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Autore: Lily394    12/05/2013    3 recensioni
è la mia prima fanfiction, spero vi piaccia!
Questa storia parla di Katniss dopo la guerra e gli Hunger Games, di come rincontrerà Gale e cosa gli dirà.
Ciò cambierà il suo amore per Peeta e i suoi bambini? Sta a voi scoprirlo!
Se vi va lasciate una recensione!
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Sarei potuta rimanere in bagno per altri cinque secondi e vedere il risultato, ma ovviamente non l'ho fatto. In un certo senso mi sento sollevata perchè non è nulla di certo ancora, anche se non ho mai avuto un ritardo così lungo. In cucina ci sono Kay e Gale che stanno affettando delle verdure, prendo una carota e mi unisco a loro. Entrambi non dicono una parola, si limitano a gettarmi qualche sguardo nella speranza che sia io a dire qualcosa. Io ricambio le occhiate e basta. Ho deciso: sta sera lo dico a Gale. Perchè a Gale e non a Peeta? Semplice: Gale saprà dirmi con sincerità se questa è una cosa bella o brutta, cioè lo capirò io da quello che dirà se sarà una cosa bella o brutta... ho tutto questo casino in testa e non mi accorgo nemmeno di quello che penso, sono divisa in due parti, una parte di me mi sta dando della stupida perchè voglio dire questa faccenda della gravidanza a Gale invece che a Peeta, che è il diretto interessato. L'altra parte risponde che ora ho più bisogno di Gale che di Peeta, che ho bisogno di sentirmi libera senza costrizioni. Finisco di affettare la mia carota e la metto nel recipiente in mezzo al tavolo. "Peeta dov'è?" mi chiede Kaylinn, la guardo e dico "In camera, era molto stanco" appena finisco di parlare eccolo che arriva correndo in cucina "Annie! Sono andato da lei e lei è... non respira! NON RESPIRA!" quasi alla velocità della luce io e Kaylinn andiamo in camera di Annie, la troviamo stesa nella solita posizione con gli occhi chiusi e senza polso. Kay comincia a rianimarla mentre Gale chiama l'ambulanza e Peeta corre a prendere delle medicine in bagno. Solo ora mi viene in mente una persona: Finnick. Esco e mi dirigo in camera sua, è sul letto a dormire, meno male. Chiudo la porta così da lasciarlo ignaro di tutto ancora per un po'. 
L'ambulanza arriva nel giro di tre minuti, Gale e Peeta aiutano i medici a trasportare Annie e Kaylinn va con lei in ambulanza. Dopo che l'ambulanza è partita Gale va a prendere Finnick cercando di non svegliarlo lo porta nella casa accanto, dai genitori di Kay. Peeta chiama nel distretto 12 per avvertire di quello che sta succedendo e sicuramente domani mattina Haymitch e i bambini saranno qui. Comincia a girarmi la testa, la vista mi si appanna... no Katniss. Non devi. Annie è in ospedale, devi andare da lei. "Dobbiamo andare!" dico. "Il padre di Kaylinn ci presterà la macchia" mi risponde Gale. Peeta finisce di parlare a telefono "Voi andate, io prendo un po' di cose e poi vi raggiungo" riesco a vedere il dolore nelle sue parole, non solo per la situazione di Annie, ma anche per la mia sfuriata di prima e per il fatto di lasciarmi da sola con Gale. Annuisco e mi precipito fuori. Salto in macchina e Gale parte subito. Non so da quanto tempo lui guidi, ma sembra molto sicuro di sè al volante. La strada è deserta per nostra fortuna, la macchina va molto veloce è sono costretta a mantenermi al sediolino per non andare a sbattere. Per fortuna l'ospedale non è molto lontano, arriviamo in dieci minuti, parcheggiamo la macchina e scendiamo. All'ingresso c'è un sacco di gente, persone su sedie a rotelle, persone senza un arto e persone sulle poltrone che aspettano, alcune con le lacrime agli occhi, altre con un caffè in mano per passare il tempo. Gale chiede di Annie ad una signora anziana dai capelli nero corvino, non proprio originari del distretto 4. Sento la signora dire "Stanza 420, terzo piano" visualizzo subito l'ascensone più vicino e mi dirigo verso quello, seguita dal mio migliore amico. L'ascensore sembra metterci anni per salire, ma quando usciamo vediamo Kaylinn in piedi in fondo al corridoio. Gale comincia a correre per raggiungerla, io cammino perchè sono ancora scossa dal viaggio in macchina e da tutta l'agitazione. Quando arrivo vedo che Kay ha le lacrime agli occhi, mi avvicino, la faccio sedere e la cingo con un braccio. Poi comincia a raccontare: "L'hanno portata dentro e... non lo so, non è ancora uscito nessuno... non mi dicono niente, però erano tutti molto preoccupati...ma continuano a non dirmi niente... perchè?" poi comincia a singhiozzare e cerco di consolarla "Non preoccuparti Kaylinn, sono dei buoni medici, alcuni vengono da Capitol City. Non preoccuparti, andrà tutto bene".
Passa una mezz'ora e io comincio a preoccuparmi perchè Peeta non arriva e i dottori non escono dalla stanza. Mi alzo e cammino avanti e indietro per dieci minuti e nel frattempo Gale ci ha portato due caffè. Dopo averlo bevuto riprendo a camminare, perchè se sto seduta mi viene la nausea. Di Peeta nessuna notizia, aveva detto che sarebbe venuto subito, doveva solo prendere un paio di cose... Un dottore alto, con i capelli biondi e gli occhi marroni si avvicna verso di noi, dalla targhetta capisco che si chiama -C. Donovan- , Kay si alza in piedi e subito chiede "Allora?" il dottore si avvicina e domanda "Siete i parenti di Annie Cresta-Odair?" tutti e tre annuiamo "Purtroppo solo uno può seguirmi per il momento" io e Gale ci facciamo da parte e lasciamo che sia Kaylinn ad andare con il Dottor Donovan, infondo è lei che è stata più vicina ad Annie in tutto questo tempo. Così eccomi di nuovo a camminare avanti e indietro, con Gale che mi fissa. Poi mi fermo, devo dirglielo adesso, non avrò altri momenti per essere da sola con lui, perciò mi siedo e comincio "Gale?" lui si gira a guardarmi "Credo di essere incinta". La frase viene fuori da sola, colpisce Gale diritto nel petto e gli fa fare una smorfia di stupore. Io mi giro e nascondo la testa tra le mani mentre qualche lacrima comincia a venire fuori. "Cosa hai intenzione di fare?" mi chiede lui in modo duro "Non lo so" gli rispondo, dopo un po' dice "A lui l'hai già detto?" "Ovvio che no" gli dico quasi come se fosse ovvio. "Allora puoi farlo adesso" dice indicando un punto dietro di me, mi giro e vedo che Peeta sta uscendo dall'ascensore e si dirige verso di noi.
  
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