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Autore: Martychan Fantasy    16/05/2013    2 recensioni
Questo è un racconto a capitoli, che narra di come l'avventura di "FforFSaga" ha avuto inizio, e pian piano ha preso forma concreta. L'autrice parla in prima persona, e sotto forma di storia, racconta di un piccolo sogno che lentamente ha preso linee e forme concrete.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 04. Marduk Boward, il medico dell'Asso di Cuori


Eccoci qua, cari amici!^^

Come promesso nello scorso capitolo, in questa parte dello storyboard, approfondirò di più la storia del nostro serio e muscoloso pirata medico. (in più, vi mostrerò altri piccoli "step" delle immagini work in progress, per il video^^)

La storia sul passato di Boward, l'ho sempre avuta in mente, mentre scrivevo la ff, così com'è stato per tutti gli altri pirati di Eve. La questione, è stata puramente per mancanza di spazio negli ultimi capitoli finali, dato che mi ero prefissata testardamente di restare nei 20 capitoli. Così, ho fatto la scelta di accennare solamente qualcosa del passato di Boward e di Bett Mary, un pò anche per lasciare il sapore della "storia aperta" e della curiosità nei lettori.^^ Volevo che si percepisse, che anche se la ff in sè, era conclusa con 20 capitoli, era sempre aperta e poteva continuare nella fantasia e fantasticheria di ogni lettore. Non escludo in un futuro prossimo, di scrivere un seguito di "FforF", anche perchè tantissimi di voi mi hanno scritto e detto che non potevo lasciare quel maledetto di Teach a ridersela nel Nuovo Mondo, pronto a rapire Eve da un momento all'altro, senza dargli la lezione che si merita da ormai troppo tempo! xD

Ahahahahahahahah!!! Quando ho letto questi messaggi su Efp, ho prima sorriso intenerita dall'affetto che ha riscontrato questa storia in tanti di voi, e poi ho ridacchiato tra me e me, pensando che effettivamente...una bella batosta a quel peloso e puzzolente antagonista di Op, bisogna proprio darla!. Non sò assolutamente se e quando! Per ora la possibilità di un continuo resta solo un'idea nella mia testolina folle...ma non si sà mai.

Tornando al nostro Bow..

Approfitto quindi, di questo spazio dello storyboard dei video, per approfondire con voi il suo passato e la sua storia.

Marduk Boward, viveva da quando era nato, prima coi suoi amati genitori, e poi anche in seguito alla loro prematura morte, su una piccola isoletta pacifica e tranquilla, nel Mare Orientale, Vanilla Island. Così come suggerisce il nome di questa piccola isola, è un luogo davvero tranquillo, pacifico e 'leggero', circondato spesso da piccole e candide nuvolette che sembrano zucchero filato. In quest'isola la maggior fonte di sostentamento e guadagno, per i suoi abitanti, è rappresentato dalla coltivazione di 'fiori da zucchero', piccoli e graziosi fiorellini candidi che crescono come cespugli in grandi distese di campi coltivati. (non chiedetemi dove mi è uscito il 'fiore da zucchero' xD. Pensavo alle coltivazioni dello zucchero e mi è saltato in mente, di inventarmi dei fiorellini che se trattati, producono dell'ottimo zucchero! xD ahahahaha! ok sono pazza, ma voi ormai lo sapete! Le idee mi saltano alla testa così dal niente!)

Boward, da quando era bambino, aiutava i suoi genitori nella coltivazione di questi fiorellini da zucchero nei loro campi, facendo ottimi affari coi commercianti delle altre isole, ed avendo così la possibilità di fare una vita agiata e tranquilla. Sull'isola di Vanilla, oltre alle coltivazioni dei fiori da zucchero, esistevano anche una Scuola di Medicina, ed una Scuola Militare, quest'ultima affilliata ovviamente alla Marina, che formava sin dalla tenera età, i migliori elementi nativi dell'isola, per poi spedirli nelle sedi maggiori militari, dove continuare l'addestramento, per diventare dei veri e propri soldati al servizio del Governo.

Questo però, non interessava minimamente a Boward, e nemmeno era stato preso in considerazione dagli esaminatori di quella Scuola che, quando lo passarono in rassegna con altri bambini, lo scartarono perchè troppo gracile e delicato. Boward continuò così la sua attività di coltivatore con la sua famiglia, passando anni d'infanzia e adolescenza, felici e spensierati, con molti amici uniti e affiatati. Tra questi amici, c'era Lilian, una bellissima ragazzina dai capelli color del miele e gli occhi azzurri come il cielo. Boward aveva avuto da sempre un debole per lei, e cercava di dimostrarglielo in ogni modo. Lilian gli voleva molto bene, ma lo considerava solo un caro amico, quasi un fratello, ma nulla di più. Quando entrambi compirono quindici anni, l'età in cui i primi amori e sentimenti diventano più forti e passionali, Boward cercò di confessarle ciò che provava, portandola al tramonto su un'altura dell'isola, che mostrava uno spettacolo mozzafiato tra cielo e mare. Quando il giovane stava finalmente trovando il coraggio per confessarle tutto, vennero interrotti dall'arrivo di uno dei loro amici che frequentava la Scuola Militare e con cui Lilian usciva da qualche tempo. Alla vista dei due, che si abbracciavano e scambiavano effusioni, in Boward scoppiò improvvisamente qualcosa, e capì, o almeno si convinse amaramente, per cosa la sua bella amata avesse un debole. Uomini forti, prestanti, che infondono sicurezza. Erano tutte cose che a Boward non erano mai interessate, perchè non le riteneva importanti per dimostrare il vero valore di un'uomo, che, secondo lui, risiedeva in tutt'altro che la sola forza fisica. Ma per Lilian, per il suo amore, per riuscire disperatamente a fare in modo che lei lo guardasse come ora guardava quel Peter, si sarebbe spezzato anche tutte le ossa del corpo, se fosse stato necessario. 

Così, decise di presentarsi alla Scuola Militare, chiedendo di essere accettato come 'recluta in prova', ben sapendo che col fisico debole e smilzo che si ritrovava ad avere, non aveva poi molte possibilità. Nonostante le iniziali resistenze del Direttore della Scuola, grazie alla sua testardaggine, Boward riuscì a farsi accettare, a patto che si sottoponesse agli addestramenti più duri, e che in più, si dedicasse a prestare servizio come tuttofare, dalle pulizie delle camerate alle cucine. Niente spaventò il coraggioso e testardo ragazzo, che si impegnò con tutta l'anima, deciso a raggiungere il suo obbiettivo : Lilian. Salutati i genitori, perplessi e preoccupati per lui, si trasferì a vivere nella Scuola, iniziando così la sua lenta e dura metamorfosi fisica. Inizialmente, veniva continuamente vessato da tutti per il suo fisico secco, anche da Peter e da alcuni di quelli che un tempo, quando erano bambini, erano stati suoi compagni di giochi. Nemmeno questo lo scoraggiò, anzi, tra angherie e soprusi, andava avanti testardamente, iniziando lentamente, coi mesi che passavano, a sentire i primi risultati nel suo corpo. Gli insegnanti o i suoi compagni superiori, non avevano alcuna pietà, ma questo per lui era solo il modo migliore. Più veniva portato al limite fisico, più lui caparbio anche a costo di consumarsi, arrivava alla fine a superarlo, pronto per un limite nuovo.

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Akainu, scena originale di Marineford, ripresa per 'FforF' e modificata per l'intromissione di Martine Dowall. Disegno realizzato da Itchi, colorazione a computer 'in progress' di Martychan.

Anche Lilian era preoccupata per Boward. Gli voleva molto bene, e non riusciva assolutamente a capire, cosa in quel suo gentile e delicato amico fosse cambiato, al punto da fargli desiderare qualcosa che prima aveva sempre ignorato. Trascorse comunque un anno, ed una sera d'estate, alla festa tradizionale che si svolgeva da sempre su Vanilla, Lilian prese da parte Boward per parlargli. Inizialmente, si sentì un pò a disagio, quasi intimorita dal suo mutamento fisico. Boward era molto cresciuto in altezza, ed il suo fisico non più mingherlino, era molto ingrossato e muscoloso. I capelli neri, che aveva sempre tenuti ordinati e corti, tirati da un lato del viso, ora erano lunghi fin quasi sulle spalle, scompigliati e ribelli. Il viso gentile e sorridente, era indurito dai tanti dolorosi allenamenti, e perennemente serio ed imperturbabile. Lilian non riusciva a capire cosa fosse successo a Boward, e nonostante il disagio, gli parlò delle sue preoccupazioni, arrivando con lui fino al litigio. Boward dal canto suo, era furente, perchè nonostante tutto il suo impegno e sacrificio, Lilian continuava a vedersi con l'odioso e stupido Peter, che nel tempo vissuto nella Scuola, aveva imparato a conoscere bene. Peter era un ragazzo egoista e prepotente col prossimo, e nei suoi idioti discorsi di camerata coi compagni, non faceva nemmeno eccezzione per ciò che si permetteva di dire o pensare di Lilian. Nella lite con lei, Boward esasperato, arrivò a urlarle in faccia perchè fosse entrato nella Scuola Militare, e perchè fosse cambiato: per lei e perchè l'amava da quando erano bambini. Finì per baciarla con prepotenza nell'impeto della confessione e della lite, ottenendo solo uno schiaffo, e la fuga confusa ed in lacrime di Lilian. Dopo quell'episodio, non si parlarono più per molto tempo, ed in quel tempo, quando capitava dai suoi genitori, oppure per le vie del paese, Boward la incontrava o con le amiche, o con l'idiota di Peter, ma tra loro, mai un saluto. Passarono altri mesi, e alla vigilia dell'inverno, quando su Vanilla le nuvole si ingrossavano e facevano cadere la neve, una sera come tante che era in libera uscita dalla Scuola, Boward assisstette alla scena che da sempre temeva di poter vedere un giorno. C'erano Lilian e Peter, in un angolo semibuio della piazza del paese. Mentre tra la confusione della gente che si affannava in ogni dove, tra risa e saluti allegri, in quell'angolo, Peter cercava di ottenere da Lilian un bacio, ma non riuscendoci, alle resistenze della ragazza, le mise rabbiosamente le mani addosso, cercando di arrivare a toccarla sul petto. Quella scena prepotente e violenta, fece esplodere Boward come un vulcano. Si avventò su Peter in pochi secondi, ingaggiando con lui una dura lotta a mani nude. Alla fine, Boward ebbe la meglio, e riuscì a stendere l'idiota che un tempo ormai troppo lontano, era stato un suo caro amico. Alla scena, oltre alla gente, avevano assistito alcuni compagni della Scuola, che da quel momento, decisero di stare dalla parte di Boward. 

Nonostante tutto, Boward non rivolse una parola a Lilian. Dopo la disputa, si caricò Peter sulle spalle in silenzio, ritornando con gli altri compagni alla scuola. In Lilian invece, già da quel loro litigio e bacio di alcuni mesi prima, qualcosa si era prepotentemente mosso, e si agitava burrascosamente. Cominciava a capire, che in lei, c'era qualcosa di davvero più profondo dell'amicizia per Boward. La sua bontà e lealtà, nonostante il mutamento fisico, erano rimaste inalterate, ed era questo che lo differenziava in maniera marcata da Peter. Boward era rimasto il ragazzo buono e gentile di sempre. Lilian non fece passare troppo tempo, e quando l'inverno su Vanilla fu nel suo pieno, e gli studenti della Scuola Militare, avevano il permesso di tornare a casa alcune settimane, andò una sera a trovare Boward a casa. Il giovane fu stupito ed emozionato dentro di sè, di ritrovarsela davanti dopo tutto quello che era successo, ma fuori, continuava a mostrarsi serio ed imperturbabile. Fu un pò brusco nei modi, nonostante Lilian cercasse timidamente di parlargli e spiegargli cosa provava dentro. Finirono nuovamente per litigare, ma questa volta, nell'agitazione generale, fu Lilian a prendere di scatto il volto di Boward tra le mani, baciandolo appassionatamente. Inizialmente, l'istinto della ragazza, fu quello di staccarsi subito da lui, fuggire via e lasciar perdere tutto, terrorizzata all'idea che la respingesse in malo modo, rovinando così del tutto, quel poco che ancora restava della loro amicizia. Ma contrariamente a tutti i suoi timori, Boward la trattenne, avvolgendola in un abbraccio forte ma gentile, stringendola con calore tra le braccia, ricambiando quel bacio con tutto l'amore che sentiva per lei. Da quel momento, dopo essersi chiariti, Lilian e Boward presero a frequentarsi, riscoprendo un'unione ed un amore reciproco, meraviglioso e puro.

Passarono alcuni anni..

Al compimento dei vent'anni, Boward ottenne il Diploma coi massimi voti alla Scuola Militare di Vanilla, ricevendo molti elogi e complimenti dai Marines venuti come esaminatori esterni, durante le prove finali. Per Boward si prospettava un roseo futuro come soldato all'interno della Marina. Il destino però, gli eventi, ed il corso della vita, che non è mai dritto come tutti noi vorremmo, iniziò a lasciare i suoi primi oscuri segni. I genitori di Boward, morirono in un disgraziato incidente. Un giorno, che tornavano dal porto dell'isola, dopo una grossa  consegna dei loro fiori da zucchero, il cavallo, incontrato un lupo sceso dai monti del nord, si era imbizzarrito, facendo cadere il padre dal carro, colpito poi in testa da uno zoccolo, e la madre, rimasta indifesa, ferita a morte dall'animale selvatico affamato. Non erano molti i casi in cui i lupi scendevano dalle montagne di Vanilla, avventurandosi a valle vicino alle abitazioni, salvo, dopo un lungo e rigido inverno che li aveva molto provati ed affamati, come era disgraziatamente capitato quell'anno. Così, rimasto solo, Boward decise di lasciar perdere con la carriera militare, e prese in mano la piccola azienda di famiglia, continuando personalmente, aiutato dai fedeli braccianti del padre, la produzione dei fiori da zucchero. Lilian in tutto questo, decise di non lasciar solo Boward, e prese a lavorare con lui nei campi. Dopo non molti mesi dalla disgrazia, ritrovata una certa serenità e deciso ad andare avanti con la sua vita, Boward chiese a Lilian di sposarlo. Era consapevole che erano entrambi molto giovani, ma l'amava molto, la sentiva così vicina e affine a sè, che non trovò alcun motivo per non desiderare di vivere per sempre insieme a lei. Lilian accettò con le lacrime agli occhi, ed in capo ad una manciata di mesi, si sposarono. Dopo due anni, trascorsi nella pace e nella gioia, all'età di ventidue anni, Boward seppe che presto sarebbe diventato padre. Lilian era incinta del loro primo figlio. Dopo nove mesi, nacque una splendida bambina che i due decisero di chiamare Juliet.

Sembrava che la vita, dopo un grande dolore, avesse deciso di ridare a Boward grandi felicità in famiglia, e grandi soddisfazioni e ricchezze nel lavoro. Juliet cresceva bene ed in salute, ed era una meraviglia di creatura. Quei sei anni che passarono prima della 'fine' della vita di Boward, furono i più splendidi e luminosi. Ma di nuovo, scese il buio, e questa volta, fu un'oscurità così nera, fredda e profonda, che per il coraggioso e buon giovane, la morte sarebbe stata solo un misero sollievo. Aveva ventotto anni Boward, quando tutto il suo mondo cadde in pezzi. Su Vanilla Island, una mattina luminosa di primavera, arrivarono i pirati. Non era una novità invero, che passassero o si fermassero spesso, ciurme di pirati o briganti, ma questi erano la feccia della peggior specie della pirateria. Erano quella categoria di pirati, crudeli e senza alcuna pietà per il prossimo. Tagliagole senza memoria di cosa significasse essere umani, assetati di richezze e delle vite del prossimo, convinti di poterne disporre a loro capriccio e piacimento. Pirati senza sogni e senza onore, indegni dello stesso titolo di cui tanto si vantano. Vanilla fu messa sotto assedio dai colpi di cannone e di spade, ed in poco tempo, tutta l'isola andava a fuoco. Gli studendi della Scuola Militare erano in minoranza di numero, rispetto ai malvagi invasori, arrivati con ben tre navi pirata delle più grandi. La gente gridava, fuggiva dove e come poteva, i bambini piangevano, le madri e le sorelle venivano violate in ogni angolo possibile del paese, i padri ed i fratelli, sgozzati e fatti a pezzi. I fiori da zucchero di Vanilla, bruciavano e diventavano cenere al vento. 

Boward quella mattina, era stato chiamato alla Scuola Militare per discutere su un suo possibile impiego come insegnante per le nuove reclute, data la sua bravura ed eccellenza. Quando l'attacco ebbe inizio, rimase bloccato a combattere con gli altri compagni della scuola, impossibilitato a raggiungere la sua casa, sua moglie e sua figlia. Passarono minuti, ore ed ore, prima che lo scontro avesse una fine, grazie all'intervento di una divisione della Marina, a cui la Scuola era riuscita a mandare l'allarme.

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Disegno realizzato da Itchi. Colorazione a computer 'in progress' di Martychan.

Quando finalmente, tra le fiamme rimaste ancora a dilaniare prati, campi e boschi, Boward riuscì a raggiungere la sua casa, una parte di sè, si spense per sempre in quel momento. La sua casa era stata distrutta dal fuoco, e tra le macerie, riconobbe i corpi carbonizzati dei braccianti che lavoravano con lui. Cercando disperatamente Lilian e Juliet, finì per arrivare ai suoi amati campi di fiori da zucchero, trovandovi però solo cenere e polvere. Su un cespuglio di fiori rimasto semi intatto, intravide da lontano, uno dei nastrini rossi che solevano adornare i capelli di sua figlia. Col cuore in gola, corse in quel punto, ritrovando così i corpi senza vita di Lilian, coi vestiti logori dalla violenza ed il corpo ferito ovunque, e poco più in là, il corpicino della sua piccola Juliet, con la testa decapitata. 

Vomito, dolori lancinanti alla testa ed al petto, vertigini, sangue dalla bocca per il troppo mordersi la guancia dall'interno.. Boward desiderò solo di poter morire in quell'istante, perchè tutto ciò che amava, tutto ciò che rappresentava la sua vita ed il suo senso d'esistere, gli era stato strappato via per sempre. Pianse, gridò e le sue urla riecheggiarono per tutta la piccola isola di Vanilla, ora così silenziosa e dilaniata.

Fu ritrovato ore dopo, svenuto poco distante dai corpi delle sue donne, da alcuni compagni della Scuola Militare, e alcuni soldati della Marina. Quando si risvegliò, nel letto dell'infermeria della Scuola di Medicina, inizialmente, cercò di fare di tutto per ferirsi in modo grave, costringendo i dottori a sedarlo continuamente. Boward non voleva più vivere, perchè la sua vita non aveva più alcun senso, senza Lilian e Juliet. 

All'inizio, mentre pian piano Vanilla rinasceva dalle sue ceneri, e la vita sull'isola ricominciava a scorrere, Boward si muoveva tra la gente come l'ombra di sè stesso. Cercò di recuperare le poche piante di fiori da zucchero, sopravvissute al fuoco, muovendosi, respirando, lavorando, mangiando poco e niente, dando una parvenza di sè agli altri, di uno che cerca di andare avanti, anche se in realtà, dentro continuava ad essere un morto che finge di essere vivo. Quando la vita e l'attività di Vanilla, ricominciò a girare a pieno, Boward aveva ripreso a commerciare i suoi fiori da zucchero, in silenzio, sempre scuro in volto, completamente solo. Si era isolato completamente dalla vita del paese, anche se tutti continuavano a volergli bene e ad aiutarlo come potevano. Nella mente, sia il giorno che la notte, le immagini di quel giorno nefasto, e dei corpi martoriati delle sue amate Lilian e Juliet, erano sempre vive e brucianti ferite senza possibilità di guarigione. Intanto, dentro di lui cresceva sempre di più una rabbia feroce e sorda contro qualsiasi pirata. Al solo sentirli nominare o sui giornali, o per bocca della gente del paese, in Boward si accendeva la fiamma della vendetta. Non gli importava nulla di che pirati fossero o come si comportassero. Li odiava tutti nel medesimo modo. I pirati che avevano distrutto la sua vita, erano morti e sepolti da anni ormai, ma in lui la pace era tutto fuorchè possibile nonostante la consapevolezza di ciò. Quando compì trent'anni, Boward assistette di nuovo all'arrivo di una nave di pirati su Vanilla. Questi però, erano diversi da coloro che l'avevano invasa e messa a fuoco e fiamme, perchè semplici pirati buontemponi col sogno di trovare lo One Piece, di passaggio sull'isola per fare rifornimenti. Nonostante non dessero alcun segno ostile, e si fossero fermati all'osteria del porto, evitando di entrare nel cuore dell'isola, Boward non ci vide più, e trovò in quel gruppo di ridanciani e pacifici pirati, lo sfogo a tutti i suoi dolori e frustrazioni. A nulla valsero i richiami dei suoi vecchi compagni della Scuola Militare, a nulla valsero le voci degli amici di paese che lo intimavano a fermarsi. Boward si recò all'osteria del porto, e si avventò con tutta la sua furia, rabbia e dolore, su quel piccolo gruppetto di sorridenti e canterini pirati innocui, trucidandoli e uccidendoli uno ad uno ad una velocità e perfezione nei colpi impressionante. Li fece a pezzi uno ad uno, lasciando per ultimo il loro capitano, riservandosi il gusto di guardarlo negli occhi mentre gli puntava la sua pistola in fronte e poco dopo premeva il grilletto. Ma anche così, anche dopo essersi rivalso su un gruppo di innocenti, con la sola colpa di fregiarsi del titolo di 'uomini liberi del mare', Boward non si sentiva affatto meglio. Le immagini dolorose erano ancora lì, fisse nella sua mente, il dolore e la rabbia ancor più gradi di prima, ed un'irrefrenabile voglia di puntarsi alla tempia la pistola che gli tremava tra le mani, grande quanto il male che sentiva nel cuore.

Inaspettatamente, fu Peter a fermarlo, poggiando la sua mano su quella che Boward si stava portando alla testa, pronto ad uccidersi. Proprio quell'idiota di Peter, che anni addietro aveva cercato di far del male alla sua Lilian, anche se solo per via dell'irruenza dettata dalla giovane età adolescente.

-Questo non è da te. Così continui a far soffrire Lilian e Juliet.-

Fu tutto ciò che Peter disse a Boward, guardandolo fisso negli occhi, riuscendo infine a levargli la pistola dalla mano. Peter in quegli anni era cambiato. Osservando Boward, dopo la loro lite per via di Lilian, aveva imparato da lui, cosa volesse dire il rispetto e la lealtà verso il prossimo. Si erano riavvicinati un poco, diventando due compagni rispettosi l'uno dell'altro, durante gli ultimi anni d'addestramento. Ora, che proprio Peter faceva sciogliere qualcosa in lui con quelle parole, Boward si lasciò andare ad un pianto profondo e disperato. Un pianto di liberazione e accettazione della realtà crudele in cui era costretto a vivere, senza Lilian e senza Juliet. Poi, rimase ad osservare i corpi dei pirati che lui stesso aveva brutalmente sterminato, ricordando il giorno dell'attacco a Vanilla, tutta quella gente gravemente ferita, ed i dottori della Scuola di Medicina che non bastavano per prestare soccorso a tutti. Lui, che da semplice contadino, era diventato un valente soldato, ora si sentiva sporco come il peggiore degli assassini. Desiderava fare qualcosa, combattere quel dolore e quelle persecuzioni mentali che continuava ad autoinfliggersi.

La Marina, saputi i fatti accaduti al porto di Vanilla, elogiò Boward e la sua incredibile bravura di combattente, cercando ancora di convincerlo ad arruolarsi. Boward rimase disgustato dalle parole e dall'atteggiamento dei marines che un tempo aveva tanto ammirato, e che ora, lo applaudivano perchè aveva levato di mezzo dal mondo e dall'ordine, un altro sudicio branco di inutili morti di fame. Si chiese, come potessero quei soldati, che dovevano essere giusti e corretti nel giudizio, elogiarlo in quel frangente? D'accordo che erano dei pirati, ma erano pur sempre degli esseri umani, delle persone! E lui si sentiva solo da condannare per il modo in cui si era avventato su di loro. Ricordò, come ridevano, come cantavano spensierati tra loro in quell'osteria, prima che la sua furia si scatenasse. Ricordò, che alcuni di quei pirati lo avevano guardato mentre si avvicinava, sorridendogli e alzando il calice di birra nella sua direzione, come a volerlo invitare ad unirsi a loro nella festa, nonostante fossero perfetti sconosciuti.

Allora, Boward capì cosa doveva fare, e cosa era giusto fare.

Rifiutò nuovamente l'offerta della Marina, intimandoli di non cercarlo mai più. Raccolse ad uno ad uno i corpi di quei pirati, e li seppellì nel modo migliore che potè, su una delle alture dell'isola che dava sul mare, e prese in custodia la loro nave pirata. Poi, deciso come ormai i suoi compagni e la gente del paese, non lo vedevano da tempo, andò alla Scuola Militare e si fece rinchiudere in una delle prigioni sotterranee, fermamente convinto di dover passare lì dentro molto del suo tempo, per poter ripagare, seppur in misera parte, al tempo che aveva tolto per sempre a quei pirati innocenti. Il Direttore della scuola, lasciò che Boward facesse come credeva, stimandolo molto come soldato e come uomo, ma fu irremovibile sul tempo della sua condanna auto-inflitta. Volle dare a Boward solo un anno di reclusione, scaduto il quale, l'avrebbe ricacciato nel mondo a calci. (parole del Direttore)

Trascorso quell'anno, la mattina in cui proprio Peter, accompagnato dal Direttore, venne ad aprire la porta della sua cella, Boward sorrise loro, mostrandosi nuovamente, come l'uomo buono e sereno che era stato un tempo. Aveva preso una decisione importante. Voleva unire alle sue capacità fisiche, la conoscenza medica, per poter essere in grado di soccorrere la gente della sua isola, se e quando ce ne sarebbe stato bisogno. Così, all'età di trentun'anni, entrò nella Scuola di Medicina di Vanilla, applicandosi al massimo delle sue capacità mentali, e con tutta la buona volontà che possedeva, risultando un ottimo studente, molto ben predisposto per gli studi medici. Nel giro di quattro anni, Boward divenne medico e dottore a pieno titolo, ed il giorno che uscì dalla Scuola di Medicina, le immagini orribili che lo perseguitavano, e continuavano a mostrargli le povere Lilian e Juliet, svanirono. Si sentiva un uomo nuovo, pronto a ricominciare ancora una volta nonostante tutto. Una parte di sè se n'era andata per sempre, ma lui era ancora lì su quella terra, era ancora vivo, e nel nome di coloro che aveva sempre tanto amato, sarebbe andato avanti, le avrebbe rese ancora fiere di lui, continuando a coltivare i loro amati campi di fiori da zucchero, proteggendo la loro gente quando ce ne sarebbe stato bisogno, e curando ogni ferito o malato che fosse venuto a chiedere il suo aiuto, senza fare nessuna distinzione.

Camminava alla soglia dei trentacinque anni, Marduk Boward, quando una piccola, ma intensa luce, giunse su Vanilla Island, ad illuminare il suo buio e a cambiare per sempre la sua vita.




Fight for Fire Saga/The Official Video04- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Ed eccomi di nuovo a voi, con un'altro capitolo dello storyboard. Questa volta però, l'ho utilizzato tutto per raccontarvi di Boward e del suo passato! (scusate la prepotenza nel spostare il discorso dei video!!^^''') La storia passata di Boward è molto dolce e molto amara, e anche se qui ve l'ho raccontata sinteticamente e velocemente, solo per darvi l'idea, mi è costata alcune lacrimucce e sospiri. B'è, adesso però lo conoscete un pò meglio anche voi, e potete capire perchè quell'aria sempre seria e minacciosa. xD In realtà è l'uomo più buono del mondo!^^ Che ne dite? Il prossimo step vi parlo del suo incontro con Eve? Però dividerò in due parti lo step05, nel senso che per un pezzo parlerò ancora di Bow, e nell'altro tornerò sull'argomento video.^^
A proposito! Che ve ne pare delle immagini 'in progress' del maledettissimo Akamerd??? xD Sarà brutto, bastardo e merdoso...ma è venuto proprio bene,no? uhuhuhuhuh!!
Non sò se avete notato, ma la cara Itchi nella sua pagina personale, in un momento di follia (xD) ha cambiato il suo nick da Itchi D. Hiken a Itchi Bellamy Winchester! Per me resterà per sempre Itchi D. Hiken però! L'ho conosciuta così, e così continuerò a chiamarla!!^_^
Vaaaaa beeeneeeeeee!!!
Miei carissimissimi!!!^^ Ci risentiamo prossimamente allora! Presto arriverà il TRAILER02! Per cui...tenetevi forte!!! xP


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP05 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


   
 
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