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Autore: LuminaNocte    17/05/2013    0 recensioni
After all. Dopo tutto. Dopo la guerra, dopo le perdite, Katniss e Peeta "ricominciano a crescere assieme".
Spoiler da: Catching fire e Mockingjay.
Ispirazione tratta dalle ultime pagine del canto della rivolta.
Dalla storia:
[...]Lentamente il sole si alza, e un' alba rosea prende il posto della notte. L'inizio di un giorno senza la mia sorellina, senza Finnick, senza Cinna.. Dovrei tornare, affrontare Peeta e i miei sentimenti per lui, così confusi, così vaghi. Dovrei andare da Haymitch e allontanarlo dalle bottiglie. Dovrei telefonare a mia madre. Chiarire con Gale. Perdonarlo, alla fine. Per il momento, tuttavia, mi accontento di restare in vita. [...]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

 

Accadono cose che sono come domande, passano giorni oppure anni e poi la vita risponde.
Alessandro Baricco.

 

...non riesco a trovare la giusta parola per descrivere come mi sento. Arrabbiato forse? Sono sempre così confuso. Nella mia mente si alternano immagini dolci ad altre terrificanti: Katniss, intenzionata ad uccidermi, mentre mi punta contro l'arco, katniss che mi prende timidamente la mano, katniss che mi bacia pur ripugnandomi, i pugni strategicamente assestatemi dai pacificatori, katniss che bacia Gale, mia madre che mi urla contro e mi colpisce con un vassoio.

Quale di questi fatti è realmente accaduto?

Brevi momenti di gioiosa pace, di fronte a me, il bianco di una tela e una tavolozza di infiniti colori. Interminabili instanti di insana paralisi mentre mi legano, mi colpiscono, mi feriscono, si intrufolano nelle mie vene... Hanno passato ore a spiegarmi che sono stato depistato, che non tutto quello che ricordo è reale. A loro sono bastati pochi minuti per sbriciolare tutto quello che era il mio mondo, le mie convinzioni, più veloci di Capitol City, più devastanti degli Huger games.

Altre immagini si affannano per risalire dalle profondità della mia mente.. così decido di sedermi, ma non appena provo a lasciarmi cadere mi accorgo che c'è qualcosa che non va. Non riesco a scendere. Poi capisco: sono già per terra, steso, a giudicare dalla pressione contro la schiena e la testa. Il dott. Aurelius mi ha pazientemente spiegato il modo migliore per superare momenti come questo: " Siediti, chiudi gli occhi, e analizza i ricordi. Se non riesci a distinguerli, chiedi a qualcuno, chiamami in caso. Ma so che ce la puoi fare."

Con gli occhi chiusi il mondo sembra un posto monotono, estraneo, più ordinato tuttavia. Ripesco il primo ricordo.. che so essere vero. E' successo durante la prima arena. Quando ci avevano annunciato che solo uno di noi, alla fine, sarebbe potuto tornare a casa. Credo sia stato uno dei primi sul quale i dottori di Capitol city abbino lavorato. Non c'era neanche bisogno di molto veleno. Era tutto già perfetto. I muscoli tesi di katniss. Quei magnetici occhi grigi fissati su di me, concentroti, dubbiosi, letali. Scagli la freccia o non la scagli? Una foschia perlacea abbracciava le cime degli alberi, non lantano da noi. Nella versione di Capitol City, la scagliava, imperterrita. Così quando katniss abbassa sguardo a arma, mortificata, so che questo è reale. E il respiro inizia a farsi più regolare. Procedo all'analisi dei successivi, ma già al secondo devo fermarmi. Non riesco a collocarlo nello spazio tempo. Quando è successo? Dove? E' successo veramente? O era solo un'altro trucco del perfido ibrido? Non riesco a farmi scivolare via la fastidiosa sensazione di non essere in grado di osservare obbiettivamente la realtà. Perchè, prima, katniss era coperta di sangue? Perchè ha rifiutato i miei sforzi? Faceva tutto parte di un intrigato piano per porre fine alla mia vita, o era qualcos'altro? Avverto un' altra risposta celata nella profondità del mio io. Non riesco a vedere nella nebbia, non ancora. Altri ricordi. Il suo sorriso, dolce, gentile e innnocente, mentre mi afferra la punta delle dita. Questo non è sicuramnete un ricordo di capitol city, l'ibrido dei miei incubi non è altro che una sofferente ragazza. La ragione ha la meglio. Supero la crisi, e riassetto le idee. Mi convinco che non ho nulla da temere. Anche se il dubbio rimane, e so che a fatica scomparirà. Sono quasi pronto ad alzarmi per riaffrontare la vita, quando di nuovo mi chiedo l'origine del sangue. Se non ha ferito nessuno nè ha cercato di uccidere me, da dove proveniva quel sangue? Senza saperne il motivo, mi ritrovo in piedi, correndo verso casa, non appena capisco che il sangue proveniva da lei.

 

***

il telefono squilla, squilla ininterrotto.

L'aggeggio tecnologico non riesce a comprendere che in questa casa non c'è nessuno che risponderà. Mia madre non c'è. Peeta non è qui, e nemmeno in sè stesso. Non ho idea di quando ritornerà. Forse quando si sarà calmato, quando sarà riuscito a riordinare i suoi ricordi. O forse mai.

Ranuncolo, povera creatura, mi si avvicina, cercando la mia attenzione o forse qualche rara carezza che ha ottenuto da me in questi mesi. Mi sforzo di non pensare alla moltitudine di coccole che riceveva da Prim. Mi sforzo di non pensare a Prim. Mi sforzo di ignorare il telefono, di dimenticare lo strato di sporco sulla mia pella dalle toppe scucite. Mi sforzo di non pensare a niente. Mi sforzo di non esistere più. E rimango lì dove sono. In bilico tra realtà e oblio, con la consapevolezza che non sarò mai in grado di annullarmi completamente, perchè il dolore, il dolore non me lo permetterà mai.

 

***

Quando apro la porta, che ho attraversato nemmeno un'ora fa, un ombra pulciosa mi scivola accanto. Il gatto ha deciso di prendere in mano la sua vita per un attimo: o voleva aria fresca, o la situazione all'interno è peggio di come me la immagino. Non appena mi affaccio sulla soglia della cucina, capisco che la seconda opzione è la più corretta.

Quello accasciato tra il muro e il pavimento, non è un ibrido, non è la ragazza che stanotte ha dormito con me. E' una bambola con la quale hanno smesso di giocare, abbandonata ad un destino di polvere e luoghi dimenticati. Riesco a percepire la situazione con più chiarezza, ora. Se io e l'ombra che è divenuta quella ragazza ci siamo avvicinati gradualmente, un motivo ci doveva essere. Durante le crisi più acute, quando ogni oggetto era una arma utile a difendermi da Katniss, quando ogni suo gesto rappresentava una minaccia, quando ogni parola riportava fuori ricordi luccicanti e terribili, lei non scappava. Rimaneva al mio fianco, e con calma rispondeva ai miei muti quesiti sulla realtà dei ricordi. Ora che mi chiedo da solo se tutto ciò è reale o non reale, se quella che vedo è veramente una ragazza bisognosa di aiuto, ricordo di essere arrivato a questa conclusione molte altre volte, l'unico problema è che come ogni altro episodio ho lasciato le mie certezze vagare nella nebbia del veleno. Ho dimenticato tutto così tante volte che ormai, inizio a dimenticare di aver dimenticato. E' il suo sguardo muto, che mi costringe a rimanere concentrato su quello che so al momento. Devo aiutarla. Così come lei ha fatto altre volte per me, così come ho già fatto in passato. Affinchè possa aiutarmi ancora in futuro, affinchè io possa aiutarla di nuovo in futuro. Perchè la vita è più semplice se affrontata in due.

 

Gettando un ultimo sguardo inquisitore e sospettoso in torno a me, respiro profondamente, mi avvicino a katniss e con un ultimo respiro, la sollevo in braccio.


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Sospetto di meritarmi fischi e insulti a tutto spiano per almeno 2 motivi fondamentali. il primo è che senza dubbio sto aggiornando con un ritardo a dir poco colossale, a mia discolpa (no non è vero. è comunque colpa mia) posso dire che il capitolo è stato iniziato all'inizio di novembre poi.. poi bo.. mancanza di ispirazione? Mah.. veniamo al secondo motivo? questo capitolo mi sembra appastanza, come dire.. schifoso? il pov di peeta, tutto il capitolo praticamente, mi è sempre risultato estraneo, difficile. Più che altro perchè non riesco a immaginarmi i problemi nella sua testa.. 
Vorrei comunque ringraziare tutti coloro che hanno letto i due capitoli precedenti, che hanno recensito e inserito la storia tra le segiute. Ho molto molto aprrezzato il vostro contributo :)
Vi prego solo, di non soffermarvi su quanto sia corto il capitolo, nè su quando sia orrido. Oppure si.. aspetto valaghe di insulti! Ancora non mi capacito con quale coraggio io abbia deciso di aggiornare! Brrr
Un  bacione, comunque vada ;)

  
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