Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Fallen_    15/05/2013    3 recensioni
Quando una persona non capisce l'amore di una fan per il proprio idolo è... Brutto. Ma si può sempre cambiare no?
* * *
"Lo voglio."
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Otto.





Entrarono in camera e mancò poco che cadessero dallo spavento.
- Cavolo ragazzi, evitate la prossima volta. Che cavolo ci fate nella mia stanza?
- Ehm.. noi.
- Siete dei cretini lo sapete vero?
Scoppiarono tutti a ridere ed Harry presentò il resto della band a Chantal.
“Wow, uno poco più bello dell’altro mi dicono”
- Chantal, non ti lasciar ingannare dal loro comportamento mite. Sono delle bestie rare, molto rare da trovare e me li hanno appioppati.
- Harry! Non dire così, che qui la bestia rara sei tu!
Harry si girò a fulminare con lo sguardo Niall poco prima che il ragazzo potesse spiattellare l’imbarazzante abitudine dell’amico.
Chantal rimase a fissarli uno per uno, certo Harry era Harry, ma il resto della band era spettacolare, li aveva visti solo due settimane prima, eppure.. ah, certo. Lei non stava mica guardando loro.
- Beh Al, posso chiamarti così vero? Chantal è troppo lungo, mi scoccio altrimenti. Comunque dicevo, passata bene la serata? Spero che Harry non ti abbia messo in imbarazzo o abbia fatto una delle sue figure.
- Hai ripreso fiato?
Disse ridendo, lui era Louis giusto? Cavolo, associazione nome-viso sotto zero proprio.
- Si, puoi chiamarmi Al, anche se sei la prima persona che lo fa. E per la cronaca Harry è un ottimo amico e no, non ha fatto nulla di imbarazzante.
- Quindi.. Solo amici?
- Non credi di voler sapere un po’ troppo?
- Daii, sai già che diventeremo migliori amici, quindi perché nascondermi qualcosa?
- Mh, poco presuntuoso eh.
La suite di Harry era molto grande, si diresse verso la camera adiacente dove il ragazzo era entrato con Liam e sentì le loro voci.
- Liam non riesco a spiegarlo a parole, è stato.. e lei.. mio dio.
- Cavolo amico, calmati. Respira. Sei..?
- Si, ne sono più che convinto. Il punto è che non so lei.. è molto riservata.
- Non avrebbe contraccambiato altrimenti no?
A quel punto si decise a bussare ed entrò.
- Disturbo?
- No, certo. Vieni.
- Beh, noi andiamo allora.
Disse Liam alando la voce, affinché anche gli altri potessero sentirlo.
Abbracciò Chantal e si diresse verso l’uscita.
Una volta assicurato di essere solo Harry tornò da Chantal, si sentiva imbarazzato. Il motivo.. non lo sapeva neanche lui.
- Cavolo..
- Cosa?
- Tu..
- Ho fatto/detto qualcosa di sbagliato?
- No, no assolutamente. Come ti viene in mente?
- Ho sempre paura di sbagliare, ho sempre visto la gente andare via da me, ma non ho mai saputo il perché.
“è il momento?”
- Ho ricevuto insulti per i miei comportamenti sbagliati.
Gli stava raccontando tutto, si sedette ai piedi del letto ed Harry a terra di fronte a lei, trattenne le lacrime, almeno ci provava.
- Ho dovuto subire, tanto. Troppe violenza psicologica, ero un adolescente ingenua. Non capivo. Ho continuato a non capire per anni, a subire i suoi insulti in silenzio.
- Poi cosa è successo?
- Ho trovato uno sfogo?
- E questo sfogo era?
- Vomitare, tagliarmi, digiunare.
Harry sentì il cuore in gola, era sgomento, senza parole.
- Più lui mi insultava per il mio aspetto, per il mio carattere, per i tagli.. Più io insistevo a farlo.
- Come ne sei uscita?
- Iniziai a perdere molto peso, i miei all’inizio non se ne accorsero, poi Taylor mi fece un sacco di domande, mi mise a nudo in tutti i sensi. Parlò con i miei, mio padre lo prese a botte, era accecato dalla rabbia.
Più ascoltava, più voleva conoscere il bastardo che le aveva fatto quello.
- Sono entrata in clinica, ne sono uscita sei mesi dopo. Ma di quel periodo non ricordo assolutamente nulla, neanche chi era lì con me. Una volta uscita sono stata seguita da Tay, che ora mi è ancora accanto. Harry, io..
- Posso chiederti una cosa?
- Si, dimmi.
- Hai ricominciato?
Dilatò leggermente le palpebre, come aveva potuto capire?
- Si..
Harry si alzò di scatto e l’abbracciò forte, si promise che l’avrebbe aiutata, che non l’avrebbe più rifatto.
- Sono qui per te e tu non farai mai più una cosa del genere. Mi hai capito?

Chantal annuì, le lacrime continuavano a scendere, non riusciva a parlare, semplicemente si perse fra le sue braccia.
 
 
Si risvegliò la mattina dopo terribilmente accaldata, Harry l’avvolgeva con le braccia e lei le si era rannicchiata contro il suo petto. Era una sensazione bellissima essere tra le sue braccia, ma aveva troppo caldo e si sentiva soffocare.
Allungò un braccio e spostò le coperte, si scostò quel tanto che le bastava per ammirare quella figura angelica dormire. Allungò una mano e con la punta delle dita gli accarezzò il volto, i suoi lineamenti perfetti, la fronte un po’ corrucciata, chissà cosa stava sognando, pensò. Poi passò un dito su quelle labbra scolpite, perfette, che solo qualche ora prima si erano posate sulle sue. Harry strinse gli occhi prima di girarsi e stendersi supino, un sorriso splendido si dipinse sulle sue labbra e aprì leggermente gli occhi per guardarla. Chantal era rimasta con la sospesa, sul volto aveva un’espressione che era un misto di sorpresa e gioia.
- Buongiorno!
- B-buongiorno.
- Dormito bene?
- Non credo di aver mai dormito meglio ultimamente, grazie.
- E di cosa?
- Per non avermi lasciata sola!
- Non l’avrei mai fatto, e non voglio farlo. Mi sei entrata dentro Chantal, nel profondo. Sei ovunque, sotto pelle.. Ma soprattutto qui.
Disse Harry portandosi una mano sul petto.
- Potrei dire la stessa cosa di te, mi chiedo come tu abbia fatto. È da tempo ormai che non riesco più a fidarmi di nessuno, neanche di me stessa.. Eppure.. Tu.
- Sono felice di aver fatto la differenza, di esserlo. Non so se sarei mai stato capace di restarti lontano.
- Grazie Harry!
- Grazie a te, mi hai aperto un mondo.
Harry si chinò a darle un leggero bacio sulle labbra poi si tirò su a sedere.
- Hai fame?
- Non tanta!
- Mh, neanche un croissant?
- Nutella?
- Nutella.
- Allora non posso proprio rifiutare!
- Tè?
- No, caffè. Devi sapere che io dipendo dal caffè!
- Bene, vado a ordinare la colazione.
Chantal si alzò dal letto e andò in bagno, si fece una coda alta e si sciacquò il viso per svegliarsi definitivamente. In realtà avrebbe voluto abbandonarsi sotto la doccia, ma non era nella sua indole lavarsi in un bagno che non era il suo, quindi si diede una ripulita veloce e tornò da Harry, che l’aspettava nel salottino.
- Mh, profumi di.. lavanda?
- Era l’unica saponetta presente nel bagno..
- C’è anche il mio doccia-schiuma.
- Ha un profumo delizioso, sa di te. Ma credo sia un po’ troppo maschile.
- Schizzinosa.
- Affatto signorino.
- Dai vieni che la colazione è arrivata.
L’attirò a sé e le lasciò un bacio dolce, ma che li travolse in un vortice di passione.
- Harry, il mio caffè si fredda.
Disse Chantal allontanandosi da quell’incantesimo.
- Mh, si. Meglio mangiare.
Le sorrise e si accomodarono sul divano di fronte al tavolino, dove c’erano pronte le loro colazioni.
Chantal ancora non ppoteva credere di aver dormito con Harry, non realizzava che quei baci erano reali, non riusciva a credere alle parole dette poco prima dal ragazzo.
“Mi sei entrata dentro Chantal, nel profondo. Sei ovunque, sotto pelle.. Ma soprattutto qui.”



Ciaooooooooooooo. Eccomi qui con un altro capitolo.
Praticamente sto parlando da sola, ma vabbe'.
Adieu miei fanciulli(?)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Fallen_