Fanfic su artisti musicali > Nicki Minaj
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Autore: raawrnicki    13/05/2013    0 recensioni
Uno dei ragazzi afferrò la bottiglia, girandola. Restai ad osservare la punta, senza fiatare.
Un giro, due giri, cominciai a contare i giri della bottiglia di Tequila. Quattro. La punta indicò l'unica ragazza presente oltre a me.
I suoi capelli scuri scendevano lungo una spalla, mentre dall'altro lato erano rasati. Aveva un paio di occhi verdi che mi apparvero vitrei.
Indecifrabili.
La sua espressione era scocciata, quasi annoiata. Non potei non notare la sua bellezza.
Lo stesso ragazzo di prima tornò a girare la bottiglia, sorridendo.
Stavolta si fermò di fronte a me. Alzai lo sguardo, la ragazza mi fissava.
"Mi dispiace Noah, ma in questo momento vorrei essere Rih!" disse un ragazzo, ricevendo una pacca non molto amichevole da Noah, che continuava a fissarmi.
Intanto la ragazza, che avevo capito chiamarsi Rihanna, mi si piazzò di fronte, senza staccare gli occhi dai miei..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1. 

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"Mi sei mancata, Nicki. Che ne dici di andare? Abbiamo un'estate intera."
Ed era vero, avevamo un estate intera. Un'estate intera per stare insieme.
Noah aveva una casa in riva al mare, nella quale viveva da solo. Me ne innamorai subito: una volta posate le valigie mi fiondai sul balcone e passai mezz'ora ad osservare il mare.
"Nicki, che fai?"
Una mano si appoggiò sulla mia spalla destra, mi voltai incontrando gli occhi cioccolato di Noah, che mi fissava curioso.
Feci spallucce, continuando ad osservare il mare.
"C'è un bellissimo panorama qui." Dissi.
"Lo so." Noah sorrise.
"Non ci credo, sono qui con te!" Dissi voltandomi verso di lui, sorridente.
"Tranquilla, hai tre mesi per farci l'abitudine." Mi lasciò un bacio su una guancia, per poi allontanarsi.
Era quasi ora di cena, e Noah aveva promesso di preparare una fantastica cena romantica.
Intanto osservavo il tramonto, sommersa dai pensieri.
Qualcosa nella mia mente mi ricordò di aver dimenticato di chiamare mia madre, alla quale avevo promesso di avvisarla appena arrivata.
Composi il numero e le lasciai un messaggio registrato, per poi infilare in tasca il cellulare e tornare al paesaggio del quale mi ero già innamorata.
Una leggera brezza mi scosse i capelli, li sistemai velocemente, fin quando due grandi mani non lo fecero al posto mio.
"Hai dei bellissimi capelli." Sussurrò Noah, lasciandoli cadere dietro la schiena.
Sorrisi.
"E' pronto, vuoi venire o..?" Chiese pendendomi la mano.
"Non ti va di mangiare qui fuori?" Replicai.
"Voglio che le tue attenzioni siano rivolte a me, non al mare!" Mi rimproverò sorridendo.
"Oh, dai.." Lo supplicai.
Non feci in tempo a rispondere, Noah mi aveva già preso a mo' di sacco e mi aveva portato in salotto.
Anch'esso era molto bello, in stile moderno.
Le pareti erano bianche, coperte di quadri che raffiguravano città, miti della musica, frasi o copertine di giornali.
Un tavolo di vetro sputava al centro della stanza. Era circondato da due sedie, una di fronte all'altra.
Notai dopo qualche secondo un divano di pelle e un televisore su un mobile, affiancato da qualche candela.
"Hai dimenticato di apparecchiare!" Noah scosse la testa, passandomi la mia giacca.
La infilai, per poi seguirlo fuori casa.
Raggiungemmo la spiaggia.
Avvicinandomi alla riva notai un enorme telo steso a terra e un cesto.
"Non doveva essere una cena romantica?" Lo stuzzicai.
Mi porse una rosa, sedendosi a terra.
"Adesso lo è?" Chiese.
Mentre mangiammo parlammo del più e del meno, di qualunque argomento capitasse. E ogni tanto c'erano dei silenzi tra di noi, ma non erano imbarazzanti.
Non riuscivo a sentirmi in imbarazzo con lui, neanche di proposito.
"Devo presentarti i miei amici, uno di questi giorni!" Esclamò sorridente, quasi preso da un lampo di genio.
"Sono brave persone, ti troverai bene!" Continuò sorridendo.
"Non ho molte difficoltà a socializzare." Lo rassicurai.
E infatti non ne avevo.
Non ne ebbi neanche quando, la mattina dopo, trovai in salotto quattro ragazzi intenti a scherzare con Noah. Erano alti e muscolosi, abbastanza carini.
"Hey Nicki. Loro sono Brandon, Liam, Paul e Matt." Disse Noah raggiungendomi.
Mi diede un bacio sulla fronte, passandomi un braccio sulla vita.
"Buongiorno." Salutai con un debole sorriso.
"Finalmente ti sei svegliata, vieni con noi in spiaggia?" Chiese Noah.
"Certo." Annuì, allontanandomi. "Vado a prepararmi."
Mi preparai, poi tornai da Noah, che mi prese per mano, e andammo in spiaggia.
A quell'ora, le nove forse, la spiaggia era vuota e si stava davvero bene.
"Hey, Paul, quando ci raggiunge Rih?" Chiese Noah ad uno dei suoi amici.
"Non ci raggiunge, oggi. Ha detto di avere le prove dello show." Paul stappò una bottiglia di birra, sedendosi sulla sdraio.
"Rihanna è una nostra amica, nel tempo libero canta." Mi spiegò Noah.
"Quest'anno parteciperà al karaoke in spiaggia di sabato." Brandon mi sorrise.
"Andremo, non è vero?" Chiese Noah.
"Si, mi piace la musica" Dissi.
"A chi non piace la musica?" Chiese un ragazzo biondo, completamente fradicio. Doveva essere Liam.
Feci spallucce, sorridendo.
" A nessuno." Esclamai.
"Anche Nicki è brava a cantare, vero? L'estate scorsa ha cantato alla festa di mia sorella." Disse Noah guardandomi.
"Davvero, Nicki?"













 

  
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