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Autore: Sayuri_92    13/05/2013    1 recensioni
Shikaku, un intelligente e calmo Shinobi. Yoshino, una scorbutica ed aggressiva Kunoichi. Questi due ragazzi sono destinati a diventare i genitori di Shikamaru, ma come sono finiti insieme? Ecco la mia personalissima storia su come è nato il loro amore. Una coppia insolita, ma ho notato che storie su di loro quasi non ce ne sono. ShikakuXYoshino centric, accenni KushinaXMinato.
Dalla storia: “ Premetto che non ho mai creduto alle voci che si spargono in giro. Valuto sempre con i miei occhi com'è veramente una persona e poi ... circa due settimane fa ti ho vista seduta su una panchina, con un fiore in mano … ” iniziò a spiegare il castano, spostando lo sguardo verso di lei. “ … ed hai sorriso. Eri pensierosa e forse credevi che nessuno ti vedesse, ma io ero lì ed è stato in quell’occasione che ho capito che ogni tanto sorridi anche tu e diamine … era il più bel sorriso che avessi mai visto. ” terminò di dire, fornendo la risposta a tutti i suoi dubbi. ||| Buona lettura =)
Questa storia partecipa al contest "Dear Winter" indetto da Denbisara.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Shikaku Nara, Yoshino Nara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Capitolo 7 -
Più forte del dolore
 
Yoshino ghignò, osservando il bestione avvicinarsi a lei. Non aveva paura, o meglio, un poco ne provava, ma perlomeno era riuscita a salvare Shikaku. Non ce l'aveva fatta con i suoi genitori e non voleva che accadesse la stessa cosa con il suo fidanzato.
" Se speri che ti riveli delle informazioni, ti sbagli di grosso. Non parlerò, nemmeno se torturerai lei. " disse il Nara, cercando di convincerlo delle sue parole. Anch'egli stava applicando la psicologia inversa e sperava vivamente che il nemico cadesse nel suo tranello e lasciasse stare Yoshino.
" Ottimo tentativo, ma voglio verificare con i miei stessi occhi. Sono dell'idea che non riuscirai a sopportare a lungo le sue grida. " asserì il biondo, facendo un cenno con la testa al suo subordinato.
Il bestione, senza pensarci due volte, afferrò il frustino del suo capo, costringendo la castana ad abbassarsi, facendola poggiare sulle ginocchia. La fece mettere di spalle, avendo così la sua schiena a portata di frusta.
Con un gesto netto, le strappò parte della maglia, scoprendola dalle scapole alla zona lombare.
Shikaku non potè far a meno di ringhiare rabbioso, sforzandosi di trovare una soluzione, ma quando alle sue orecchie giunse il suono della prima frustata, il suo cervello smise di pensare ed il suo cuore andò in frantumi.
Yoshino si sforzò di non emettere alcun suono, di non dare soddisfazioni al nemico e preoccupazioni al fidanzato, ma ogni volta che quella corda scavava le sue carni, il dolore si intensificava sempre di più, fino a costringerla ad urlare in modo straziante.
Non aveva mai subito torture ed era sempre stata convinta che non fosse così terribile, o meglio, che riuscisse a sopportarle. Solo in quel momento si rese conto di quanto la realtà fosse diversa, che tutte le ferite ricevute in battaglia erano niente in confronti a colpi ripetuti che si era consapevoli di ricevere.
" Quando ne avrai abbastanza, dimmi pure. Possiamo continuare ancora per molto. " disse il biondo, volgendo lo sguardo verso Shikaku.
Il Nara strinse i pugni, speranzoso che quell'agonia finisse al più presto. Se solo non avesse avuto quelle corde a risucchiargli tutte le energie, li avrebbe uccisi uno ad uno.
Un nuovo grido uscì dalla bocca di Yoshino. Non riuscì più a sorreggersi da sola, cadendo in avanti, inerme e con la schiena totalmente insanguinata.
Il dolore era così acuto che a breve avrebbe perso i sensi, ma quei Ninja della Roccia non sembravano minimamente intenzionati a concederle il sollievo dello svenimento.
Un cenno del biondo bastò a far fermare il bestione che, con forza inaudita, afferrò la castana per i capelli, scaraventandola verso Shikaku. Quest'ultimo, seppur avesse le mani legate, cercò di attutire come meglio poté la sua caduta, così da non procurarle ulteriori danni.
" Torneremo tra qualche ora. Tortureremo ogni volta la ragazza, perciò pensaci bene, stupido Ninja di Konoha. Chissà quanto riuscirà a resistere ... magari morirà, magari sopravviverà tra atroci sofferenze. " mormorò il Ninja della Roccia, uscendo dalla cella insieme al bestione. Le loro risate si udirono per diversi secondi, per poi svanire.
Il Nara digrignò i denti, scostando lo sguardo verso la fidanzata. Era inerme addosso a lui, probabilmente semi cosciente.
" Adesso troviamo il modo di fuggire. " disse Shikaku, imperativo.
" Non sarebbe male ... come idea. " balbettò la castana, tirandosi su a fatica, quel tanto che bastava per guardarlo in faccia e stare seduta.
" Per questo non saresti dovuta venire. Io posso sopportare, tu a quanto pare no. " sibilò il castano, non riuscendo a guardarla negli occhi.
" Non ti devi preoccupare per me, anche se fa male ... posso sopportare. " disse la Kunoichi, scrutandolo con la coda dell'occhio.
" Non potrai sopportare a lungo. Troverò un modo per tirarci fuori da questa situazione. " mormorò lo Shinobi, facendo appello a tutta la sua intelligenza. " La schiena ... ti fa molto male? " chiese successivamente, trovando il coraggio di voltare lo sguardo verso di lei.
" Il dolore si attenua pian piano." mentì Yoshino, provando a nascondere un'espressione sofferente, con scarsi risultati.
" Adesso siamo in due ad aver bisogno di un medico. " sibilò l'uomo, pensieroso. " Dobbiamo trovare un modo per fuggire prima del loro ritorno, non voglio assistere ad un'altra scena del genere. " proseguì, guardandosi attorno, alla ricerca di qualcosa che potesse tornargli utile. 
" Sì, dobbiamo trovare un modo di fuggire ... " confermò Yoshino, accasciandosi di lato, fino a poggiare la testa sulla spalla del castano, debole e stanca. Desiderava chiudere gli occhi, non riusciva più a tenerli aperti.
" Ohi, ohi ... cerca di restare sveglia, non addormentarti. " disse Shikaku, allarmato.
" Sono stanca ... e ho freddo, tanto freddo. " sibilò la Kunoichi, tremando. Era inverno ed in quella cella c'era anche una piccola finestrella con le sbarre che permetteva all'aria fredda di entrare. Oltretutto stava anche nevicando e ciò non giovava alle loro condizioni. Lui era più forte fisicamente, ma Yoshino non ce l'avrebbe fatta, soprattutto dopo l'ingente quantità di sangue perso.
Shikaku storse le labbra, facendola sedere tra le sue gambe. Aveva le mani legate e non poteva abbracciarla, ma almeno standogli vicino le avrebbe trasmesso un po' di calore.
" Sono felice di essere venuta ... " mormorò la castana, facendo inarcare un sopracciglio al fidanzato.
" Tu sei matta. " commentò il Nara, guardandola in modo dolce. Gli faceva tenerezza e si sentiva in colpa per ciò che stava passando.
Yoshino non rispose, chiudendo gli occhi. Aveva perso i sensi e ciò scaturì un'immensa preoccupazione nel cuore di Shikaku. Doveva liberarsi di quelle corde al più presto ed evadere di lì.
Le forzò più e più volte, tanto che perse la cognizione del tempo, non accorgendosi che fossero passate già un paio d'ore.
I loro due aguzzini tornarono, con un'aria più odiosa della precedente.
Il Nara si mise subito sulla difensiva, temendo per le sorti della fidanzata. Era già priva di coscienza, non avrebbe potuto subire altre torture, o sarebbe stata la fine per lei.
" Noto con piacere che la ragazza ha gradito il nostro trattamento. " commentò il biondo, scrutando i due Ninja di Konoha.
" Lo sai che ti farò a pezzi? " disse Shikaku, assottigliando gli occhi. 
Lo Shinobi della Roccia accennò un ghigno, scambiandosi un'occhiata con il bestione. Quest'ultimo uscì dalla cella, tornando poco dopo con un secchio d'acqua gelata. 
Il Nara sgranò gli occhi, conscio di cosa volesse fare. Non riuscì ad impedirlo, beccandosi insieme a Yoshino quella secchiata ghiacciata. Ciò bastò a far rinvenire la castana, che sgranò gli occhi, iniziando a tremare ancora di più. 
Il bestione, senza troppi complimenti, si avvicinò alla coppia di prigionieri, afferrando per i capelli la ragazza, fino a trascinarla al centro della cella.
" Devo dare l'ordine di torturarla ancora o ti decidi a parlare? " domandò il biondo, osservando Shikaku. Era sicuro che avrebbe ceduto prima o poi, che il suo metodo sarebbe servito a farlo parlare.
Tuttavia, il silenzio del Ninja di Konoha bastò come risposta. Con un cenno del capo, diede l'ordine di torturare nuovamente Yoshino.
Shikaku si sentiva impotente. Non sapeva cosa fare, come uscire da quella situazione. Forzò ancora una volta le corde, nella vana speranza che si rompessero, ma ciò non accadde.
Il bestione, questa volta, iniziò a colpire la Kunoichi con un bastone, mirando a viso, braccia e gambe, facedo ben attenzione a non ammazzarla. Voleva procurarle dolore e farla restare cosciente, così che patisse le pene dell'inferno.
" Basta così. A quanto pare le sue urla non servono a molto. " disse improvvisamente il biondo, facendo fermare all'istante il compagno.
Shikaku rimase perplesso, cercando di prevedere la sua prossima mossa. Sperava che si sarebbe finalmente concentrato su di lui, lasciando perdere la fidanzata.
" Hai deciso di comportarti da uomo e prendertela con me? " chiese il Nara, provocandolo volontariamente.
" No, ho semplicemente scelto di cambiare metodo di tortura." mormorò il nemico, facendo cenno al subordinato di scansarsi.
Si avvicinò alla ragazza inerme, rannicchiata al suolo, immersa in un bagno di sangue.
" Sei un bastardo. Non hai ancora capito che così non otterrai niente? " sibilò il Nara, cercando di nascondere la sua rabbia.
" Vedremo come reagirai a questo ... " mormorò il biondo, sorridendo in modo ben poco rassicurante. Avvicinò una mano verso Yoshino, girandola e facendole poggiare la schiena sul freddo pavimento. Ciò la fece raggelare ancora di più e servì anche a procurarle un immenso dolore. Le ferite delle frustate erano ancora aperte e le bruciavano da morire.
Con un gesto netto, quello Shinobi della Roccia le strappò via ciò che restava della sua maglia, lasciandola in reggiseno.
Sia Yoshino che Shikaku sbarrorono gli occhi, non aspettandosi una simile mossa.
" C-Che vuoi fare? " balbettò la castana, terrorizzata per ciò che sarebbe potuto accadere.
" Ma che razza di uomo sei? Semttila, bastardo! " sbottò Shikaku, perdendo letteralmente le staffe. Tutto poteva sopportare, ma non una violenza sessuale su una donna. Era il gesto più ignobile e miserabile che un individuo potesse commettere, soprattutto perché la ragazza in questione era la sua fidanzata.
" Voglio proprio vedere se parlerai, adesso ... " mormorò il biondo, poggiando una mano sul seno di Yoshino, la quale tremò in maniera più vistosa e questa volta non era per il freddo.
Mai nessun uomo l'aveva toccata in determinate zone, nemmeno Shikaku.
" F-Fermati ... " balbettò la Kunoichi, terrorizzata.
" Smettila, lasciala stare!" sbottò ancora una volta il Nara, agitandosi più che mai. Forzò ancora una volta le corde, ma non ne volevano sapere di arrendersi alla sua forza.
" Vedo che ti stai infervorando ... allora questo genere di torture ti fanno più effetto. " sibilò lo Shinobi della Roccia, ghignando. Posò un rude bacio sulla guancia della castana, costringendola successivamente a donargli le sue labbra. Fu inutile per Yoshino agitarsi, non c'era verso di sfuggire a quei tocchi violenti, a quelle labbra viscide. 
" Lasciami, lasciami ... lasciami stare! " gridò la Kunoichi, non riuscendo a sopportare una simile umiliazione, una tortura tanto crudele.
" Shikaku! " urlò nuovamente la castana, voltando lo sguardo verso il fidanzato, alla ricerca di aiuto.
Un grido disumano fuoriuscì dalla bocca di Yoshino quando il nemico le sfiorò le zone basse, un grido che bastò al Nara a trovare la forza necessaria di rompere quelle dannate corde.
Il corpo del biondo si bloccò improvvisamente. Le sue mani non toccarono altro ed uscirono lentamente dai pantaloni della fanciulla.
Yoshino fissò sconvolta il nemico, scostando lo sguardo verso Shikaku, finalmente libero. Aveva utilizzato la tecnica del controllo dell'ombra, potendo in tal modo manovrare le movenze del nemico. 
Il bestione provò subito a colpirlo, venendo rispedito indietro con un calcio. Non era un granché nel corpo a corpo, era evidente che fosse tutto fumo e niente arrosto. 
La rabbia di Shikaku era immensa in quel momento, così grande che non esitò ad utilizzare la tecnica dello strangolamento dell'ombra. 
Non si fermò quando il nemico svenne e proseguì con il soffocamento, intenzionato ad ucciderlo. Una volta raggiunto il proprio obiettivo, scattò verso la fidanzata. La prese tra le braccia, alla ricerca di un modo per uscire da quel covo. Se ne sarebbero andati entrambi, sarebbero tornati assieme a Konoha. 
 
Shikaku, nonostante la ferita al ventre, era riuscito ad eludere la sorveglianza e mettere K.O. coloro che l'avevano visto. Erano tutti Ninja di bassa lega ed alla fine era fuggito da quel postaccio, ma le condizioni di entrambi lo impossibilitarono ad andare troppo lontano. Oltretutto faceva molto freddo e la neve non aiutava, così il Nara prese la decisione più ovvia: rifugiarsi in una grotta e riposarsi un po'.
Il castano si sedette a terra, poggiando la schiena alla rocciosa parete. Teneva ancora tra le braccia Yoshino, non avendola lasciata nemmeno per un istante. Non l'aveva mai vista così sconvolta. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto e non aveva più reagito a nulla. Oltretutto tremava, ma ciò era sicuramente determinato dal freddo. Indossava solo il reggiseno e le temperature erano veramente molto basse.
Con estrema fatica, Shikaku si sfilò la sua pesante maglia a maniche lunghe, infilandola impacciatamente alla fidanzata. Mai si sarebbe approfittato della situazione ed il suo occhio non era caduto nemmeno una volta sulle sue beltà.
" Fa freddo ... indossa anche le maniche. " sussurrò il Nara, ma lei rimase immobile, senza reagire in alcun modo. Il calore della maglia non sembrò darle alcun sollievo e continuò a tremare, forse anche più di prima. 
" Yoshino ... " mormorò nuovamente lo Shinobi, tenendola stretta tra le braccia. " ... mi dispiace per quanto successo, non sono riuscito a svolgere il mio dovere da uomo, non sono riuscito a proteggerti. " proseguì, con tono colpevole.
" Non è colpa tua ... " si limitò a dire la castana, mantenendo lo sguardo basso.
Shikaku la fissò serio, non riuscendo a darsi pace.  Se lei era ridotta in quello stato, la colpa era solo sua.
" Dobbiamo tornare a Konoha ... hai bisogno di cure immediate. " sibilò il Nara, cercando di ignorare il freddo. 
" Non voglio tornare da loro. " balbettò Yoshino, con la voce incrinata.
" Loro? Loro chi? " chiese lo Shinobi, non riuscendo a comprendere. 
" Non voglio tornare lì. " sussurrò la castana, raggomitolandosi su se stessa. Si portò le mani tra i capelli, strizzando gli occhi. Stava per piangere, l'avrebbe capito anche un idiota.
" Non tornerai lì, non lo permetterò. Ti prometto che, d'ora in poi, ti proteggerò a qualsiasi costo. " 
Un giuramento quello che fece il Nara, una promessa che avrebbe mantenuto  a costo della sua stessa vita.
" Io nemmeno volevo diventarlo un Ninja, non volevo fare questo nella mia vita. " iniziò a farneticare Yoshino, confessando un segreto che si era sempre tenuta dentro.
Shikaku rimase silente, ascoltando quanto avesse da dire.
" L'ho fatto solo perché i miei genitori lo desideravano, perché sarebbero stati orgogliosi di me e perché così nessuno mi avrebbe mai messo i piedi in testa, ma alla fine ci sono comunque riusciti. Io non volevo tutto ciò, volevo essere una semplice cittadina, lavorare in una pasticceria. Non volevo questo! " sbottò la Kunoichi, scoppiando a piangere. Si sentiva debole, indifesa, ma soprattutta macchiata in modo indelebile.
" Se non volevi essere un Ninja, non saresti dovuta diventarlo. " disse il Nara, carezzandole delicatamente i capelli.
" Ed ora sto anche piangendo come una stupida. Sono solo un fallimento. " balbettò la Kunoichi, coprendosi il volto con le mani.
" Sfogati, Yoshino. Con me puoi farlo. Non sei nè una stupida, nè un fallimento. Quando torneremo alla nostra vita normale... vedremo anche di realizzare i tuoi sogni, quelli veri, intendo." mormorò il castano, dolce nel suo dire.
" Shikaku ... Shikaku ... " si limitò a ripetere la ragazza, singhiozzando come una bambina.
Il Nara iniziava a sentirsi debole e stanco. Era certo che a breve avrebbe perso i sensi e tutto quel freddo non giovava minimamente. Oltretutto anche la fidanzata era debole e fin troppo sconvolta. Avrebbe ceduto a breve.
Con tutte le forze rimaste nel suo corpo, lo shinobi si alzò in piedi, prendendo in braccio Yoshino. Barcollando, si diresse verso l'uscita della caverna, ma fu costretto a fermarsi. Forse si trattò di una piccola valanga, forse di un accumulo di ghiaccio diventato troppo pesante, fatto sta che l'uscita venne bloccata dalla neve. Il duo era troppo debole perché potesse far qualcosa per uscire ... Erano in trappola.

To be continued ...

Ed eccomi qua con un nuovo aggiornamento :) Se possibile, questo capitolo mi convince ancora meno del precedente, ma sorvoliamo xD Spero che vi sia piaciuto!  Ci vediamo al prossimo aggiornamento >.< mancano solo due capitoli alla fine :) Fatemi sapere che ne pensate! Bye!

Sayuri_92
   
 
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