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Autore: AbercrombieeBitch    13/05/2013    3 recensioni
"Noi possiamo stare insieme Eve perchè io ti amo,amo il modo il cui ti sposti i capelli da davanti il viso o come ti mordi il labbro quando sei nervosa,amo quando ti senti in imbarazzo perchè ti bacio davanti ai miei amici o quanto fai finta di essere offesa,amo il modo in cui solo tu mi fai sentire vivo e felice"
"Tu credi nell'amore Harry?"
"Solo dopo averti incontrato"
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Spero che l'introduzione vi abbia incuriosite,se siete interessate non dovete fare altro che cliccare ed immergervi nella mia storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  •  

                                                                              Sam








    Sam Parker non era una ragazza aggressiva, anzi era la ragazza più gentile e generosa della Holmes Chapel High School. Era molto apprezzata come ragazza, voti molto alti, viso angelico, fisico perfetto e capo delle cheerleader fidanzata con il capitano della squadra di nuoto.
    Odiava essere chiamata perfettina, odiava il suo ragazzo quando era troppo assillante, odiava il latino anche se lo studiava, odiava il viola e il padre quando era nervoso.
    Quel giorno sarebbe entrata in seconda ora e come al solito si ritrovava davanti al suo armadio a cercare di risolvere il suo solito dilemma: cosa mettere?
    Lei e Evi avevano un guardaroba che poteva far invidia a chiunque! Quello che prevaleva di più però erano i vestiti a fiori che entrambe amavano alla follia così scelse uno di quelli, un paio di ballerine e la solita borsa con i libri.
    Chuck, il suo ragazzo storico da ormai due anni, la aspettava in macchina.
    “Sei in ritardo” le fece notare.
    “Non sono dell’umore di risponderti!” fu l’acida risposta della bionda.
    “Chi voleva litigare!”
    “Beh ogni volta che mi parli ormai inizi con una polemica, quindi non so...dimmi te!”
    “Sam scusa non volevo” disse Chuck mortificato.
    La ragazza si coprì il viso con le mani in segno di disperazione: odiava quando faceva così.
    “Non chiedermi scusa” disse acida.
    L’inizio giornata per Sam non era andato affatto bene e si augurava che il resto andasse meglio.
    Le ore di lezione passarono in fretta come sempre e come ogni giorno si ritrovava a pranzo con le sue migliori amiche: Holly e Leah.
    Non potevano essere più diverse tra loro! 
    Leah: capelli biondi e lucenti come l’oro, occhi scuri, fisico asciutto, attraente e vice capitano delle cheerleader.
    Holly: capelli rossi, occhi azzurri, anche lei magra ma con precedenti di obesità che risalivano a tre anni prima, ex-autolesionista e artista pazza, almeno così la definivano.
    “Eii bella bionda!” salutò Leah.
    “Senti chi parla” le fece la linguaccia la ragazza.
    “Guardatevi tutte bionde cotonate mentre io l’unica sovversiva dai capelli rossi” Holly glielo ripeteva sempre.
    “Si Anna dai capelli rossi” rise Leah.
    “Mi chiamo Holly!” fece la linguaccia la rossa.
    “Holly dai capelli rossi” la prese in giro Sam.
    “Ciao” salutò Eve sedendosi al tavolo attirando l’attenzione delle ragazza.
    Ovviamente era seguita da Perrie e Eleanor, le sue due migliori amiche.
    Sam era sempre stata un po’ gelosa di quelle due per quanto le fossero simpatiche, ma aveva la sensazione che le stessero portando via sua sorella. Ma alla fine scacciava via quei pensieri perché nessuno poteva separarle: avevano un rapporto troppo speciale.
    Le riflessioni si Sam però vennero bruscamente interrotte da Alan e Matt.
    “Salve meraviglie!” le salutarono.
    “Matt che diavolo ci fai qui?” chiese la bionda sorpresa di vedere suo fratello maggiore a scuola.
    Matt frequentava l’università a Oxford e non veniva quasi mai a fare visita alla sua vecchia scuola da ormai due anni.
    “Colpa di Alan” si giustificò il ragazzo facendo sbuffare l’amico.
    “Non è colpa mia se devo venire ad aiutare la vostra squadra di basket” rispose l’altro.
    Iniziarono a scherzare fino a quando non vennero interrotti. Era Chuck.
    “Scusate!” disse bruscamente.
    Tutti si girarono verso di lui e notarono la sua espressione leggermente alterata e lo sguardo dritto verso la sua fidanzata.
    “Chuck!” disse la bionda.
    “Sam dobbiamo parlare” ordinò.
    “Non vedi che sto pranzando con mio fratello?!”
    “A me non interessa, ho bisogno di parlarti!”
    Matt fece per alzarsi per massacrarlo e per difendere sua sorella, ma la bionda gli fece di no con la testa e lui sbuffò.
    “Noi andiamo” disse Matt allontanandosi con Alan.
    Rimasero solo Sam, Chuck, Holly, Leah, Perrie, Eleanor e Eve al tavolo. 
    La coppia si spostò a parlare andandosi a sedere in un tavolo non molto distante dal precedente. Si vedeva quanto la bionda fosse alterata dal comportamento brusco che aveva avuto il fidanzato. I due rimasero in silenzio per un po’ a fissarsi con sguardi glaciali.
    “Mi vuoi spiegare che cosa ti è preso?” chiese Chuck.
    “Cosa mi è preso?! A me lo chiedi?! Cosa diavolo ti è preso a te?!! Polemizzi qualsiasi cosa, sei diventato un lamento continuo, in più interrompi il pranzo in una maniera a dir poco maleducata!” sbottò Sam furiosa.
    Beh tu stavi facendo la gatta morta” cercò di giustificarsi lui.
    La ragazza lo guardo furibonda “Gatta morta?!IO?!!”
    “Già con quel ragazzo, l’amico di tuo fratello”
    “Ma sei scemo?! Alan?! Lo conosco da quando sono nata! E’ un secondo fratello per me razza di idiota!”
    Chuck sembrava mortificato e dispiaciuto per quello che era appena accaduto, ma ormai il danno era decisamente fatto.
    Sam si guardò intorno e notò sua sorella seduta al tavolo da sola che la fissava intensamente.
    “Senti ci vediamo all’assemblea” disse la bionda.
    “E tu dove vai adesso”
    “Da mia sorella”
    La ragazza raggiunse sua sorella e insieme si avviarono verso l’auditorium.
    “Successo qualcosa con il cazzone?” chiese scettica.
    “Da cosa lo hai notato?” ridacchiò la bionda.
    “Oh beh diciamo che non sarebbe la prima volta”
    “Decisamente!” rise la ragazza.
    “Non capisco perché non lo lasci…insomma nemmeno lo ami più” disse l’altra.
    “Perché comunque gli voglio bene e non mi fa di farlo soffrire”
    Eve sbuffò dato che per lei era una cosa inconcepibile e Sam lo sapeva benissimo.
    Entrarono nell’auditorium dove Eve si andò a sedere vicino ai suoi amici, mentre la bionda andò a sedersi accanto a Leah, Holly, Mike che era il fidanzato di Leah e Seth.
    “Ce l’hai fatta!” commentò Leah.
    “Non mi lasciava andare”
    “Perché non ti sei andata a sedere vicino a lui?” chiese Seth indicando con la testa il gruppetto di Eve.
    Chuck era il migliore amico di Simon e Jake e stavano sempre insieme, cosa che per Sam ormai era diventato insopportabile.
    “Non mi andava” rispose semplicemente la bionda.
    Il preside iniziò a presentare i One Direction, la band di Harry Styles, il ragazzo riccio che frequentava prima la loro scuola, Anche Sam se lo ricordava perfettamente e si ricordava anche che a volte usciva con loro, con il gruppetto, prima che diventasse famoso.
    Il concerto non durò molto ma il casino che ci fu dopo non finiva mai.
    Sam prese la palla al balzo, cercando di non farsi vedere da Chuck che sicuramente le avrebbe dato un passaggio a casa e in seguito avrebbero litigato perché lei non si era seduta accanto a lui, uscì dall’auditorium e si incamminò per i corridoi.
    Decise che avrebbe preso l’autobus che tanto odiava, ma odiava di più Chuck e i suoi terza gradi da paranoico.
    All’uscita incontrò Alan, l’amico di Matt, che si fumava una sigaretta.
    “Eii” la salutò.
    “Ciao… Matt?” 
    “E’ andato via, doveva tornare all’università” rispose il ragazzo.
    La bionda annuì e tirò fuori il l’iPhone che ormai gli vibrava da un pezzo: 12 chiamate perse e 1 messaggio.
    -Sto arrivando all’ingresso, aspettami lì –C- 
    Sam  andò in panico non sapendo cosa fare e fece la prima cosa che le venne in mente.
    “Alan ti prego dammi un passaggio” lo supplicò.
    “Va bene”
    Sam si mise sottobraccio al ragazzo e asi avviarono verso il suo Range Rover.

    Il tragitto fu molto silenzioso ma fu Alan ad interromperlo.
    “Problemi con quel tipo?”
    “Già” 
    “Sembra un idiota” commentò Alan.
    “E lo è!” confermò la ragazza.
    Ormai erano arrivati davanti casa Parker e il ragazzo spense il motore.
    “Ci si vede” salutò Sam.
    “Lo spero” disse il ragazzo facendo arrossire la bionda che chiuse in fretta lo sportello ed entrò in casa.



    Ciao cucciole:))

    Sono tornata con il secondo capitolo,questo è dedicato a Sam la sorella di Eve.
    Non ho molto da dire visto che qui ho voluto descrivere un personaggio abbastanza important della scuola:)
    Nl prossimo capitolo posso dirvi solo che ci sarà un party.PARTY HARD,Oh yesss.AHAHAHAHHA ok basta
    Comunque spero che vi piaccia e recensiate.
    Un bacione e alla prossima

    AbercrombieeBitch

     
     
     
  
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