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Autore: Ginny Weasley in Potter    15/05/2013    1 recensioni
E se dopo che Harry, Ron ed Hermione se ne sono andati Ginny avesse scoperto una cruda verità? E se questa l'avesse sconvolta così tanto da convincerla a cambiare città e vita? E se durante questi avvenimenti avesse incontrato i personaggi di Ninì, Grachi, House of Anubis, Blue Water Hight 3,Che Dio ci aiuti, Un passo dal Cielo, Violetta, Sleepover Club e tanti altri? E se loro la cambiassero in modo da non farla più essere la Ginny di una volta? E se il Trio delle meraviglie tornasse da lei per farsi perdonare ed il nostro protagonista dovesse fare i conti con un'amore del passato di Ginny? E se lei nel frattempo avesse iniziato ad indagare su un passato oscuro e nascosto che non sapeva di avere? Beh, se non ci avete mai pensato... lo scrivo io per voi!!È la mia priam storia nel fandom di Harry Potter... chiedo pietà!! Vi lascio alla storia, ma prima devo ringraziare due persone senza le quali non sarei qui Lucilla Jolie e Free_Smile!! Grazie d cuore!!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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RICORDI - parte 1

Ginny guardava i suoi nuovi amici, ridevano e scherzavano. Il suo sguardo passava da ragazzo a ragazza, ma si fermò su James.
“Ho già visto da qualche parte questo ragazzo, ma non ricordo dove.” Pensava la rossa. Cercava di pensare e pensare dove potesse avere già viso quel ragazzo, aveva bisogno di pensarci meglio.
– Non mi sento molto bene, vado a prendere un po’ d’aria! – esclamò la ragazza, e con lo sguardo di tutti i suoi nuovi amici puntato addosso, corse in riva al mare. La spiaggia era deserta, la sabbia dorata luccicava sotto la lue del sole, sembrava di essere in paradiso. Ginny si tolse le scarpe e accarezzò la sabbia soffice. Cominciò a camminare. Quella spiaggia, il mare le fecero tornare in mente un ricordo, un ricordo sfumato, ma che ogni passo che la ragazza muoveva di faceva sempre più nitido.
Ecco, ora ricordava, finalmente.
C’è una spiaggia, particolarmente lunga, ma non affollata. Ci sono sette bambini sulla spiaggia, tutti e sette rigorosamente con i capelli rossi. Sono impegnati nelle attività più svariate: quello che sembra il più grande parla con una ragazzina sui quattordici anni* come lui, un altro di circa dodici anni osserva un granchietto con meticolosa attenzione. Un ragazzino con gli occhiali cerchiati di corno legge un libro, mentre altri due, all’apparenza gemelli tirano sabbia a un terzo bambino più piccolo. Tutti sembravano divertirsi, tranne una bambina che stava imbronciata sulla riva e a cui nessuno dava considerazione. È proprio lei, ad alzarsi inviperita e correre lontano da loro. Così presa dalla sua corsa, da non accorgersi di un bambino che corre velocemente proprio come lei. Corrono entrambi. Corrono entrambi velocemente. Corrono entrambi velocemente uno verso l’altra. Così velocemente da finirsi addosso.
-Ehi, ti sei fatta male? – chiede il bambino premuroso, che le porge una mano per aiutarla ad alzarsi.
-E a te cosa…..? – ribatte irata bloccandosi però, appena i suoi occhi incontrano quelli azzurri e profondi del bambino.
I loro cuori cominciano a battere velocemente, anche se loro non vi prestano molta attenzione pensando che la colpa sia la folle corsa che hanno da poco concluso.
-Io devo andare… - dice la bambina evidentemente a disagio. Per un motivo che non si spiega quel bambino la mette in soggezione, la fa sentire strana, circondata da un calore che ha poco a che fare con i trentacinque gradi che ci sono.
- Aspetta...– il misterioso ragazzino la prende per il polso – come ti chiami? – Ginny esita un attimo prima di rispondere e lo squadra: indossa un paio di jeans sopra il ginocchio ed una t-shirt bianca bagnata di sudore. A completare il tutto un paio di converse bianche e dei braccialetti dell’amicizia suoi entrambi i polsi. I capelli biondi sono corti ed incorniciano perfettamente il suo viso. Gli occhi azzurri hanno assunto un’espressione interrogativa, la bocca è sottile ed il naso piccolo.
-Ginny. E tu?
-James.
-Perché mi hai chiesto il mio nome? – per qualche motivo noto solo a lui, quel James ha improvvisamente assunto un’espressione seria e questa cosa la fa preoccupare immensamente. Pensa di non aver fatto una bella impressione su di lui con il tono secco di prima.
-Chiedevo…. – risponde mantenendo un tono vago – ci rivedremo? – si affretta ad aggiungere. “È strano. Parecchio strano. Prima mi chiede il mio nome, poi se ci rivedremo…. Comunque lo spero, con tutto il cuore.”
-Spero di sì! Ciao James! – inizia a correre dalla direzione in cui è venuta e sparisce dietro l’angolo.
Ginny sorrise. Nessuno le fece domande quando, appena tornati dalle vacanze, aveva chiesto ai genitori di dipingere la sua stanza di azzurro e nessuno le fece domande quando, volle provvedere lei stessa a pitturare.
TO BE CONTINUED…
 
 
 
*= non viene mai detta l’età di Bill, ma secondo la Rowling nel settimo libro dovrebbe avere circa ventisei anni, quindi poiché Ginny ne ha cinque in questo capitolo lui dovrebbe averne quattordici.
 
 
 
NOTE:
Mi scuso immensamente per il ritardo, ma non sono rimasta a poltrire sappiatelo. Ho riscritto questo capitolo 5, no 6 volte perché qualsiasi cosa la trovavo brutta, scontata o banale. Anche questo non è che mi piaccia molto. Entro domenica pubblicherò il continuo, ve lo devo. Grazie a Free_Smile e a Lucilla Jolie per i consigli e le recensioni. Spero che il capitolo vi piaccia. A presto!!
Un bacio,
Gin 
  
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