No,ma cosa stava pensando? Era indubbiamente colpa dell’incubo,inutile inventare scuse. Oramai era diventato un tormento,che tornava a farle visita ogni notte,al quale non avrebbe dato tanto penso se non fosse stato per il fatto che,ogni volta,le sembrava talmente tanto reale da farla svegliare con il cuore a mille ed il respiro affannato,gli occhi spalancati come due fari che scrutavano il mare in tempesta,in cerca di possibili vittime o relitti,e le mani che stringevano le lenzuola con forza,come in cerca di un appiglio.