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Autore: Olly Polly Lolly    16/05/2013    4 recensioni
Rose non ha mai voluto diventare Caposcuola e invece si ritrova a condividere il dormitorio, niente di meno che con Scorpius Malfoy, la persona che detesta più di tutte.
Albus continua a sognare Lorcan e ad innamorarsene ancora di più giorno dopo giorno con la paura di non essere ricambiato.
Lorcan pensa che Albus lo odi perché ogni volta che è nei paraggi arrossisce, balbetta o cerca di ignorarlo.
Ellie è preoccupata per il suo futuro e nasconde un segreto sia a Rose che a Lorcan che la fa vergognare di se stessa.
Matt sembra all'occorrenza il tipico ragazzo pacato e tranquillo, il braciere di pace tra Scorpius e Al.
Scorpius infine prende la vita come viene e non vede l'ora di rovinare proprio quella della Weasley, ignaro della guerra che sta per scatenare.
Tra faide, drammi e figuracce l'ultimo anno dei ragazzi non si rivelerà semplice come preventivato. Perché la sfiga è sempre dietro l'angolo.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Lorcan Scamandro, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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A Letizia, perché ancora una volta è il suo compleanno,
perché finalmente sono giunti i fatidici 16
e perché continua ad essere una delle persone più speciali che io abbia mai incontrato.





Gentile signorina Weasley,
siamo lieti di informarLa che Lei è la nuova Caposcuola della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie, oltre alla spilla.
Questo è un grande onore ed un ruolo di grande prestigio, ricoperto solo dai più meritevoli,  motivo per il quale confidiamo nella Sua serietà.
I corsi avranno inizio il 1° settembre.

                                                                                                                          Con ossequi,
                                                                                                                        Neville Paciock.
                                                                                                                          Vicepreside.

P.s.: Sono fiero di te.
                                         Zio Nev



Rose rilesse la lettera più e più volte, prima di convincersi a svuotare il contenuto della busta sul letto, rivelando così il secondo foglio con i libri di testo e la piccola spilla ovale blu con una grande C, molto elegante, laccata in bronzo.
E così era vero, era diventata Caposcuola. Sospirò, non sapendo bene come accogliere quella notizia: da una parte se l’aspettava, ma dall’altra aveva sperato vivamente di sbagliarsi. Tutto lo stress che aveva accumulato una volta diventata Prefetto sarebbe stato nulla in confronto a quello di essere Caposcuola, e ciò non giovava per niente né alla sua salute fisica e mentale né al suo rendimento scolastico, soprattutto nell’anno dei M.A.G.O.
Si distese sul letto e prese a fissare il soffitto con insolito interesse. Chissà chi sarebbe stato l’altro Caposcuola; sperava solo fosse un tipo simpatico e collaboratore, perché dividere per un intero anno il Dormitorio con qualcuno pigro ed egoista o cafone era l’ultima cosa che desiderava.
Prese quindi a scandagliare i volti di tutti e 4 i Prefetti del settimo anno nella sua mente, ma arrivata all’ultimo strabuzzò gli occhi per poi rialzarsi di scatto, fissando la sua immagine riflessa nello specchio di fronte.
Oh no, no, no, no, no. No! Non sarà mica Lui! Mi rifiuto, NO!
In quel momento, sapeva di assomigliare più che altro ad una pazza, con gli occhi sgranati e persi nel vuoto; un leggero colpo alla porta la distrasse dalle sue elucubrazioni e con gli occhi ancora appannati si girò verso sua madre, senza realmente vederla.
- Rosie, tutto ok?- Hermione osservò sua figlia, che la fissava a sua volta con uno strano cipiglio sul volto, un misto tra incredulità, paura, rabbia e rassegnazione.
-S-sì, stavo solo pensando – prese un respiro profondo, riacquistando lucidità e tornando a cercare gli occhi della madre – è… è arrivata la lettera da Hogwarts – sussurrò, preparandosi alla reazione della donna.
Hermione rimase ferma sulla porta per qualche altro secondo,  prima che l’aspettativa e l’eccitazione accendessero i suoi occhi e la curiosità non la portasse ai piedi del letto di Rose, facendola sedere sul materasso accanto alla figlia per leggere la lettera e notare la piccola spilla.
Dopo neanche un minuto, la donna rialzò lo sguardo dalla pergamena ingiallita, due enormi lacrime di commozione che scendevano sulle guance; senza dire nulla, ma lanciando semplicemente un urletto gioioso, abbracciò la figlia e le sussurrò in un orecchio: - Sono orgogliosa di te.-
La ragazza rimase immobile per un po’, prima di portare timidamente una mano contro la schiena della madre, non sapendo bene cosa fare.
…è imbarazzante.
Nonostante questo, continuò a sentire un vago senso d’inquietudine crescere in lei; qualcosa le diceva che quell’anno sarebbero cambiate molte cose, sia in positivo che in negativo. L’ennesimo sospiro le scappò, non sapendo bene come interpretare quella sensazione.
Nulla sarà più come prima, me lo sento.


***

Gentile signor Malfoy,
siamo lieti di informarLa che Lei è il nuovo Caposcuola della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie, oltre alla spilla.
Questo è un grande onore ed un ruolo di grande prestigio, ricoperto solo dai più meritevoli,  motivo per il quale confidiamo nella Sua serietà.
I corsi avranno inizio il 1° settembre.

                                                                                                                          Con ossequi,
                                                                                                                        Neville Paciock.
                                                                                                                          Vicepreside.




La piccola spilla ovale giaceva abbandonata sul letto, mentre il suo  nuovo proprietario la fissava con insistenza.
Lui, Caposcuola. Aveva voglia di ridere.
Va bene essere Prefetto, ma Caposcuola! Siamo seri?!
Scorpius non voleva essere d’esempio agli altri: non gli importava dello stress, delle ronde, del fatto che quella spilla comportasse che non era diventato Capitano della squadra di Quidditch di Serpeverde. Semplicemente non voleva dover essere un modello.
Non riesco a tenermi fuori dai guai da solo, pensa se devo fare da balia agli altri.
Sua madre e suo padre avevano accolto la notizia con grande gioia e Draco gli aveva fatto un discorso di un quarto d’ora su “quanto questo onore influisca sul buon nome della famiglia”; persino il suo elfo domestico, Hook, l’aveva osservato dicendogli: - Questo è un grande onore per lei, signorino Malfoy.-
 In seguito era scappato via, asciugandosi i grandi occhioni vitrei.
-Questo è un grande onore per lei!- fece il verso Scorpius all’elfo, osservando la spilla con astio. – Un grande onore un cavolo… e poi chissà chi altro hanno nominato! Io non la condivido la Torre con qualche oca!- esclamò, prima che un pensiero lo colpisse all’improvviso.
E se…
Un ghigno si fece lentamente spazio sul suo volto, mentre il ragazzo cominciava a gongolare.
Ripensò a tutti i privilegi dei Caposcuola: il primo vagone sul treno, la possibilità di stabilire i turni di ronda e quindi agevolarsi, e per ultimo la Torre condivisa, con la sua camera e il suo bagno. La sua mente cominciò a lavorare febbrilmente, pensando a quanti scherzi avrebbe potuto farLe seLei fosse stata nominata Caposcuola.
Certo, avere i propri spazi comportava essere a vari piani di distanza da Al e Matt e non poter più partecipare ogni qualvolta veniva organizzato qualche strambo evento nella Sala Comune dei Serpeverde, ma in fondo se perdersi tutto quello significava rovinare l’anno alla persona che più odiava al mondo, allora poteva fare questo piccolo sacrificio.
Con una rinnovata felicità si preparò per andare a dormire e ripensò di nuovo alle parole dell’elfo.
“Questo è un grande onore per lei, signorino Malfoy”. Hai proprio ragione, Hook.
Ripose la spilla, verde con una grande C in argento, nella busta con il sigillo di Hogwarts, prima di scostare le coperte e infilarsi nel letto.
Questa cosa del Caposcuola cominciava improvvisamente a piacergli.






Angolo autrice:

Oh, bene! La prima long che pubblico. Merlino, fremo di gioia.
Innanzitutto prima di perdermi in chiacchere devo certamente fare alcuni ringraziamenti, non di dovere, ma di VITALE importanza.

Grazie alla magnifica beta MeliChoco36
Alla magnifica gamma, perché di una gamma si ha sempre bisogno Nymeriah.
E infine alla magnifica FuckSookie per la meraviglia di immagine che ha creato. Grazie davvero!
Ora, tornando a noi! (:
Come ho già detto è la mia prima long e ovviamente è una Scorose ( eheh ), dedicata prima di tutto alla ragazza citata ad inizio capitolo che con questa si è definitavamente presa tutte le mie "prime volte" letterarie. Ora basta però! è_é
Comunque, il primo capitolo è già scritto per più della metà e se Merlino ci salva e non muoio affogata dai libri lo pubblicherò tra una settimana esatta.  Da lì in poi gli aggiornamenti saranno ogni due settimane ( sempre Merlino permettendo. )
Non credo ci sia altro da dire, sinceramente.
Ringrazio già in anticipo tutti quelli che leggeranno.
Al prossimo aggiornamento ( cappero fa veramente strano dirlo e scriverlo :D ),

Olly.

  
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