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Autore: JustNiki    12/05/2013    1 recensioni
Lei ha dedicato la sua adolescenza al giornalismo. Il suo sogno si è avverato.
Hope lavora per un importante giornale inglese. Ma presto le sarà affidato un servizio su una boyband. Tra divertimento e problemi nascerà qualcosa destinato al fallimento oppure no... ?!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore in prima pagina '
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And if you fall asleep, then at least your next to me,


And if I wake up, say its late love, get back to sleep,


I'm covered by nature and I'm safe now,

Underneath this oak tree, with you beside me.


 


Qualcosa di fianco a me si mosse. Non aprii gli occhi. Ero troppo pigra ed avevo ancora troppo sonno per poterlo fare. Inspirai a fondo ed un profumo dolce mi invase le narici. Sapeva quasi di zucchero filato e vaniglia. Mi riportava indietro nel tempo. Notai che qualcosa premeva contro il mio naso, oppure il mio naso premeva contro qualcosa. Ma cosa?

Poi d’un tratto….

Perché ogni mattina azzeravo sempre la sera precedente?! Sia che fossi ubriaca o meno, dimenticavo sempre tutto. Ero rimasta a dormire a casa di Niall. E quando lui finalmente si era infilato a letto mi aveva stretta a se. Quindi a meno che non ci fossimo spostati durante la notte, il mio naso doveva essere schiacciato contro il suo petto.
Il petto nudo di Horan. Sentii le mie guancie avvampare. Stronzo! Gli avevo detto di vestirsi. Perché era venuto a letto a torso nudo? Lo faceva apposta a mettermi in imbarazzo? Secondo me si divertiva. Ma un cazzo di divano non se lo poteva comprare?! Almeno gli ospiti potevano dormire su quello.

Una mano si infilò tra i miei capelli, accarezzandoli dolcemente. Io avevo ancora gli occhi chiusi e probabilmente Horan non si era accorto che ero sveglia.
 
 

 
Niall’s POV
 
Quant’era bella mentre dormiva?! Non c’era una cosa che non mi piacesse di quella ragazza, a parte il carattere un po’ acido che aveva, ma in fondo le sue risposte acide mi facevano sorridere e mi piaceva risponderle male a mia volta cercando la sfida. Era divertente.
Mi aveva fatto passare una serata bellissima. Non sarei mai andato a Green Park all’alba se non fosse stato che volevo, anzi pretendevo altro tempo da passare con lei. Tutto il tempo che passavamo insieme non mi sembrava mai abbastanza. Ne volevo sempre di più. Era come una sostanza da cui sei dipendente. Se il giorno prima ne hai presa una dose, il giorno dopo ne vuoi due e così via… Devi aumentare sempre la dose per poter stare meglio. Hope stava diventando la mia dose, credo. Non avevo mai fatto pensieri simili su una ragazza. Non così profondi. Non avevo mai provato questi sentimenti prima d’ora e sicuramente non mi sarei mai aspettato di provarli per una giornalista che conoscevo da meno di una settimana in fondo. Avremmo passato si o no due giorni insieme. Intensi, forse, ma pur sempre due giorni. Eppure in soli due giorni per me era scattato qualcosa che non era mai scattato in diciannove anni della mia vita. Poteva una semplice ragazza avere tutto questo potere su di me?
Mi sembrava di dare di matto. Mi ero già spinto oltre. Non avrei mai dovuto portarla a casa mia e farla dormire a letto con me. Lei era una giornalista che stava facendo un servizio sulla mia band e io che facevo?! Me ne infatuavo?! O almeno così credevo?! Ero impazzito. Il me di un mese prima mi avrebbe mandato a cagare! E avrebbe avuto ragione. Ma era proprio quello il punto. La ragione. Quando ero con Hope non ragionavo. Il solito dilemma: istinto o ragione? A me neanche si presentava. Hope era uguale a istinto.
Dovevo smetterla di farmi anche tutte queste seghe mentali però. A furia di pensare e ragionare su quello che facevo il mio cervello andava in tilt. Non mi sarei stupito se guardandomi allo specchio, durante quel monologo mentale, avessi visto del fumo uscirmi dalle orecchie. Io non sapevo se ero innamorato, se ero invaghito, se ero cotto o se semplicemente mi piaceva e basta. Sapevo solo che quando eravamo vicini faceva caldo anche se fuori faceva freddo e non ho bisogno di dare un nome a tutto questo per sapere che con lei sono felice.
Era praticamente accoccolata al mio corpo, in posizione fetale con il braccio destro che circondava la mia vita e la mano sinistra poggiata sul mio petto. Il naso era del tutto schiacciato contro di me. Era buffa come immagine. Sembrava non avesse più un naso. I capelli erano arruffati e davano l’idea di essere morbidi.

Non mi trattenni. Tanto stava dormendo e non si sarebbe sicuramente svegliata solo perché stavo accarezzando i suoi capelli. Infilai la mano tra i suoi capelli, districandoli dolcemente. Erano semplicissimi capelli castani ma avevano sia sfumature bionde che rosse e queste le conferivano luminosità. Anche se il suo viso era già abbastanza luminoso grazie allo splendido sorriso che sembrava essersi cementato sulle sue labbra perché non scompariva mai, neanche ora che stava dormendo accennava a serrare le labbra in una smorfia normale. No. Hope continuava a sorridere.
 



Hope’s POV
 
Era bello farsi accarezzare i capelli. Quel gesto portava ogni muscolo del mio corpo a rilassarsi, quando ero in quello stato potevano farmi qualunque cosa, tanto io non me ne sarei mai accorta. Era il mio tallone d’Achille, se qualche Troiano avesse scoperto che quello era il mio punto debole sarei morta come quel gran figo di Brad Pitt. Ero solita farlo da sola quando ero stressata. Ma nessuno, nessun ragazzo mai aveva colto quel mio punto debole. Nessuno fin’ora!
Mmm… dovevo fare qualcosa. Ma non volevo. Volevo continuare a farmi coccolare da Horan. Mi piaceva. Mi sentivo al caldo, protetta, amata. Amata?! Ma davvero Hope?! Amata?! Ma che cazzo mi fumo?!

<< Horannnn… mi stai tirando i capelli. >> dissi senza aprire gli occhi. Nel medesimo istante lui smise. Nooo. Perché ha smesso. Avrei voluto mettermi a piangere e pestare i piedi a terra come una bambina viziata. Avevo bisogno delle coccole.

<< Ma allora sei sveglia! >>

<< Già! ‘Giorno! >>

<< ‘Giorno! Cosa vuoi per colazione? >>disse alzando le coperta per poter scendere dal letto e facendo così entrare freddo sotto le coperte e scostandosi di poco da me. Di poco perché prontamente, con dei riflessi di cui non ero a conoscenza di possedere, lo bloccai tirandolo verso di me. Nella stessa posizione in cui eravamo stati tutta la notte.

<< Noooo! Non andare! >>

Horan rise al mio tono lamentoso. << E chi la prepara la colazione? Oppure non vuoi mangiare? >>

<< Sei un vip viziato che si fa aprire un ristorante alle 3 di notte e non hai un cameriere che ti prepara la colazione?! Horan mi deludi, lo scriverò nell’articolo! >>
Scoppiò a ridere. Essendo poggiata al suo petto sentivo il suo cuore battere forte e le scosse del suo petto dovute alle risate che si stava facendo.

<< Shh… zitto Horan! >>accostai meglio la testa al suo petto.

<< La finisci di chiamarmi Horan?! Mi sembra di esser tornato al liceo! >>

<< Shh! >>

A quel suono il suo cuore iniziò a rallentare il battito per poi accelerare bruscamente poco dopo. Quel suono era dolce e rilassante. Era come una ninna nanna.  Alzai il viso, per poterlo guardare negli occhi e capire perché il suo battito aveva accelerato. I nostri sguardi si incrociarono. Con la luce mattutina che filtrava dalle finestre i suoi occhi sembravano ancora più azzurri. Azzurri come il ghiaccio ma dolci come il cielo azzurro con le nuvole a forma di pecorella. Non so il motivo ma il cielo azzurro, il cielo estivo con le nuvole a forma di pecorella mi aveva sempre attratto, fortemente, e trovavo che fosse una delle cose più dolci della vita. 

Lentamente Horan avvicinò il suo viso al mio, sollevando un po’ il mio mento con la mano. Le nostre labbra si incontrarono in un bacio tenero. No aveva niente a che fare con la passione o cagate varie. Era solo un tenerissimo bacio. Ora sentivo anche il mio cuore battere a mille… li sentivo battere insieme, all’unisono, mentre lo nostre labbra giocavano armoniosamente l’una con l’altra…
Quando Niall cercò di andare oltre il bacio a stampo glielo consentii. Un brivido, prima freddo e poi caldo, attraversò ogni cellula del mio corpo. Ciò mi causò la pelle d’oca e involontariamente mi strinsi ancora di più a Niall. Sembrava giusto. I nostri corpi erano uniti l’uno altro, le sue mani iniziavano a studiare il mio corpo e le mie iniziavano a studiare le sue spalle, la sua nuca fino ad approdare tra i suoi corti capelli biondi.

Era bello sentire le nostre labbra giocare… era fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente… era come se tutto in quegli istanti fosse dannatamente perfetto. Sembrava giusto. Ma non lo era. Io ero una giornalista che veniva pagata per intervistare una boy band di cui lui ne faceva parte. Cosa ci facevo in quel letto?! Cosa ci facevo in quella casa?! Dovevo staccarmi.
1,2,3… noooo. Non ci riuscivo. Quelle labbra. Quelle labbra avevano qualcosa di fantastico. Erano morbide. Sembravano essere fatte apposta per baciare.
Dovevo staccarmi. Presi tutta la forza che c’era in me e…
Finalmente mi staccai. Niall mi sorrise riprendendo fiato. Credo che stesse pensando che era lo scopo per cui anch’io, mi ero staccata. Abbassai lo sguardo e velocemente mi girai dall’altro lato per poter rotolare giù dal letto.
 
Una volta in piedi presi il mio vestito e corsi in bagno, senza avere il coraggio di guardare Niall negli occhi. Lui era rimasto lì, immobile e silenzioso, a guardarmi.
Mi guardai allo specchio. I miei capelli erano scompigliati, sembrava li avessi scambiati con una criniera di leone. Ero inguardabile. Ma notai che nonostante il mio cervello fosse affollato di domande e problemi che mi stavo ponendo, in quel momento un sorriso felice e rilassato era dipinto sul mio viso. Era come un muscolo involontario. Non potevo smettere di sorridere. Poteva un bacio, farmi davvero quest’effetto?!
Se mi faceva quest’effetto non poteva di sicuro essere così sbagliato. Ma Horan?! Cosa voleva lui? Insomma, una volta uscita da quel bagno cosa sarebbe successo? Non volevo uscire, sarei rimasta là dentro per sempre.

Uscii dal bagno e non trovando Niall in camera, mi indirizzai verso la cucina da cui sentivo provenire un profumino.
Era lì. Mi dava le spalle. Le sue forti spalle. Stava cucinando qualcosa, mentre una dolce melodia usciva dalle sue labbra. Annusai l’aria, cercando di capire dal profumo cosa stesse cucinando ma a parte l’odore di uova, non riconobbi niente. Mi sedetti sul bancone.

<< Buongiorno! >>disse sorridendo, non appena mi vide.

<< Ri- Buongiorno! >> sorrisi, mentre mi dondolavo seduta su quello sgabello.

Vedendo il mio sguardo indagatore verso ciò che stava preparando, mi diede chiarimenti. << Omelette, uova e bacon. Spero ti piacciano! >>

<< Sicuramente! >>Sinceramente non mi andavano tanto, quella mattina non avevo proprio fame. Il mio stomaco era in subbuglio. Per il bacio? Per il casino con Rick alla festa? Perché mi mancava la tranquillità che purtroppo non avevo mai avuto in tutta la mia vita? Ogni volta ogni situazione che mi riguardava si complicava sino alle estreme conseguenze. Qualunque situazione. Era sempre stato così. Ormai ci avevo QUASI fatto l’abitudine. Ma quel giorno avevo la sensazione che sarebbe successo qualcosa di importante. Gravemente importante.
Mangiammo le omelette che Niall aveva preparato per entrambi. Erano molto buone. Per la prima volta Niall mi parlò della sua famiglia. Di quando sua mamma gli aveva insegnato a cucinare, di come le prime volte lui aveva solo combinato disastri, di come quando lui e suo fratello si erano trasferiti da suo padre e questi ultimi facevano finta di apprezzare ciò che lui cucinava perché non c’erano alternative se non mangiare cinese tutte le sere. Era interessante conoscere la vita dell’Horan pre-One Direction.
Finito di mangiare, ormai erano le tre di pomeriggio, ci avviammo alle prove. Uscimmo da casa Horan e salimmo sulla sua auto.
 

 
Niall’s POV

 
La situazione era imbarazzante e strana. Forse più strana che imbarazzante. In effetti non era molto imbarazzante perché mi trovavo a mio agio a parlare con Hope, a starle vicino, a sfiorarla, a dormirci insieme e perfino a baciarla. Era come se tutte queste cose, che di solito accadono solo in una relazione, tra noi che ci conoscevamo appena da una settimana, in pratica, diventavano normali. Nonostante ci conoscessimo da una settimana Hope era diventata la mia normalità.

Ovviamente il momento che seguì il bacio fu molto imbarazzante, soprattutto perché io pensavo e speravo che sarebbe continuato. Qualunque cosa stava accadendo, speravo sarebbe continuata. Doveva continuare. Invece Hope aveva deciso di alzarsi e scappare, letteralmente, in bagno.
Non aveva poi tutti i torti. Insomma… cosa stavamo facendo?! Dove volevo andare a parare?! Non rispondevo più ai messaggi i Amy, mi innamoravo in una settimana della giornalista che stava facendo un servizio sulla mia band, passavo intere serate con lei, la portavo a casa mia e poi la baciavo?! Che mi era preso? Dovevo svegliarmi. Non potevo sognare. Non mi era permesso sognare. Ero una celebrità e purtroppo non mi era concesso di sognare un futuro con una ragazza. Non mi era concesso di stare in una relazione con una ragazza. Ne le fan, ne i manager me lo consentivano. Dovevo smetterla. Ma come potevo? Poi… ne ero davvero innamorato oppure era una semplice fissa? E se ne ero innamorato potevo permettermi di andare contro tutto e tutti e uscire con Hope? Perché una volta che ci avrebbero visti andare in giro insieme, sarebbe stata la fine della mia vita da single e l’inizio dell’inferno di paparazzi e fan accanite verso la probabile persona che amavo. Ero pronto a tutto ciò? Oppure sarei riuscito a tenere la cosa nascosta?

Ma la domanda fondamentale era: Hope cosa ne pensava? Dopo il bacio non era stata fredda, ma avevamo fatto entrambi finta di niente. Non ne avevamo parlato, ne accennato. Magari non ne voleva parlare perché non significava niente per lei, o magari era imbarazzata o magari anche lei era confusa come il sottoscritto e non sapeva cosa pensare e di conseguenza cosa fare o dire.
In conclusione in quelle ore avevamo parlato di tutto tranne che del bacio. Io mi ero aperto come con nessun’altra ragazza e avevamo riso scherzato e parlato di cose serie. Ma non di un probabile noi.
Figa! Sembravo una bambinetta di dodici anni a cui piace il proprio compagno di classe e sta già dando un nome ai futuri figli che avranno insieme. “Niall hai 19 anni! Sei una celebrità! Sei un uomo! Perciò tira fuori i coglioni, fai finta di niente e non svenire quando Hope ti sorride! SU! CE LA PUOI FARE NIALL! SPACCA I CULI!”
Speravo di essermi auto convinto abbastanza.
 
 
 
Arrivato agli studi, io cominciai a provare con i ragazzi della band mentre Hope era nella stanza a fianco con i ragazzi per fargli le ultime domande per l’intervista.
Sandy stava accordando la chitarra quando mi vibrò il cellulare in tasca. Paul mi stava chiamando per la terza volta. C’erano altre due chiamate perse. Doveva essere importante.

<< Pronto? >>Paul iniziò a parlare a raffica. La situazione era abbastanza grave. Dovevo essere io a scegliere. D’un tratto mi ricordai che Hope lavorava per noi. Cosa sarebbe successo se …. Non potevo metterla in quella situazione. Dovevo fare qualcosa. Come avevo potuto essere così stupido?!

<< Arrivo, immediatamente! Porto Josh e gli altri, magari insieme possiamo convincerli meglio! >> chiusi in fretta la chiamata.
 
Entrai nella saletta dove Hope stava intervistando i ragazzi, con Josh, Sandy, Andy, Jon e Dan al seguito. Tutti si fermarono di fare quello che stavano facendo. << Ragazzi, è una specie di emergenza! Venite con me, per favore? >>

Zayn fu il primo ad avvicinarsi. << Certo amico. Andiamo! >>
 






HOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! QUE TAL?!
*si fa piccolina, piccolina* 
Lo so che vi avevo promesso che avrei aggiornato con regolarità ma queste settimane sono state un inferno per me e quella che sta per arrivare sarà anche peggio! Cause?! Influenza (dovuta al tempo di merda), STUDIO, STUDIO, PATENTE, FAMIGLIA, STUDIO, STUDIO, AMICI PETULANTI, STUDIO, STUDIO...... 
Spero che il capitolo vi piaccia ( a me fa cagare ma l'ho caricato perchè non vi volevo far aspettare oltre) e siete aumentati e io VI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! 
Ora scappo che devo STUDIARE (ma che bella novità! =( ) 


Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee <3 

   
 
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