MartaSaru: Ti è piaciuto il capitolo? Grazie 1000 ... Hoi, vedi di non esagerare con la pubblicità. Dai che scherzo ... Spero che anche questo cap. ti piaccia.
Dragonball93: Anche a te è piaciuto? Non ci posso credere ... Vegeta continua a farti pena? Beh, allora vuol dire che per il momento stò andando bene ... mi spiace per lui ma dovrà sembrare patetico ancora per un pò ... XP
Questo capitolo è piuttosto breve ... il fatto è che sarà il numero 9 ad essere tremendamente lungo ... ma prima dovrete assorbirvi l'8! Hahaha! Scherzi a parte spero che vi piaccia ... (Ho notato che molta gente legge ma non lascia recensioni il che è un vero peccato per noi scrittori ... aiutateci a capire se stiamo andando bene! Non sempre chi tace vuol dire che acconsente ... ok, dopo quest'ultima sparata me ne filo via).
Baci8 scImMIA
CAPITOLO 8
- IL SOGNO parte 2 -
Il misterioso ragazzo venuto dal futuro era
al mio fianco. Correva velocemente ed era tutto preso dalla fretta che non mi
vide ... forse anche per lui ero invisibile. Aumentò il passo e dopo
pochissimo fu alla sinistra del me stesso più piccolo. Dapprima non si
accorse della presenza del ragazzo poi lo notò ... chi era? Già,
la mia versione da bimbo non l'aveva mai visto ...
« Tu ... Tu chi sei? »
Ci fu un attimo di silenzio in cui si sentitono solo i ciocchi della scarpe
sul pavimento. Il giovane non lo guardò nemmeno quasi se il piccolo principe
fosse un essere insignificante.
« Chi sei? Voglio sapere il tuo nome! Avanti rispondi!! » questa
volta aveva usato un tono di voce molto più alto, era irritato dal giovane
dai capelli color glicine. Il ragazzo del futuro guardò umilmente a terra,
chiuse per un attimo gli occhi.
« Mi dispiace ... non posso dirtelo »
« ....?! » Perchè non voleva rivelare la sua vera identità?
Che diavolo aveva di tamto importante da dover nascondere?
Ci furono altri attimi di silenzio e a mio avviso parevano a dir poco interminabili.
All'improvviso il ragazzo venuto dal futuro si trasformò in un Super
Sayan e creò un fortissimo campo d'energia tutto intorno a sè.
Come era già accaduto con Kaharoth anche stavolta, a causa della forte
aura del ragazzo, il "me stesso" bambino venne sbattuto contro la
fredda parete del corridoio e lì fermò la sua corsa. Anche stavolta
erano riusciti a fermarlo e a superarlo.
Alla fine del corridoio, davanti alla porta metallica, il ragazzo del futuro
sfoderò la lucente spada, premette il bottone rettangolare che era a
fianco della porta ed entrò nella stanza. La porta si richiuse velocemente
alle sue spalle.
Il bambino non aveva assistito a quella scena rapidissima piochè era
troppo preso a piangersi addosso come un vero lattante ... quello non ero io,
io non mi sarei mai comportato in quel modo così poco dignitoso!
Scrollò la testa varie volte. La nuca gli doleva ... poggiò una
mano nel punto in cui gli faceva male, la riportò di fronte agli occhi
e la scrutò per bene: era lorda di sangue. Anche quella ferita ci avrebbe
messo parecchio a cicatrizzarsi ...
Si rialzò in piedi e si incamminò verso la porta di metallo. Più
volte si ritrovò costretto ad appoggiarsi alla parete per non cadere.
Ora era sotto il bottone rettangolare. Si alzò sulla punta dei piedi
... gemette ... le ferite incominciavano a fargli male. Riuscì con la
punta del dito medio a spingere il pulsante e la porta si aprì di scatto.
La stanza era buia e vuota ...
Lo sentii singhiozzare ... patetico!
« Si è portato via il mio sogno ... qualunque esso fosse me l'ha
portato via ... »
Sapevo bene che il ragazzo del futuro era venuto per terminare Freezer ... prima
Kaharoth e poi questo tizio erano riusciti entrambi a superarmi e a portarmi
via l'obbiettivo che mi ero prefissato: sconffigere Freezer.
D'improvviso al centro della stansa comparve una grossa roccia. ( Ma che diavolo
avevo mangiato quella sera? ). Una piccola luce si avvicinò al cumulo
roccioso e poi si espanse fino a prendere le sembianze del giovane sayan ...
sayan ... nutro ancora dei dubbi in proposito. Era seduto sulla roccia in modo
poco composto: una gamba distesa e l'altra piegata vicino al petto tenuta dalle
mani. Sulla sua faccia comparve un sorrisetto ebete ... Guardò nella
nostra direzione e non osò cambiare sguardo. Il volto cambiò quando
notò lo sguardo omicida del bambino ... ecco, adesso mi riconosco!!
« Tu ... chi diavolo sei? ... »
Il bamboccio con i capelli lilla distolse nuovamemte lo sguardo da quello del
bambino e lo volse verso il terreno. Assunse nuovamente quell'aria dispiaciuta.
« Mi dispiace davvero ma non posso dirtelo » Io e il monello ringhiammo
quasi in contemporanea ...
« Non importa, tanto ormai ho già deciso ... »
Il giovane del futuro alzò lo sguardo verso la mia versione minuta «
Che cosa vuoi dire? » aveva uno sguardo che era a metà strada tra
il sorpreso e il confuso ...
« ... Io diventerò il leggendario Super Sayan, schiaccerò
Kaharoth, ammazzerò tutta quella combriccola di deficenti e tutti coloro
che si opporranno a me! ... »
« ... »
Il bambino alzò un braccio e additò con l'indice il "sayan"
seduto «... Ma non ti preoccupare, dopo verrà anche il tuo turno!!
Mostrerò a tutti il mio vero potere e finalmente sarò io, Vegeta,
il vero e unico Super Sayan della leggenda, il più forte dell'universo!
»
Il giovane guardò la mia piccola figura con occhi stralunati, come se
avesse detto una bestemmia. Poi volse nuovamente gli occhi a terra e assunse
uno sguardo ... forse triste ma non ne sono sicuro.
« IO TI AMMAZZERO' CHIUNQUE TU SIA!!! » Anche stavolta la rabbia
e la frustrazione si trasformarono in voce.
Lo sguardo del ragazzo si contrasse in una smorfia di disperazione ... cadde
a terra una piccola lacrima e poi tutto sparì.
Ragazzo e roccia, roccia e ragazzo, nella stanza non vi era più ne l'uno
ne l'altro. L'unica cosa che si vedeva era una piccolissima macchia scura e
circolare sul terreno ...
Comparve un nuovo corridoio. Questo significava che avevamo un nuovo obbiettivo:
la trasformazione in Super Sayan.
Cercò di correre ma le gambe gli dolevano terribilmente. Fu costretto
ad auto-imporsi di rallentare il passo ... ci sarebbe voltuto più tempo
del previsto.
Erano ormai parecchi minuti che percorrevamo quel corridoio e una distaza di
più o meno un metro da una all'altra si vedevano stampate sulla parete
laterale in modo identico una all'altra delle manate rosso sangue.
Cadde più volte a terra ... ma ogni qualvolta che le sue ginocchia toccavano
il gelido pavimento, si rialzava e continuava senza sosta il suo cammino.
La porta sembrava allontanarsi sempre di più ... che il sogno volesse
farsi beffe di me? Probabile ....
Di colpo la luce si spense.
Buio.
Non riuscivo nemmeno a vedere la mia piccola copia ... ma sapevo che era lì
vicino, sentivo la sua debole aura.
Poi sentii delle voci ... No!
No, no, no, no, NO! Non loro ... Vi prego, tutti ma non loro!!
VEGETA SVEGLIATI!! SVEGLIATI DA QUESTO INCUBO!!!
.
.
« HOOOO!!! Tesoro, ma cosa hai combinato?
E' andata via tutta la luce »
« Mi dispiace cara ma è saltato il contatore mentre stavo cercando
di insallare le casse dello stereo ...»
... Continua ...