Libri > Starcrossed
Segui la storia  |       
Autore: AllisonD95    17/05/2013    1 recensioni
Solo per un momento Allison aveva creduto di impazzire, storie del genere le aveva lette solo nei libri, più volte aveva desiderato vivere un'avventura che la lasciasse senza fiato.
Più volte era finita col ridere riportando i suoi piedi coi calzini con gli elefanti su pianeta terra, più volte aveva solo odiato chi le avesse strappato l'infanzia, più volte voleva essere chiunque tranne che Allison.
Ma lo era solo lei, solo su di lei ora potevano fare affidamento.
Solo su di lei, senza nemmeno sapere se potersi fidare o meno.
Solo su di lei.
Dedicato a chiunque non gli basta guardare fuori dalla finestra per dimenticarsi di tutto.-
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prima di aprire gli occhi l'ultima cosa che vidi era la stanza che si capovolgeva, e insieme a lei, io che cadevo dal letto gemitando dai dolori e abbassando lo sguardo notai che il mio corpo aveva ancora dei graffi.
Distolsi lo sguardo davanti a me e cercai di rialzarmi a mia sorpresa senza sentire più niente ora, riguardai il mio corpo e non avevo nulla.
Probabilmente stavo impazzendo ma ero ancora abbastanza lucida da rendermene conto.
Guardai l'orologio che segnava le 4.52, di notte e la mia stanza era rimasta con la luce accesa e la porta aperta, Katy doveva già essere a letto.
Risistemai il letto che era tutto sfasciato e mi rimisi dentro, coprendomi tutta.
Dunque, che cosa avevo sognato di preciso? Se sarei riuscita a dare una versione credibile non mi avrebbero sbattuto in nessun manicomio.
Mi trovavo in un bosco, abbastanza insolito, ed ero da sola con tanti alberi.
Finchè qualcuno non aveva parlato, o forse me l'ero solo sognato, si era così.
Allungai la testa per guardare la sua pila di libri che tenevo nell'angolo della mia scrivania, una raccolta di avventura e fantasy di cui mi ero appassionata da diverso tempo e sorrisi.
"Forse ne leggo troppi" pensai sempre con tenerezza, non riuscendo bene a spiegare come mai tutti quei racconti per un attimo avevano preso il sopravvento.
Sicuramente era per tutto lo stress che stavo vivendo, ultimamente pensavo ai miei genitori più di quanto io non volessi, come se si meritassero anche un mio pensiero.
Mi girai nell'altro lato.
Chissà come sarebbe stato incontrarli, vedere le loro facce "Ehi sono vostra figlia, colei che avete abbandonato appena nata" gli avrei detto con un sorriso a trentadue denti, probabilmente li avrei fatti sentire le persone più schifoso di questo universo e mi stava bene, era così.
In realtà non me ne fregava niente, cercavo solo protesti per odiarli, non volevo fare la fine della povera bambina che dopo anni ritrova l'amore per i suoi, ignorando così quanto difficile fosse stato crescere.
Non avevo senso passare la notte in bianco per loro, quindi chiusi gli occhi e cercai di dormire.
 
"Non ho più intenzione di ripetertelo, o ti alzi o ti alzi!"
Ecco, ci risiamo pensai.
Quella sveglia suonava solo quando voleva, o forse ero io che non volevo sentirla, ad ogni modo mi sentivo ancora assonnata, troppo per badare alle urla di Katy.
Come al solito, andai in bagno, mi lavai, misi ciò che capitava, rubai il cornetto caldo sul tavolo, salutai e fuori di casa.
Decisi di fare una strada diversa, sperando di non finire in Francia, scoprendo poi un parchetto dietro casa, abbastanza solitario, il vento muoveva le altalene e ciò metteva l'ansia.
Da che volevo osservare la zona le mie gambe cominciarono ad andare veloce per uscirne fuori, e finalmente mi ritrovai su quel solito marciapiede grigio.
Mi tirai su la cerniera del giubbotto, era il 16 Dicembre e si gelava letteralmente.
"Allison.."
Mi voltai, e a mia sorpresa non c'era nessuno.
Dopo scuola potevo anche informarmi su quache manicomio, giusto così, nella vita può tornarti utile.
Appena arrivata a scuola mi sedetti e dopo poco vidi arrivare Thomas con due thè caldi, la campanella doveva ancora suonare, e i compagni avevano già cominciato a socializzare con i vicini di banco.
"Buongiorno" disse mentre posava i thè sui banchi attento a non farli cadere.
"A cosa devo l'onore?"
"Ho sbagliato a premere sulla macchinetta, e io due non ne bevo" sorrise
Cosa sei, Jack mani di forbici per sbagliare alla macchinetta?
"Grazie" a trattenni la battuta per me
"Dormito bene?"
"Si, ho sognato tanti numeri e tanti segni, non sai che incubo"
Sorrise "Beh l'incubo è finito" tirò fuori un foglio dallo zaino "tieni".
Rimasi di sasso, credevo, anzi, speravo se ne fosse dimenticato, e invece sto qua si era messo a farle davvero.
"Io.."
"Guarda che non mi arrendo, tu diventerai un ragioniere!" ridacchiò
Nel frattempo suonò la campanella e nella fretta di prendere le cose mi rovesciai il thè addosso urlando dato che scottava e nello stesso momento entrò la professoressa di educazione civica.
"Deilor.."
La guardai, tenendo le mani leggermente in alto mentre il thè mi sgocciolava dai polpastrelli e formava grosse chiazze sui vestiti, i fatti parlavano da soli.
"Svelta, si tolga dalla mia vista in questo stato e vada in bagno" annuì e andai.
Una volta trovati i bagni, decisi che se avrei dovuto inventare un gioco di abiità avrei messo la cartina della mia scuola, aprì i rubinetti e cominciai a salvare il recuperabile.
"Allison.."
Mi voltai, ma quasi me l'aspettavo, non c'era nessuno.
"Andiamo, davvero sto diventando matta?" risi mentre giravo lo sguardo sulla camicia.
"Sarebbe comodo?"
Mi voltai ancora, peggioravo minuto in minuto.
"Coraggio Allison, ti farebbe comodo credere che tu sia pazza"
Non risposi, strofinavo più forte la camicia per mandare via la macchia.
"Ma non è ancora il momento"
"Quale momento?!" urlai esasperata, ma nessuno rispose.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Starcrossed / Vai alla pagina dell'autore: AllisonD95