Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: RoxyDowney    16/05/2013    2 recensioni
Kyra incontra Bob senza immaginare chi si celi dietro a quell'apparente persona comune. Gli eventi complicheranno la sua vita semplice e la porteranno a scoprire quanto il suo desiderio di vivere la sua vita possa essere forte
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Robert anche se non ne aveva voglia si alzò dal divano, raccolse il giubbotto e si sistemò prima di uscire, si passò le mani tra i capelli che fino a poco prima erano stati accarezzati e scompigliati da Kyra. Lei lo osservava dal divano con un piccolo sorriso che nascondeva l’amarezza per quel distacco. Si alzò e lo accompagnò alla porta, accettò la dolce morsa in cui le braccia di Robert la strinsero a se ed il piccolo bacio che le posò sulle labbra
-Domani mattina mi racconterai di te?
-Domani mattina lavoro... ma possiamo vederci a ora di pranzo...
-Mi mancherai stanotte... e domani mattina... Mi mancherà il tuo profumo
-Anche tu non sai quanto...
-Buona notte Kyra.
-Buona notte Robert.
La baciò e sciolse quell’abbraccio. Uscì ed attese che chiudesse la porta prima di andarsene. Sì sentiva felice, eccitato come mai, era certo che non sarebbe riuscito a chiudere occhio. Raggiunse l’auto e mise in moto canticchiando una vecchia canzone che stavano programmando alla radio. Era molto tardi e poche auto circolavano a quell’ora, così dopo pochi minuti raggiunse casa. Salendo le scale vide la luce ancora accesa nel grande salotto, Jimmy dormiva sul divano mentre in tv programmavano una replica di una partita di football, non lo svegliò. Salì in camera sua sorridendo, l’indomani mattina Jimmy avrebbe capito che era meglio andare a letto che attenderlo sul divano. Si spogliò, ad un certo punto della serata aveva pensato che avrebbe dormito con lei questa notte dopo aver fatto l’amore, ma forse, forse era meglio così. Aveva una voglia smisurata di lei ma se, secondo Kyra era giusto attendere avrebbe atteso. In quel silenzio si trovò a riflettere su come solo qualche mese prima aveva messo fine al suo matrimonio con Susan senza quasi batter ciglio. Ed ora si sentiva al settimo cielo per quelle poche ore che aveva trascorso al fianco di quella donna sconosciuta e bellissima. Giunse alla conclusione di esser stato colpito da ciò che non aveva mai provato. Un vero e proprio colpo di fulmine. Poteva dirsi innamorato di Kyra dopo che la conosceva da meno di 24 ore? era assurdo ma dentro di se sentiva di amarla, come se, la sua vita senza lei finora fosse stata incompleta e non se n’era mai reso conto perchè ancora non sapeva come si stava con lei. Rise di se stesso e di quei pensieri anche se qualcosa dentro di se continuava ad insistere, a riportarlo con la mente a lei... a Kyra.
Kyra prese il telefono e vide che c’era un messaggio di Jimmy, le chiedeva se Robert fosse ancora da lei visto che non rispondeva alle sue chiamate. Non rispose a quella domanda perchè facendo due conti quel messaggio le era arrivato mentre stavano bevendo il caffè al molo, ma gli inviò un messaggio “Ho bisogno di vederti, domani mattina sarò al pub per delle consegne, ti aspetto. Voglio dire a Robert di quando ci siamo conosciuti ed innamorati. Lo so che secondo te è presto, ma non posso mentirgli..”
Jimmy non rispose, evidentemente dopo il rientro di Robert era andato a dormire.
Vide lampeggiare un messaggio sullo schermo, lo selezionò “Non riesco a dormire mi manca il suono del tuo respiro” Kyra sorrise e rispose “Mi stai forse dicendo che russo? da sveglia?!?” “ti sto dicendo che vorrei averti addosso e sentire il tuo respiro fondersi con il mio” “è una bellissima immagine ma cerca di dormire ora o domani dormirai anzichè raggiungermi...sarebbe davvero triste” “mi piace troppo stare con te per addormentarmi... questo potrebbe essere un problema... per te.” “ricordati che ti aspetto. ciao matto”
Lasciò il telefono a caricare e dopo essersi lavata, aprì la finestra a Bob e si infilò a letto.
Cercò di addormentarsi anche lei, anche se, il pensiero di ciò che avrebbero discusso con Jimmy l’indomani mattina la tenne sveglia, per un po’ cercò di argomentare a se stessa perchè era giunto il momento di dire la verità a Robert.
Jimmy si svegliò sentendo chiudere la porta dell’entrata, dopo pochi minuti apparve la cuoca con la spesa, la sua schiena gridava vendetta, si alzò a fatica, una doccia bollente forse avrebbe aiutato i suoi muscoli a rilassarsi, salendo le scale incrociò Robert che scendeva le scale vestito con pantaloncini e maglietta, stava andando a correre? allora era rientrato...
-Buongiorno Jimmy
-Robert perchè non mi hai svegliato?
-Perchè dormivi tanto bene sul divano...
-Scusami per ieri sera... ero preoccupato.
-L’ho capito, l’abbiamo capito tutti, ma, cerca di contenerti ieri sei stato piuttosto inopportuno...
-Cosa stava succedendo? Non dirmi che voi stavate
-Jimmy non finire quella frase... Non voglio che tu mi faccia delle domande di cui poi dovresti pentirti... Ti voglio bene lo sai, ma ora sto bene e devi lasciarmi vivere...
Jimmy annuì, stava bene, lentamente stava tornando il Robert di prima dell’incidente, doveva allentare la presa e tornare al suo ruolo. Lo avrebbe fatto. Gli voleva troppo bene perchè la loro amicizia-collaborazione finisse.
-Buon allenamento...
-Grazie. Ci vediamo dopo in palestra...
Robert uscì ed andò a correre, aveva bisogno di sfogare molta energia che sentiva dentro. La serata con Kyra l’aveva ricaricato. Si sentiva forte e pronto a riprendere la sua vita tra le mani.
Prese il telefono e le inviò un messaggio “Buongiorno, non ho chiuso occhio e ho già voglia di vederti” Kyra vide lampeggiare il messaggio nonostante stesse lavorando, sorrise e rispose “Dormito poco anche io colpa tua ovviamente... temo finiremo addormentati anzichè a pranzare... baci a dopo”
Si rimise al lavoro, i fornitori stavano finendo di consegnare gli approvvigionamenti, doveva solo restare in attesa dell’ultimo camion che per qualche motivo era in ritardo. Sì aprì la porta principale ed entrò Jimmy con il solito abbigliamento pantaloncini e camicia, un cappello e grossi occhiali da sole. Sì mise a sedere sullo sgabello di fronte a Kyra che gli versò una grossa tazza di caffè. Si tolse gli occhiali da sole e la fissò serio con quegli occhi di ghiaccio che aveva imparato a conoscere bene.
-Buongiorno Jimmy, dormito poco?
-Poco e sul divano... sono a pezzi e mi aspetta in palestra...Kyra lo sai come la penso... non puoi non ancora...
Kyra si mise a sedere vicina a lui, bevve un sorso di caffè, non era disposta a perire in quella conversazione.
-Non posso e non voglio mentirgli...
-E che hai fatto fino ad ora?
-Non puoi dire così, lo sai perchè mi sono fatta da parte ed ora le cose stanno tornando al punto in cui stavano...
-Siete andati a letto insieme?
-No. Ma solo perchè prima voglio dirgli le cose come stanno. Non voglio che pensi che gli ho mentito...
-Chi ti assicura che la prenderà bene? Potrebbe arrabbiarsi con tutti noi, potrebbe escluderci dalla sua vita, potrebbe non volerti vedere più pensando che con il tuo comportamento tu lo abbia tradito per tutti questi mesi...
Kyra sapeva che quella possibilità era tutt’altro che remota... ma sapeva anche quanto aveva sofferto a restare fuori dalla sua vita vivendo in un attesa, in una speranza di poterlo anche solo rivedere... senza cercare di incontrarlo ed era disposta a correre questo rischio.
-Lo so Jimmy. Ma oggi gli mostrerò le riviste che parlavano di noi, gli racconterò cosa è successo e cosa hanno detto i medici visti i suoi problemi con la memoria... Forse mi ascolterà e ripartiremo da li, forse si alzerà ed uscirà sbattendo la porta... ma se non gli dicessi la verità potrei ferirlo in futuro... Potrebbe scoprire la verità e allora si che gli avrei mentito...
-Lo sai che Susan ha fatto ritirare quelle copie di heat e che ha ottenuto che quelle notizie non vengano più divulgate...
-E se un giorno ricordasse?
-Non so Kyra...E’ la tua vita. A questo punto decidi tu... Spero solo che Robert reagisca bene perchè da adesso in poi sarebbe solo, ed avrebbe davanti un lungo periodo difficile...
Kyra rimase in silenzio. Non aveva chiuso occhio pensando a quello che poteva succedere...
-Ora devo andare... Quando glie ne parlerai?
-Oggi...
Jimmy bevve un altro sorso di caffè poi si alzò, si infilò gli occhiali da sole e l’abbracciò
-Fossi al tuo posto probabilmente non sarei riuscito ad aspettare tutto questo tempo...in bocca al lupo sorella... credo che più tardi scoprirò da solo come saranno andatele cose... in ogni caso sappi, che, per quanto mi sarà possibile cercherò di fargli capire la buona fede di tutto questo.
Sì voltò ed uscì, Kyra restò stordita da quell’ultima affermazione di Jimmy, era convinta che lui avrebbe reso le cose più difficili mentre tutto sommato sembrava aver capito ed accettato.
Prese il cellulare erano solo le dieci ma ora che aveva parlato con Jimmy voleva parlare al più presto con Robert. Gli scrisse un messaggio sperando che lui lo leggesse prima possibile e potesse raggiungerla “Ehy al lavoro ho quasi finito che ne dici se anticipiamo e mi raggiungi a casa tra un ora?” Non rispose... cercò di concentrarsi su quei documenti da sistemare tanto più che doveva aspettare ancora mezzora prima dell’arrivo dell’ultimo fornitore e poi di potersene andare.
Robert si stava allenando quando sentì il telefono suonare chiese una pausa al suo compagno di allenamenti e lo recuperò
-Jimmy dove sei? pensavo di trovarti già qui... Ah ok capito. Ci vediamo dopo a casa.
Chiuse la chiamata e vide il messaggio di Kyra, controllò l’orologio sulla parete, era passata già mezzora da quando glie lo aveva scritto. “Faccio una doccia e sono da te” posò il telefono nella sacca ed avvisò il ragazzo che per quella giornata l’allenamento finiva li. Sì infilò negli spogliatoi e dopo 15 minuti ne usciva ancora con i capelli umidi ma pronto per raggiungerla. Kyra aveva terminato al lavoro e era rientrata a casa, aveva preparato quelle riviste che li ritraevano insieme, quella in cui c’erano le immagini dell’incidente e quelle che raccontavano dei sui lenti progressi in cui non ricordava nulla e nessuno. Sospirò, ancora qualche minuto e avrebbe dovuto affrontare un altra giornata difficile sperando che fosse l’ultima.
Robert citofonò, Kyra aprì il portone e guardò quelle copertine, le prese e infilò dentro al cassetto che si trovava sotto al piccolo tavolo vicino al divano. Bussò alla porta, e lei andò ad accoglierlo, Robert lasciò il cappellino sul mobile che si trovava all’entrata, sorrise e sollevò Kyra volteggiando su se stesso facendola poi scendere piano fino a che le loro labbra fossero abbastanza vicine per unirsi in un bacio
-Ciao raggio di sole
-Ciao... pronto per conoscere Kyra?
Robert si sentiva prontissimo. Voleva conoscere ogni cosa di lei. Annuì mentre allentava la presa lasciandola scivolare piano fino a posare i piedi a terra.
Kyra lo prese per mano e lo invitò a sedersi sul divano. Si tolse la felpa che indossava e si mise a sedere. Lei si sedette sul tavolino di fronte a lui
-Premetto che non è facile... e che non sarà facile nemmeno per te, quindi ti chiedo di ascoltarmi anche se ciò che ti dirò potrebbe darti fastidio o dovessi non riuscire a comprendere....
-Promesso
Robert le sorrise per le premesse ma tornò subito serio pronto ad ascoltare con attenzione.
Kyra sospirò, era più difficile di quanto avesse immaginato vedere quegli occhi scrutarla cercando di capire avrebbe reso tutto ancora più difficile...
-Io sono Kyra Johnson, vivo in questa casa da un anno e mezzo e lavoro in un pub. Sono un alcolista anonima. Ho iniziato il mio percorso dopo aver ferito molte persone e aver perso la mia bambina in un incidente stradale causato dalla mia alcolemia, ero incinta e l’hanno dovuta far nascere per darle una possibilità di sopravvivere. Purtroppo non ce l’ha fatta e dopo essere stata in coma per parecchio, quando mi sono svegliata ed ho scoperto tutto ciò che mi era successo ho smesso di bere e sono entrata a far parte di quella grande famiglia che mi ha sorretta nei momenti difficili della riabilitazione. Seguo regolarmente le riunioni da qualche anno, e 4 mesi fa ho terminato il mio percorso di riabilitazione al quale tu dovevi partecipare come ospite ma non c’eri per via dell’incidente che ti era occorso.
-Mi dispiace...
Kyra fece cenno a Robert di aspettare e ascoltare.
-Prima che ti succedesse quell’incidente ti sono successe delle cose che hai dimenticato...
-Come scusa?
-Tu eri tornato da New York, e correvi sulla spiaggia, quasi tutti i giorni, ed un giorno mi hai incrociata mentre correvo e mi hai rivolto la parola...
-Sei sicura fossi io? non ricordo assolutamente questa cosa e non vedo come potrei averla dimenticata!
-Per me eri solo Bob, abbiamo fatto amicizia e ci siamo conosciuti, finchè qualche giorno dopo vennero pubblicate delle fotografie e così scoprii che Bob non esisteva... Bob era Robert Downey Jr e che i paparazzi ci avevano fotografati....
-Non è possibile... è uno scherzo?
Kyra sapeva che ora sarebbe arrivata la parte più difficile... aprì il cassetto sotto alle sue gambe e tirò fuori quella rivista. Robert la prese in mano ed iniziò a sfogliarla sempre più velocemente fino ad arrivare alle pagine in cui c’erano le loro fotografie.
-Questa rivista me la mostrò la moglie del mio capo e rimasi sconvolta, per me tu eri solo Bob...Mi avevi raccontato di tua moglie e dei tuoi figli ma avevi evitato di dirmi che eri un divo di Hollywood. Ti chiesi di sparire dalla mia vita e quella notte sei venuto qui per parlare, per spiegarmi perchè non mi avevi detto la verità.. volevi essere te stesso per una volta. Quella notte ci amammo... sapendo che sarebbe stata l’ultima volta che ci vedevamo... Il mattino seguente sei tornato a casa da tua moglie che era tornata dal lavoro e anche lei aveva visto questa rivista... ci fu una discussione e non so bene come andò perchè non te l’ho mai domandato... il giorno dopo ero uscita in barca e ti sei presentato sul molo, siamo andati a cena ed in quella occasione mi hai detto che non volevi perdermi... eravamo felici... Trascorremmo il giorno dopo in giro per Los Angeles perchè tu mi mostrassi il tuo mondo, l’indomani saresti poi partito per un lavoro a Miami ma quella sera ci fu un incidente mentre tornavi a casa...
Kyra prese un altra rivista da quel cassetto, quella che non riusciva ancora a guardare, in copertina c’era la foto dell’incidente. Robert si mise una mano davanti alle labbra quando vide quell’immagine e gli occhi si velarono scorrendo quelle pagine.
-Io lo venni a sapere dal notiziario in tv... mi precipitai all’ospedale ma in nessun modo mi venne consentito di avvicinarmi... ero distrutta, non sapevo se eri vivo o morto, non circolarono notizie sulla tua salute per molte settimane finchè un giorno venne pubblicata un intervista a Susan e lei raccontò cosa ti avevano fatto e come stavi...
Kyra prese un altra rivista dal cassetto e Robert la prese tra le mani
-Un pomeriggio successivo all’uscita di quella rivista vennero a trovarmi Susan e Jimmy...
-Come scusa???
-Vennero per raccontarmi come stavi, che ti eri svegliato ma che ogni giorno raccontavi di conoscermi, che mi amavi, che ti avevo raggiunto a Miami che li avevamo avuto un incidente e che, dopo il coma ero partita con la mia famiglia e il mio ex marito che complottando con Susan ci avevano allontanati e noi ci eravamo ritrovati casualmente in Canada... e avevamo poi vissuto la nostra vita senza separarci vivendo insieme con il piccolo Exton e...
Kyra infilò la mano nel cassetto ma questa volta Robert la blocco e glie la tolse quasi con rabbia
-Quante altre riviste hai li dentro?
Aprì lui stesso il cassetto e vide che non c’erano riviste, Kyra infilò la mano sul fondo del cassetto e gli consegno una penna usb, lui la guardò senza capire
-Li dentro c’è un file che hai creato con tutti i tuoi ricordi perchè i medici ti avevano detto che quei ricordi sarebbero spariti appena il tuo cervello si sarebbe ripreso dall’operazione... che avresti dimenticato quei ricordi inesistenti creati dalla tua mente e ti saresti ricordato dei giorni prima dell’incidente... ma questo non è successo, la tua mente è rimasta a qualche giorno dopo il tuo ritorno da New York e non hai ricordato più di noi...
-Perchè... perchè nessuno mi ha raccontato? Perchè tu non mi hai cercato per raccontarmi?
-I medici ancora oggi non avrebbero sciolto le loro riserve, avrebbero preferito che nessuno ti raccontasse tutta questa verità perchè non era il caso secondo loro di obbligati a ricordare qualcosa che non ricordavi. Così sono rimasta fuori dalla tua vita, cercando di dimenticare anche se non ci sono mai riuscita... cercando di non pensare. Il caso ha voluto che Bob ti importunasse in spiaggia... e così ci siamo incontrati di nuovo...
-Aspetta non capisco... perchè non mi hai detto nulla quando mi hai riconosciuto?
-Non sapevo se...
-Scusami devo prendere un po’ d’aria... devo uscire da qui...mi manca il respiro...devo andarmene.
Robert si alzò dal divano con i giornali in mano ed uscì dalla porta dell’appartamento lasciandola spalancata. Kyra si mise le mani tra i capelli mentre le lacrime iniziavamo a scenderle copiose dagli occhi senza piangere. Sentì il motore dell’auto rombare sotto le sue finestre, e partire a gran velocità. Lo aveva perso. Aveva scelto la sincerità e per la prima volta in vita sua pensò di aver compiuto la scelta sbagliata.

   
 
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