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Autore: BRUNOMARSISMYIDOLBITCHES    11/05/2013    11 recensioni
"Ho incominciato a chiudermi con me stessa,non esco più di casa,non mangio più, esco dalla mia stanza solo per andare in bagno,non rispondo a messaggi e chiamate, mi sento persa e senza un punto di riferimento. "
"'Summer,sorridi sempre,promettimelo' questa promessa non sono riuscita ancora a mantenerla ma ci sto provando in tutti i modi, ci riuscirò un giorno. "
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5. 
"Summer,svegliati! Svegliati, faremo tardi a scuola!" 
Una voce mi rimbombò nella testa che all'inizio non riuscii a riconoscere, ma subito capii che era quella di Phil. 
Aprii piano piano gli occhi e mi guardai in giro. 
Dov'ero? Cosa era successo? Non ricordavo nulla del giorno precedente.
Ricordavo solo quelle maledette parole di Peter: "Sì, ero in spiaggia con Chanel e Jessica ed è venuta a fare la sbruffona". 
Mi stroppicciai gli occhi e guardando Phil abbuffarsi di cereali dissi - D-do-dove sono? 
- A casa mia! 
- Come a casa tua? Oddio, e che ore sono? 
- L'ora di andare a scuola! 
- Cazzo,cazzo,cazzo! - dissi alzandomi velocemente dal divano e cercando disperatamente il mio cellulare. 
26 chiamate, 12 messaggi. 
Ecco,lo sapevo, mio papà non avrà chiuso occhi e molto probabilmente la polizia mi starà già cercando. 
Non dovevo addormentarmi,sono sempre la solita stupida. 
Subito feci il numero di mio papà. 
- Pronto? Summer? Sei viva? Stai bene? Stavo chiamando la polizia!
- Ehi papi,scusami, ma mi sono addormentata a casa di una mia amica! Ero stanchissima e sono crollata, scusami davvero! 
- Non fa niente cucciola, basta che stai bene! Vuoi che vengo a prenderti? 
- No no,tranquillo, ora vado a scuola! 
- Beh ma quando finisci vengo? 
- No, voglio farmi una passeggiata.. 
- Va bene.
- Ciao pà, ti voglio bene!
Attaccai. 
Mi sentivo terribilmente in colpa per non aver avvisato mio papà e per averlo fatto stare in pensiero tutta la notte, chissà come si sarà sentito. 
Dopo la morte di mia madre aveva paura anche di un semplice ritardo, ed era diventato molto più protettivo, aveva paura di perdere anche me e mio fratello. 
- Perchè non gli hai detto che eri a casa mia?
- Non mi va di dirgli che ero a casa di un ragazzo. 
- Perchè?
- Perchè no. 
- Vabbè, andiamo? 
- Certo! Ieri ho lasciato la borsa al garage.. è ancora là?
- No, sono andato a riprendertela, è in camera mia,la prima porta a destra!
- Allora vado a prenderla e poi andiamo ok?
- Va bene, ti aspetto fuori! 
Corsi di sopra e velocemente presi la borsa, notai che da essa cadde un biglietto. 
Lo raccolsi da terra. 
"Scusami. Peter" diceva. 
"Maledizione, muori stronzo" pensai tra me e me, ripendensando alla sera precedente. 
Buttai il biglietto e andai di sotto da Philip. 
In pochi minuti arrivammo e entrammo a scuola. 
La giornata passò molto velocemente, io e Phil anche se tra quei banchi ci eravamo divertiti un casino e per fortuna non avevo incontrato Peter. 
L'ultima campanella della mattina suonò e dopo aver salutato Phil mi avviai verso casa. 
Misi le cuffie e incominciai a camminare. 
"...Ti immagini se invece si potesse non morire, e se le stelle si vedessero col sole, se si potesse nascere ogni mese per risentire la dolcezza di una madre e di un padre, dormire al buio senza più paure mentre di fuori inizia il temporale..." 
Le parole di questa maledetta canzone mi provocarono tantissimi brividi che  percorsero il mio corpo, il vuoto dentro di me si fece sentire sempre di più. 
Chiusi gli occhi per pochi secondi e le immagini dei momenti più belli tra me e mia mamma mi passarono davanti, come un vecchio album fotografico. 
Non doveva morire, lei non se lo meritava, avevamo ancora sogni e progetti da realizzare insieme e invece Dio me l'ha portata via. 
Sentire di nuovo le sue mani strette con le mie, sentire di nuovo il suo profumo, sentire di nuovo la forza che mi trasmetteva ogni giorno era tutto quello che volevo. 
Sentii che qualcuno mi tolse le cuffie, aprii gli occhi e vidi Peter. 
Era lì, davanti a me, con quel sorriso mozzafiato. 
- Ehi.. -disse. 
Mi rimasi le cuffie e ricominciai a camminare, ignorandolo. 
Lui camminò di fianco a me ritogliendomi di nuovo le cuffie. 
- Mi vuoi lasciare stare? - gli urlai addosso. 
- Posso parlarti?
- No! 
- Solo due minuti, poi me ne vado, promesso!
- Muoviti.. -dissi sbuffando. 
- Scusami, io...insomma,non volevo deludere il mio migliore amico. 
- Scaricando tutta la colpa su di me,giusto? Ti dò un  consiglio, raccontagli al tuo migliore amico cosa è successo veramente e fagli capire che persona schifosa sei. 
- Hai ragione, scusami. 
- Bene,ciao. 
- Aspetta.. -disse mettendosi davanti a me. 
- Che vuoi ancora? Non mi devi rompere,ok?
- Scusami per quello che ti ho fatto in spiaggia.
- Dovresti fare teatro,sai? Sei stato bravo a fingere di essere dispiaciuto. E ora, lasciami in pace. 
- Sono veramente dispiaciuto, mi faccio schifo da solo. 
- E meno male! 
- Vuoi venire sta sera alla festa in spiaggia?
- Mi prendi in giro? - dissi ridendo - Ti prego, sparisci dai. 
- No, non ti prendo in giro. Tu sta sera ci sarai,scommettiamo?
- Sì!
- Bene, allora a sta sera Summer. - disse sorridendo.
- Contaci! - dissi rimettendomi le cuffie alle orecchie e ritornando a casa. 
 
 
 
Buona sera meravigliee❤
Sono sempre in ritardo, lo so, scusatemi. 
Comunque, ve gusta? lasciatemi una recensione e ditemi tutto quello che pensate, dai c: 
Alla prossima, love y'all. ❤
  
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