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Autore: _nekochan_    13/05/2013    2 recensioni
Quante volte i maghi di Fairy Tail hanno ricevuto lettere e multe dal Concilio? Di certo tante. Ma se questa volta il Concilio inviasse una richiesta d'aiuto a tutte le gilde?
Premetto che è la mia prima fanfiction ç_ç
Vabbè buona lettura :)
{Accenni della Nalu}
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dolore. L’unica cosa che Lucy provava in quel momento era dolore. Sentiva la testa girarle più veloce di una giostra in un parcogiochi. Al confronto, quelle trovate nel castello di Faust, il re di Edoras, erano lente come una piccola lumaca. 
Aprì lentamente gli occhi e per poco la retina non bruciò alla vista della luce del sole.

Bruciare.
Fuoco.

Si alzò di scatto. << Natsu!! >>
Incominciava a ricordare. La radura, il ciondolo. L’esplosione.
Si guardò intorno. Era su una spiaggia, forse la stessa su cui erano arrivati quella mattina, ma di Natsu non ce n’era la minima traccia.
Si portò la mano agli occhi per osservare meglio la distesa di sabbia, o per vedere se c’era qualcuno.
In effetti, ora che aveva guardato meglio, notò una figura stesa a qualche metro di distanza da lei.
Iniziò a correrle incontro. << Nastu? Natsu sei tu? >>
Quando però fu a due passi dalla sagoma, si accorse con dispiacere che non era il mago del fuoco.
Capelli biondi, pelle liscia e perfetta, tatuaggio di Sabertooth sulla spalla.

Sting.
Era steso, forse svenuto.

Lucy si accovacciò e iniziò a scuoterlo.
<< Ehii! Svegliati!! >>
Ma il drago bianco non si mosse di un centimetro.
Un velo di preoccupazione calò sulla bionda.
“ E se… No è impossibile.” Pensò la ragazza, senza rendersi conto che aveva iniziato a scuoterlo con violenza.
“ è solo svenuto” continuava a ripetersi, ma non riusciva a convincere nemmeno sè stessa.
A un certo punto il ragazzo assunse un’ espressione infastidita, per poi aprire finalmente gli occhi, che caddero immediatamente su di Lucy.

<< Ma chi…? >> Strizzò gli occhi, per abituarsi alla luce del sole. << Ah… La bionda. Ti dispiacerebbe spostarti? Mi stai facendo ombra. Non posso nemmeno abbronzarmi… tsk. >> concluse sbuffando, come al solito.

Stava prendendo il sole dopotutto. Perchè in un momento come questo, lui prendeva il sole.
Lucy si alzò e calciò con tutta la sua forza e tutta la sua rabbia il dragon slayer , che si raggomitolò e iniziò a emettere lamenti.

<< TU. TU… PENSAVO FOSSI… >> Si fermò  ed evitò di continuare la prima frase. << E INVECE STAVI PRENDENDO IL SOLE? IN UN MOMENTO COME QUESTO? >>

Sting si stava ancora contorcendo sulla sabbia.
<< Ma sei pazza? Cos’hai negli stivali? Piombo? >> disse con  voce debole.
<< Te lo do in testa il piombo! >> rispose la maga, che si stava avvicinando al ragazzo. Aveva un grosso livido proprio sopra lo stomaco.
Forse  - ma forse- aveva esagerato.
“ Se lo merita!” si giustificò. Poi però si pentì e decise di chiedergli scusa.
Ma non ne ebbe il tempo. I due ragazzi alzarono gli occhi al cielo, incuriositi dall’ombra che li sovrastava.
Dovettero mettere meglio a fuoco prima di capire chi si trovava sopra di loro.
<< Lù!! Fortuna ti ho trovata!>> Una voce, che la fece sentire sollevata arrivò dall’alto fino a loro. << Aspetta un attimo… Sting? Che ci fai lì? Happy fammi scendere! >>
<< Natsu! Ugh… Stai diventando anche tu pesante. Sarà colpa di quei “pranzi” orrendi che prepara Lucy. >>
La bionda non sapeva se essere contenta di vederli, o arrabbiata per la frase di Happy. Scelse la seconda.
<< Brutto gattaccio! La prossima volta ti lascio fuori casa digiuno! E appena scendi qui... ti cucino alla brace! >>
Happy, che continuava a sostenere Natsu, fu percosso da brividi di paura.

<< Natsu dobbiamo per forza scendere? Si sta così bene quassù! Potremmo pescare pesci in cielo! >> disse, accompagnato da risatine nervose, simili a quelle di Natsu e Gray con Erza.
Il rosato alzò la testa verso l’exceed. << Happy cosa stai dicendo? Hai bevuto uno degli strani intrugli che fa Lucy? >>

La furia della ragazza era destinata a crescere, a quanto pare.
<< Grr… NATSU! Lascio digiuno anche te! E quando scenderai qui… beh… suppongo di non poterti cuocere alla brace. Non avrebbe effetto. Ma sta tranquillo! Potrò benissimo farti a fette con un coltello e usarti come condimento. >> urlò con tutto il fiato che le era rimasto in gola, cercando di sfoggiare il sorriso più sadico che aveva.
Natsu iniziò a sudare freddo.
Deglutì. << Sai una cosa happy? Non si sta tanto male qui. C’è vento e… e possiamo mangiare le nuvole. >>
Il gattino blu, però, spalancò gli occhi per la preoccupazione e la paura.
<< Natsu… >>
Anche il drago di fuoco era leggermente preoccupato per il tono dell’amico. << Happy cosa c’è? >>
<< Ho finito il tempo di volo. >> Lo disse con un tono assente.
<< NOO! >>
I due, che erano a metri e metri di altezza, iniziarono a precipitare.
<< No… no! >> urlò Sting.
Lucy si voltò verso di lui. << Cosa c’è ora? >>
<< Beh… il tuo caro amato ci sta venendo addosso , se non te ne fossi accorta! >>
La bionda dimenticò la parte in cui lui aveva definito Natsu “ il suo amato” e si girò verso il rosato. << No… Natsu no. Rimani lì! >>
<< COME? >> Ormai era a pochi metri da loro.

Sting continuò a urlare contro il dragon slayer rivale.
<< CHE NE SO! FAI SPUNTARE LE ALI! SEI UNA FATIN… >>
Qualunque fosse il piano folle progettato dal mago di Sabertooth, ormai era troppo tardi. Una grossa nuvola di sabbia si era alzata in quel pezzo di spiaggia, spargendosi anche nell’aria.
Per colpa di Happy, si trovavano in una situazione buffa e imbarazzante al tempo stesso:
Sting, a contatto con la sabbia, era sotto tutti e aveva la faccia di Lucy premuta contro il viso. Lucy stessa arrossì leggermente quando se ne accorse. Ma fu qualcos’altro a farla diventare rossa e a farla urlare.
Natsu, infatti, era steso anche lui sulla sabbia, ma aveva la faccia poggiata sul sedere di Lucy.
<< Non so se sia più pesante la bionda o Natsu-san… ugh… >>
<< NATSU LEVA SUBITO LA TUA FACCIA DAL MIO… DAL MIO… >>
Le parole le morirono in gola. L’imbarazzo era troppo forte, quindi decise di usare il suo famoso “Lucy’s Kick”, mandando Natsu contro una grossa roccia,  poi si alzò.
Il povero Sting si mise prima in ginocchio, stiracchiandosi, e poi si alzò in piedi, notando Happy, che ormai era una sottiletta blu con la coda.
<< Siamo tutti sani? >> Chiese Lucy.
<< Se con sani intendi un gatto spiaccicato, un ragazzo disteso sulla roccia che probabilmente avrà un  trauma cranico e un altro con la schiena indolenzita… Allora si. Siamo tutti sani. >> Rispose ironicamente Sting.

La maga degli spiriti stellari gli lanciò un’occhiataccia, portandosi uno mano sul fianco in segno di leggera rabbia. Ma poi la lasciò ricadere sulla gamba. Si era arrabbiata fin troppo quella mattina.
Una goccia le bagnò la guancia, ancora rossa per l’accaduto di prima.
<< Sta iniziando a piovere. >> sussurrò.
Natsu, che si era ripreso dal colpo di Lucy, si avvicinò. << Conviene entrare nella foresta a cercare la famosa casa del Concilio o un altro tipo di rifugio. >>
<< Si , ma muoviamoci. >>
I tre si addensarono nella fitta foresta, correndo per evitare di bagnarsi.


                                                           ***

“ Allora il tuo cognome sarà Scarlet, come il colore dei tuoi capelli” disse il bambino continuando a toccarle le ciocche di capelli.

“Non perdere Erza…” Sussurrò rinchiuso in una delle celle del Concilio. La sua voce, l’aveva raggiunta.

Tutto, improvvisamente, divenne rosso. Poi arancione. Infine bianco, un biancò che le accecò gli occhi.
<< GERARD! >> urlò, alzandosi di scatto e rendendosi conto di trovarsi su una spiaggia, e che aveva sognato per tutto il tempo. Quanti giorni erano passati? Forse uno. O forse poche ore.
Si portò una mano sulla testa, che continuava a girare, forse anche troppo.
“ Perché ho sognato Gerard?” pensò confusa e un po’ imbarazzata.
Già… perché l’aveva sognato? Una voce sgradevole la riportò alla realta.

<< MY HONEY! Vi siete svegliata! Il mio parfume ha funzionato! >>
Erza si voltò verso il mago con una faccia disgustata e tentò di urlare, ma uscì solo un gridolino smorzato.
<< I- ICHIYA!? >> Si alzò dalla sabbia su cui era stesa, cominciando a sbiancare. << No, ti prego! Lui no! Perché lui? Perché mi odiate? Cosa ho fattoo?? A parte picchiare Natsu e Gray, infilzare Natsu e Gray, minacciare di morte Natsu e Gray, non ho fatto nulla di male!!! >>
Iniziò a correre più veloce che poteva, ma fu inseguita dal mago della Blue Pegasus.

<< SPARISCI! IO ME NE VADO!! >>
<< MY HONEY! Capisco che è difficile ammettere i vostri sentimenti per me, ma non scappatee! Non desiderate abbracciarmi? >>
Erza non si girò e continuò a correre, finchè non entrò nella foresta di fronte alla spiaggia.
Sentiva ancora la sua voce, ma era lontana. Un buon segno. Smise di correre, ma camminava comunque con passo veloce.
“ E ora dove vado? Non ho né una bussola, né altro…”
 All’improvviso si fermò. Sentiva un rumore provenire dai cespugli di quella foresta, proprio come con Natsu.
Si avvicinò, e poi accadde tutto velocemente.
Una mano, probabilmente di un uomo, le premette la bocca, e con le braccia la portò accanto a un tronco. La maga tentò di divincolarsi, ma la presa dell’uomo era forte. Non riusciva nemmeno a concentrarsi per usare il requip. Riuscì però a dare un calcio dritto nello stomaco dell “assalitore” e scampò alla presa. Ma invece di correre, si voltò a guardare la sagoma incappucciata che si contorceva.
<< AHIA! So che pensavi fossi un assassino o qualcosa del genere, ma potevi andarci più piano… >>
Sembrava più la voce di un ragazzo. Un ragazzo che lei conosceva bene.


<< Gerard?! Cosa ci fai qui? Ah e te lo sei meritato il calcio. Potevi semplicemente dirmi “ Erza sono io, Gerard!” senza assalirmi! >>
Il ragazzo si tolse il cappuccio.

<< Lo sai perché sono qui. Lo scopo della Crime Sorcier è quello di trovare Zeref e, come sai, all 99% si trova su quest’isola. >>

Una voce disperata li interruppe.
<< MY HONEY! DOVE SIETE? NON RIESCO A SENTIRE IL VOSTRO PARFUME! >>

Gerard guardò prima l’orribile e disgustoso il bellissimo uomo che camminava nella foresta e poi Erza.
<< Chi è quello? >> Chiese con una faccia da “ dovrei essere geloso?”  ma la ragazza non se ne accorse.

<< Il mio incubo. E ho detto tutto. >> rispose.
Gerard scrollò le spalle, finché una goccia non gli colpì la faccia.

<< Sta per piovere. Erza dovresti venire con me. Meredy e Ultear avranno scoperto altro su Zeref. >>

Erza si limitò ad annuire e iniziò a correre dietro di lui.
 
                                                             ***
In tutto il suo corpo. Il dolore si era insinuato in tutto il suo corpo.
Poi, a un tratto, se n’era andato. Scomparso.
Gray aprì lentamente gli occhi, come se avesse paura di trovarsi la luce del sole ad accecarlo. Invece, si ritrovò a fissare le chiome degli alberi.
Si alzò in piedi, guardandosi il corpo per vedere se c’erano ferite. Ma niente.
Come al solito, era senza maglietta.

<< Anche tu senza ferite eh? >>
Sobbalzò per la voce che lo aveva preso di sorpresa, accorgendosi che era quella di Lyon.

<< Anche tu senza maglietta eh? >> disse dopo un po’.
In effetti, erano entrambi in piedi, senza maglietta, con il busto muscoloso scoperto. Si, qualunque ragazza sarebbe svenuta all’istante. Soprattutto una certa maga dai capelli blu e con un’ossessione per lo stalking. Anzi, per il Gray-stalking.

<< Dove siamo? >> chiese Gray.
Lyon si guardò intorno, poi rispose:
 << Da qualche parte nella foresta. >>
<< Ma dai! Fin qui ci arrivavo anch’io! >>
<< Porta rispetto per il tuo Senpai! >>
<< E da quando lo sei? >>
<< Ero l’allievo più anziano di Ur, quindi lo sono. >>
Gray sospirò e lasciò perdere la conversazione.
<< Lyon… hai ancora la bussola? >> chiese speranzoso.

Per sua fortuna il “Senpai” , a quanto pare, aveva ancora la bussola di Cheria.
<< Cosa hai intenzione di farci? >> domandò Lyon.
Gray assunse una faccia alla “ Elementare Watson!”
<< Idiota cerco di raggiungere la casa che ci ha conservato il concilio… Era a est giusto? >>
<< Sì! >>
<< Allora in marcia! >> Disse il mago della Fairy Tail con un tono ben poco entusiasta.
Chissà quanto ci avrebbero messo. Ma l’importante era raggiungerla. Forse anche gli altri avevano avuto la sua stessa idea.
Cominciarono a camminare, voltandosi solo qualche volta per guardare la bussola.
Dopo un po’ però delle gocce d’acqua bagnarono entrambi gli alchemisti.
<< Pioggia… forse è meglio se ci sbrighiamo. >> sussurrò calmo Gray.
Lyon, invece, si era messo a urlare.
<< JUVIA! JUVIA SEI TU? Lo sapevo che eri quii! >> Cominciò a correre più veloce, ma un sasso gli colpì la testa.
<< MA SEI SCEMO? È semplice pioggia, non è Juvia! >>

“ Se lo fosse, dovrebbero darle il premio stalker dell’anno.” Pensò Gray.
 Quindi, riprese a camminare, sorbendosi i lamenti di Lyon sulla pietra.
Il piano “ rendi più intelligente Lyon con un sasso sulla testa” era fallito.
                                                  
                                                             ***

Cheria detestava quella missione. Con tutta se stessa.
Non solo era esplosa in aria, ma aveva anche avuto un brutto “ risveglio”.
Il dolore non accennava ad andarsene, poi quando si era  svegliata era scomparso.
Si era alzata, pensando di essere sola, e invece si era ritrovata tre scemi della Blue Pegasus che continuavano a seguirla.

<< Cheria-chan, sei così carina quando cammini! >>
<< Sai… saresti un’ottima fidanzata! >>
<< Si… sei carina, lo ammetto. >>

Si fermò e rivolse uno sguardo carico d’odio al trio.
<< LA FINITE?! Va bene che mi seguiate, ma state ZITTI! >> urlò.

Fu a quel punto che Hibiki assunse uno sguardo serio.
<<  Si hai ragione, ti stiamo dando fastidio. Parlando della missione… Visto che abbiamo perso gli altri, non sarebbe meglio se raggiungessimo il punto d’incontro, ovvero la casa del Concilio? >>
Cheria si calmò. << Si hai ragione! Ora prendo la bussola. >>
Infilò la mano in tasca, scavando nel tessuto del vestito. Ma non riuscì a trovare l’oggetto.

<< Non c’è. Probabilmente ce l’avrà Lyon-sama. >> Si portò entrambe le mani in viso. << Ahh, Lyon-sama ha qualcosa di mio con sé! Mi starà ringraziando per averlo trovato utile! Sono così felice!! >>

Hibiki la guardò come di solito si guardano i pazzi. << Ehm… Cheria-chan…
Capisco che tu sia felice per Lyon… MA NOI ORA COSA FACCIAMO?? >>
Cheria, ancora rossa in faccia, lo guardò con la consapevolezza che aveva ragione.

<< Ah… Ehm… giusto. Bah… che senso ha mettere una casa in mezzo a una foresta non lo capirò mai. Comunque, se continuiamo a camminare dovremmo pur arrivare da qualche parte no? >> Appena finì di parlare una goccia le bagnò il vestito.

<< E forse, è meglio se ci sbrighiamo. >> concluse.

                                                              ***
       << Ehi! Svegliati. >>
Ancora non riusciva a sentire bene, ma sentì quella voce che lo chiamava.
Iniziò a muovere lentamente le mani, tastando il terreno. Era nella foresta. Poi, sempre con calma, aprì gli occhi, osservando  le chiome di quegli strani alberi.

Rogue, finalmente, si alzò, trovandosi davanti una ragazzina dai codini blu e il simbolo della Fairy Tail sul braccio. Quando lei si accorse che si era svegliato, le brillarono gli occhi.
<< Stai bene! Che sollievo! Ho usato quasi tutto il mio potere per cercare di svegliarti, ma niente. >> disse.
<< Sei Wendy di Fairy Tail, gisuto? >> Chiese , come per confermare.
La ragazzina annuì.
Il dragon slayer d’ombra si alzò, guardando il paesaggio intorno. Alberi e solo alberi.
Sentì Wendy annusare l’aria, finchè non si fermò e  esclamò : << Sta per venire a piovere. >>
Il ragazzo la guardò stupito. << Puoi sentirlo semplicemente annusando l’aria? >>
<< Ehm… si. >> rispose lei, arrossendo leggermente. << Forse dovremmo raggiungere il ritrovo del Concilio prima che piova davvero. >> aggiunse poi.
Rogue la guardò per un po’. Non sapeva il perché, ma aveva sempre desiderato o un fratello più grande, o una sorellina più piccola, come Wendy. Anche se, quando aveva trovato Sting, Il suo “ drago gemello” era stato comunque felice. Si accorse di aver messo a disagio la dragon slayer, quindi distolse lo sguardo dicendo solo: << Si, hai ragione. >> e iniziò a cammniare con passo svelto.

                                                             ***
Un ragazzo , all’apparenza giovane e dai capelli neri, dello stesso colore degli occhi, camminava silenziosamente nella foresta. Poi mise piede in una delle grotte dell’isola, forse la più grande.
Lì, una ragazza dai lunghi capelli biondi, lo stava aspettando.
<< Zeref… l’hai trovata? >>
Il ragazzo la guardò per qualche minuto, poi rispose: << Si. L’avevo trovata. Era in una radura. Ma non ho potuto prenderla. C’erano delle gilde. Anche la tua, Mavis. Ho riconosciuto Natsu. Ero sollevato che l’avessero trovata loro, ma poi… è esplosa. >>
Mavis lo guardò preoccupata, ma prima che potesse parlare Zeref aggiunse: << Sono più che sicuro che stanno bene. Sono riuscito a sentire le loro voci e la loro magia. >>
Il fantasma biondo tirò un sospiro di sollievo.
<< Ah! Che fortuna! Zeref… Sai chi può averla rubata? >>
Il mago oscuro scosse la testa.
<< No… ma sappiamo entrambi che è meglio ritrovarla e metterla a sicuro. >>
<< Tranquillo… Se c’è una cosa che so, è che la Gilda di Terzo non fallisce mai! >>




Angolo di quella bakata dell’autrice.

Lo so ci ho messo anni ad aggiornare ç_ç ma ho dovuto leggere quella stupenda saga degli hunger games  fare cose importanti ù_ù
Parlando del capitolo…
Non so da dove mi siano usciti Mavis e Zeref, ma ho sempre sperato che ci fosse una “connessione” (?) tra loro.
Comunquee… recensite che voglio sapere cosa ne pensate ç_ç
Sennòo preparatevi a trovarvi un Ichiya in camera che vuole il vostro parfume (?).
   
 
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