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Autore: Phoenix Seven    15/05/2013    4 recensioni
Harry insieme agli inseparabili Ron ed Hermione, formano un'indissolubile trio che ha vissuto una marea di avventure... ma dal sesto anno in poi, da quando i nostri amici raggiungono l'età di 17 anni si unirà al gruppo una quarta persona.... il resto lo scoprirete solo leggendo...una storia romantica ma non priva di colpi di scena. Una storia da seguire col fiato sospeso dagli sviluppi imprevedibili.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Il silenzio snervante, creatosi, tra i quattro ragazzi, fu interrotto dal dolce chiurlo della civetta bianca che si era fermata sul davanzale della finestra del dormitorio, come se non volesse disturbare. Dopo un attimo di titubanza e smarrimento, Ginny si avvicinò e liberò l’animale dalla missiva che portava e la ricompensò con uno dei suoi biscotti preferiti. La bianca civetta, dopo essersi rifocillata e terminato il suo compito, volò via, ritornando alla guferia. Ginny, tornò a sedersi vicino il fidanzato, mentre Ron seduto sul suo letto, vegliava Hermione, tristemente.


“Chissà se Mione, vorrà perdonarmi! Spero, che mi dia almeno la possibilità di parlare. So, di non aver sbagliato, ma devo farlo capire anche a lei! Sono altrettanto certo, del fatto che non voglio perderla!”

“Ron è preoccupato. Ha paura della reazione di Herm. Devo parlare con Gin e darle quel reggiseno. Dobbiamo scoprire chi si è divertito a farci questo “innocuo” scherzo!”

“Perché Harry è così pensieroso? Cosa mi vuole nascondere? Non credo, tema il duello con Dean! Che sia per questa lettera? Possibile, che ne conosca già il contenuto? Amore, perché non  mi dici cosa ti preoccupa?”

La rossa iniziò a srotolare la lettera e inchiodò i suoi occhi cioccolato in quelli del fidanzato, che con la bacchetta in mano disse “MUFFLIATO”. Proprio mentre Ginny stava per leggere, Hermione aprì gli occhi.
Immediatamente Ron, felice disse – “Mione, amore! Ti sei svegliata, finalmente! Mi ero preoccupato, quando ti ho visto, in quella stanza con quell’orrendo …”
Hermione, tuttavia non si curò di Ron e rivolta all’amica disse – “Gin! Ma cosa è successo? Come è andata la prova? Ricordo solo La McGranitt che ci ha chiamato e ci ha portato nella stanza delle necessità.”
Ginny seria – “Poco fa è finita e ovviamente ha vinto il “mio” Harry. Ora, stanno uno pari e Dean oggi, ha fatto, davvero una pessima figura. C’è un’altra cosa, inoltre, che dovresti sapere …”
Allarmata disse – “Centra Ron per caso? Gli è successo qualcosa?”

“Che stupida che sono! È qui vicino a me! Mi sono tradita da sciocca. Ho dimostrato che ci tengo, ancora  a lui. Nonostante mi abbia tradito! Speriamo non se ne accorga. Gin aiutami! Non lasciarmi, in questa situazione. Inventati qualcosa!”

Divertita disse – “Come mai, ora ti preoccupi per mio fratello? Non eri tu, quella che diceva che non te ne fregava più niente?!”
Risollevata disse – “Infatti, solo che resta comunque tuo fratello e un buono amico per me!”

“Miseriaccia, mi reputa solo un buon amico. L’ho persa per sempre! Nulla ha più senso per me. Non credo mi riprenderò da questa batosta!  Possibile, che finora non sono riuscito a costruire niente. Erano solo castelli in aria!”si intristì di botta.

“Grazie Gin. Spero, che adesso il “mio” dolce Ron abbia il coraggio di ammettere i suoi errori e trovi il modo di  farsi perdonare. Però forse ho esagerato! Non l’ho guardato, neanche una volta. Ma so, che mi sarei tradita. Lo avrei baciato!”

“Herm, sei perfida. Povero Ron! Lo stai punendo, per qualcosa che non ha mai fatto! Chiamala solidarietà maschile! Sai, che non mi piace barare, ma poi gli darò qualche dritta a tua insaputa, mentre la “mia” Gin vedrà di scovare il colpevole!”

“Herm, ti ho aiutato solo perché mi sei sempre stata vicino quando avevo bisogno di te, ma sai che voglio che torniate ad essere uniti come prima. Io farò il possibile, perché ciò avvenga quando prima. Io ed Harry non vi lasciamo soli!”

Ron a testa bassa disse – “Harry, devo parlarti in privato. E’ importante!”
Harry risoluto – “Ron, mi spiace ma la mia risposta è no. Non ti permetterò di fare una sciocchezza simile. Herm, comunque, devi sapere che Ron ti ha salvato la vita oggi da una tarantola gigante. Ha affrontato per te, la sua paura più grande. Al suo posto, non so se ne sarei stato capace!”
Imbarazzato disse – “Non è vero, amico! Tu, sei il mitico Harry Potter! Oggi, ti sei solo buttato in mezzo a delle fiamme. Per chi,  poi? Per mia sorella!” sorrise all’amico.

“Grazie amico. Apprezzo quello che stai facendo per noi. Ma dubito possa servire a qualcosa! Mione è testarda almeno quanto Ginny se non di più! Non capisco, però, perché non vuoi le mie dimissioni da portiere, ne vuoi che lascio l’Ordine.”

“Amore, sei davvero unico! Hai lasciato, Herm senza parole! Non si aspettava una cosa del genere. Non ha una risposta pronta. Harry, ti amo, lo sai! Ora, dobbiamo solo forzare il destino per questi due! Speriamo, che facciano pace al più presto.”

“Grazie ragazzi, siete straordinari! Vorrei tanto, perdonare Ron! Ma davanti agli occhi ho sempre lui e quell’altra. Perché Ron? Gin, come fai a capire Harry, guardandolo solo negli occhi? A volte, vi invidio!”

Ginny fingendosi arrabbiata disse – “Grazie Ronnie, per la considerazione che hai di me. Per fortuna, Harry la pensa diversamente!” caccio la lingua al fratello.
Hermione, nel frattempo, guardò Ron che ricambiò il suo sguardo per un attimo e prima di girarsi disse – “Allora grazie, Ron! Ma perché lo hai fatto?”
Ron felice disse – “Perche ti …”
Hermione lo zittì – “No Ron! Non roviniamo, quel poco di buono che è rimasto tra noi, con parole o frasi di cui potremo pentirci. Gin, ma cosa hai in mano?”
Ginny dispiaciuta disse – “E’ una lettera per Harry, appena arrivata. Stavamo per leggerla!”
Ginny aprì la lettera e lesse:
 

 Ciao, Harry.
So che quando leggerai questa lettera non sarai da solo. Ma so, anche, che non avresti mai taciuto ciò che ti dirò. Inoltre, non ti rivelerò niente che i tuoi amici e la tua fidanzata, in quanto membri dell’Ordine, non possono sapere. Come la professoressa McGranitt, ti avrà anticipato stamattina ho da darvi alcuni importanti annunci. Sicuramente, qualcuno avrà da ridire su alcune decisioni, ma voi capite che Voldemort è lì fuori che aspetta un nostro errore per colpirci, quindi  dovremo essere pronti ad ogni evenienza. Ti dissi, che ti avrei fatto sapere io quando avremo avuto altre lezioni. Ebbene, le farai a Grimmauld Place, lunedì sera. Si, hai capito bene nella sede dell’Ordine. Ho infatti, indetto una riunione della massima urgenza. A tempo debito capirete, ogni cosa. Ovviamente, signorina Granger, sarete giustificati dalle assenze di questi giorni e non si preoccupi di restare indietro con il programma. Ciò non accadrà, in quanto, provvederà Minerva, a farvi avere tutto. Confido, altresì, signorina Granger, che non permetta ai suoi amici di venir meno ai vostri doveri con la scuola. Harry, ti devo chiedere, inoltre, di valutare attentamente ogni scelta che farai, in quanto, questa volta potresti trovarti costretto a drastiche decisioni. Non posso spiegarti altro per adesso. Abbi fiducia in me, per l’ennesima volta.
A presto. Albus Silente. 

 

Harry e Ron come Ginny ed Hermione si guardarono sorpresi.
Harry rivolto agli amici disse – “Ragazzi scendiamo a pranzo, che ne dite?” si avvicinò alla fidanzata e la guardò nei suoi occhi color nocciola.
Ginny, rimase sorpresa e dopo un attimo di esitazione annuì e disse – “Andate avanti, vi raggiungo subito. Devo andare un attimo in dormitorio!”
Hermione sorpresa disse – “Vuoi che ti aspetti Gin? Hai bisogno di aiuto?”
Calma disse – “No Herm. Vai con Harry e Ron, un minuto e vi raggiungo!”
Hermione si convinse e seguì i suoi due amici. Ginny senza perdere ulteriore tempo, rientrò nel dormitorio maschile, nella camera di Harry per portare a termine la sua delicata ma importante missione.

“Harry, lo ha potuto mettere solo in un luogo. Nel suo baule!”

Ginny aprì il baule del fidanzato per prendere il reggiseno di Lavanda e scoprire il proprietario a loro ancora ignoto, ma proprio quando lo trovò vide una scatolina piccola e quadrata e fu tentata di aprirla.

“Chissà cosa c’è in quella scatolina?! È sicuramente un regalo per me! Sono curiosa! Vorrei vedere, ma non posso rovinare la sorpresa al “mio” Harry! Quanto è romantico! Scendiamo giù dagli altri, va!”

Aveva appena preso il reggiseno e stava per metterlo nella tasca della divisa quando nel dormitorio entrò Dean, venuto a cambiarsi la maglia, tutta bagnata.
Dean felice disse – “Bene, Ginny! Come mai nel dormitorio maschile? Sai che è vietato entrarci senza l’autorizzazione di chi ci dorme o dei prefetti? Potrei farti espellere, se facessi la spia? “
Ginny tranquilla disse – “Lo so, ma sono venuta a prendere una cosa che mi appartiene. Poi, non ho infranto nessuna regola. Ho l’autorizzazione sia di Harry, che dorme qui che dei due prefetti!”
Infuriato – “Non la mia, però! Dal momento, che questa è anche la mia camera … Cosa sei venuta a prendere di così importante? Fammi vedere!” gli tolse il reggiseno dalla tasca
Arrabbiata – “Dean, lascia stare il mio reggiseno. Vorrei evitare, che tu facessi qualche altro scherzo dei tuoi al “mio” Harry, facendo trovare questo indumento vicino al letto di qualcun altro. Visto che a quanto pare questa è una tua abilità innate!”
Fuori di sé disse – “Vuoi dire che tu e Potter … quando? Dove? Perché? Non ci credo ti sei data a quel gay? A me invece?”
Adirata – “Pensa a te, Thomas. Io amo Harry e l’ho sempre amato. Per me c’è sempre stato solo lui! Ora se permetti raggiungo i miei amici.”
Pazzo di gelosia e nervoso disse – “Tu non andrai da nessuna parte. Se prima non mi darai ciò che mi spetta per diritto. Vuoi o non vuoi sei mia, adesso! Stenditi!”
Nel frattempo giù in sala Grande, i tre ragazzi erano preoccupati per il ritardo di Ginny.
Harry allora disse –“Ragazzi riuscite a stare due minuti insieme senza litigarvi? Ignoratevi, non vi guardate se occorre, ma non vi ammazzate! Herm, Ron, ok? Vado sopra un attimo!”corse verso la torre di Grifondoro.

“Dannazione ho una strana sensazione. Gin, saprà che lo ho nascosto nel baule. Ma perché tutto sto tempo? Inoltre, ho paura che le sia successo qualcosa. Devo sbrigarmi. Giù inoltre non ho visto Dean. Se ha seguito Ginny?”

Corse a perdifiato, per le scale e arrivato davanti al ritratto della signora Grassa, dopo aver detto la parola d’ordine, corse verso i dormitori.
In questo frangente, Ginny stava resistendo strenuamente a Dean che si stava innervosendo sempre di più, dicendo – “Non mi avrai mai, Dean. “
Dean infuriato disse – “Lo hai voluto tu, Ginevra!” Alzò la bacchetta e stava per lanciare una maledizione senza perdono: “IM…”
Harry impetuosamente senza indugi – “EXPELLIARMUS” . La bacchetta di Dean volò via dalle sue mani, verso Harry, cadendogli davanti e subito ci mise un piede sopra.
Dean guardò Harry con odio e disse – “Ora che Ron saprà che tu e la sua adorata sorellina … rimarrai solo Potter. Mi sembra giusto dirti che comunque anche prima ha goduto …”
Harry tranquillo disse – “Continua a sognare Dean. Ringrazia la tua buona stella, che ho altro di più importante, a cui pensare, altrimenti adesso ti staresti contorcendo a terra!”
Subito andò da Ginny che abbracciò Harry e dandosi la mano scesero in sala Grande per il pranzo.
Nel frattempo Dean arrabbiato pensava :

“Come diavolo ha fatto Harry? Che sia in contatto telepatico con Ginny? È arrivato giusto in tempo! Se avessi avuto  il tempo di lanciare l’incantesimo … ma mi pagherà anche questa! Implorerà la morte, durante il duello. Alla fine, Ginny si è concessa a lui! A Potter? Perche? Da me non si faceva neanche baciare, tra poco!”

Harry e Ginny arrivarono in sala Grande mentre la rossa tentava di tranquillizzare il moro, mentre Ron ed Hermione li guardarono sorpresi. Non appena arrivò Dean, Harry si alzò pronto a colpirlo, ma Ginny lo trattenne non senza sforzo, facendogli segno verso il tavolo dei professori dove sedeva nel suo eterno vestito rosa, la Umbridge.

“Gin, amore hai ragione. Quel brutto rospo, non aspetta altro che un mio errore per farmi espellere o punirmi. Devo controllarmi e restare calmo. Ora dobbiamo risolvere il problema di Herm e Ron.”

Come al solito nella sala vi erano urla e sorrisi ma non appena il vecchio mago Silente si avvicinò al leggio, tutti tacquero per ascoltare le sue parole.
Silente, dall’alto del pulpito guardò tutti i ragazzi seduti e subito disse – “Prima di lasciarvi al nostro banchetto che presumo, sia come al solito abbondante e prelibato, concedetemi di dirvi alcune cose. Per i ragazzi che quest’anno avranno i G.U.F.O., dovranno sostenere ugualmente l’esame pratico di Difesa anche se durante l’anno mi è stato riferito che non vi faranno esercitare. Ci tengo a precisare, che lo sosterrete con me, la professoressa McGranitt e il professor Piton. In qualità di preside, posso ancora decidere cosa reputo sia giusto per la mia scuola e non mi interessa risultare ripetitivo e se il Ministro della magia, sta cercando in tutti i modi di diffondere la falsa notizia, che il ritorno di Voldemort, è solo la montatura di un ragazzo che aveva bisogno di notorietà, e si è fregiato altresì del titolo di “Prescelto”. Inoltre, non dimentichiamoci il vostro compagno Cedric Diggory, morto per mano di Voldemort due anni fa, durante l’ultima prova del torneo Tremaghi. Ragazzi, non bisogna aver paura di chiamare le cose con il proprio nome. Ciò non fa altro che alimentare la paura stessa. Bene, sono vecchio, ve lo concedo, ma ho visto benissimo, Voldemort, uscire dal corpo di Harry Potter, l’anno scorso dopo aver tentato di controllare, invano, la sua mente. Credete davvero, sia facile per un ragazzo della vostra età non sapere se vedrà la luce del giorno seguente? Eppure, non mi sembra si sia lamentato con qualcuno! Se avesse potuto scegliere, avrebbe mai voluto il destino dell’intero mondo magico sulle sue spalle? So, che per molti di voi le mie saranno solo vane parole, dato che non tutti sembrano capire come stanno le cose. Il mio discorso, non è una difesa al signor Harry Potter, ma la semplice verità che sia la Gazzetta del Profeta che il Ministero stesso tenta in tutti i modi di cambiare e tenere celata. Mi ritengano pure un pazzo e un visionario, ma tutti sanno che continuare a mentire in questo modo così ostinato,  può essere solo dannoso.” Si fermò un attimo e volse il suo sguardo tra i ragazzi seduti soffermandosi in particolar modo su Dean, scioccato dalle parole del preside e Draco Malfoy.
Silente stava per riprendere il suo discorso quando ecco il fastidioso “Hem … Hem …” della Umbridge – “Permetti Albus, ma devo contraddirti. Il Ministero ha tutto sotto controllo. Con le tue insinuazioni, stai solo ingigantendo, quello che sono solo inutili e semplicissime follie di un povero ragazzo orfano, che ha capito che dietro il racconto del presunto ritorno di Colui Che Non Deve Essere Nominato, si continuerà a parlare di lui. Non ci sono prove a sostegno della sua tesi. Fuori non c’è nessun pericolo. Quindi smettiamola con queste bugie.” Nervosamente, sbatté un pugno sul tavolo e si sedette.
Silente calmo riprese – “Ognuno di voi è libero di scegliere da che parte stare e se credere o no al ritorno di Voldemort. In ogni modo, come ogni anno si terrà l’esame pratico di Difesa. Ogni mago o strega che esca da questa scuola deve essere in grado per lo meno di alzare uno scudo protettivo. Mentre, per i ragazzi del sesto e del settimo anno, che non hanno ancora comunicato i loro progetti per il loro futuro con la conseguente aggiunta di lezioni nel loro piano di studio, provvedano al più presto a parlarne con la professoressa McGranitt. Infine, nel rispetto della trasparenza devo comunicarvi che quattro ragazzi di voi, si assenteranno per qualche giorno. Ne risponderò io, personalmente. I suddetti ragazzi sono il signor Harry Potter, la signorina Hermine Granger e i signori  Ronald e Ginevra Weasley, per motivi strettamente legati alla scuola che non sto qui a dirvi, per non tediarvi ulteriormente e per essersi distinti e nello sport  o in materie di curriculum scolastico durante il primo trimestre. Adesso buon appetito e buona domenica!”
Mentre Silente tornava al suo posto Dean guardò il quartetto e pensò:

“Il professore Silente che si schiera apertamente contro il Ministero della magia? Dove mai andranno Potter e compagni? Come ha fatto a sapere che io credo che ciò che Potter ci racconta è solo per farsi bello agli occhi di Ginny? Possibile che non se ne sia accorta? Cosa ci guadagna? Inoltre, non credo alla storia del ritorno di Tu Sai Chi! Silente, mi fissava in un modo inquietante! Ma chi è davvero Harry Potter? Perché il professor Silente lo protegge così?”

“Un permesso speciale per San Potter, Lenticchia, per la piattola e quella sporca mezzosangue, ma per quale vero motivo? Il professor Piton deve saperlo, e sicuramente ne farà parola con il Signor Oscuro. Potter scoprirò cosa stai organizzando e vedremo come ne uscirai e se sei davvero il “Prescelto”. Ti farò soffrire come non mai. Dammi solo tempo. Ti priverò dell’Amore, dell’Amicizia e della Speranza. Invocherai la morte. E Silente? Non è così stolto, da sfidare apertamente il Ministero! Cosa sta escogitando? Pensa davvero, che chiunque possa sfidare e battere l’Oscuro Signore. Chiunque ci provi può trovare solo la morte! Non tutti, sono fortunati come quel maledetto Potter! Che miri a impossessarsi del Ministero?”

Tutti i ragazzi mangiavano in uno strano silenzio. Le parole del preside li avevano travolti come un uragano e mille pensieri si facevano strada in ognuno di loro. Finito il pranzo, tutti i ragazzi tornarono nelle proprie Sale Comuni. Nella torre di Grifondoro, tutti o quasi guardavano con sospetto i quattro ragazzi ad eccezione di Neville, Demelza, Mary, Jimmy, Ritchie, Colin e il fratellino di questi, Dennis.
Neville per alleggerire la tensione chiese – “Ragazzi, vi va una partita a sparaschiocco?” i sei ragazzi annuirono contemporaneamente.
Come niente fosse successo Ron, Harry, Colin, Dennis, Jimmy, Ritchie e Neville si misero a giocare a sparaschiocco, mentre Hermione leggeva distrattamente il suo libro di Rune Antiche, ignorando appositamente Ron.
Demelza si avvicinò a Ginny e disse – “Scusami Gin, posso parlarti un attimo?”
Ginny sorridente disse – “Certo, Dem. Anche io devo chiederti una cosa! Andiamo in camera?Solo un attimo!”
Si avvicinò ad Harry e dandogli un bacio sulla guancia gli sussurrò in un orecchio –“Tesoro, sono sopra con Dem che mi deve parlare. Ne approfitto per aiutare quei due testoni di Herm e mio fratello a dopo!”
Harry annuì e seguì la fidanzata che saliva su con l’amica. Anche Herm distolse lo sguardo dalla sua lettura e guardò sorpresa e un po’ delusa Ginny.

“Chissà cosa andranno a fare sopra Gin e Dem? Avrebbero potuto dirmi di andare con loro! Non riesco a stare qui, nella stessa stanza con Ron. Gin, me la paghi!”

Anche Ron si girò verso la fidanzata giusto in tempo per incrociare il suo sguardo e pensò:

“Miseriaccia quanto è bella Mione. Vorrei tanto sapere cosa diavolo sono salite a fare su Ginny e Demelza! Cosa stanno architettando? Perché Harry è così calmo? Amico, devi assolutamente impararmi la Legilimanzia. Tu stai  giocando sporco, perché sai a cosa sta pensando la mia Mione.”

Nel frattempo nel dormitorio femminile le due ragazze sedute sui  rispettivi letti stavano in silenzio.
A interromper questa situazione ci pensò Demelza che disse – “Gin, ho bisogno di un grosso favore!”
Ginny tranquilla disse – “Coraggio, Dem. Sono felice di poterti aiutare se posso.”
Imbarazzata proseguì – “Le parole del preside mi hanno fatto riflettere. Sai quanto sia negata in Difesa. Non vorrei portarmi ai G.U.F.O. una D o peggio una T, e rovinarmi così la media. Sappiamo che la Umbridge, non ci farà mai esercitare con la pratica, perciò volevo domandarti se potevi chiedere al “tuo” Harry se poteva impartirmi qualche lezione privata!”
Sorpresa e prendendola in giro disse – “Dem, vuoi soffiarmi il fidanzato? Lezioni private? Solo voi due?”
Stupita disse – “No Gin, sai che non lo farei mai e poi puoi, anzi devi parteciparvi anche …”
Ridendo disse – “Dem, scherzavo! Certo, che glielo chiederò e sono sicura che non ti rifiuterà il suo aiuto. Non lo farebbe mai e poi perché dovrebbe? Anzi, ti va di aderire all’ES? L’anno scorso, non hai partecipato perché avevi paura per tua madre. Ma adesso credo e sai che Harry non ha mentito sul ritorno di Voldemort. Inoltre ho un segreto da confidarti. Anche io lo ho visto. Ho taciuto solo perché me lo ha detto Harry!”
Divertita disse – “Gin, tu crederesti al Capitano in ogni caso, anche se non avresti visto Tu Sai Chi! A chi vuoi darla a bere?! Ammiro il vostro coraggio e accetto. Dimmi che devo fare?”
Felice disse – “Devi solo firmare una pergamena che ha  Herm e non dire a nessuno di questa cosa, se non vuoi ti accada la stessa cosa di Marietta Edgecombe di Corvonero. A proposito …” cacciò il reggiseno dalla tasca della divisa
Leggermente sorpresa e schifata disse – “Gin, però hai dei gusti, come dire leggermente orrendi. Cosa ci fai con quello in tasca? Inoltre è slabbrato. Non ti offendere, ma mi sembra largo per te! Vuoi farmi credere che lo fai perché ad Harry piacciono quel tipo di ragazze?”
Arrossendo violentemente disse – “No Dem. Non credo! Per Harry sono perfetta! Questo non è mio. È diciamo la verità è orrendo. È la causa del litigio tra Herm e Ron. Harry lo ha trovato vicino il letto di mio fratello. Ma Ron non tradirebbe mai la “sua” Hermione con una vacca. Ora vorrei capire a chi appartiene. Mi aiuti?”
Sollevata e ridendo disse – “Certo Gin! Innanzitutto è elementare Weasleyston! È per forza di una Grifondoro! Inoltre, deve essere non magra e di pessimi gusti. Dammi l’arma  del delitto!”
Ridendo anche lei – “Direi che abbiamo ristretto molto il cerchio! Vediamo la perspicace Robinsholmes all’opera, dunque.” le diede il reggiseno
Demelza lo girò e rigirò più volte in mano fino a soffermarsi sull’etichetta. All’improvviso disse – “Gin, mistero svelato. Guarda sull’etichetta le due lettere scritte.”
Ginny sorpresa lo prese e disse – “L. B.! Lavanda Brown! Non magra e dai pessimi gusti. Complimenti detective Dem. Ma perché scriverlo?”
Divertita disse – “Forse aveva paura che qualcuno glielo rubasse. Un reggiseno così bello non lo avevo mai visto!” scoppiarono entrambe a ridere.
Ginny tornando seria uscì dal sua camera mentre Demelza rideva e gridò – “Herm, sali un momento è importante!”
Hermione chiuse il libro e guardò rapidamente Harry che le sorrise e leggermente scossa raggiunse l’amica.
Arrivata nel dormitorio trovò le due ragazze serie e si sedette sul suo letto.
Ginny senza indugi disse – “Herm, tu vuoi bene a mio fratello? Ma non sei disposta a perdonarlo? Credi, che ti abbia tradito! Se, ti dicessi che è innocente? Conosco Ron! Non si farebbe mai scappare, una come te! Non dopo, tutto il tempo che ha impiegato per dichiararsi! So a chi appartengono quegli slip! Il delitto perfetto non esiste, Herm!”
Sorpresa disse – “Gin che stai blaterando? Fammi capire! Come hai fatto a scoprire tutto?”
Allegra disse – “Dean ha trovato solo gli slip e non ha visto che vi era anche il reggiseno. Harry lo ha trovato e mi ha detto di scoprire a chi appartenesse. Solo che ci è sfuggito un particolare, che Dem ha notato. Osservalo attentamente in ogni sua parte. ” gli da il reggiseno che Hermione osserva minuziosamente finché osservando l’etichetta non le viene un colpo vedendo le due lettere.
Hermione adirata disse – “Lavanda Brown? Quella brutta gallina starnazzante! Ora vedrà!”

“Grazie Gin. Grazie Dem. Siete due vere amiche. Ora capisco perché non mi avete detto niente. Gin, sei diventata più imprevedibile di prima da quando sei la fidanzata del “Prescelto”. Non hai paura a mettere in gioco la faccia o la pelle, se si tratta della felicità di un’amica. Ora voglio solo riabbracciare il mio Ron. Spero mi perdonerà!”

“Herm, mio fratello è follemente innamorato di te. Non rinuncerà a te! Mi chiedo, come hai potuto dubitare di lui! Vedrai ti perdonerà! Ora, però scendiamo giù. Ho voglia di stare un po’ con il “mio” Harry.”

Hermione felice disse – “Grazie ragazze. Non so come ringraziarvi!”
Ginny sorridendo disse – “A cosa servono le amiche? A proposito Herm, Dem vorrebbe entrare nell’ES. E’ un problema?”
Hermione con un la testa fece un cenno di diniego e prendendo la sua bacchetta disse “ACCIO PERGAMENA”. Demelza firmò e Hermione le diede un galeone spiegandole il funzionamento.
Dopo aver sistemato nuovamente la pergamena a posto, le tre ragazze ridendo scesero giù in Sala Comune.
Hermione, andò verso Lavanda e Calì che ridevano e scherzavano sedute vicino al camino. Tutti i presenti la guardavano, subodorando aria di guai. Hermione, che camminava risoluta e con quello sguardo di sfida non era mai un buon segno.
Lavanda fingendosi felice disse – “Ciao Hermone! Mi devi dire qualcosa?”
Hermione tranquilla disse – “Ciao Lavanda. Volevo ringraziarti per le belle parole che mi hai scritto. Mi sono commossa. Non pensavo che mi tenessi in una tal considerazione!”
Leggermente preoccupata disse – “Quali parole? Ti stai sbagliando. Ti stai confondendo!”
Sorridendo disse – “Dici? Mi spiace non mi confondo mai!” prese la bacchetta e disse “ACCIO LETTERA”.
Gettò la lettera in faccia a Lavanda e disse – “Vuoi che ti rinfreschi la memoria leggendo ad alta voce le tue sublimi parole o riconosci la tua scrittura da oca?”
Imbarazzata disse – “Si trattava solo di uno scherzo innocente. Non crederai davvero, che io volessi competere con te. Tu la strega più brillante della tua età? Sono tanto scema, secondo te?”
Calma rispose – “Senza ombra di dubbio, oca giuliva! Si trattava di uno scherzo innocente? Ammettiamo, che fosse vero. E se ti dicessi, che Sabato notte sei entrata nella camera di Ron?”
Impallidendo disse – “Granger, stai farneticando? So, che è vietato e poi per quale motivo avrei dovuto farlo?”
Sicura disse – “Forse per farmi litigare con Ron. Ammettilo che ti piace e vuoi che sia il tuo ragazzo!”
Preoccupata ma ridendo disse – “Sei impazzita Granger? Ma chi lo vuole quell’orrendo ragazzo, povero e dagli orribili capelli rossi.”
Divertita disse – “Impara a mentire meglio, Lavanda. Non sono per caso tuoi, questi?!” gli getta gli slip e il reggiseno davanti gli occhi a terra.
Adirata disse – “Ecco chi li aveva. Li hai presi tu, per screditarmi davanti agli occhi degli altri e farmi passare per una poco di buono!”
Risoluta disse – “Ascoltami bene, oca. Non dirò niente alla McGranitt, di tutta questa storia per evitare che Grifondoro perda altri punti e tu non venga sospesa, sempre perché non vada per sotto il nome della nostra casa. Ma stai attenta a quello che fai, che ti tengo sotto controllo! Ora se permetti devo chiarire con il mio fidanzato!”
Lavanda rimase a bocca aperta incapace di controbattere:

“Maledetta Granger. Come diavolo ha fatto a capire che ero io? Dean non aveva anche il reggiseno? Non si preoccupasse quell’arpia! Se crede, che mi arrenderò si sbaglia di grosso! Ha vinto una battaglia, non la guerra!”    

Hermione si avvicinò a Ron che come gli altri avevano assistito alla discussione tra le due ragazze, in silenzio e disse – “Ron, scusami per lo schiaffo e per non averti dato modo di dirmi come stavano le cose. Ma mi conosci! Sai, che sono impulsiva e spesso più di te! Puoi perdonarmi e ricominciare come se non fosse successo niente? Ti amo ed è con te che voglio stare!”
Ron sorridendo disse – “Ovvio, Mione. Non c’è lo mai avuta con te, ti avevo già perdonato. Non voglio perderti!”
Hermione con le lacrime agli occhi corse tra le braccia del fidanzato e gli diede un tenero ma passionale bacio mentre nella sala Comune si diffusero urla di giubilo e applausi.
A interrompere questo idillio ci pensò Dean Thomas che si avvicinò a Harry che abbracciato a Ginny rideva e scherzava con i suoi amici.
Dean nervoso disse – “Harry Potter, abbiamo una sfida da concludere. Andiamo nel cortile?”
Ginny preoccupata disse – “Non credo sia il momento Dean. Harry non è tranquillo. Inoltre la McGranitt, non c’è!”
Adirato disse – “Non preoccuparti,non ucciderò il tuo caro fidanzato, anche se avrei voglia. Ma dimostrerò che sono il più forte. Stando alle regole non possiamo usare le nostre bacchette. Seas, dammi la tua bacchetta!”
Ginny guardò preoccupata Harry, che le sorrise e disse – “Amore, tieni la mia bacchetta!” gli diede un bacio a fior di labbra. Mentre tutti seguirono i due ragazzi Dean pensò:

“Ginny è schierata apertamente dalla parte di Harry! Perché? Cosa ha lui più di me? Come ha fatto a farla innamorare in questo modo? Sarebbe disposta a morire per lui, se Potter glielo chiedesse! Se mi ritirassi? Non ho speranze con Ginny! No, Dean! Non è da te arrendersi! Se insisti, Ginny tornerà da te! Potter, te l’ha presa con l’inganno. Fai finire la leggenda di Potter, umiliandolo davanti tutta la casa!”

Arrivati nel cortile, i due ragazzi si misero in posizione, mentre gli altri assistevano e si schieravano dalla parte di uno o dell’altro.
Dean eccitato disse – “E’ un problema per te se inizio io, Potter?”
Harry calmo rispose – “No, Dean. Quando vuoi. Basta che finiamo al più presto questa farsa!”
Dean aveva appena alzato la bacchetta pronto a lanciare il suo incantesimo quando Harry, si accasciò a terra toccandosi la cicatrice e iniziando a sudare.
Imperterrito, Dean disse “CAESUM”, ma Ginny, accortasi di ciò che stava succedendo, era accorsa vicino al fidanzato e aveva preso la sua bacchetta gridando “PROTEGO”, innalzando uno scudo e stringendo la mano al fidanzato e facendolo stendere sulle sue ginocchia. Immediatamente erano accorsi anche Ron ed Hermione.
Dean ridendo sguaiatamente disse – “Potter si è arreso. Si è accasciato al suolo ancora prima di combattere. Credete sia ancora il “Prescelto”? Sono dovuti intervenire, i suoi amici.”
Neville, guardò Harry e subito dopo Ginny, Hermione e Ron visibilmente preoccupati e disse arrabbiato – “Dean, io credo che Harry non stia bene. Sta tremando, e suda neanche nel nostro mondo sono segnali positivi!”
 Ginny stava per dire qualcosa quando Ron mettendole una mano sulla spalla le fece segno di no e pensare al fidanzato.
Ginny visibilmente preoccupata disse – “Neville, corri dal professor Silente. Digli, dove siamo e che Harry non si sente bene. Fai in fretta però!”
Neville annuì e corse verso lo studio del professor Silente, mentre tutti incuriositi si avvicinavano ma nessuno osava chiedere niente.
Dean stupito:

“Ginny è davvero preoccupata. Non lo mai vista così. Gli stringe la mano con tale ardore che se ne accorgerebbe anche un cieco quanto è innamorata di quella nullità. Ma perché ha scelto lui? Ti riconquisterò è una promessa, bada! Dean Thomas supererà il grande Harry Potter.”

In quel momento si udì l’inconfondibile e fastidiosissimo e nonché odioso “Hem … Hem …”. Aveva visto tutto, dal balcone del suo ufficio, che si affacciava proprio sul cortile.
La Umbridge felice disse – “In qualità di supervisore e per aver violato i miei decreti, precisamente il n°77, sull’uso della bacchetta magica al di fuori delle lezioni e il n°99, il divieto di creare associazioni studentesche, in quanto siete tutti qui fuori a gingillarvi, anziché essere nella vostra sala comune, toglierò 250 punti a Grifondoro. Inoltre, punirò direttamente i responsabili di questa bravata. Vediamo, nientemeno che il signor Potter e con mia sorpresa, il signor Thomas. Entrambi, sconterete un’intera notte nella foresta proibita, in compagnia del nostro “utilissimo” e “rozzo” guardiacaccia Hagrid, che ha dei lavori da fare. Non si dica che non sia magnanima. Inoltre adesso andrò a scrivere al Ministro della Magia, affinché faccia qualcosa per migliorare la disciplina di questa ormai decadente scuola, lontana dagli antichi splendori.”
Ridendo se ne andò mentre tutti si guardavano preoccupati. Per un fortuito caso passò di lì, Hagrid di ritorno dalle serre di Erbologia, con in mano del repellente per piante carnivore. Vedendo Ginny, con Harry sulle sue  ginocchia, allarmato chiese – “Che ci succede ad Harry? Perché vi ci siete tutti?”
Ginny, con gli occhi velati dalle lacrime e preoccupata disse – “Abbiamo mandato Neville ad avvertire il professore Silente. Harry, improvvisamente …”
Hagrid guardò la ragazza dai capelli fulvi e subito Hermione e Ron e disse – “Ci ho capito! Mi ci occupo io di Harry. Vedrete che con un bel riposino e con una bella e calda fumante tazza di thè ci si riprenderà. Andiamo, vi ci porto a casa mia!” fece un rapido occhiolino ai tre ragazzi e prese in braccio Harry, che continuava ad agitarsi.
Mentre Hagrid e i tre ragazzi stavano andando a casa del mezzo gigante ecco apparire il professor Silente.
Hagrid, rispettoso e pompando leggermente il petto disse – “Buonasera professore! Se lei permette, mi ci occupo io di Harry e dei tre ragazzi. Ci so già, come comportarmi!”
Silente sorridendo da sotto i suoi occhiali a mezzaluna disse – “Concordo pienamente con te Hagrid! Tra poco verrò con Minerva a sincerarmi delle condizioni di Harry. Spero non sia per te un disturbo, se abusiamo un po’ della tua cordiale ospitalità!”
Hagrid fiero rispose – “Professore, ci sapete che la mia casa per voi ci è sempre aperta!”
Silente sorridendo disse – “A dopo, Hagrid. Ragazzi, avrete notizie del vostro compagno, presto. Ora, tornate in sala Comune.” Silente sparì mentre Hagrid e il quartetto andavano verso casa sua.
 

 

THEMYSTICGOHAN‘S ANGOLO
Salve, a tutti!
Vi chiedo venia per il lunghissimo ritardo, Quasi due mesi! Un record!
Ma avevo un concorso da affrontare. 3400 domande da imparare in un mese.
Ci ho provato ad aggiornare, a svagarmi la testa, ma non riuscivo a concentrarmi a dovere.
Nonostante avevo già le basi del capitolo, ma svilupparlo non era semplice.
Quindi perdonatemi, per questa lunghissima attesa.
Tornando al capitolo,è un capitolo di passaggio, ma non meno importante degli altri.
Tuttavia non mi convince molto. Spero che mi smentiate nuovamente.
Mi scuso anche per eventuali errori, che non dovrebbero esserci … ma qualcuno potrebbe essermi sfuggito.
Spero come sempre che vi sia piaciuto! E che ne sia valsa la pena di aspettare.
Come al solito, aspetto le vostre recensioni per e con qualsiasi giudizio.
Se avete qualche dubbio potete chiedere!
.
Come di consueto, ringrazio chi ha messo questa storia tra le seguite,
chi la ha messa tra le  ricordate
 e chi la ha messa tra le preferite, sperando che il numero continui sempre ad aumentare.
 Non abbiate paura di dire la vostra, non vi mangio!
 
Ringrazio come sempre le mie fedelissime e dolcissime lettrici:
Arya Destiny 98, Ginny Weasley,  Bella93, Angelica Weasley, Ery 96, Romina cullen, EmoTrilly eManvy.
Ringrazio inoltre le numerose persone, che leggono silenziosamente e che mi hanno solo visitato. Questo, non può che farmi piacere, Spero continuiate a farlo e ad essere sempre più numerose!
                                                                               
Il prossimo capitolo?
Sarà tosto e ricco di sviluppi. Accetto qualsiasi vostra ipotesi.
Themysticgohan
 
 

 
 
 
 
 
 
 

  
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