Videogiochi > Ace Attorney
Segui la storia  |       
Autore: Pikachu4Ever    13/05/2013    3 recensioni
Fanfiction ispirata alla serie Ace Attorney. Il protagonista è un giovane avvocato di nome Lawrence Trueman, che insieme alla sua assistente Jean Watson ed al procuratore Travis Harley intende risolvere casi impossibili come il leggendario Phoenix Wright, cinque anni dopo la perdita del distintivo di quest'ultimo. Ma ci riuscirà in un mondo dove la corruzione e la falsità albergano in ogni dove...?
Nota: la storia presenta alcuni punti di contatto con la serie "Case: WL-0" di The Shadow. Per comprendere determinati punti (anche se non troppi), quindi, è consigliato leggere la suddetta serie.
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Giudice, Marvin Grossberg, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lawrence Trueman'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LTAA26 LAWRENCE TRUEMAN: ACE ATTORNEY

Capitolo 25: Turnabout Reboot (investigazione 2, parte 2)

Centro di detenzione

Sala visite n°2
22 Giugno
Ore 14.20

... Mi è già capitato più volte di venire al Centro di detenzione con il signor Grossberg, ma ammetto che è sempre piuttosto inquietante visitarlo, nonostante l'aspetto piuttosto anonimo è spartano: al momento, io e Jean ci trovavamo nella sala visite, un luogo semplice dalle pareti color grigio (probabilmente per come sono vestito, se mi appoggiassi alle pareti e non fiatassi nessuno noterebbe che sono qui...), con un paio di poltroncine per sedersi ed un vetro antiproiettile che separava la sala per i visitatori da quella per i prigionieri, una stanza altrettanto spoglia con solo una sedia, una finestra sbarrata al lato destro in alto della stanza ed una telecamera  vicino ad esso, presumibilmente per assicurarsi che non venissero dette cose strane. Anche se immagino che quando è il legale a visitare i detenuti la telecamera non sia accesa, per via del rapporto di riservatezza tra avvocato e cliente...
Jean ed io ci avvicinammo alla porta, chiedendo al Secondino (una persona dai lineamenti davvero pronunciati e perfettamente immobile... se non lo avessi sentito parlare, avrei probabilmente sospettato fosse una statua o parte dell'arredamento) se fosse possibile parlare con Cody Hackins: egli annuì, e dopo qualche minuto trovammo di fronte a noi Cody, con uno sguardo un pò seccato e le braccia conserte di fronte a sè.
"Ah, eccovi qua. Mi chiedevo se mi avrebbero lasciato tutto il giorno qui da solo dopo l'udienza... la prigione è una noia mortale." commentò il mio cliente, sospirando mentre mi osservava.
... devo dire che, adesso, lo vedo molto più seccato che preoccupato com'era prima... anche se probabilmente è meglio così: ormai riuscire a scagionarlo è una semplice formalità, ed il fatto che non senta più il peso della cosa è un segno positivo. Tuttavia, ci sono ancora un pò di cose che gli devo chiedere... e spero che la sua memoria gli sia tornata, adesso.
"Buongiorno, Cody. Come stai adesso?" domandai quindi, sedendomi insieme a Jean di fronte al quattordicenne, il quale si voltò di lato sempre con sguardo seccato, chiudendo gli occhi.
"Beh, sono ancora in prigione ed il caso è ancora in corso, ma a parte questo, non posso dire di stare davvero male. Spero solo che questa storia finisca il prima possibile." ammise quindi, suonandomi sinceramente più desideroso di tornare a casa che effettivamente arrabbiato con me, cosa che sinceramente mi faceva piacere: se anche il mio cliente ce l'avesse con me, non penso che riuscirei a lavorare bene...
"So cosa intendi, ma non preoccuparti: per come sta andando il caso, sei praticamente già confermato innocente. Al riguardo, volevo ringraziarti per aver suggerito di chiamare Dave: la sua testimonianza ci è stata utilissima per capire vari dettagli importanti, senza di te staremo ancora brancolando nel buio..." affermai, sorridendo al quattordicenne, mentre vicino a me Jean mi guardò di traverso, in risposta alle mie parole.
"Oh, andiamo, Law! Non essere così modesto, anche tu hai fatto la tua parte!" mi disse con tono di rimprovero la mia amica, probabilmente non vedendo di buon occhio la mia modestia, facendomi arrossire dall'imbarazzo ed abbassare lo sguardo, mentre mi grattavo la nuca.
"La sua amica ha ragione, signor Trueman. Io non ho fatto niente di che: è lei che ha dovuto sgobbare per mandare avanti il caso, e la ringrazio per questo." commentò il giovane Hackins con un lieve sorriso che scomparve meno di un secondo dopo, per poi mettere la mano destra sul fianco e tenendo la sinistra parallela al corpo, chiedendomi "Ad ogni modo, non penso che lei sia venuto qui solo per chiedermi come stavo, vero?"
"Beh... effettivamente, sì, ci sarebbe qualcos'altro che vorrei chiederti..." ammisi con imbarazzo, prima di prendere un respiro profondo e domandare "Dimmi... per caso, sei riuscito a ricordare meglio cos'è successo in quello Studio? Qualunque cosa può essere utile, se puoi dircelo."
"Hmm..." Cody si mise a riflettere, abbassando lo sguardo e mettendosi un dito sotto al mento, per poi dire "La mia memoria è ancora un pò annebbiata, ma posso cercare di aiutare per quanto possibile. Cosa vorreste sapere, nello specifico?"
Io annuì con aria grata, dicendogli in risposta "Grazie davvero. Comunque, tanto per iniziare, mi servirebbe sapere il motivo per cui hai deciso di andare allo Studio 3: è confermato che tu ti trovassi lì perchè ti ho salvato, ed un uomo, presumo tuo padre, sapeva che tu fossi entrato. Questo mi fa presumere che tu avessi già pianificato di incontrare Arwen, e che il tuo vederlo nello studio non è stato solo coincidenziale. Per quale motivo l'hai fatto? Non preoccuparti di ciò che dirai, tutto ciò che verrà detto è protetto dal segreto professionale, e lo divulgherò in tribunale solo e soltanto se potrà essere utile a scagionarti... anche se, possibilmente, mi servirebbe anche delle prove per garantire le tue parole: altrimenti, non solo le mie parole verrebbero considerate inutili, ma probabilmente riceverei anche conseguenze per aver violato il nostro rapporto di segretezza..."
Cody ascoltò con attenzione tutto ciò che avevo da dire, rimanendo in silenzio per qualche secondo mentre manteneva ancora lo sguardo basso.
"... Cody?" chiese Jean, un pò preoccupata dall'atteggiamento del mio cliente, ed ammetto che anch'io iniziai a sudare leggermente, temendo il peggio da quel gesto...
"Cody... non volevi davvero uccidere Arwen... vero?" domandai quindi, asciugandomi il sudore ed osservando il mio cliente con aria nervosa, non volendo credere che ciò potesse essere vero.
Inizialmente temei che avrebbe risposto in maniera affermativa, confermando le mie paure... ma subito dopo, Cody si limitò a fissarmi con sguardo arrabbiato, katana in mano e sbraitando "Ma siete scemi!? Vi pare davvero che un ragazzo di quattordici anni pianifichi un omicidio perchè un attore è stato rimpiazzato in uno show televisivo!? Sarò anche giovane, ma non sono stupido!"
"Ah!" feci, venendomi un colpo ed alzando le mani inconsciamente dalla paura, prima di ricordarmi che tra me ed il ragazzo vi era un vetro anti-proiettile, ed abbassai subito dopo le mani con imbarazzo.
"Ehm... mi spiace davvero di aver chiesto quella cosa, ma visto che non avevi parlato avevo iniziato a pensare al peggio..." mi scusai, mentre il ragazzo rinfoderava la katana e sbuffava in risposta.
"Ero solo imbarazzato, tutto qui! Il motivo per cui sono andato a parlare con Arwen non era per ucciderlo, ma... per chiedergli un autografo." ammise quindi Hackins, mentre io e Jean lo osservavamo per un secondo, perplessi.
"Un autografo...?" domandammo quindi insieme io e Jean, piuttosto sorpresi dalla cosa, non avendo pensato nemmeno per un secondo ad una soluzione così semplice.
"Beh... sì. Da quando ho compiuto otto anni ho cercato di ottenere quante più firme possibili dai vari attori che hanno interpretato i samurai: Will Powers, Matt Engarde, Erwin Loose, e così via, anche per le serie e gli attori che consideravo scadenti... mi mancava solo lui per completare la collezione, ed ho deciso di approfittare della registrazione dal vivo per chiederglielo: la vecchiaccia alla reception mi ha informato di dove si trovava mentre continuava con il suo blaterare e quindi mi sono diretto lì, dove gli ho chiesto l'autografo e, anche se un pò sorpreso, me lo ha dato." affermò Cody, per poi tirare fuori dal nulla un blocchetto per gli autografi, su ogni pagina del quale vi erano firme di vari attori della serie del Samurai nel corso degli anni (anche se sinceramente riuscì a riconoscerne solo alcune, mentre altre mi suonavano familiari senza essere sicuro su chi fosse il personaggio interpretato... ma visto ciò che mi ha detto e notando alcune firme, decisi di credere sulla parola il mio cliente, anche perchè dubito avesse motivo di mentire su una cosa del genere).
"Uhm... capisco. Ti dispiacerebbe prestarcelo per un pò? Potrebbe esserci molto utile." domandai quindi in risposta, mentre lui annuiva, apparentemente non troppo annoiato dal darci qualcosa di così prezioso per lui.
"Certo, fate solo in modo di ridarmelo tutto intero a caso finito." fu la sua unica condizione, osservandomi con aria seria. In risposta, io annuì.
"D'accordo." affermai in risposta, e subito dopo Cody passò al Secondino il libretto degli autografi (controllandolo prima accuratamente per controllare che fosse tutto in regola), per poi passarlo a me prima di tornare nella sua usuale posizione, completamente immobile. Un giorno dovrò chiedergli come riesce a farlo...
Misi il libretto all'interno del Registro Processuale, prima di tornare a concentrarmi sul mio cliente, dicendogli ora "Grazie davvero. Ad ogni modo... mi servirebbe che rispondessi ancora ad un altro paio di domande. La prima è se, perlomeno, ricordi se l'incendio è avvenuto PRIMA o DOPO il delitto, è un dettaglio molto importante per riuscire a mettere insieme i pezzi. Non preoccuparti se non hai prove per dimostrare la sequenza degli eventi, mi basta sapere da te cosa è avvenuto prima."
Al mio nuovo interrogativo, Cody si rimise in posizione pensosa, cercando di concentrarsi su ciò che ricordava del momento dell'omicidio, riuscendo a darmi una risposta solo dopo svariati secondi di riflessione, mentre io e la mia assistente attendevamo impazienti la risposta a questa domanda.
"Non ricordo alla perfezione, ma sono sicuro che Arwen fosse ancora vivo quando è iniziato l'incendio, perchè ricordo chiaramente la madre di Dave che entrava ed urlava verso di noi, con l'altra signora che apparve subito dopo... non ricordo esattamente cosa stessero dicendo, ma so per certo che lo studio non è bruciato se non dopo che tutti e quattro fossimo presenti lì." affermò quindi il cliente, con molta serietà.
Uhm... quindi, quasi sicuramente l'incendio è iniziato prima dell'omicidio vero e proprio. Non è moltissimo con cui andare, ma almeno con le informazioni datemi da Cody e sapendo che è iniziato solo dopo che la vittima, Cody, e suppongo Hayden Carson e Remy Horace sono entrati tutti nello Studio 3 e altri elementi posso riuscire a ricostruire un pò la scena del crimine... anche se è ancora troppo poco per risalire all'intera dinamica.
"Grazie davvero per la mano, ti stai dimostrando utilissimo per risolvere il caso." affermai, annuendo mentre Jean faceva la stesso, e prima che potessi chiedere l'ultima domanda, Jean mi battè sul tempo, domandando al posto mio "Ci servirebbe giusto un'ultima informazione, Cody: qual'è il tuo rapporto con la signora Horace e cosa sai su di lei? Visto che conosci Dave e tutto, il fatto che anche lei sia coinvolta in questo caso è effettivamente un pò strana..."
Fui leggermente annoiato dal fatto che la mia assistente mi avesse 'rubato' la domanda, ma non mi lamentai, anche perchè sarebbe stato stupido ed infantile, e comunque era esattamente la stessa cosa che avrei chiesto.
Cody, in risposta, incrociò nuovamente le braccia, affermando con aria seria "Beh, Dave ed io andiamo alla stessa scuola: abbiamo iniziato a fare conoscenza durante un progetto scolastico in cui siamo stati assegnati in coppia (io non volevo nessuno come compagno, mentre Dave nessuno lo voleva per via del suo autismo), notando che, a casa mia, aveva prestato moltissima attenzione alla mia collezione di gadget del Samurai d'Acciaio e scoprendo che ne era un fan anche lui. Una cosa tira l'altra, ed io e lui siamo diventati amici piuttosto stretti, ed è anche per questo che sono preoccupato per lui... visto come si sta organizzando il caso, non vorrei che succedesse qualcosa di brutto che possa ferirlo, anche perchè durante il processo l'ho già visto parecchio giù di morale."
... Capisco benissimo cosa intenda, ed anch'io ho paura che questo caso non finisca bene per Dave. Specie se davvero la signora Horace ha contattato la Revenge Association...
"Non preoccuparti, farò tutto il possibile perchè ciò non accada." mi assicurai quindi con il mio cliente, mentre lui si limitava a squadrarmi dall'alto al basso, senza perdere il suo sguardo serio.
"Sarà meglio. Ad ogni modo... non so moltissimo sulla signora Horace, so solo che è divorziata e non ho mai visto nè sentito parlare di suo marito. Sinceramente non le ho nemmeno mai parlato molto, anche se sembrava molto felice che Dave ed io avessimo stretto amicizia... è anche per questo che mi ha stupito quando l'altro ieri la madre di Dave mi ha regalato due biglietti (uno per me ed uno per un accompagnatore) per la registrazione dal vivo della puntata del reboot del Samurai d'Acciaio. Sinceramente all'inizio non ero sicuro se andarci o meno, ma sapete come si dice, a caval donato non si guarda in bocca... anche se probabilmente gli avrei dovuto fare una visita dentistica, a vedere come sono finito." completò quindi il ragazzo, piuttosto seccato alla fine della frase.
Uhm... quindi, è stata la signora Horace a suggerire che lui venisse ai Global Studios ieri. Molto sospetta, come cosa...
Una volta avuta la risposta che volevo, iniziai ad alzarmi dalla sedia insieme a Jean, per poi dire al mio cliente "Beh, direi che può andare così, ho abbastanza prove da poter fare qualche teoria sullo svolgimento dei fatti. Ti ringrazio davvero, Cody, e vorrei tanto ripagare la tua gentilezza..."
Cody mi osservò per qualche istante in risposta, tenendo ancora le braccia conserte prima di dire, sempre serio "Beh... effettivamente ci sarebbe qualcosa che mi piacerebbe faceste per me, in cambio."
Leggermente sorpreso dalla cosa, anche perchè la intendevo in modo figurato, domandai quindi "Di cosa si tratta...?", non sapendo assolutamente cosa aspettarmi da lui.
"..." con aria lievemente imbarazzata, Hackins tirò fuori un album di figurine piuttosto vecchio e piegato, che riconobbi immediatamente: era il primo album del Samurai d'Acciaio. Anch'io al tempo lo feci... mia madre non mi ha mai fatto scordare come ho sprecato una montagna di soldi solo e soltanto per ottenere una carta estremamente rara per completare la mia collezione.
"Anche tu sei un fan del Samurai d'Acciaio, no? Non è che per caso avresti ancora qualche doppione? Me ne mancano solo tre per poter completare tutto l'album." mi disse quindi, mettendo l'album di fronte a sè e mostrandoci la pagina con le figurine mancanti.
Io osservai l'album basito, limitandomi a rispondere dicendogli "Ehm...  beh, mi sembra di avere ancora qualche doppione a casa in un cassetto... domani prima del processo ti farò sapere, d'accordo?", grattandomi ancora la nuca con aria imbarazzata.
Cody mi lanciò un sorrisetto soddisfatto, per poi dirmi "Ci conto!", ed in risposta io e Jean lo salutammo, uscendo dal Centro di detenzione.
Una volta usciti, io e Jean iniziammo a riflettere su come continuare con il processo, prima di dirigerci da qualunque parte.
"Hm... a mio parere, dovremmo andare a parlare con Hayden Carson e Remy Horace: dovrebbero essere ancora alla Clinica Hotti, e non possiamo continuare a brancolare nel buio in questo modo." riflettei, e Jean annuì, rispondendomi "Lo penso anch'io, e poi la Clinica Hotti non è troppo lontana da qui: dovremmo riuscire a raggiungerla in poco tempo."
Detto questo, entrambi prendemmo un altro autobus e ci dirigemmo verso la clinica in cui ero stato ricoverato fino a quella mattina.

Clinica Hotti
22 Giugno
Ore 15.10

... Mi fa uno strano effetto tornare qui dentro così presto. All'esterno ed all'interno pare una normalissima clinica perfettamente anonima come aspetto e arredamento (mi pare che ce ne sia un'altra chiamata Hickfield a poca distanza da qui... e l'unica differenza è che le pareti della Hickfield sono un pò più giallognole), anche se temo ancora di essere assalito da quello strano essere dai capelli rosa...
Una volta entrati, chiedemmo alla reception di poter visitare Hayden Carson e Remy Horace spacciandoci per amici di famiglia (non mi piace per niente mentire, ma l'idea è stata di Jean, anche perchè non credo ci avrebbero permesso di visitarle se avessero saputo che eravamo degli avvocati che dovevano interrogarli...
Dopo un pò di lamenti, decisero finalmente di darci il numero delle camere di entrambe le donne, ed io e la mia amica ci sedemmo ad un tavolo vicino mentre osservavamo i due numeri, riflettendo su chi andare ca visitare prima.
"Sinceramente penso che sia meglio fare visita prima alla signora Horace, tu che dici?" domandai allora io, con la mia attenzione completamente focalizzata sui numeri, non notando che la mia assistente aveva appena scosso la testa, con fare negativo.
"Law, non penso sia il caso che tu vada a visitare la signora Horace." affermò verso di me, ed in risposta io la osservai confuso, non capendo il motivo di tale affermazione.
"Eh? Perchè dici questo?" fu la mia successiva domanda, mentre Jean sospirava e si preparava a rispondermi.
"Non te lo ricordi? Le hai parlato al telefono e, appena hai trovato la sua contraddizione, ha staccato la linea: è chiarissimo che, se sapesse che tu sei l'avvocato che ha parlato con lei, ti caccerebbe subito dalla stanza. Ed anche se fingessi di essere qualcun altro, ha comunque sentito la tua voce..." mi fece ricordare, puntualizzando per quale motivo io non potessi visitare la madre di Dave.
... Dannazione, è vero! Se andassi lì a parlare, non riuscirei a combinare nulla di utile...
"Diamine... non ci avevo pensato. Come possiamo fare, allora?" domandai, senza idee su come andare a contattare la signora Horace, stringendo i pugni.
"Beh, un modo ci sarebbe, a dire il vero." affermò quindi Jean sorridendomi ed alzando il dito indice vicino al suo volto, con aria compiaciuta.
"Quale?" domandai, curioso di sapere cosa volesse dirmi la mia assistente.
"Durante il corso della chiamata, io non ho detto nemmeno una parola: la signora Horace non sa chi io sia nè conosce la mia voce, in questo modo non solo non può sapere che io sia la tua assistente, ma in questo modo tu puoi contemporaneamente andare a parlare con la signora Carson, risparmiando tempo utile per le indagini. Che ne diresti?" mi spiegò quindi la mia amica, dandomi una soluzione semplice ma efficace al problema.
"E' un'ottima idea, Jean! Grazie davvero!" dissi quindi, parecchio grato che la mia amica avesse trovato la soluzione.
"Di nulla, Law! Allora, andiamo?" mi domandò quindi la mia assistente, ed io annuì con aria decisa in risposta, prima che salissimo le scale per arrivare al piano superiore della clinica.
Una volta saliti, io e la mia amica ci dividemmo, io andando verso la stanza di Hayden Carson e Jean andando verso quella di Remy Horace, ognuno con alcune prove in mano (avevamo deciso di dividercele in caso potessero essere utili, anche se io ho deciso di tenere il biglietto della Revenge Association, avevo l'impressione che sarebbe servito più a me che a Jean, stranamente...).
Ammetto che sono curioso di conoscere questa signora Carson... ed anche capire, una volta e per tutte, quale sia il suo ruolo in questo complicatissimo caso.

*********************************************************************************

Questo capitolo, così come i prossimi, andrà a concentrarsi principalmente sulla risoluzione del caso, anche se cercherò di rendere il tutto quanto più interessante possibile per il lettore, e ci sarà comunque qualche altra informazione fuori dal caso nel corso dell'udienza. Come al solito ringrazio The Shadow per la puntuale recensione, e do appuntamento a tutti per il prossimo capitolo (che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere pubblicato domani stesso)!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Ace Attorney / Vai alla pagina dell'autore: Pikachu4Ever