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Autore: sat4na    12/05/2013    2 recensioni
Ho sempre pensato che quando mi sarei finalmente innamorato avrei potuto vivere quella storia d'amore che presentano nei film.
Lei ricambia,lei ti ama, e vivete felici e contenti. Ma qui non siamo nei film, no, qui siamo nel mondo reale, quella merda di mondo reale.E io non voglio una lei,ma ben sì un lui, e quel lui è proprio il Quarterback della squadra di Football,Frank.
Dal quarto capitolo: "Bene, tu con quelle linee crei arte Gee. Le stesse linee le hai tracciate sul tuo corpo. Bene, hai trasformato te stesso in un capolavoro,ora sei arte."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHY IS LOVE SO DISASTROUS?

Capitolo quattro.
Thank you for the venom.

 
 
Bastardo.
è solo un emerito stronzo.
Frank Iero, vai a farti fottere.
Vi starete chiedendo perchè,beh, il bastardo dopo quel giorno non si è fatto più sentire. Mi ha ingnorato in ogni modo, sono anche andato da lui per parlargli ma...emh, ecco non è finita nei migliori dei modi. Ecco, diciamo che assomigliavo tanto ad una gallina spennata, grazie a i suoi cari amici. A volte mi chiedo se mi sono sognato tutto. Cazzo, se mi sono sognato anche quel sei arte pura.
Quel pomeriggio è stato il primo giorno in 4 anni in cui mi sono sentito felice, ma Frank me lo sta facendo rimpiangere.
 
Oh,povero , piccolo , ingenuo Gerard, non dovevi cacciarti il giubotto antiproiettili che ti eri costruito intorno al cuore. Non dovevi affezzionarti, non dovevi aprirti.
 
Ti sei dimenticato la regola più importante,e l'hai infranta:
Regola numero due: non attaccarti a qualcuno che potresti perdere.
 
E l'ho fatto. Ho avuto Frank con me per poche ore, e subito dopo l'ho perso.
Ma cosa devo fare per piacergli? Cosa devo fare almeno per essere suo amico? 
Niente, Gerard, devi isolarti, devi rimettere il giubotto, perchè questo mondo e questa vita fanno troppo schifo,e tu più di loro due messi insieme.
Mi alzai dal letto e andai in bagno, mi guardai allo specchio mettendomi le mani in volto e, come sempre, arrivai ad una conclusione.
Perchè avrebbe dovuto volere anche solo come amico un essere tanto brutto? Incapace, stupido, ingenuo, un fottuto mostro insomma, uno sbaglio vivente.
Non c'è niente di bello in me, il mio viso è pieno di difetti. Le mie sopraciglia sono troppo folte e non ben delineate. I miei occhi sono troppo piccoli, così piccoli che non trasmettono niente. Il mio naso è troppo all'insù, sembro un fottuto maialino. Le mie labbra? Oh, beh, non so che cazzo di forma abbiano. La forma del mio viso? è uno schifo, non ha nessun senso. 
Perchè devo essere così? Perchè?
Apro l'armadietto del bagno e prendo la lama che ho nascosto nella spazzola. Il tutto con una lentenza estenuante.
Vi siete mai sentiti come se a nessuno fotti niente di voi? Come se potreste morire da un momento all'altro, ma nessuno è lì per salvarvi. Sentite il vuoto dentro di voi, ormai non credo neanche di avere dei sentimenti. Vorreste solo dormire, dormire per anni. Perchè dormire è l'unico rimedio, con la morte, per non sentire niente e poter vivere tra i sogni.
Non so se sento il bisogno di farmi del male, o se sento solo il bisogno di essere salvato.
Alzo la manica del mio braccio, ormai mortoriato dai mille tagli e appoggio la lama.
Ormai tagliarmi è diventato così monotono, non provo più quel piacere che provavo prima, quel benessere, perchè me lo meritavo.
Ormai non sento niente.
Sono un fottuto fantasma con un cuore che batte. Vivo per vivere, ma non sto vivendo davvero. Vivo nel mio mondo, nella mia agonia.
Il mio mondo è così buio, mi serve una luce, un pò di sole.
Ma io merito di più, no, i tagli sono troppo superficiali.
 
Infondo è l'unica cosa in cui sono bravo: l'autodistruzione. 
 
Oh, non c'è nessuno che mi batte in questo.
Anche la mia mente e i miei pensieri mi uccidono, man mano, mi stanno portando a volere la morte, più di ogni altra cosa.
Ficco la lama più a fondo che posso e faccio un taglio netto.
Nessun dolore.
Rimango così, immobile, con la lama ancora ficcata nella carne, mentre guardo il sangue scendere copioso dal mio braccio.
Infondo, che vita è a sanguinare sul pavimento?
Sento qualcuno avvicinarsi alla porta. Ero troppo preso da i miei pensieri per sentire che qualcuno era entrato nella mia camera e stava venendo nel mio bagno.
Cristo, se mamma o Mikey lo avessero scoperto mi avrebbero portato in un centro per pazzi.
Ma ormai era fatta,oh beh, Gerard, tanto che cambia?Niente, assolutamente niente. Mamma se ne fotterà come sempre e sarà preoccupata per un pò. Mikey,beh, a lui forse farà più male.
La porta si aprì, ma non era nè mamma, nè Mikey.
 
Era Frank.

 
Frank pov.
 
Aprì la porta del bagno e ritrovai Gerard , seduto sul pavimento, con un braccio che grondava sangue. Ci vollero dei minuti per realizzare che si era tagliato da solo, con una lama. E non mi ci volle molto da capire che l'aveva fatto di proposito vedendo i numerosi tagli su quello stesso braccio. Mi meravigliai che ancora gli funzionasse.
"Gerard che cosa...?" Dissi io ancora scioccato.
Non poteva essere. Gerard non poteva....
NO! Lui era quello sempre sorridente, lui era quello forte.
Lui era quello che ammiravo.
Non rispose,solo abbassò la testa.
Dopo un pò appoggiò la testa al muro e chiude gli occhi.
Che si fosse ammazzato? Dio, no.
Non sapevo più che fare, ero nel panico e in più le mie gambe stavano crollando.
Tutto quel sangue mi stava facendo venire da vomitare.
"Non ti preoccupare Frank, è solo un taglio. Non ho preso nessuna vena." La sua voce era calma. Fredda, tagliente.
Sembrava insensibile.
Non sembrava lui, non era il Gerard indifeso che voleva affetto di qualche giorno fa, no, non era il ragazzino timido che tanto mi piaceva.
"G-Gee, ti porto in ospedale?" la mia voce tremava, era troppo sangue per un semplice taglio.
"No,lasciami qui , da solo. Ignorami, sei bravo a farlo."
In un attimo il senso di colpa mi invase. Era questo il problema? Ero stato io a fargli fare una cosa del genere? No, non lo meritava. Lui non meritava veleno, lui meritava tanto zucchero,tante cose dolci.
Cercai di ritrovare il controllo e mi avvicinai,  ma lui nè parlò, nè si mosse.
Non capivo niente.
Stava morendo? 
"G-Gee... st-stai ben-ne?"
"Mh-Mh"
Sembrava stesse dormendo, ma poco dopo si alzò e andò verso la sua camera da letto.
Andai anch'io, preoccupato che potesse svenire da un momento all'altro.
"Frank, che se venuto a fare?" Mi chiese in maniera fredda, mentre agiustava i colori negli appositi scompartimenti.
"Mi devi aiutare con arte..." Gia , doveva.
Come posso pretendere che mi aiuti dopo il mio stupido comportamento?
Ho così paura del giudizio degli altri che non lo guardo neanche a scuola, ma devo ritenerlo uno sfigato.
Che schifo, per non essere preso di mira devo fare il superiore, il coglione del cazzo. Quando in realtà mi piacerebbe essere un normale ragazzo, e mi piacerebbe poter essere amico di Gerard.
Ecco perchè l'ammiro tanto. Lui ha il coraggio di andare avanti, lui non ha paura di essere preso continuamente in giro. Preferisce essere se stesso. Io no, sono un fottuto codardo.
La verità è che mi piacerebbe essere il suo ragazzo, e non il suo amichetto o il bullo che lo prende per il culo solo per avere la sua attenzione.
"E vuoi ancora che io ti aiuti?" Si gira con una faccia disgustata. " Hai visto cosa faccio, mi taglio. Faccio schifo, il mio corpo è pieno di quei tagli. Come puoi voler essere aiutato da uno tanto malato di mente che si taglia?"
"Ma tu non devi vederla così Gerard." Cerco di raccimolare tutto il coraggio che ho e avvicinarmi. "Tu disegni, giusto?"
Le parti sembrano invertite, ora sono io quello timido e debole.
"Si."
"Per disegnare tu fai delle linee, giusto?" Gli chiedo guardandolo negli occhi.
Ora è dinuovo lui quello timido. Perchè ho capito e ho visto quelle dice attraverso i suoi occhi.
In quegli occhi verdi smeraldo c'è paura, e tanta sofferenza. E gli occhi stanno chiedendo aiuto,e io glielo darò.  Non voglio vedere la persona che amo distrugersi pian piano.
"Cosa diavolo centra questo?" Ha gli occhi lucidi ormai.
"Tu rispondi e basta." 
Annuisce e abbassa lo sguardo.
"Bene, tu con quelle linee crei arte Gee. Le stesse linee le hai tracciate sul tuo corpo. " Gli prendo il braccio e cerco di metterglielo davanti per farglielo vedere." Bene, hai traformato te stesso in un capolavoro,ora sei arte."
 

Eccomi in supermega ritardo.
Vi prego, non uccidetemi. So che il capitolo non è come gli altri. è di una depressione unica , e non c'è niente di divertente, ma dovevo farlo. Altrimenti quei due non si avvicinavano più.
Diciamo che mi fa  abastanza schifo quello che ho scritto, quindi meglio non continuare se no lo cancello.
Spero vi sia piaciuto e se mi lasciate una recensione ne sarei davvero felice siccome ci ho messo davvero impegno per far capire il dolore di Gee, e per capire se vi è piaciuto.
SCUSATE EVENTUALI ERRORI DI BATTITURA.
ZAU.
   
 
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