We're hot two, baby. (1° Capitolo)

New Orleans, 1916.

"Beh, Dunken, non te la cavi poi così male con la cornetta! E' solo che il tuo senso ritmico lascia un po' a desiderare. Vedrai che col tempo migliorerai!" esordì King Geoff, con fare paterno.

"Ehm... va bene, ma preferirei sentire una tua piccola esibizione per adesso. E comunque mi chiamo Duncan." rispose Duncan seccato

"Sì, come ti pare! Va bene, suonerò uno dei miei migliori pezzi. Apriti le orecchie!" e così il grande jazzista cominciò uno dei suoi più belli assoli: 'Farewell Blues'.

Il ragazzo sedicenne rimase a dir poco estasiato dall'assolo del suo mentore. Era come se avesse avuto un'illuminazione, in quei 3 minuti aveva capito cosa doveva correggere. Dopo che il grande cantante e jazzista ebbe finito il suo assolo, a Duncan sembrò giusto e doveroso fare un applauso al grande cantante di blues, nonchè famosissimo musicista di jazz.

"Complimenti, Kin..."

"Chiamami solamente Geoff, non mi va di sentire tutti questi soprannomi." lo interruppe Geoff.

"Va bene, Geoff, il tuo assolo era ASSOLUTAMENTE fantastico! Ma come hai fatto ad imparare da solo, senza l'aiuto di nessuno?" chiese in preda alla curiosità il giovane apprendista jazzista.

"Eheh... Segreti del jazz!" concluse ridendo il musicista orgoglioso di sè stesso.

"Pff... Odio la gente vanitosa! Beh, per oggi dobbiamo interrompere, devo uscire con una mia amica, ci vediamo domani allo stesso posto!" disse il ragazzo ormai cominciando ad incamminarsi verso il luogo del suo appuntamento.

"Aspetta! Domani non potrò esserci, dovrò uscire con una ragazza! Mi dispiace molto... La prossima lezione sarà Lunedì!" gridò Geoff.

"Uhuhuh, le cotte esistono anche per i supereroi? Chi è questa bella ragazza? Gwen Holiday?" disse ridendo a crepapelle Duncan. Lì il biondo rispose arrabbiato: "Oh, ma neanche per sogno! Non voglio uscire con quella cantante che tenta sempre di gettare fango sulla mia reputazione! Beh, ciao Duncan!" e le strade dei due si separarono.

La ragazza aspettava vicino alla fontana da più di 10 minuti, e ciò la tediava non poco. Pensò fra sè e sè: "ODIO la gente ritardataria! Quell'idiota di Duncan avrebbe dovuto essere qui da già 2 minuti! Ma dov'è finito??? Starà con un altra ragazza?! Ehi, ma perchè sto pensando questo? A me che dovrebbe interessare della vita privata di Duncan? Ehm... già..." rimanendo perplessa. Dopo altri 3 minuti buoni Duncan si presentò alla fontana sfoderando uno dei suoi saluti più sensuali.

"Ehilà, bellezza!" disse facendole l'occhiolino. Courtney gli tirò subito uno schiaffo sulla guancia.

"AHI! Certo che hai la mano pesante per essere una ragazza!" e volò subito un altro schiaffo.

"Ok, ok, la smetto, se metti le mani al posto."

"Avresti dovuto essere qui da 5 minuti buoni, e mi hai fatto perdere 5 minuti preziosi del mio tempo! Ricorda, teppistello, che il tempo è denaro! E inolt..." a quel punto Duncan cessò di ascoltare ormai annoiato dai brontolii dell'amica. Dopo un minuto di brontolii e lamentele, la ragazza, notando che ormai l'amico non la ascoltava per niente, gli tirò un calcio nei... ehm... paesi bassi, ecco.

"Vogliamo uscire, insolente teppista da quattro soldi?!" gli gridò contro. Duncan annuì, in preda al dolore lancinante (ehi, quello fa male!), e andarono a fare una passeggiata al parco. Trascorsi 20 minuti parlando del più e del meno, Courtney chiese: "Hai degli hobby, per caso? A me piace esercitarmi nel cantare i blues... più precisamente delle work-song, non amo i gospel... Se non lo sapessi, sto parlando di..."

"Sì, lo so, stai parlando di jazz. E' il mio nuovo hobby, e mi esercito a suonare la mia cornetta con King Geoff."

"Cosa?! King Geoff?! Il più grande jazzista di tutti i tempi?? Ma io lo meri..." e venne per l'ennesima volta interrotta stavolta non da Duncan, ma lei inciampò per colpa di un sasso. Il ragazzo scoppiò a ridere e la ragazza, dopo essersi rialzata e sistematasi il vestito. Diede due calci nei 'paesi bassi' a Duncan. "Ehi, non sono un manichino, non puoi picchiarmi in questa maniera!" si lamentò il ragazzo.

"Sì che posso, perchè te lo meriti. E adesso me ne vado, non voglio stare qui ad essere presa in giro continuamente da uno come te! Non voglio più vederti!" e così Courtney se ne andò a casa offesa. Dopo 5 secondi, resosi conto della gravità del fatto, Duncan pensò: "Io... non volevo renderti triste. E' l'unica cosa che avevo in mente da fare. Scusa, Courtney."

"Io, Courtney Fitzgerald, presa in giro da un delinquente come Duncan?! Ma non se ne parla neanche! Quel tipo deve ricevere una punizione!" pensò l'altezzosa ragazza. "Ma... sono sicura di voler fare questo...? A lui...?"

Ehilà, rieccomi con un nuovo capitolo! questo sarà l'ultimo di questi 30 giorni, nel 99% dei casi, ho gli esami da fare, interrogazioni da finire, concorsi inutili a cui sono obbligato a partecipare... Aggiornerò ancora a metà giugno inoltrato, mi scuso per questi contrattempi. Spero che il capitolo vi piaccia! Lasciate TANTE recensioni, mi raccomando! A presto,    Gabry