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Autore: FinalGoku    16/05/2013    0 recensioni
Salve a tutti.
Questa è la prima fanfiction che pubblico su questo sito, ed è uno "special" collegato ad una storia più grande. Malgrado questo seguirla non dovrebbe rappresentare un problema per chi non ha letto la fanfiction principale, dal momento che il racconto in questione è ambientato nei 7 anni che trascorrono tra la saga di Cell e quella di Bu. Il luogo in cui si svolge la storia è l'aldilà e racconta delle avventure di Goku nell'altro mondo. L'ambientazione è riconducibile a quella dell'anime, infatti troveremo, oltre allo stesso Goku, i Re Kaioh, Pai Ku Han e i guerrieri del torneo dell'aldilà. Oltre a loro saranno presenti moltissimi personaggi di mia invenzione, tra cui ovviamente l'antagonista. I capitoli totali sono 25 più il prologo e l'epilogo. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Re Kaioh del Nord
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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“Sono contento per te, Goku! Era giusto che ti fosse reso merito per la tua vittoria!” disse Pai Ku Han, che aveva accompagnato Goku all’entrata del palazzo di Dai Kaioh, dove, presumibilmente, si sarebbero salutati per un bel po’ di tempo. Tra i due guerrieri si era creato sin da subito un legame di profondo rispetto, nonostante l’accesa rivalità, e vista la comune passione per la lotta e le arti marziali, questo sentimento non aveva tardato a tramutarsi in una sincera amicizia. Il campione della Galassia dell’Ovest, pertanto, non poteva proprio permettere che il suo nuovo amico se ne andasse alle dipendenze del Re Kaioh supremo senza averlo salutato.
Gli allenamenti di Dai Kaioh, da quello che si sapeva, si svolgevano nel più totale isolamento, dunque Goku avrebbe potuto trascorrere degli anni interi senza incontrare Pai Ku Han, Olibu e gli altri amici del Paradiso, ma questa prospettiva non poteva certo scoraggiare qualcuno che, per cercare nuove sfide, aveva lasciato anche la propria famiglia e i suoi migliori amici sulla Terra. Goku era fatto così. In ciò si traduceva la propria natura di saiyan, che lo portava a cercare sempre nuove sfide, anche a discapito dello stare insieme alle persone a lui care.
“Ti ringrazio, Pai Ku Han! Comunque, detto tra noi… penso che il più forte sia tu! Io sono soltanto riuscito ad approfittare di un tuo punto debole, ma se non ci fosse stata la possibilità di sconfiggerti buttandoti fuori dal ring, non credo che ti avrei battuto!” ammise Goku.
Pai Ku Han scosse la testa “Quanto affermi non è per me una consolazione, bensì un’aggravante! Sei riuscito a battermi benché la mia potenza fosse superiore, e questo denota come la tua abilità superi di gran lunga la mia, al punto da compensare il divario di forza! E considerando che, rispetto a te, io posso vantare secoli di esperienza in più, ciò dovrebbe farti rendere conto di che guerriero straordinario tu sia!” rispose il guerriero della galassia dell’ovest.
Goku sorrise “Forse hai ragione! Comunque ho ancora molto da imparare! Sulla Terra ho lasciato qualcuno di ancora più forte di me! E’ una persona a cui voglio un bene immenso, anche se non sempre sono stato capace di dimostrarglielo… e al contempo è un combattente più forte di me, e penso anche di te!” rivelò il saiyan.
“Vorresti dire che sulla Terra esiste davvero una persona del genere?” chiese sorpreso Pai Ku Han.
“Si! Mio figlio! Gohan! Se mi battessi con lui non avrei nessuna possibilità di spuntarla! Ed è anche per questo che sono qui… vedi, io riconosco la sua superiorità, e ne sono contento visto che è un ragazzo eccezionale, e sono certo che difenderà la Terra da ogni pericolo in mia assenza! Tuttavia, questo non significa che io mi sia rassegnato a questa realtà! Non posso fare a meno di desiderare di diventare più forte di lui!” spiegò Goku.
“Capisco!” annuì Pai Ku Han “Beh… ti auguro buona fortuna, e un buon allenamento! Nel frattempo io continuerò ad allenarmi con maggiore intensità! E la prossima volta che ci affronteremo vedrai che ti sconfiggerò!” dichiarò il campione della Galassia dell’Ovest.
“Staremo a vedere!” si limitò ad affermare Goku. I due guerrieri si sorrisero di sfida, quindi il saiyan salutò l’amico con un gesto della mano e fece il suo ingresso nella reggia.
“Urkaaa!!! E’ gigantesca! Speriamo di ricordarmi dove Dai Kaioh mi ha detto di andare!” pensò tra se e se Goku, muovendosi con passo poco convinto nella grande sala di ingresso, guardandosi intorno alla ricerca di qualche punto di riferimento per orientarsi.
Ad un tratto egli si bloccò, rimanendo fermo per qualche istante, per poi grattarsi la testa imbarazzato “No, veramente me ne sono già scordato… e adesso che cosa faccio?” di chiese lo sbadato saiyan.
“Goku!!!” lo chiamò una voce. Il saiyan si voltò e vide che Elore lo stava aspettando ai piedi della scalinata che conduceva ai piani superiori. Goku batté le palpebre un paio di volte, avrebbe giurato di aver guardato li in precedenza ma di non avervi visto nessuno, possibile che fosse comparsa dal nulla?
“Ehm… salve! Chi sei?” chiese il saiyan. “Mi chiamo Elore, carino! Dai Kaioh mi ha detto che sarebbe stata una buona idea venirti a prendere, dal momento che ti saresti certamente scordato dove si trovava la stanza celeste!” rispose la zefiriana con tono lievemente canzonatorio.
“Hehehe! Mi hai scoperto! Che ci vuoi fare? Sono un po’ smemorato!” ammise Goku. “Riconoscerlo è già qualcosa…” sorrise Elore “Seguimi! Ti faccio strada!” lo invitò poi la zefiriana iniziando a salire le scale.
“Grazie! Molto gentile!” esclamò Goku.
I due cominciarono a camminare, salendo per le scale sino ai piani più alti del palazzo.
“Mmm… visto da vicino è ancora più bello di quanto mi era parso vedendolo dalle tribune! Ha un fisico assolutamente perfetto, e degli occhi così teneri… sembrano quelli di un bambino! E poi irradia positività da tutti i pori! Sarebbe da mangiarselo vivo!” pensò Elore, ingolosita. Il saiyan le era piaciuto sin dalla prima volta che lo aveva visto, e il fatto che gli zefiriani fossero un popolo molto libertino dal punto di vista sessuale, la portava a non provare imbarazzo nell’avere pensieri molto poco casti nei confronti di Goku. Ovviamente il saiyan, nella sua ingenuità, almeno in tale ambito, non sospettava minimamente del fatto che la zefiriana lo stesse letteralmente mangiando con gli occhi.
“Sei sposato?” chiese ad un certo punto Elore.
Una simile domanda avrebbe probabilmente imbarazzato qualsiasi interlocutore, meno Goku ovviamente, che non coglieva alcuna stranezza in quella domanda.
“Si! Mia moglie si chiama Chichi!” rispose semplicemente il saiyan.
“E com’è questa Chichi?” chiese poi la zefiriana.
“Come mai sarà tanto interessata a Chichi? Vabbeh! Ognuna ha le sue curiosità…” pensò tra se e se Goku.
“Beh… diciamo che è abbastanza debole! Sa combattere, però non…” abbozzò il saiyan, che però venne interrotto da Elore, la quale sospirando disse “No, non volevo sapere questo! Intendevo come donna!”.
“Ah… beh! A volte  rompe un po’ le scatole, ma le voglio bene!” rispose Goku.
“E le sei sempre stato fedele?” chiese la zefiriana con tono malizioso.
“Cosa vuol dire?” chiese il saiyan.
Per poco la zefiriana non cadde per lo stupore suscitatole dalla domanda di Goku.
“Come, cosa vuol dire? Ma dove vivi?” chiese la zefiriana un po’ esasperata.
“Sul monte Paoz! O meglio prima vivevo li! Adesso da nessuna parte visto che sono morto! Ma cosa centra con Chichi adesso?” chiese Goku, che da par suo considerava strana Elore almeno quanto lei considerava tale lui.
Elore sospirò rassegnata “Certo che è proprio tonto! Il che è strano! In battaglia l’ho visto, ed è un genio! Ma fuori da quel contesto è ingenuo da far spavento! Che strano individuo! Però mi piace lo stesso!” pensò la zefiriana, per poi rivolgersi al saiyan “No, niente! Lascia stare!”.
“Mah! Sei strana…” commentò il saiyan.
“Ah, io sarei quella strana…” pensò tra se e se Elore divertita.
Goku ed Elore giunsero infine alla stanza celeste, un’enorme sala, molto simile a quella di Dai Kaioh, ma che si differenziava da essa per un netto predominio delle tonalità di azzurro e blu, che contraddistingueva cromaticamente tutte le parti di quel luogo. Il pavimento era di colore blu scuro, mentre i colonnati di un azzurrino tenue. Al centro della medesima, Arier restava in piedi, in attesa che la sua compagna conducesse Goku al suo cospetto.
Non appena li vide mosse alcuni passi in direzione dei nuovi venuti, quindi si rivolse al saiyan “Sei tu il famoso Goku? Non ti ho mai visto, ma ho sentito molto parlare di te! Piacere! Io sono Arier!” si presentò lo zefiriano.
“Il piacere è tutto mio!” affermò Goku, che poi si ricordò di quanto dettogli da Dai Kaioh “ Arier ed Elore! Se non sbaglio Dai Kaioh mi ha detto che mi sarei allenato con voi!” disse il saiyan.
Arier annuì.
“Almeno questo te lo sei ricordato, eh?” commentò divertita Elore.
Goku ridacchiò a fece un cenno di assenso con capo.
“Dunque! Direi che per chiacchierare ci sarà tempo dopo l’allenamento! Che ne dici di cominciare subito a mostrarmi cosa sai fare? Sarò io il tuo avversario!” disse Arier.
Goku perse la sua espressione bonaria e imbarazzata, assumendo quella determinata tipica di quando si apprestava a combattere. “Non chiedo di meglio, Arier!” rispose il saiyan.
“Ah! Goku, ascoltami!” intervenne Elore.
“Si?” chiese il saiyan voltandosi verso la zefiriana.
“Ti consiglio di diventare subito biondo! Se non sbaglio è in quel modo che aumenti la forza! Perché in ogni caso contro Arier saresti comunque in netto svantaggio.
“Addirittura? Va bene! Seguirò il consiglio!” annuì Goku per poi espandere la propria aura, facendo diventare i propri capelli dorati e i suoi occhi verdi come smeraldi. Goku era quindi pronto ad affrontare Arier, trasformato in Super saiyan.
“La tua forza è molto aumentata a quanto vedo! E bravo Goku!” commentò compiaciuto Arier.
Il saiyan non disse nulla, limitandosi ad osservare attentamente il proprio avversario.
“Non ha una forza molto elevata… eppure sembra molto sicuro di se! Di certo nasconde qualcosa! Meglio stare in guardia e prepararsi al peggio!” pensò tra se e se Goku, troppo esperto per lasciarsi ingannare dall’apparente, relativa, debolezza del suo avversario.
“Prego! A te la prima mossa, Goku!” lo invitò Arier.
“Con piacere!” esclamò il saiyan per poi attaccare, rapido come la folgore, lo zefiriano.
Egli cercò di colpire l’avversario con un calcio, ma non trovò che l’aria.
“E’ svelto! Ma non a sufficienza!” pensò compiaciuto Arier.
La gamba di Goku aveva letteralmente attraversato il corpo dell’avversario senza però riuscire ad infliggergli alcun danno.
“Com’è possibile? Eppure l’ho colpito! Che si tratti di un ologramma?” si chiese il saiyan, la cui teoria fu però subito smentita dal violento contrattacco di Arier, che lo colpì con un violentissimo pugno all’addome.
Goku si piegò in due dal dolore, mentre arretrava tenendosi la pancia.
“I suoi pugni sono peggiori di quelli di Broly! Malgrado sia fisicamente che come aura non sia di certo a quel livello! Ma chi diavolo è il mio avversario? Quale segreto si nasconde dietro ad Arier?” si chiese il saiyan, mentre fissava lo zefiriano con l’unico occhio che il dolore gli consentiva di tenere aperto.
“Beh? Già stanco? Se basta così poco a farti desistere, devo dire che mi deludi!” commentò Arier. Goku, pungolato dalle parole dello zefiriano si rimise in posizione eretta, quindi esclamò “Tu non mi conosci! Ho appena cominciato!”.
Goku, con la super velocità si portò alle spalle di Arier cercando di colpirlo alla nuca con un attacco ad due mani, ma anche stavolta il suo attacco passò attraverso al corpo dello zefiriano, che era come intangibile. Il saiyan non si diede per vinto e continuò a cercare di colpire Arier, il quale, sempre dandogli le spalle, non si muoveva e lasciva che tutti i colpi dell’avversario gli passassero attraverso.
All’improvviso però, quello stesso corpo che fino ad allora si era dimostrato etereo e quasi irreale, assunse sin troppa consistenza nella gamba con cui Arier, facendo perno sul piede di appoggio, colpì in pieno Goku con un calcio in rotazione, facendo volare il saiyan contro una parete.
“Ohi! Ohi! Povero Goku…” commentò Elore, si dispiaciuta, ma al contempo del tutto preparata ad assistere ad una scena del genere, visto e considerato che quanto stava vedendo era totalmente conforme al pronostico iniziale, che vedeva Arier nettamente favorito.
Goku, tuttavia, si rimise in piedi, pronto a dare nuovamente battaglia.
“Devo confessare che stavolta ero convinto che non ti saresti rimesso in piedi!” ammise Arier, fissando il saiyan che si preparava a cimentarsi in un ulteriore tentativo.
Goku, senza una parola espanse al massimo la sua aura dorata, quindi portò entrambe le mani ad un fianco, iniziando a concentrare su di esse un’enorme quantità di energia “Kaaaaa….meeeeee…..”. “Oh! Goku sta per sferrare il suo colpo migliore!” pensò Elore.
“Haaaaaaa…..meeeeee….”.
“Purtroppo non servirà a nulla…” mormorò Elore scuotendo la testa.
 “…..HAAAAAAAA!!!!!” urlò Goku scagliando la sua colossale onda energetica contro Arier, il quale si limitò a protendere la mano in avanti fermando l’attacco semplicemente con il palmo della mano.
Goku rimase pietrificato dallo stupore. Possibile che persino la Kamehameha scagliata da Super saiyan fosse totalmente inefficace contro Arier?
La controffensiva dello zefiriano fu di quelle spietate ed inesorabili. Il compagno di Elore comparve alle spalle di Goku colpendolo con un calcio dal basso verso l’altro, scagliandolo verso il soffitto, quindi si materializzò sopra di lui e lo abbatté al suolo con un attacco a due mani.
L’impatto fu durissimo, al punto che Goku perse la trasformazione in Super saiyan.
“Ho vinto!” esclamò Arier, che poi pensò “Forse ci sono andato troppo pesante con lui!”. Contrariamente a quanto lo zefiriano si sarebbe mai aspettato, tuttavia, egli sentì Goku ridacchiare, mentre faticosamente si metteva a sedere. Aveva indubbiamente perso… con pochi colpi Arier lo aveva totalmente annientato, ma la cosa non lo aveva affatto abbattuto, anzi, i suoi occhi brillavano di una luce gioiosa ed esaltata e sul suo volto tumefatto era chiaramente visibile un sorriso. “Fantastico! Non poteva andare meglio di così!” commentò Goku.
“Che stai dicendo, Goku? Hai battuto la testa?” chiese sconcertato Arier.
“No, Arier! Sono lucidissimo! E posso dire di essere rimasto estasiato dalla tua forza! Probabilmente batteresti persino Gohan!” spiegò Goku.
“Non ti dispiace che io ti abbia sconfitto?” chiese lo zefiriano.
“Hehehe! Vuoi scherzare? Mi sarebbe dispiaciuto se avessi vinto io! Perché sarebbe stato a significare che non avrei avuto nulla da imparare da te! Invece sei straordinario! Tra me e te c’è un abisso! Sarà fantastico allenarmi con voi!” affermò il saiyan.
Arier sorrise, Goku aveva lo spirito giusto per fare tesoro dell’esperienza che avrebbe condiviso con i due zefiriani, e dimostrava la mentalità del vero guerriero, sempre pronto a imparare e a mettersi in discussione.
“E’ destinato a diventare un combattente migliore di noi! Ho la sensazione che ci troviamo al cospetto di qualcuno che compirà imprese al limite dell’impossibile! Un grande eroe!” pensò tra se e se Elore.       
        
  
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