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Autore: isghighi    15/05/2013    6 recensioni
“Andrè, ti arruoli nelle guardie metropolitane hai capito?” urlava totalmente fuori di sé ” Non devi lasciare un secondo quella stupida cocciuta fin quando il suo orgoglio sarà a pezzi e tornerà sui suoi passi” Andrè annuì e lui e se ne andò via sbottando “la guardia metropolitana, dannazione, la guardia metropolitana, stupida! Incosciente!”
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cesar correva veloce, e il vento fresco della sera la faceva sentire viva. Correva veloce, eppure lei continuava a spronarlo : voleva arrivare presto a quella che sarebbe dovuta essere la sua futura dimora. Poi lo vide. Il palazzo dei Girodelle si ergeva in tutta la suà maestosità a pochi metri da lei. Si fermò all'imbocco dell'enorme viale di ingresso, valutando che fosse meglio riordinarsi le idee e riprendersi dall'accaldamento della corsa, rendendosi improvvisamente conto di quanto fosse maleducato arrivare ad un'ora tanto tarda. Ma non poteva aspettare oltre.

Ricordò le parole di Girodelle, di come l'avevano fatta sentire, di come l'avevano tentata.

Le veniva offerto un rifugio, amore , una spalla su cui fare affidamento. Le aveva promesso di prendere in carico ogni sua pena. Eppure...non erano quelle labbra che la tormentavano ogni notte, non era quella dichiarazione che continuava ad echeggiarle nella mente.

Fece un sospiro e si addentrò lentamente lungo il grande viale.

 

 

 

“Madamigella Oscar, sono dunque il più fortunato degli uomini ?”
 

Victor era sinceramente felice di vederla lì, quasi non aveva creduto all'annuncio della sua presenza, quasi non ci credeva nemmeno ora che la vedeva lì nel suo salottino, dinanzi al fuoco, voltarsi verso di lui con un sorriso.
 

“Dovete scusarmi per l'ora inopportuna, ma avevo urgenza di parlarvi. Spero di non avervi disturbato”
 

“Non potreste mai ” La guardava insistentemente, con una misto di speranza e un'ansia indefinibile negli occhi
 

Lei dovette farsi coraggio, sentiva un peso sul cuore nel ferire una persona che le si mostrava così devota
 

“Ecco Girodelle..... le parole che mi avete rivolto nell'ultimo nostro incontro mi hanno colpita molto, ci ho pensato a lungo ”

Accarezzava le decorazioni del camino con minuzia mentre parlava, eppure il suo sguardo era altrove, il tono di voce malinconico

“Mi avete offerto tanto, mi avete offerto sostegno e sicurezza, e non vi siete ingannato: l'idea di disfarmi delle mie responsabilità, lasciandomi cullare dopo tanti affanni dal tepore di una casa, mi ha tentata. Eppure queste responsabilità mi hanno permesso di essere libera, mi hanno concesso una vita che altrimenti non avrei potuto avere; e anche se agli occhi degli altri il mio può sembrare un destino triste e di solitudine, in realtà in nessuno dei giorni della mia vita, nemmeno uno, io sono stata sola. C'è già qualcuno, qualcuno che ha vissuto solo per condividere le mie pene e i miei giorni, e non chiede altro che continuare a farlo. Morirebbe se io mi sposassi ”

L'immagine del ragazzo moro si palesò davanti agli occhi di Girodelle come se fosse lì, in carne ed ossa, a lacerargli il cuore e l'orgoglio col suo sguardo beffardo. Quel ragazzo invidiato da sempre, nonostante fosse un semplice borghese
 

“Parlate di Andrè, vero?”
 

Girodelle sentì crollare davanti a sé il castello di carte che aveva costruito. Lui aveva intuito da tempo i sentimenti dell'attendente verso di lei, e sapeva che lei probabilmente avrebbe sofferto senza di lui, in fondo aveva vissuto tutta la sua vita con quell'uomo accanto. Lo sapeva al punto tale da offrirgli il permesso di continuare a servirla dopo il matrimonio. Ma lui aveva sentito questa proposta come un'offesa, non avrebbe vestito i panni di Saint-Preux* .
 

“E voi, lo amate? Non vi sposerete mai per lui?”
 

Lei lo guardò, non si aspettava quella domanda. Le tornò in mente l'immagine delle mani sanguinanti di Andrè mentre raccoglieva i cocci di cristallo, e la risposta uscì dalle sue labbra in modo inaspettatamente facile.

“ Io sarei la persona più infelice al mondo se lui lo fosse “
 

Girodelle assorbì quelle parole una ad una, come pietrificato. Lei gli si parò innanzi.
 

“Se mi amate come dite, Victor, ritirate la vostra proposta”
 

Lui la guardò per un istante negli occhi, scorgendovi una determinazione che le aveva visto tante volte, una determinazione alla quale aveva sempre obbedito. Ma ora sentiva che tutto ciò fosse una follia.. Si voltò, appoggiandosi allo schienale di una sedia. In fondo sapeva anche che lei prima o poi si sarebbe accorta dei sentimenti del suo attendente. Quello che non aveva mai voluto sapere è che li avrebbe ricambiati a tal punto.

Gli sembrava una tale follia tutto questo...si era dichiarato disposto a tutto pur di averla con sé, finanche di tenerle accanto il suo rivale, ma nessun comodo compromesso da lui offerto avrebbe potuto ammaliara. Rifiutare tutto per vivere un sentimento che, in quel mondo, non le avrebbe potuto dare null'altro che sofferenze...

Si rese conto di essersi illuso di poter ammansire il suo spirito libero, ed era stato bello finchè era durato.

Victor sospirò, recuperando la sua compostezza e le tornò di fronte. Si inchinò a lei con eleganza
 

“ Madamigella, chi ama non tollera l'infelicità della persona amata. Scriverò stasera stessa a vostro padre per ritirare la mia proposta.”
 

Le prese la mano portandosela alle labbra, poi la tenne stretta tra le sue guardandola intensamente negli occhi
 

“ Accettatela come ultima prova del mio amore “
 

Oscar non seppe cosa dire, non si aspettava tanta comprensione.
 

“ Avrete per sempre la mia gratitudine. Addio, Victor ”
 

Lui inchinò il capo in risposta, avevano entrambi gli occhi velati di lacrime quando lei uscì, ma quando risalì in groppa a Cesar Oscar non avrebbe saputo dire se le proprie fossero lacrime dovute alla comprensione del dolore di Girodelle o dalla gioia di sentirsi il cuore nuovamente tanto leggero.

“Spero solo di non condannarvi ad un'infelicità ancora maggiore, amata Oscar ” sospirò Victor qualche ora dopo, firmando la lettera che bruciava per sempre il suo castello di carte.




* riferimento alla Nouvelle Heloise, si tratta del precettore innamorato di Heloise, i due vivono fianco a fianco senza poter realizzare il loro amore.

Ciao a tutte!! Scusate il ritardo purtroppo è un periodaccio e temo un rallentamento degli aggiornamenti...
Sempre un mare di grazie a Arweiniol, ladymarcellaa,jelore,mariap13,Ninfea blu, Tetide e sb83, grazie davvero per le vostre osservazioni e i vostri incoraggiamenti.
Come vi aspettavate, ecco qui in versione rivisitata il "palo" a Girodelle!!! Comunque l'idea da ora è deviare dalla storia originale e aggiungere al "missing moments" un bel "what if" ...
Stay tuned  ;)

 

  
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