistemato con un paio dei miei incantesimi. Il mio
senso del
pericolo ogni tanto non sa che esiste.
Finimmo per
passare tutta la giornata insieme. Mi comprò una rosa rossa
nell’attimo in cui
accettai la sua proposta, andammo a fare una passeggiata sulle rive di
un
piccolo lago non lontano, cenammo insieme. Tutto parlando un
po’ di noi, o
almeno in generale.
Non gli
dissi certo che avevo un compagno e dei figli in un’altra
dimensione, però
parlammo di cose come la famiglia, il proprio lavoro (ovviamente non
gli dissi
che ero un’esorcista, ma una cameriera) e i propri hobby.
Riuscii anche a farlo
ridere, e lui a ridere me. Era tutto perfetto.
Alla fine
era quasi notte, e stavamo andando in direzione dell’Ordine,
anche se lui
ovviamente non poteva saperlo. Tyki mi prese per mano, mandando i
battiti del
mio cuore a mille e provocando in me come una scossa in tutto il corpo
“Elisabeth
…” mi chiamò con una voce che io trovai
la più sexy del mondo.
Non feci in
tempo a rispondere: un ragazzo con l’uniforme
dell’Ordine si scagliò su Tyki
per attaccarlo.
“Fermo!!!”
urlai appena in tempo, proprio mentre la katana del ragazzo quasi mi
toccava la
punta del naso.
“Ma
che
diavolo vuoi tu, novellina???non vedi con chi sei?lui è un
Noah!” mi urlò di
rimando l’aggressore senza abbassare l’arma
indicando con il capo Tyki con fare
disgustato.
“Esorcisti
…
“ sibilò a bassa voce Tyki, traumatizzato quanto
me dalle importanti
rivelazioni del momento “… mi stai dicendo che
anche tu sei un esorcista,
ragazza?” mi chiese con un tono di voce presuntuoso molto
diverso da quello di
tutta la giornata, come se all’improvviso fosse diventato
un’altra persona.
Io lo
guardai con le lacrime agli occhi, senza parole; sotto ai miei occhi vidi Tyki cambiare, la
sua pelle
diventare scura e la sua fronte coprirsi del segno che, questo mi era
stato
subito spiegato dal Generale Yeegar, era il simbolo dei nemici degli
esorcisti
e di tutta l’umanità: le cicatrici nere a forma a
croce.
“Tyki!!!”
urlai cercando di fare qualcosa nonostante la terribile situazione;
ovviamente
non servì a niente, perché lui mi guardò
tristemente e fuggì, sparendo dalla
mia vista.
“Tu!”
esclamai indicando con l’indice il nuovo arrivato
“si può sapere chi sei?”
chiesi con un po’ di rabbia che non riuscivo a nascondere facilmente.
Il ragazzo
ritirò la sua katana e si spostò i capelli del
colore della notte, raccolti in
una coda di cavallo, da una parte: “Io?io mi chiamo Yuu
Kanda, se proprio ci
tieni a saperlo” rispose
lui sarcastico
sbuffando appena finita la presentazione “fossi in te starei
più attento, o
morirai immediatamente qui” aggiunse voltandosi per tornare
da dove era venuto.
Tornammo
insieme all’Ordine continuando per un po’ a
litigare, scoprendo che Kanda era
semplicemente fuori per l’ultimo allenamento della giornata.
O almeno così si
giustificò, senza spiccicare parola su quanto appena
successo.
Me ne tornai
nella mia camera salutandolo a malapena, osservando la rosa che mi
aveva
regalato Tyki: “Che cosa ho combinato?” fu il
pensiero che mi trafisse il cuore
alla fine di quell’intensa giornata.
[ nota dell'autore: Ciao a tutti!che ne dite di questo capitolo?mi piacerebbe sentire i vostri pareri, comunque mi scuso se ci ho messo tanto a farlo ma c'erano degli esami da fare all'università u.u ah, una cosa importante: su Yeegar ho usato la versione dell'anime, visto che in quella del manga muore del tutto!ho preferito così. Al prossimo emozionante capitolo!!! ;) ]