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Autore: risakoizumi    13/05/2013    2 recensioni
La mia breve vita è stata un susseguirsi di momenti di gioia e infelicità.
La sofferenza è quella che ricordo meglio e che è stata al centro delle mie giornate per lungo tempo.
Una volta ero soltanto l’ex ragazza di Sam dal cuore spezzato e che nessuno sopportava.
Adesso mi sento una persona diversa.
Sono più forte, sento che niente può distruggermi. Sono padrona della mia vita. La triste e collerica ragazza di La Push si è trasformata in una persona nuova.
Osservo il ragazzo che sta in piedi accanto a me. I suoi occhi sembrano sorridermi, come sempre.
"Sei pronta?" mi chiede, prendendomi per mano.
"Sì". Ricambio la sua stretta sicura e familiare.
Il momento è arrivato, ma non ho paura. Santo cielo, sono Leah Clearwater! Dovrebbero essere loro ad avere paura di me!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Non so da quanto tempo sono nella foresta a fissare il vuoto quando appare Seth. Probabilmente poco.
<< Leah, la mamma è preoccupata perché non ti trova, credo sia meglio tornare alla festa >>.
Finalmente torno in me.  Metto a fuoco la sagoma di mio fratello. Annuisco e inizio a camminare in direzione della musica e del piacevole chiacchiericcio. Probabilmente un umano non sarebbe in grado di sentire nulla da questa distanza. Mio fratello però mi ferma, prendendomi per mano.
<< Mi dispiace, Leah >>.
Silenzio.
<< Hai sentito, vero? >>.
<< Solo quando hai alzato la voce. Il resto no, perché stavate parlando troppo piano >>.
<< Oh, bene. Ora quasi tutti gli ospiti, tranne gli umani, forse, sanno che sono una stupida ragazza senza spina dorsale che non riesce ad accettare che sia stata mollata e che continua a piagnucolare appresso al suo ex. Perfetto >> dico amareggiata.
Seth mi abbraccia forte. << Che ti importa? L’unica cosa che conta è che tu starai bene. Hai me. Potrai sempre contare sul tuo piccolo fratellino rompi scatole. Non importa cosa accadrà >>.
Ricambio l’abbraccio e il mio cuore si riempie di amore. Seth, cosa non farei per te?
<< Ti voglio bene, anche se non te lo dico spesso >> sussurro.
<< Lo so >>.
All’improvviso il mio momento con mio fratello viene interrotto da un odore e da un rumore. L’odore è inconfondibile. Sangue, umano. Il rumore è un crack, come di ossa rotte. Seth ed io ci stacchiamo e ci giriamo verso la parte della foresta da cui abbiamo sentito provenire il rumore. Ci guardiamo per un millesimo di secondo e poi iniziamo a correre – siamo molto veloci anche quando non siamo trasformati. La scia di sangue ci fa addentrare di molto nella foresta, i suoni che provengono dalla festa diventano appena percettibili. L’odore è sempre più forte, più penetrante, fin quando una scena raccapricciante si presenta ai nostri occhi: un corpo, esangue, accasciato a terra. Una sagoma sopra il corpo. Non riesco quasi a credere ai miei occhi. Mio fratello fa un verso di stupore. Ok, è vero che non mi fidavo e che avevo dei sospetti; ma vedere la realizzazione di ciò che sospettavo mi scuote un po’. Quel mucchietto di ossa privo di vita appartiene a Emily. La sagoma che è china sopra quel cadavere è perfettamente riconoscibile: Bella. La vampira alza di scatto la testa quando si accorge della presenza mia e di Seth. C’è sangue ovunque: sul suo vestito blu uguale al mio, sulle sue mani, sul suo viso e, soprattutto, ci sono dei rivoli di liquido rossastro che scendono dalla sua bocca. Sembra sconvolta quando ci guarda. Dolore, umiliazione, vergogna, paura, rabbia e tanta, tantissima sete: questo è quello che scorgo nei suoi occhi cremisi. Penso che se potesse piangerebbe. Non è neanche scappata, avrebbe potuto, sentendoci arrivare. Quella scena mi sembra surreale. Poi accade tutto molto velocemente. Arriva Sam dall’altro lato rispetto a dove siamo Seth ed io: osservando quella scena raccapricciante i suoi occhi si allargano, la sua fronte si aggrotta e due lacrime gli cadono dagli occhi. Inizia a tremare, si trasforma e si avventa su Bella. Mio fratello ed io restiamo fermi a osservare la scena. Sono pietrificata, vorrei aiutare Sam ma penso a Charlie, penso a Jacob e questo, per un attimo, mi fa vacillare. Seth è sconvolto: lui è amico dei succhiasangue e di Edward. Bella, che inizialmente non era scappata, probabilmente spinta dall’istinto di sopravvivenza, inizia a correre, staccandosi dal corpo di Emily. Sam la insegue. Mi trasformo per inseguirla anch’io; Seth fa lo stesso. Inizia la caccia. Ho preso la mia decisione: devo aiutare Sam a uccidere Bella. Mi dispiace, ma devo farlo. Seth inizia a ululare e percepisco la sua lotta interiore: anche lui sa che sarebbe giusto ucciderla, ma non vuole. Le mie zampe quasi non affondano nel terreno: mi sembra di volare. Sento mio fratello correre alla mia destra, poco dietro di me. Bella è veloce, scappa tra gli alberi e i suoi spostamenti sono fulminei. Sam però non perde terreno e a un certo punto riesce a saltare e ad atterrarla. Le sta sopra, ringhia e quasi le spezza un braccio. Bella però riesce a liberarsi, scagliando Sam contro un albero e abbattendolo. Sono ancora troppo indietro rispetto a loro per intervenire, anche se la distanza sta diminuendo. Finalmente gli ululati di Seth danno i loro frutti.
<< Che succede ? >>. Jacob si è trasformato.
Non rispondiamo, lasciamo che siano i nostri pensieri a dargli spiegazioni. Percepisco il suo stupore, il suo disgusto e la tristezza. Bella ha ucciso Emily, Bella si è nutrita di un essere umano. Non sappiamo se sia il primo o se abbia già ucciso altre volte. Una cosa è certa: Sam non si fermerà fin quando non la ucciderà. Vedo con gli occhi di Jacob adesso: Edward gli ha letto nel pensiero e si è immediatamente catapultato alle nostre calcagna. Loro si trovano all’estremità della foresta, noi siamo molti kilometri più dentro. Il vampiro ci insegue come un forsennato. Lo stesso fanno i Cullen, dopo che Edward, impaurito, ha detto loro una semplice parola: << Bella >>. Persino Renesmee si unisce a loro, in groppa a Jake. Embry e Quil si trasformano; anche loro, come me, vorrebbero intervenire per uccidere Bella. Hanno lasciato tutti la festa.
<< Voi non attaccherete Bella >> sbotta Jake, correndo intanto per cercare di salvare la situazione.
<< Jake, ha ucciso Emily >> dice Quil, cauto, anche lui correndo.
Jake sta in silenzio, pensando. Pensa alla sua Bella, quella umana che un tempo amava. Pensa al peso rassicurante della bambina che tiene in groppa. Poi prende la sua decisione e parla con la voce dell’alfa.
<< Voi non attaccherete Bella >>.
Ringhiamo, ma non ci resta che sottometterci alla sua volontà. Quil e Embry sono quelli più lontani, si sono trasformati dopo che tutti hanno iniziato l’inseguimento. Mentre i Cullen sfrecciano a tutta velocità tra gli alberi, capisco che per Bella non c’è più speranza. I lupi di Sam ci hanno già raggiunto, probabilmente anche loro sentendo gli ululati; Jacob e i Cullen devono ancora arrivare. L’inseguimento è finito: adesso Bella, sopra un albero, è circondata dal branco di Sam. Appena salterà, uno di loro la prenderà. Jacob, vedendo quello che sta accadendo attraverso i nostri occhi, ci dà un altro ordine da alfa. Deve essere davvero sconvolto, perché lui odia usare questo potere che ha su di noi.
<< Proteggetela! >>.
Provo a protestare. << Jake, non puoi chiederci di combattere contro i nostri fratelli >>.
<< Fatelo >> ordina inclemente.
Ci proviamo. Seth ed io ci scagliamo contro alcuni lupi che stanno saltando per raggiungere Bella e iniziamo a lottare; anche se il branco di Sam non è al completo, loro sono comunque in vantaggio. Mordo un fianco, prendo una testata sotto il muso, rotolo e addento la pelliccia di uno dei miei fratelli. Sanguino, ma non posso fermarmi. Mentre mio fratello ed io teniamo occupati i membri del branco, lottando con le unghie e con i denti e avendo la peggio, Sam riesce a raggiungere Bella. Questa ha provato a fare un balzo per scappare, ma Sam è riuscito a prenderla e a sbatterla a terra. Stavolta le sue zanne appuntite le lacerano il braccio e Bella urla. Poi Sam continua, imperterrito, a strappare un pezzo alla volta, producendo dei rumori metallici, mentre le grida della succhiasangue sono sempre più flebili, fino a sparire, quando di lei non restano nient’altro che brandelli. Non siamo riusciti a fermarlo. Finita la sua vendetta, Sam torna in forma umana e noi, ansimando, smettiamo di lottare: è finita. Sam ha un piccolo sacchetto nero legato alla caviglia: da questo prende un fiammifero, lo accende e appicca il fuoco ai resti della succhiasangue. Passa appena un secondo e siamo circondati dai Cullen, seguiti da Jacob e Nessie.  Sono arrivati troppo tardi. Arrivano anche Embry e Quil.
<< Ve l’avevo detto che l’avevo vista sparire nella mia visione, ve l’avevo detto! >> urla Alice disperata, talmente velocemente che persino io fatico a sentirla.
Carlisle stringe a sé Esme e Alice. Edward è paralizzato. Jacob è scioccato e, tornando in forma umana, trattiene Renesmee, che era scesa dalla sua groppa e stava per andare verso il fuoco, dai resti di sua madre. La piccola succhiasangue scalpita e piange, chiamando la madre. Forse dovrei commuovermi, ma questa scena mi lascia indifferente. Le espressioni di Jasper, Emmett e Rosalie sono indecifrabili. Tutti gli occhi sono puntati sui resti di Bella che bruciano e su Sam che guarda imperterrito i Cullen, con aria di sfida. Tuttavia riesco a provare qualcosa, anche se non so perché, mi sento un po’ in colpa: forse è perché a volte in passato ho desiderato che Emily morisse o che non fosse mai esistita, o forse è perché non riesco a sentirmi dispiaciuta per la morte della succhiasangue. All’improvviso avviene un cambiamento in Edward. I suoi occhi si stringono, le sue labbra diventano una linea sottile e, come un segugio, sposta lo sguardo su Sam. Scopre i denti in un’espressione che è un misto di disgusto e di rabbia e ringhia. Poi fa un balzo verso la sua preda, verso la sua vendetta. Sam, lesto, ringhia di rimando e si trasforma facendo un salto verso il vampiro, pronto a ricevere l’attacco. Carlisle, con un movimento fulmineo, si avventa su Edward per trattenerlo. Jacob lascia Nessie a Alice e si trasforma, lanciandosi per immobilizzare Sam. Ringhi vampireschi si mescolano ai ringhi dei lupi. Alice è costretta a tenere ferma Nessie con la forza e gli altri si accingono ad aiutare Carlisle a bloccare Edward. Capisco perché li stanno trattenendo: se non lo facessero, scoppierebbe una guerra. Embry e Quil si mettono tra i Cullen e i membri del branco di Sam, che sembrano voler seguire l’esempio del loro alfa e scagliarsi sui Cullen.
<< Trattenete i lupi, se attaccano! >> sta urlando Jacob nelle nostre teste, sempre con la voce da alfa. I lupi di Sam si muovono minacciosi verso i Cullen e noi ci mettiamo in posizione di attacco, pronti a fermarli. Edward sembra impazzito: ringhia, si agita in preda alla furia, urla e guarda con odio Sam. Jacob se la sta cavando abbastanza bene a trattenere l’altro alfa. Edward viene trascinato lontano da quasi tutti i membri della sua famiglia. Alice e Nessie li seguono. Restiamo solo noi, i lupi. Il branco di Sam smette di avanzare e io abbandono la posizione di attacco, rilassando i muscoli. Il pericolo è scampato. Sam e Jacob tornano in forma umana.
<< Jake! Come osi proteggere i vampiri e metterti contro i tuoi stessi fratelli? >> urla Sam, inferocito.
Jake non si lascia intimidire. << Sam, non sei in grado di ragionare in questo momento. Vuoi forse scatenare una guerra? Vuoi forse condannare a morte i tuoi fratelli lupi? >>.
<< Hanno infranto il patto >> ringhia Sam, indicando verso il punto in cui i Cullen sono scomparsi, << devono morire!>>.
<< Hai avuto la tua vendetta >>.
<< Ha. Ucciso. Emily >>.  Gli occhi di Sam diventano rossi, sembra che stiano per uscire dalle orbite. Cade in ginocchio.
<< No, no, no >> ripete, prendendosi il volto tra le mani. << Emily! >>. Pronuncia il suo nome con un urlo straziante. << Devono morire Jake. Devono >>.
<< No. Sam, è terribile quello che è successo, nessuno di noi sospettava nulla >>. Jacob guarda verso il corpo di Bella ormai ridotto in cenere. Il suo viso diventa una maschera di sofferenza.
Forse avrebbe dovuto dire quasi nessuno.
<< I Cullen sono buoni, non risolveresti nulla uccidendoli. La morte di Bella è stata già una punizione atroce per loro>>.
Sam resta in silenzio e inizia a singhiozzare.
<< Hai tradito i tuoi fratelli per loro, Jake >> dice con tono accusatorio. << Sono dei vampiri, loro non sono la tua famiglia. Noi lo siamo. Tu esisti per non permettere che accadano cose del genere>>.
<< Sam, voi siete ancora la mia famiglia, ma ormai lo sono anche loro. Nessie è la mia vita e la sua famiglia è anche la mia ormai. Mi dispiace, ma non ti permetterò di perseguire la tua vendetta. Rifaremo il patto con i Cullen. Non fare nulla di avventato e pensaci quando sarai più lucido. Questa è la scelta migliore >>. Jacob si avvicina e mette una mano sulla spalla di Sam, che però la scrolla via con rabbia.
Jake si trasforma e scappa nella foresta.
<< Se solo fossi arrivato prima … avrei potuto salvare Bella. Ma com’è possibile? Perché? >>. I pensieri di Jacob sono intrisi di dolore, un dolore acuto, che sono costretta a condividere, nonostante non ne provi.
<< Jake, mi dispiace >>.
<< Leah, non è il momento dei “te l’avevo detto”. Avrei dovuto aiutarla … >>. I suoi pensieri si susseguono veloci e strazianti.
Seth inizia a guaire, addolorato anche lui.
Gli altri ascoltano lo sfogo di Jake in silenzio.
Il nostro alfa non è in grado di dare ordini. Sta correndo dai Cullen, da Nessie. << Embry, Quil: tenete sotto controllo Sam e il suo branco. Se qualcosa non va, avvertiteci>> ordino.
Embry e Quil annuiscono, anche se pensano che non sia io quella che dovrebbe dare ordini.
<< Seth, andiamo >>.
Mio fratello ed io corriamo nella foresta e ci avviciniamo verso la casa in cui fino a pochi momenti prima si stava festeggiando un lieto evento. Sentiamo le scie fresche di Jacob, Alice, Carlisle e Renesmee. Il luogo del ricevimento si sta svuotando. Gli ospiti hanno già lasciato la festa e i pochi rimasti se ne stanno andando, accompagnati da Carlisle. Individuo Kim con Claire in braccio. Vorrei trasformarmi per cercare mia madre, ma resterei nuda. Seth si dirige verso un albero e scava: ci sono dei vecchi vestiti nascosti là sotto.
<< Li ho messi in caso di necessità >> dice.
Ci trasformiamo e li indossiamo. Ci dirigiamo verso Carlisle. Ha un’aria grave, sofferente. Quasi provo compassione per lui. Quasi.
<< Carlisle, dove sono tutti? >> chiede Seth.
<< Emmett, Jasper, Esme e Rosalie sono andati con Edward >>. Carlisle abbassa la testa, frustrato. << Anche se non c’è molto che potranno fare per lui. A parte impedirgli di suicidarsi >>.
Allora Edward non era guidato solo dalla vendetta quando si è scagliato contro Sam. Forse il suo scopo era farsi uccidere.
<< Voglio andare a parlare con lui >> dice deciso Seth.
<< Seth non credo che … >>. Non finisco nemmeno la frase che già si è ritrasformato e si è addentrato nella foresta. Accanto a me restano i brandelli dei suoi vestiti.
<< Mi dispiace, Leah. Noi non ne sapevamo nulla. Credevamo che Bella fosse un vampiro eccezionale, tanto da riuscire a resistere fin da subito al richiamo del sangue. Non immaginavamo … non ha lasciato trapelare nulla >>. La sua voce è affranta, delusa, sconsolata.
<< Jacob rifarà il patto con voi. Sarete al sicuro >> è l’unica magra consolazione che sento di potergli dare.
<< Lo so. Grazie >>.
Mi allontano da lui, che se ne sta in silenzio a fissare la foresta, ora che gli invitati se ne sono andati. Entro dentro casa. Mia madre e Charlie sono seduti sul divano. Charlie singhiozza forte. Mia madre mi lancia uno sguardo afflitto e continua a dire parole di conforto a suo marito. Questo avrebbe dovuto essere il giorno più felice della loro vita. Nessie è li accanto con Alice e Jacob. Urla, scalpita, morde, graffia e continua a chiamare la madre. Jacob cerca di rabbonirla e di abbracciarla. Anche Alice, priva della vitalità che la contraddistingue, ci prova.  Credo che siano tutti sotto shock. Forse lo sono anch’io, non so. Mi sembra tutto assurdo. Surreale. Non ho la più pallida idea di cosa accadrà adesso. Sono sola, l’unica a non condividere nessun dolore. Voglio dire, ne provo per Emily, per la sua morte, e ne provo per Charlie perché ha perso una figlia. Eppure non mi sento partecipe di questa tragedia. Così esco da quella casa e mi siedo fuori, sotto un albero. Lì, sfinita più mentalmente che fisicamente, mi addormento.
   
 
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