Summer paradise...no paradise e basta.

Taylor's pov.

Odio queste dannate nuvole. Sono dovunque e inciampo sempre. Inoltre non posso neanche dire una parolaccia che gli angeli mi picchiano. Però mi sono abituata a questo luogo mistico. Non è male, il mio letto è comodissimo, con i cuscini imbottiti di piume.
Mi siedo sopra un morbido divanetto candido, di fianco c'è un tavolo con tantissimi dolci.
Ne afferro uno e guardandolo penso a Niall, è il suo preferito.
Lo avvicino alle labbra e lo mangio piano. Chi dice che i morti non mangiano?
Già, sono morta. Ma mi sono abituata, sono ormai 3 anni che sto qui in Paradiso.
Però non mi abituerò mai alla mancanza di Niall, gli ho detto che lo amavo ma non posso stare senza lui.
Afferro uno specchio d'argento e fisso il vetro, poco dopo compare Mullingar.
Vedo il biondino camminare per una via piena di persone. Oggi è San Patrizio.
Guardarlo mi rende maliconica ma voglio solo che sia felice.
Dopo un po' incontra una ragazza.
E' carina, ha i capelli rossi, gli occhi verdi, molte efelidi marroncine e un bel sorriso. Si vede che è Irlandese.
Niall le sorride e si baciano sulle labbra. Sono un po' triste e gelosa per quel semplice bacio.
Vorrei essere io a stare con lui, amarlo come ho sempre fatto.
Ma io sono morta e lui merita di avere una ragazzo. Quando la vita ha lasciato il mio corpo ho visto come si è disperato.
Volevo tornare da Niall, ma dei fili invisibili mi portavano qui sulle nuvole.
Si prendono per mano e parlano di cose di tutti i giorni.
Ad un certo punto la ragazza gli fa una domanda che mi sconvolge.
-Senti Niall, ma tu non amavi già una ragazza? Dov'è ora?- gli chiede sorridendo.
Lo sguardo del biondo si rabbuia mentre fissa a terra.
-L-lei non c'è più. Si l'amavo e l'amo ancora e non volevo più stare con nessuna ragazza. Ma una notte mi è come apparsa in sogno e mi diceva di godermi la vita...e io voglio provare ad amare qualcun'altro perché lei ne sarebbe felice e farebbe felice anche me- spiega con un sorriso triste mentre stringe forte la mano della rossa.
Sto piangendo e non me ne sono accorta.
Ma ormai sono un fiume.
Niall non mi ha dimenticata e sta provando a godersi la vita.
Ne sono così felice. Mi asciugo le lacrime e poggio lo specchio d'argento su una nuvola.
Sono fatti loro e non voglio spiarlo.
Non vedo l'ora che venga con me in paradiso. Perché lui è un angelo senza ali e non può andare all'inferno.

70 anni dopo. Niall's pov.

Mi aggiro per dei corridoi bianchi. Con mia sorpresa e felicità ho l'aspetto di quando avevo 20 anni. Niente più odiose rughe o cose da vecchi.
Continuo a camminare, ma dove devo andare?
Il paradiso è un posto così grande.
Una porta candida si apre e un ragazzo con delle ali enormi.
-Niall?- mi chiede mentre controlla una pergamena.
-Si- rispondo fissandolo. E' un ragazzo stupendo, pure io che lo sono lo devo ammettere.
Mi fa cenno di seguirlo ed entriamo in una stanza ovviamente bianca piena di quadri che ritraggono angeli e cose celestiali.
Mi siedo in una poltrona bianca e l'angelo inizia a parlare.
-Niall James Horan, nato a Mullingar in Irlanda il 13 settembre nel 1993- dice leggendo la pergamena.
-Corrisponde alla realtà?-
Annuisco.
-Bene, il tuo girone è il numero sei, il cielo di giove, una tua compagna ti porterà nella tua stanza, diciamo così- dice semplicemente.
Un'altra porta si apre ed entra una ragazza.
Io la conosco. E' lei.

Taylor.

Lei mi sorride raggiante, siamo nello stesso girone.
Mi alzo e inizio a seguirla. Quando usciamo da quei corridoi ed arriviamo sopra le nuvole non restisto più.
L'abbraccio da dietro assaporando il suo profumo. E' un odore particolare, mai sentito, lo potrei chiamare profumo di polvere di stelle.
-Mi sei mancata da morire- le sussuro mentre lei sorride.
Un sorriso spontaneo.
-Anche tu, da morire se non lo fossi già- ridacchio mordendole l'orecchio.
-Lo sai che non si può fare sesso in paradiso?- mi dice ridendo.
-E' una cosa naturale e credo si possa fare, vero piccola?- le spiego baciandole il collo.
-Giusto, ma prima baciami...- mi sussura voltandosi e afferrando il collo della mia maglietta per poi baciarmi.
Ripondo al bacio casto che diventa molto più passionale.
Non l'ho mai baciata così e l'ho desiderato per anni.
Afferro il suo labbro tra i miei denti e la bacio stringendola stretta a me.
La mia lingua si unisce alla sua.
Quando ci stacchiamo le lascio un bacio sul naso.
-Oh merda...- non faccio a tempo a finire che una voce mi sgrida.
-Niente parolacce, Horan- dice una voce dura e grossa.
-Eh...si signore- risponde mentre Taylor ride.
-Andiamo- le sussuro prendendola per mano. Camminiamo anzi corriamo e ci sdraiamo sopra una nuvola lontana.
Lei è così bella e angelica e l'amo da impazzire.
-Ti prego lasciami toccarti...- le sussuro avvicinandomi mentre lei ride imbarazzata e mi allontana con le mani.
-Ma dai, Tay, lo so che sei vergine ma io ti amo e ti farò stare bene- le spiego baciandole il collo.
-Niall...non è il mom...- la interrompo baciandola.
Lei risponde e infilo le mani sotto alla sua maglietta bianca, la tiro via e scendo con le labbra fino al suo petto.
Lei mi sfila sia la giacca rossa che la maglia nera. L'adoro e sognavo tutto questo.
Continuiamo a baciarci ma il mio corpo e il mio cuore desidera di più.
Infilo le mani sul suo collo e scendo fino al gancio del reggiseno. Con non poca difficoltà glielo tolgo.
Taylor arrossisce mentre guarda a terra.
-Sei bellissima- le dico banciandole il petto per poi arrivare ai jeans. Velocemente faccio scendere la cerniera e sgancio il bottone.
Le tolgo anche quel capo. Rimane solo con le mutande di pizzo bianche.
Mi tolgo i pantaloni e anche io indosso solo l'intimo.
-Sei sicura?- le chiedo insucuro.
Lei annuisce e sfiora l'elastico dei miei boxer prima di sfilarli piano.
-Amber aveva ragione- dice ridacchiando mentre arrossisco.
Le mie dita sfiorano il pizzo delle sue mutandine. Non resisto e gliele sfilo.
Avviccino la bocca alla sua intimità e inizio a leccare.
Sento i suoi gemiti e i nostri cuori innamorati battere all'unisono.
Con più sicurezza infilo un dito, due dita nella sua intimità.
-N-niall..- mormora con dei gemiti che seguono le sue parole.
Mi allontano e Taylor fa un profondo respiro. Si avvicina titubante al mio membro.
-Se vuoi...- mi interrompe quando inizia a poggiare le labbra sul mio membro.
Inizio a produrre una serie di gemiti.
-Caspita, Tay...- dico al limite del piacere. Lei pompa troppo forte.
-P-piano..- dico poggiando le mani sulle sue spalle.
Lei si stacca e si lecca con la lingua i rimasugli del mio orgasmo.
Prende le mie mani e le porta su i suoi fianchi. So cosa vuole.
Infilo il mio membro nella sua intimità. Arriva il momento pieno di piacere. Vedo che prova dolore mentre i suoi e i miei fianchi si muovono insieme in una sorta di danza d'amore.
Quando esco da lei ci sdraiamo stremati. Lei ridacchia esausta.
-Niall...è stato stupendo- mi dice facendo grandi respiri.

Il mio amore per Taylor è molto più grande di quanto pensassi.

Ciao :)
Questo è l'ultimo capitolo. Pareri?
Domani o oggi metto la stessa ff per Liam e poi mancherà solo Zaynnn, non meno importante.
Vi piace l'idea del paradiso? Recensite please.
Byee xx