Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: LostinStereo3    15/05/2013    2 recensioni
Non sapevo da quanto tempo camminavo, non mi importava, il tempo era solo un numero, uno scorrere di numeri in successione che si accavallavano, uno dietro l’altro, in una continua gara verso un misterioso traguardo. Che senso aveva questo? Perché il mondo era così crudele? Se era vero che Dio esisteva, perché aveva permesso tutto ciò?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Billie mi riaccompagnò a casa per le 5 di pomeriggio, fedelmente scortato da Mike e Trè che continuavano a fare i coglioni dietro di noi.
Fui liquidata dal trio con un “Alex noi andiamo a farci belli per la serata” e risi pensando alla loro idea di “farci belli”.
Sicuramente si sarebbero fatti una doccia giusto per far calare un po’ la tensione e si sarebbero messi un paio dei soliti jeans con una vecchia tshirt.

“Ti passo a prendere per le 7 con il furgone di Mike, ci facciamo un paio di birre tutti insieme e poi andiamo al Gilman” mi disse Billie con un mezzo sorriso dolce.

Niente baci o abbracci strani come saluto, solo uno sguardo fugace e poi ci girammo entrambi: io per entrare in casa, lui per raggiungere i suoi amici.

Mi chiusi la porta alle spalle e mi appoggiai piano con la schiena, elaborando un po’ la situazione che da qualche tempo andava avanti.
Era decisamente qualcosa di strano e mai successo prima, nella mia vita intendo, in quella degli altri non lo so. Però mi piaceva, era quello l’importante no? Questa situazione mi piaceva, quindi mi dissi di non pensarci troppo.

Salii allora nella mia camera e misi su qualcosa a caso, mi accorsi poi che fosse My generation, dei The Who. Andava bene, dai.

Mi infilai in doccia canticchiando e pensando a cosa mettermi, non che me ne importasse molto in realtà, però volevo essere presentabile. Mi asciugai al volo i capelli e scesi in cucina, volevo mangiare qualcosa. Presi un bicchiere di succo ace dal frigo, il mio preferito, e dei biscotti alla vaniglia.
Mi sedetti poi sul tavolo e mandai lo sguardo fuori, al giardino.

Il succo ace me lo compravi sempre tu papà, te lo ricordi? Io venivo tutti i sabati con te al supermercato perché amavo da matti fare spesa insieme.
Buttavo nel carrello qualsiasi tipo di cosa sembrasse commestibile agli occhi di una bambina e tu mi rimproveravi dicendo che non mi avresti più portato.
E invece puntualmente ogni sabato ci ritrovavo insieme.

Finii i miei biscotti e tornai sopra, diedi una sciacquata ai denti e mi posizionai davanti all’armadio ridendo da sola come una scema pensando al fatto che per la prima volta non sapevo che mettermi.

Mamma a questo punto, se fosse stata in casa, mi avrebbe rinfacciato i milioni di jeans e tshirt enormi che continuavo a comprare. Risi di nuovo.

Alla fine, messa alle strette dall’orario, optai per un paio di calze nere rubate dall’armadio di mamma, un paio di jeans abbastanza vecchi e stracciati che finii di tagliare, non facendoli eccessivamente corti, una maglia, tagliata anch’essa per l’occasione, dei Ramones e i miei soliti anfibi neri semplici.
Mi sistemai un po’ la faccia truccando gli occhi di nero.
Guardai la mia immagine riflessa nello specchio: potevo andare.

Raccattai la tracolla e scesi nel giardino sul retro per fumare ed aspettare Billie.

Sentii qualcuno entrare in casa, sicuramente era mamma.
Me la trovai alle spalle che mi guardava con un’aria strana.

“Ciao, tutto bene a lavoro?” domandai.

“Sì, certo. Dove vai così sistemata?” chiese lei a brucia pelo.

“Vado a sentire dei miei amici che suonano in un piccolo locale tranquillo, qui in città” cercai di darle tutte le informazioni, rimanendo sempre sul vago.

Lei ci pensò un po’, poi parve decidersi a parlare.

“C’è un giovanotto con i capelli blu qui fuori che ti aspetta, ha detto di chiamarsi Billie.” Fece uno strano sorriso che non capii, ma non ci diedi tanto peso.

Mi alzai in piedi ripescando la borsa e salutai mamma dicendole di non aspettarmi in piedi.

Billie era lì che mia aspettava, impalato davanti alla porta d’ingresso con l’aria un po’ scossa.

“Cos’è successo?” domandai, spingendolo verso l’esterno e chiudendomi la porta alle spalle.

“Io..io..io ho appena conosciuto tua madre?” balbettò.

“Simpatica?” domandai ridendo nel vedere la sua faccia.

“Mi ha chiesto se fossi caduto in un barattolo di vernice blu e se avessi bisogno del bagno per farmi una doccia al volo.” Billie era ancora alquanto scioccato.

Risi di gusto, pensando che mia madre certe volte non si risparmia proprio e lo trascinai verso la macchina.

Lui salì e mise in moto, cercando ancora di riprendersi.

“Allora vocal lead, sei carico?” domandai per distrarlo dal suo pensare ancora a mia madre.

Lui parve come risvegliarsi da 3 giorni di sonno.

“Certo che si Alex, che domande? Adesso andiamo nel garage di Trè, c’è qualche altro amico e stiamo lì prima del concerto. Ci sono birre eccetera.”

Era nervoso il ragazzo, si vedeva lontano un miglio.

Arrivammo davanti al famoso garage, Billie Joe parcheggiò alla buona e scendemmo.

Prima di entrare, gli afferrai al volo la mano e lui si girò a guardarmi.
Aveva gli occhi pieni di quel qualcosa misto ad adrenalina ed insicurezza che mi sembrò quasi un cucciolo abbandonato con la voglia di dimostrare al mondo quanto in realtà valga.

Avevamo ancora le mani legate quando, con una mossa del tutto irrazionale e spontanea, mi avvicinai a baciarlo.
Era tutto così nuovo per me, ma sentivo di essere a casa, mentre le mie mani correvano ad arruffare i suoi capelli e le sue a stringermi la schiena.

Adesso capivo cosa fossero le farfalle nello stomaco, e le mie avevano deciso di ballare il valzer.
O forse si stavano dando ad un pogo carico e sfrenato?






Ciao bellezze, quant'è che non aggiorno? Ma ormai ci siete abituati anche voi ai miei alti e bassi, no? No, ok..scusate.
Anyway boh..non so che dire sulla storia. Ah ecco, ho inserito il cd My generation perchè proprio oggi stavo pensando ai The Who, in senso generale, e mi andava di metterli.
Ah, vi voglio chiedere una cosa. Però non so se è proprio giusto. A parte che non mi ricordo se ho inserito una descrizione fisica di Alex, o comunque cenni al suo aspetto fisico..vabbè senza perdermi in chiacchiere, volevo sapere come voi vi immaginate Alex, se è uguale a come me la figuro io insomma. Però io non ve lo dico come la immagino.
Ok, basta chiacchiere.
Grazie mille davvero a chi ha recensito lo scorso capitolo e chi tiene la storia tra le seguite pur non recensendo.

Love you all.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: LostinStereo3