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Autore: Hypnotic Poison    14/05/2013    5 recensioni
Erano sei anni che poteva considerare la sua vita – quasi – normale. Anche se di cose ne erano cambiate parecchie. [...]
« Beh! Che c’è, non si salutano più gli amici da queste parti? »
« Cosa ci fai tu qui! »
[...]
« Stamattina… non è scattato nessun allarme, niente di niente, ma i computer si sono riaccesi automaticamente sui dati del progetto Mew. » [...]
« Ora voi parlate. E vi conviene dire tutta la verità. »

[ATTENZIONE: STORIA IN REVISIONE. Aggiornati al 04/02/2024: 1-18]
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Mint Aizawa/Mina, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Seize the chance





A te non va per niente giù il piano del Consiglio, vero?” gli occhi dorati si piantarono nei suoi, luminosi nel buio del corridoio.

E con questo?” sussurrò lei.

Kert ghignò: “E se io e te non giocassimo secondo le regole?”


Sunao batté le palpebre un paio di volte, cercando velocemente nella mente di lui qualcosa che desse senso a quelle parole: “Ti sei bevuto il cervello?”

Eddai, Sunamora, ascolta.” Kert iniziò a bisbigliare, lanciando un'occhiata verso l'entrata del corridoio “Di là stanno progettando di andare a parlarci oggi pomeriggio. Sappiamo benissimo che questa è un'enorme cretinata. Allearci con chi dobbiamo distruggere? Non mi sembra una grande strategia. Invece possiamo prendere due piccioni con una fava.”

Tu vuoi farti ammazzare, ecco cosa vuoi!” sibilò lei “Sei impazzito, per caso? Hai già mezzo Consiglio contro di te, hai idea di cosa potrebbero fare se soltanto intuissero che stai di nuovo infrangendo un loro ordine?”

Sarebbe solo perché non capirebbero che il loro è un ordine demente! Cosa pensi che faranno le umane dopo che avremmo, forse, sconfitto Profondo Blu? Pensi che ci ringrazieranno?!”

Sunao sospirò, passandosi una mano sulla fronte: “Ascoltami bene. Posso capire i tuoi seri problemi con l'autorità, ma quello che stai proponendo è una missione suicida. Lo so che non è il migliore dei piani, non sta bene nemmeno a me. Ma io ci tengo alla pelle. Per il Cielo, non dovresti venire nemmeno a raccontarmele certe cose!”

L'alieno sbuffò: “Già, come se tu potessi mai andare a fare la spia su di me al Consiglio.”

Lei lo fulminò con lo sguardo: “Non tirare troppo la corda, Kert.”

Lui alzò le mani in segno di difesa, staccandosi da lei, la quale riprese: “E comunque, nessuno ci ha ancora detto cosa fare dopo che Profondo Blu sarà sconfitto...”

Kert alzò di scatto lo sguardo, ghignando divertito al medesimo sorrisetto dell'aliena: “Ora sì che ti riconosco, Sunamora.”

Sunao gli fece l'occhiolino e si voltò verso la stanza da letto: “Ora vado a riposare, sarà un pomeriggio estremamente faticoso. Il Cielo sa quant'è noioso patteggiare.”

Ma non puoi trovarti una stanza per te?”

Perché? È molto più divertente stare nella tua...”


***


Ryan sorseggiò quella che era la quarta, quinta forse? tazza di caffè della giornata, continuando a scrivere velocemente sulla tastiera del computer.

Poteva sentire gli schiamazzi provenienti dal piano di sopra, ma non poteva importargliene di meno. Aveva imparato ben presto a lasciar perdere le solite litigate tra le ragazze, non erano affar suo, men che meno quando si trattava di affari di cuore. Sarebbe intervenuto solo e soltanto nel caso in cui il tutto fosse diventato eccessivo (come quella volta che Mina si era messa a rincorrere Paddy brandendo un tagliere di marmo – da dove la tirava fuori tutta quella forza era ancora un mistero per lui). Per il resto, Pam poteva gestire benissimo la situazione.

Lanciò uno sguardo obliquo a Pie mentre anche Quiche si metteva a sbraitare, quando il beep beep proveniente dal computer lo distrasse: si erano accesi i radar che segnalavano la presenza degli alieni.

Goddammit..” sussurrò, abbandonando la tazza ormai vuota sul tavolino e correndo fuori dalla stanza, Pie dietro di lui. Possibile che non ci fosse mai un attimo di pausa?

Ragazzi!” gridò quando raggiunse il salone“Smettetela subito. Bisogna chiudere il locale, sono arrivati gli alieni.”

Mina roteò gli occhi: “Oh, per l'amor del cielo!”

Kyle uscì dalla cucina, pulendosi le mani sul grembiule: “Il locale è pieno, Ryan, non vorrei creare inutilmente panico.”

Secondo me non vogliono combattere,” Paddy era affacciata alla finestra, a guardare il giardino sul retro “Sono mezzi nascosti dagli alberi e c'è una tizia dai capelli neri che sembra stia aspettando sul vialetto.”

Okay, okay...” Ryan si passò una mano sugli occhi, pensando velocemente “Allora ci andrò a parlare.”

Strawberry saltò in avanti, afferrandolo per il bordo della camicia: “Tu non vai da nessuna parte da solo!” esclamò “Non hai poteri per difenderti!”

Andremo io e Pie con lui,” Pam suggerì “D'accordo? Così voi potete lentamente svuotare il locale senza causare panico.”

Uscirono dalla porta sul retro, percorrendo il corto vialetto in silenzio e sulla difensiva.

Qualunque atteggiamento pacifico avrebbero mai potuto dimostrare gli alieni, non era decisamente abbastanza per poter abbassare la guardia. Soprattutto quando solo quell'aliena, dall'aspetto così mite, emanava una tale energia da far vibrare i sensi sia di Pie che della Mew Viola.

Il trio si fermò a qualche metro da Espera, che sorrise nervosamente: “Ehm... ciao. Io mi chiamo Espera. Sono qui per potervi chiedere di parlare, a nome di tutti.” gli altri rimasero zitti, così lei continuò “Lo so che potrebbe sembrarvi strano, ma visti gli ultimi avvenimenti, abbiamo deciso che il corso delle azioni avrebbe dovuto essere interrotto, e così...”
“Perdonami, ma potresti arrivare al sodo?” la interruppe Pam, fredda ma cortese.

L'aliena annuì: “Noi... vorremmo chiedere di partecipare insieme a noi, come alleati, alla lotta contro Profondo Blu.”

I tre alzarono contemporaneamente le sopracciglia, alquanto sorpresi.

Come scusa?” domandò Ryan “Voi vorresti allearvi?

Espera annuì ancora: “Se siete disposti ad avere un incontro tutti assieme, potremmo discuterne meglio, ma il punto è questo.”

Pam e Ryan si scambiarono un'occhiata: “Do you think she's serious or is this some kind of trap?” sibilò la mora.

L'americano si strinse nelle spalle. Se ci pensava a fondo, combattere con gli alieni per sconfiggere Profondo Blu era la scelta migliore che in quel momento avevano a disposizione.

Noi dovremmo parlarne con gli altri,” rispose ad Espera “Avremo bisogno di un po' di tempo.”

Lei si voltò per un istante verso i suoi compagni: “Potremmo tornare più tardi, quando il vostro locale sarà vuoto, se vi va.”

Per poter spiarlo?” ringhiò Pie, le braccia incrociate al petto, ben poco incline a trattare con quei cugini. Pam gli mise una mano sul braccio per calmarlo, mentre Espera scrollava le spalle: “No, non abbiamo bisogno di quello, già fatto.”

Ryan alzò di nuovo il sopracciglio per la schiettezza dell'aliena, lanciando un'occhiata agli altri nascosti tra gli alberi.

Va bene, sentite, tornate qui tra tre ore.” replicò.

Espera gli sorrise, soddisfatta, e si teletrasportò velocemente, mentre i tre ritornavano al Caffè.

Non so cosa ti stia passando per la testa,” borbottò Pie rivoltò a Ryan, che scosse le spalle.

Non lo so nemmeno io...” rispose “E non sono molto curioso di sapere cosa ne penseranno gli altri.”


Secondo me sei caduto dal seggiolone quando eri piccolo e hai battuto la testa estremamente forte.” esclamò Mina, dieci minuti dopo quando, a locale ormai quasi vuoto, ebbero terminato di raccontare di quel breve incontro.

Hanno chiesto soltanto di parlare, io non ho detto ancora di sì,” ribatté il biondo “Mi fido di loro poco quanto voi.”

Ed è meglio farlo qui al Caffè piuttosto che in un luogo che non conosciamo,” intervenne pacatamente Kyle “Giochiamo letteralmente in casa.”

La Mew blu scrollò le spalle, afferrando un vassoio pieno di dolci: “Fate come volete, ma a me non va giù.”

Strawberry fece per dirle qualcosa mentre si dirigeva verso un tavolo occupato da una famigliola, ma Pam le mise una mano sulla spalla, fermandola: “Lascia stare. In questo momento per lei è più difficile che per noi.”

La Mew rosa annuì: “Lo so, vorrei cercare di aiutarla...”

Mina non lo ammetterebbe mai, lo sai. Lascia che stia un po' da sola con i suoi pensieri, si farà avanti lei quando ne avrà bisogno.”

Strawberry guardò l'amica, che quel giorno lavorava come mai aveva fatto prima, e poi sospirò: “Forza, rimettiamoci al lavoro. Abbiamo tre ore per svuotare questo posto.”


***


Hanno anche delle pretese, capisci! Siamo noi quelli che vanno ad umiliarsi per chiedere aiuto, e loro ci fanno pure aspettare.” Kert borbottò poco contento, steso a pancia in su sul suo letto, le braccia incrociate dietro la testa.

Sunao, in piedi davanti al grande specchio incrinato mentre si rivestiva, gli lanciò un'occhiataccia: “Stai continuando a pensare a quelle cinque anche dopo che ti ho fatto impazzire?”

Lui ghignò: “Oh, non darti così tante arie, Sunamora.”

L'aliena sbuffò, appuntandosi mentalmente di fargliela pagare, dopo, e si ravvivò i capelli: “Forza, alzati. È ora di andare.”

Kert cantilenò come un bambino lagnoso: “Ma devo proprio?”

Gli servì soltanto la smorfia glaciale della Messaggera come risposta.

Cerchiamo di essere pazienti, d'accordo?” domandò Rui all'intero gruppo quando si riunirono tutti nel salone, pronti per ritornare al Caffè.

Sissignore,” ribatté Pharart con una punta di ironia “Pazienti come Kert quando ha fame.”

Tirato in causa, l'alieno dagli occhi dorati gli ringhiò contro, divertendo l'amico e togliendo qualsiasi speranza dal povero Comandante, che si limitò a prendere per mano Espera e teletrasportarsi davanti al locale rosato.

Era ormai tardo pomeriggio, e la luce del Sole stava scemando, lasciando posto al chiarore dei lampioni. Meglio, per non essere notati dagli umani.

I sei si incamminarono lungo il vialetto sul retro, i sensi tesi a captare ogni possibile minaccia, soprattutto in quanto disarmati.

Spero solo che lo siano anche le umane, e i vostri cugini,” mugugnò Zaur, interpretando il pensiero di tutti.

La porta sul retro si aprì di scatto, rivelando Pie e Ryan, entrambi visibilmente tesi e dai volti duri.

Immagino che questo incontro sia spiacevole per tutti,” cominciò l'alieno viola “Ma nonostante ciò, a quanto pare è necessario, quindi cerchiamo di non sprecarlo e di farla corta, così da risparmiarci ulteriori dolori.”

Si fecero da parte, e gli alieni di Gaia marciarono dentro, in silenzio.

Le Mew Mew li stavano aspettando in piedi davanti ad un grande tavolo posto apposta al centro della sala, vestite nei loro abiti quotidiani, Tart, Kyle e Quiche in mezzo a loro.

Mina fece un brusco respiro profondo, un brivido che le corse lungo la schiena nel vederli, e, in silenzio, Paddy le prese la mano e gliela strinse forte in un gesto di conforto.

Siamo qui in pace,” iniziò Espera “Comprendo benissimo gli stati d'animo di tutti, ma posso assicurarvi che le nostre intenzioni sono onorevoli.”

Fidatevi, quando vi dice che comprende,” Kert afferrò sgraziatamente una sedia, buttandocisi sopra e guadagnandosi l'ennesima occhiataccia da Sunao “Lei ha il dono dell'empatia.”

Le Mew Mew si scambiarono uno sguardo, poi Strawberry si schiarì la gola: “Quindi... se ho capito bene, voi volete combattere insieme a noi per sconfiggere Profondo Blu?”

Rui annuì, facendo un passo avanti: “E' arrivato l'ordine di eliminarlo del tutto, e sappiamo che anche voi avete un interesse in questo.”

La Mew rosa si morse il labbro inferiore. Le parole eliminarlo del tutto non le suonavano molto bene.

Kyle indicò il tavolo con un gesto del braccio: “Venite, qui staremo più comodi e potremmo discutere in pace.”

Mai aveva avuto così torto.

Non ci volle molto perché l'incontro si trasformasse in una vera e propria discussione, alimentata principalmente dai costanti battibecchi tra Quiche e Kert, e da Strawberry, che continuava a voler difendere l'innocenza del corpo umano di Profondo Blu.

Pam si massaggiò le tempie, frustata: “Riusciamo almeno a concordare su come sconfiggerlo?!”

Non avete l'addestramento adatto,” spiegò Sunao, decisamente alterata “Bisogna riuscire a combinare i nostri sforzi, ma tutti avete bisogno di imparare alcune cose.”

Non abbiamo tempo di allenarci!” esclamò Lory “Profondo Blu potrebbe attarci da un momento all'altro!”
“Be' allora non vi resta altro che farvi sconfiggere ogni volta,” abbaiò la Messaggera con rabbia “Io vi ho già salvato la pelle una volta, ma non basto da sola.”

Di quali allenamenti stai parlando?” domandò curioso Tart.

Velocità, tecniche speciali di combattimento, misure ad hoc...” spiegò lei “Alcune di queste sono insegnate all'Accademia di Gaia, ma non troppo nel dettaglio, devono essere rafforzate. Altre sono... trucchi del mestiere.”

Pam le lanciò un'occhiata interrogativa; anche quell'aliena emanava un potere che la metteva a disagio, nonostante l'aria così tranquilla e controllata. Pur non ammettendolo, le incuteva timore proprio per questo.

E tu saresti l'unica a conoscerle? Come facciamo a sapere che invece non sia un trucco per gettarci direttamente nelle fauci di Profondo Blu?” ringhiò Quiche, che stava facendo un grandissimo sforzo di volontà nel trattenersi dall'infilzare il cugino lì all'istante.

Sunao sbuffò, sprezzante: “Se quello fosse il mio piano, non starei qui a perdere tempo con voi. Vi lascerei soltanto combattere contro di lui e il problema sarebbe risolto.”

Scommetto che ti piacerebbe.”

Kert ghignò: “A me molto, cuginastro.”

Pie mise una mano sulla spalla del fratello prima che questi si alzasse per attaccare: “Credevo che sarebbe stato un incontro pacifico.” sibilò.

Facciamo una pausa, d'accordo?!” Kyle si alzò in piedi, alzando le mani “Se a tutti voi va bene, vi offrirei del tè per distarci qualche istante. Farà bene a tutti.”

Il generale mormorio di assenso permise a tutti di alzarsi in piedi e sparpagliarsi per il salone del locale.

Visibilmente frustrato, Ryan si avviò verso il bagno riservato al personale, seguito a ruota da Strawberry, che si era rigirata talmente tanto una ciocca di capelli tra le dita da averle dato la forma di un ricciolo.

Si chiuse la porta alle spalle, osservando in silenzio mentre il biondo si sciacquava il viso e si passava una mano tra i capelli, ormai talmente arruffati da non avere più un senso. Fece l'unica cosa che le venne spontanea e che sapeva sarebbe servita a entrambi: senza aggiungere una parola, andò a cingere la vita del ragazzo con le braccia, appoggiando la guancia al suo petto e facendo un respiro profondo, ascoltando il ritmo del suo cuore.

Ryan sospirò, stringendola forte a sé: “Rimpiango i momenti in cui erano solo tre gli alieni con cui trattare.”

La rossa sorrise: “Non hai mai avuto pazienza.”
“Ne ho avuta eccome, invece,” replicò lui “Soprattutto per quanto riguarda te e quel merluzzo. Avrei potuto spaccargli la faccia un miliardo di volte e,
Dio, quanto vorrei averlo fatto, in questo momento.”

Strawberry gli diede un pizzicotto, poggiando il mento sul suo petto così da poterlo guardare negli occhi: “Cosa dobbiamo fare?”

Non lo so,” sospirò “In realtà un'idea ce l'avrei, ma non so quanto possa piacere.”

Peggio di così... a cosa stavi pensando?”

Intanto, pensavo che sarebbe meglio far partire i tuoi con Kim per una vacanza da qualche parte... Tokyo è pericolosa in questo momento, starei più tranquillo a saperli lontani da qua...” iniziò ad accarezzarle la guancia con il pollice mentre lei annuiva “E poi, pensavo che anche noi potremmo spostarci, e iniziare questi famosi allenamenti al mare... così saremo anche noi lontani dalla città e avremo spazio per muoverci senza che nessuno si meravigli.”

Vorresti far entrare gli alieni in casa tua?”
“Sempre meglio quella al mare che qui a Tokyo.”

La Mew Rosa ci pensò su per un istante, poi si strinse nelle spalle: “Se tu credi che sia una buona idea...”

Credo che sia la migliore che abbiamo, per il momento.”


Poco più in là, nello spogliatoio delle ragazze, Quiche bussò leggermente contro lo stipite di legno chiaro, facendo sobbalzare Mina, che velocemente stava finendo di riempiendo la sua borsa.

Non ho intenzione di rimanere qui più del necessario,” spiegò quando lo vide “Così risparmio tempo.”

L'alieno annuì, facendo un piccolo passo verso di lei: “Come... come stai?”

Benissimo.” rispose a denti stretti la Mew Blu, troppo velocemente perché la risposta fosse sincera “Sono solo incredibilmente stanca ed irritata da tutti questi disastri che si accumulano uno sull'altro. Ho ben altre cose a cui pensare.”

Mina, senti...”

No.” lei si voltò di scatto, alzando una mano “Non iniziare con il Mina, senti. Non ho voglia di ascoltarlo, non qui, non adesso.”

E allora quando?” sbottò lui “Sono giorni che va avanti questa storia!”

Non lo so! Forse domani, forse dopodomani, forse quando il casino con gli alieni sarà finito!” afferrò la borsa e marciò fuori dalla stanza, scontrandosi in pieno con la povera Lory, che era andata a cercarli per informarli che il dibattito era ripreso.

Ryan ha proposto di allenarsi al mare da lui,” bisbigliò mentre si avvicinavano al tavolo.

Shirogane ha fatto cosa?!” Mina alzò gli occhi al cielo “Ha sbattuto davvero, davvero forte.”

Allora, siamo tutti d'accordo?” domandò Kyle “Sunao gentilmente ci insegnerà quello che serve per poter sconfiggere Profondo Blu, e Ryan metterà a disposizione la casa al mare, così da poter essere lontani da occhi indiscreti.”

Quanto tempo ci vorrà?” Pie si rivolse a Sunao, che si strinse nelle spalle.

Questo dipende da voi. Date le circostanze, mi piacerebbe risolvere in massimo una settimana quello che normalmente si impara in mesi.”

Prospettiva interessante...” mugugnò sarcastico Tart.

Bene, allora se abbiamo finito, io me ne andrei a casa.” Mina iniziò a marciare verso l'uscita, facendo il giro largo per evitare di passare vicino a Kert.

Paddy si alzò subito dopo: “Mina aspetta, vengo con te!” esclamò, poi schioccò un bacio sulla guancia a Tart e corse dietro l'amica.

Rui guardò i suoi compagni, rivolgendosi poi a Ryan: “Allora noi togliamo il disturbo. Vi va bene partire domani pomeriggio, al tramonto? Preferiamo non farci vedere dagli umani.”

Il biondo annuì e così, con qualche cenno di saluto, gli alieni di Gaia si teletrasportarono via.

Gli otto rimasti tirarono un lungo sospiro di sollievo, accasciandosi sulle sedie. Erano state le due ore probabilmente più lunghe della loro vita.

Che ne pensate?” domandò il maggiore degli Ikisatashi, sfregandosi la fronte per allontanare il fastidioso mal di testa che lo aveva aggredito.

Espera e Sunao mi fanno venire i brividi,” rispose il fratello più piccolo, con una smorfia di paura “Avete percepito anche voi, vero, il potere che hanno?”

Le tre Mew Mew annuirono, preoccupate in volto.

Però, è una buona cosa se adesso sono dalla nostra parte, no?” chiese Lory.

Non abbassate la guardia,” fu la risposta di Ryan “Non possiamo essere del tutto certi delle loro intenzioni. Per quanto mi riguarda, sono più letali di quanto non eravate voi.”

Non mettermi alla prova.” borbottò Quiche, malamente allungato su due sedie, lo sguardo fisso sul tridente che si stava rigirando tra le dita.

Andiamocene a casa, tutti,” Kyle si infilò la giacca e prese per mano Lory “Siamo tutti stanchi e abbiamo bisogno di riposo. Non sarà facile sopravvivere a questa settimana.”

In pochi minuti, Ryan e Strawberry rimasero soli nel locale. La rossa si alzò, stiracchiandosi e sbadigliando rumorosamente: “Prendo le mie cose e poi andiamo?”

Lui annuì: “Faccio un paio di telefonate, ti aspetto qui fuori.”

Strawberry corse veloce dentro e fuori dallo spogliatoio – non le piaceva per niente essere l'ultima nel locale buio, anche se accadeva decisamente molto spesso, e soprattutto non le piaceva in un momento come quello. Perciò accelerò più del solito il passo, chiudendo svelta la porta sul retro del Caffè con un doppio giro di chiave e raggiungendo il marito proprio nel momento in cui terminava una telefonata.

Sono riuscito a trovare tre posti per una crociera,” la informò prendendola per mano “Pensi che ai tuoi piacerà?”

Certo che gli piacerà! E poi, come hai detto tu, è meglio che stiano lontani, per un po'.”

Salirono in auto, il chiacchierare di cose futili che copriva l'apprensione che entrambi provavano, dimostrata da quel continuo strofinare di pollici l'una sul dorso della mano dell'altro.

Era come se parlare ad alta voce delle preoccupazioni e delle paure le avrebbe soltanto rese più vere ed incombenti; invece, entrambi necessitavano di un angolo di pausa in cui fingere, per una volta, che tutto fosse normale.

L'aria familiare di casa li fece rilassare, aiutata dalla voce allegra di Sakura che giocava con la piccola Kimberly.

Ciao mamma,” salutò Strawberry, piegandosi sulle ginocchia per prendere in braccio la figlia, che si era lanciata in gridolini estasiati non appena l'aveva vista entrare nella sua cameretta.

Ciao ragazzi,” la signora Momomiya si alzò dalla poltroncina, andando immediatamente a salutare il suo bel genero “Com'è andata la giornata?”

Uhm... bene,” mentì il biondo, grattandosi il collo “Senta, Sakura, potrebbe farmi un favore?”
“Ma certo caro, tutto quello che vuoi,” tubò lei, raccogliendo le sue cose.

Ryan si schiarì la gola: “Ecco, vede... io e Strawberry avremmo vinto dei biglietti per una crociera, ma non abbiamo tempo di andarci tra una cosa e l'altra... perciò mi chiedevo se a lei e a Takashi avrebbe fatto piacere andarci con Kim, in modo che non vadano sprecati.”

Oh ma che cosa carina!” Sakura applaudì come faceva la figlia “Sono certa che a Takashi piacerà tantissimo l'idea, era da così tanto tempo che volevamo andarcene in vacanza!”

L'unica cosa è che dovreste partire dopodomani, mamma.” le spiegò la rossa, e la madre si strinse nelle spalle.

Nessun problema, lo sai che sono una maga delle valigie.”

I due ragazzi risero: “Troverà i biglietti nella cassetta delle lettere domani, ho predisposto che l'agenzia facesse così.” terminò l'americano.

Grazie mille, ancora. Allora, ci vediamo domani?”

Strawberry annuì, schioccando un bacio sulla guancia della donna: “A domani mamma, saluta papà.”

Quando la signora Momomiya fu uscita, Ryan inserì immediatamente l'allarme per le porte principali. Sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a fermare un potere alieno, ma in qualche modo gli serviva come placebo.

La stanchezza accumulata in quella giornata si riversò su di lui in un colpo solo, e si rese conto di voler soltanto dormire per ore, perché si prospettavano giorni ancora più difficili. E di certo possedere geni di gatto non l'aiutava.

Appoggiò la fronte sulla spalla di Strawberry, seduta sul bracciolo della poltrona a controllare la piccola che giocava beata: “Ti prego, dormiamo.”

Lei ridacchiò: “Ci pensi tu a metterla a letto?”

Annuì, prendendo in braccio la figlia e lanciandola in aria, facendola strillare di felicità.

Strawberry sorrise, mentre sentiva il cuore gonfiarsi. Solo lei conosceva quel lato del carattere dell'algido americano; solo lei sapeva quale dolcezza poteva riservare in privato a quella sua piccola copia sputata. Sapeva che tra lui e Kimberly c'era un legame speciale, racchiuso tra quei sorrisi che la bimba riservava solo a lui ed egli ricambiava allo stesso modo, e l'illuminarsi di entrambi quando l'altro entrava nella stanza.

Non ne era gelosa, affatto; si sentiva fiera di aver creato qualcosa che li potesse rendere così felici, qualsiasi cosa potesse succedere. Era contenta di sapere che avrebbero per sempre avuto l'un l'altra.

Osservò curiosa Ryan che trascinava il lettino verso la loro camera, canticchiando filastrocche in inglese a lei sconosciute ma dalla melodia familiare, tante erano state le volte che l'aveva sentito, quando lo ascoltava in silenzio per paura di poter interrompere quel momento.

Sapeva benissimo perché, quella sera, lui la volesse far dormire con loro, e approvava appieno... anche se quello stesso pensiero le procurava una dolorosa fitta al cuore.

Entrò in camera proprio mentre il ragazzo rimboccava le coperte alla piccola, e le si avvicinò per sfiorarle i capelli dorati.

L'idea di non poterla avere vicino le stringeva lo stomaco, ma sapeva che sarebbe stato solo per il suo bene.

Ryan l'abbracciò da dietro, appoggiando la guancia contro la sua mentre entrambi rimanevano incantanti a guardare quel loro piccolo miracolo.

Andrà tutto bene, vedrai.” le sussurrò lui all'orecchio.

E lei pregò davvero di poterci sperare con tutto il cuore.




Sì, io domani ho un esame e sì, non sono per nulla pronta eppure sì, sono qui a ultimare e pubblicare questo capitolo perché la parte sciagurata, procrastinante e masochista di me riesce sempre a prendere il sopravvento. Siete quindi liberi di sgridarmi, se volete. XD

Spero che almeno siate felici dell'aggiornamento, anche se io non sono pienamente soddisfatta del capitolo... voi che dite?

Abbiate pietà, è solo l'inizio della sessione. Andrà sempre peggio.

Grazie a chi legge, commenta (doppio grazie a voi!) e come al solito segue questa fic. Ora torno ad avere la crisi di panico pre-esame e vedere se riesco a farmi entrare qualcosa in testa. Se avete bisogno di chiarimenti o che so altro, o semplicemente volete farmi felice, sapete dov'è il pulsante Aggiungi un commento ;)

A presto,

Hypnotic Poison

   
 
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