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Autore: tatarella20    01/12/2007    2 recensioni
Ritornare al passato, non solo con la mente, ma anche con la vita, reincontrare persone che credevi di non rivedere mai più...
Innamorarti, di nuovo...
Sto ripostando la storia, perchè ho voluto cambiare delle cose...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno: Ricomincia così

 

Entrare di nuovo in quel castello per la porta principale, mi faceva un certo effetto, non era cambiato nulla, la capanna di Hagrid fumava come sempre, il giardino era più vivo che mai, e il vecchio e caro platano picchiatore continuava a fare i dispetti a tutti i poveri uccellini che gli passavano accanto.....Quella scalinata in marmo, che ti accoglieva appena entravi, era tirata a lucido come voleva la miglior tradizione, e su ad  attendere i ragazzi c’era la cara e vecchia vicepreside: la professoressa McGranith.

 

Arrivai prima degli alunni e salii quella scala con foga, fermandomi solo quando fui di fronte alla prof, le sorrisi, e lei quasi inaspettatamente mi abbracciò, non lo aveva mai fatto prima d’ora, ma quel gesto mi diede la forza per iniziare il mio nuovo lavoro...

 

“Ben tornata a casa Hermione!” mi disse.

 

“Grazie mille per l’accoglienza e per il lavoro che mi ha offerto!” le risposi.

 

Avrei voluto continuare a chiacchierare con lei, ma i ragazzi stavano entrando, e io, quale insegnante, avrei dovuto raggiungere i miei colleghi al tavolo...

 

Quando entrai in quella sala da una porta laterale, il respiro per un istante mi si fermo in gola, senza accorgermene venni stritolata nell’abbraccio di Hagrid, che da quanto vedevo non era cambiato per niente, la barba folta e la lacrima facile, non erano scomparsi....

 

Mi sedetti accanto a lui dopo aver salutato Albus Silente, il nostro adorato preside, e iniziai a chiacchierare con lui di quello che avevamo fatto per dieci anni. Lui mi raccontò della sua vita ad Hogwartz, io della mia misera vita a Londra, dei miei studi. Mi chiese di Harry e Ron, ma sfortunatamente non gli seppi dire più di quanto lui sapesse già(Hagrid mentiva).

 

Con malinconia iniziai a pensare al primo giorno di scuola, a come ci eravamo conosciuti, e di come le nostre avventure ad Hogwartz erano ancora sulla bocca di tutti. Impossibili ne da cancellare, ne da imitare....

 

Hagrid mi diede una gomitata e disse “Eccoli”. Io massaggiandomi il mio povero braccio dolorante, mi alzai insieme a tutti gli altri insegnanti.

 

Fù come una folgorazione.

 

Guardando tra i bambini che entravano, ne vidi uno che mi lasciò di stucco, occhi azzurri, glaciali, e capelli biondissimi. Di getto pensai‘Draco?’, ma pensandoci e guardandolo con più attenzione, riconobbi gli occhi dolci e delicati di Calì, era suo figlio.

 

Quando la professoressa McGranith lo chiamò, rimasi scioccata, era veramente un Malfoy, ma il suo nome era Lion, la sua determinazione nel salire le scale, e lo sguardo freddo erano le caratteristiche tipiche di suo padre, e da buon Malfoy venne assegnato, dal cappello parlante, ai Serpeverde.

 

Il nome che la McGranith disse successivamente, attirò ancora di più la mia attenzione.

 

“Richard Weasley”, rosso come il padre, ma con gli occhi della madre Cho. Mi ricordo quando Ron dieci anni fa, venne da me e mi disse: ‘Sai, mi sono innamorato di Cho’, io ricordo che rimasi allibita, ma ne fui felice, ancora meglio ricordo il loro matrimonio, lei era bellissima, lui era imbarazzatissimo, ma in fondo aveva quel tocco di eleganza e di originalità che contraddistingueva la sua famiglia.

 

Anche Richard venne assegnato ai Griffondoro, come tradizione.

 

Io mi concentravo divertita a guardarli, mentre loro, si salutavano, e si sedevano nelle rispettive case, un Malfoy e un Weasley erano tornati ad Hogwartz per combinare casini, ci mancava un Potter, e il trio si sarebbe completato....

 

Mentre parlottavo rilassata con Hagrid, senti un cognome famigliare, “James j. Potter”, io quasi sconvolta mi voltai verso questo bambino dagli occhi verdi, e ne rimasi colpita. Guardai Hagrid e mi disse “Sai....quando mi hanno detto che non vi frequentavate più, mi sono chiesto di chi fosse quello splendido bambino, poi mi hanno riferito che si è sposato, ma che gli è morta la moglie, lasciandogli un figlio di pochi mesi, da allora James j. e Harry vivono a Londra” io guardai Hagrid e poi guardai James j., che era identico ad Harry quando aveva la sua età, occhialini tondi, viso magro, e tutte le caratteristiche per diventare un bel ragazzo..... 

 

Ora da buona ex Griffondoro, mi sarebbe piaciuto vedere una ragazzina riccia, che delicatamente si sedeva al tavolo con James j. e Richard, ma non fù così. Vedendoli parlottare tra loro, mi diede una fitta di malinconia, che scomparve quando mi resi conto di essere la loro insegnante. 

  
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