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Autore: _TheWayILovedYou    13/05/2013    4 recensioni
Sunshine (selena) quella ragazza che proprio come dice il suo nome (raggio di sole) riesce ad illuminare col suo sorriso una città intera, all'apparenza può sembra dolce e sensibile, ma dietro quella maschera c'è una ragazza forte e determinata che non si ferma al primo ostacolo. Nel susseguirsi della storia incontrerà un ragazzo e lì avrà tutto inizio. Non è una delle solite storie d'amore tutta rose e fiori, beh che dirvi leggete e recensite in tanti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo avrei volentieri preso a schiaffi, ma purtroppo avevo le mani legate così usai le gambe dandogli un calcio beh…lì dove il sole non batte. 

A: Ahhh, fanculo stronza… ma hey baci bene… 

S: Si, grazie questo lo so. 

A: Mmmh molto modesta la ragazza. 

S: Beh si dove la trovi un'altra ragazza perfetta come me? Neanche sulla luna. 

A: Bel caratterino… senti ora vado vedi restare qui in silenzio

*Annuii e andò via* 

Passarono circa 10 minuti dal momento in cui Alien era andato via e cercavo di trovar un modo per slegarmi, quando Bieber apparve in tutta la sua bellezza. 

J: Hey aspetta ti aiuto io. 

S: Juss come hai fatto…

J: http://25.media.tumblr.com/tumblr_m9gh77D5Tq1rdqvdyo1_500.gif  I'm BIEBER baby… 

S: -.- " 

J: Hahahah su Sun scappiamo prima che tornino quei due… 

Cominciammo ad uscire da quel casale e ci rendemmo conto che non sapevamo dove ci trovassimo quando vedemmo Alien che stava tornando. Juss mi prese la mano e cominciammo a correre con Alien che prese a seguirci. Continuavamo a correre senza sapere dove andare quando Bieber girò in una specie di scorciatoia. 

S: Juss dove stiamo andando?

J: Sun fidati, conosco queste zone. Ora non potremmo più tornare a casa mia, non potremmo più restare a Londra, dobbiamo partire…

S: Juss ma dove andremo? E soprattutto Dems è ancora in hotel… 

J: Sunshine non so dove andremo, l'unica cosa sicura è che sarà lontano da qui e anche dall'Italia, che dirti se vuoi puoi andare con Dems, partire e tornare a casa e beh non ci rivedremo più… 

S: Oh no Justin, io non ti lascio. 

J: Sun, ma ricorda una volta entrata dentro non potrai più uscire. 

S: Se entrare equivale a star sempre con te allora beh che aspettiamo…entriamo. 

*mi baciò* 

J: Sun questa notte la trascorreremo nel tuo hotel, perché il primo posto che Alien controllerà sarà casa mia, poi passerà all'hotel, quindi trascorreremo solo questa notte lì, saluterai Dems che tornerà a casa e avviserà tua madre e dopodiché andremo via. 

S: Juss ma… Alien cosa ha contro di te?

J: E' una storia lunga… un tempo lui era un mio grande amico, ma poi un giorno lui ha deciso di far del male a chiunque… Sun anch'io sono un assassino, ma non uccido e non derubo chiunque, lui si, anche gli innocenti, ha scelto quella strada e ora vuole uccidere anche me, ma sa che per farmi soffrire, uccidere me non basta, per questo vuole arrivare a te. Ma non deve osare neanche sfiorarti con un fiore… giuro che lo uccido. 

S: Ti Amo… 

J: Anche io. 

Tornammo all'hotel dove Dems non c'era… provai a chiamarla ripetutamente senza ricevere alcuna risposta… cominciai ad allarmarmi nonostante Justin mi rassicurasse. Avvertii la polizia che mi disse di non preoccuparmi e che mi avrebbero fatto sapere, accesi la TV quando vidi Dems… era in televisione. Era accasciata per terra con tantissime persone che la circondavano, era ricoperta di sangue… non poteva essere capitato a lei… era stata investita da un bastardo ubriaco alla guida e la stavano portando all'ospedale principale di Londra così mi diressi di corsa lì con Justin. 

Dopo circa 10 minuti arrivai da Dems, parlai con i medici che mi dissero che si trovava in coma e che sarei potuta stare con lei solo per poco tempo, così corsi nella sua stanza per poter star più tempo con lei… e poi la vidi. Era lì in quel letto con dei fili attaccati al corpo ed una macchina che continuava a fare "bip", mi sedetti vicino a lei e le presi la mano… cominciai a parlarle di tutti i momenti belli e brutti che avevamo trascorso insieme fin dalla nostra infanzia, dicono che parlare alle persone in coma faccia bene, così ci provai. Le parlai per ben mezzora fin quando quel continuo bip non diventò un rumore assillante e quasi mi scoppiava la testa, avevo gli occhi ricolmi di lacrime e ormai tutto il trucco sciolto, Justin era lì che mi guardava impotente e non sapevamo cosa fare, ora non saremmo più potuti partire e soprattuto non sapevamo se Dems si sarebbe svegliata dal coma. 

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Recensite per il prossimo... scusate se è troppo corto, mi farò perdonare nel prossimo. 

  
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