Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: SherlokidAddicted    18/05/2013    3 recensioni
“Orfanotrofio Over the rainbow... come mai questo nome?”
“Perchè questo è un rifugio... non un orfanotrofio. Qui, i bambini, è come se si trovassero in paradiso, come se fossero stati miracolati… salvati, perché sono stati lasciati soli e abbandonati…e dove si trova il paradiso?”
“Oltre l’arcobaleno!”
“Già”
Il sogno di Lisa era aiutare i bambini, ed ecco che un giorno, passando per una strada abbandonata, la vide seduta sulla panchina all’interno dell’orfanotrofio… Keira, la bambina più dolce del mondo, ma era triste, sola, senza nessuno su cui contare… a parte su Joe, colui che se ne prende cura, colui che la ama particolarmente, forse più di tutti gli altri bambini, perché Keira è speciale, è diversa, è saggia, anche se ha solo 5 anni. Lisa presto sarebbe entrata, avrebbe affiancato Joe, avrebbe aiutato le creaturine più belle di tutto il pianeta e… si sarebbe affezionata sia a Keira sia a Joe…
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Some where over the rainbow..."

14. Tu la ami!
 

Ultimamente, era davvero troppo difficile capirci qualcosa. Chi saliva per le scale di continuo, chi scendeva di corsa con il pericolo di precipitare sul pavimento, chi svuotava cassetti e chi si affrettava a vestire tutti i bambini… e tutto per un matrimonio.
- Avete trovato qualcosa? -
- Nulla! –
Da quanto tempo cercavano quella cravatta? Due, tre ore? Forse di più ma il punto è che mancavano solo ventisette minuti per raggiungere la chiesa.
- Ed, sei sicuro di averla lasciata qui? – Chiese Lisa mentre si sistemava i capelli allo specchio.
- Si, insomma… non lo so. – Il gran giorno era arrivato, ma forse non nel modo in cui tutti volevano. I giorni erano passati velocemente e i preparativi si facevano sempre più grandi. Ogni giorno la sarta di Ed veniva nel suo ufficio per sistemargli il vestito, Joe e Lisa, in quanto testimoni ed amici fidati, si occuparono tutta la settimana del loro amico, aiutandolo in ogni cosa e lasciandolo sempre stupito per il modo in cui quei due giovani riuscivano sempre a risolvere i suoi problemi.
Nel frattempo, Keira aveva fatto progressi. In una settimana aveva fatto amicizia con Kane e le gemelle, lasciando sempre più orgoglio al suo Jj. Dormiva nella camera degli altri tutte le sere e aveva cominciato a studiare canto con Joseph. Keira, pur essendo solo una bambina, aveva una voce straordinaria e fu proprio Joe a proporle di prendere qualche lezione con lui.
Danielle, l’adorabile moglie di Kevin, chiamò un giorno insieme al marito per una bella notizia: aveva intenzione di adottare il piccolo George e tutti ne erano rimasti contentissimi. I documenti erano già tutti firmati il giorno dopo, George “Jonas” era già pronto per andare nella sua nuova ed accogliente famiglia.
Per quanto riguarda Joe e Lisa, non si poteva negare che erano sempre più affiatati. Si amavano fin dal principio e continuarono a farlo ogni giorno. Passavano quasi tutte le sere nella casetta sull’albero, si occupavano di tutti quanti con gioia e amore, dando loro quello che mai avevano avuto, una famiglia… ma dimostrando un affetto speciale nei confronti di Keira.
- Come si dice, qui l’essere con la testa fra le nuvole è di casa… - Marie sbucò dal nulla con le mani conserte e un viso divertito. Anche i rapporti con la madre di Lisa erano sempre più forti per Joseph, soprattutto in quel periodo prematrimoniale, in cui Marie si era offerta di dare una mano nel confezionare le bomboniere. – Ma credo che se vi lasciaste tutto il nervosismo alle spalle, potreste trovare meglio le vostre cose. – In mano di Marie si trovava la cravatta tanto ricercata e tanto desiderata nell’ultima ora.
- Oh mio Dio… ma dove l’ha trovata? – Ed era stupito e sconcertato, ma come poteva non averla vista?
- Era nel cassetto del tuo ufficio, in fondo. – Disse lei mettendola attorno al collo dell’uomo. – Sarà che l’ultima volta che la sarta è stata qui, lo abbiate dimenticato. – Glielo annodò e poi gli sorrise.
- Mamma, Ed, forse adesso è meglio che andiamo… - Disse Lisa ridendo mentre afferrava la mano di Joseph.
- Oh si! – Ed cose giù per le scale e raggiunse l’auto sotto le risa di tutti, notando il modo in cui era buffo nel vederlo scappare così… ma era Ed, e questo era normale.
Raggiunsero la chiesa appena in tempo, e quando la sposa entrò, davanti a lei la piccola Angel lanciava petali di rose bianche per tutto il passaggio. Successivamente celebrarono la messa sotto gli occhi commossi di tutti e, durante lo scambio degli anelli ed il bacio, Joe guardò Lisa intenta ad osservare quella scena stupenda. Non sapeva perché ma se l’immaginò con l’abito bianco mentre varcava le porte della chiesa, con Keira che gettava i petali sul tappeto.
Le strinse di più la mano intrecciando le dita alle sue e le sorrise, ricevendone uno in cambio che la rese più bella di come già lo era.
Usciti dalla chiesa, i bambini e gli invitati si divertirono a lanciare il riso sulla coppia e ad esultare felici per loro.
Joe e Lisa entrarono in macchina, insieme a loro Keira, Tom e le gemelle, nei sedili posteriori che giocavano a morra cinese e ridevano contenti.
- Sembri più sereno ultimamente. – Disse Lisa sorridendo mentre lo guardava guidare. Joe sorrise guardando la strada e si passò l’altra mano fra i riccioli che gli erano cresciuti ma che secondo Lisa gli donavano da morire.
- Come faccio a non esserlo? – Lisa mise la mano sulla sua gamba senza smettere di guardarlo. Lui la poggiò sulla sua e sorrise. – Insomma, guardala! – Lisa guardò nello specchietto retrovisore, notando Kane che toccava il fiore che Keira aveva in testa, facendola ridere.
- Si, ho visto… ed è tutto merito tuo, sai? -
- Me lo dici ogni volta… -
- … perché ho ragione! –
Joe rise seguendo l’auto degli sposi e guardandola appena.
- Sei stata tu a dirmi cosa dovevo fare. -
- No… -
Disse lei prendendo ad accarezzargli la coscia. – Io ti ho detto solo cosa non andava, ma tu hai fatto tutto per risolvere ogni cosa. – Joe le prese la mano avvicinandola al viso e lasciò che continuasse a parlare. – Guarda cos’hai fatto con tutti questi bambini… insomma… li hai salvati ed io non riuscirei mai ad essere come te. -
- Tu hai salvato me, Lisa. –
Disse lasciandole un bacio sul dorso della mano. Lei arrossì mentre Keira li guardava di nascosto, anche quella piccola creaturina era felice per loro.
- Sei perfetto e… - Si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò. – Se non stessi guidando e non ci fossero le bambine… ti bacerei volentieri. – Risero e si tennero per mano per tutto il tragitto.
Arrivarono al ristorante prima dei due sposi, probabilmente erano in giro sequestrati dal fotografo. Il ristorante era immenso, ma forse lo era di più il giardino. Un grande viottolo in pietra bianca seguiva il cancello ottocentesco, pieno di ghirigori e statuette in ferro battuto. Al lato del viottolo dei cespugli di rose bianche rendevano l’atmosfera più intima e paradisiaca.
Camminando mano nella mano con Lisa, Joe poté godere di quello spettacolo fantastico, di quel prato all’inglese che li circondava, pieno di gazebi in legno, con tende bianche adornate di rose bianche. Sotto, un tavolo in pietra e delle sedie in ferro battuto.
Dal lato opposto una piscina con al centro una fontana rappresentante la statua di un delfino, con accanto il tavolo del buffet per gli antipasti vari.
Ma la cosa che li stupì ancora fu la scalinata del ristorante, che furono entusiasti di percorrere.
Fu tutto perfetto, il matrimonio procedeva a gonfie vele ed il menù era buonissimo. C’era un sacco di gente e tra un pasto e l’altro, tutti si alzavano per fare una passeggiata o ballare qualche lento a ritmo di musica, guardando gli sposi che volteggiavano al centro della bellissima sala.
Joe mise giù la forchetta e si asciugò le labbra con un tovagliolo. Quando alzò gli occhi, notò Keira fuori dalla sala, seduta sul bordo della fontana. Fece scivolare il tovagliolo sul tavolo senza staccarle gli occhi da dosso, forse perché cercava di capire cosa stesse facendo… infine la vide sorridere e quel gesto lo contagiò. Si alzò dal tavolo senza dire nulla mentre Lisa si girava verso di lui confusa.
- Dove stai andando? – Gli chiese afferrandogli la mano mentre ancora si alzava.
- Fuori, torno subito. – Le sorrise dolcemente, lasciandole la mano con delicatezza. Lisa guardò verso la porta e, vedendo dov’era diretto, sorrise e si sedette di nuovo, pronta a godersi quella scena da lontano.
Nel frattempo, Joe era arrivato a pochi passi dalla fontana, dove Keira si divertiva a staccare dei fiorellini bianchi dagli alberi ed immergerli nell’acqua. Il ragazzo sorrise istintivamente e si avvicinò, abbassandosi all’altezza della bambina.
- Sono proprio belli, vero? – Sussurrò dolcemente riferendosi ai fiorellini che la piccola faceva galleggiare.
- Si, molto. – Sorrise lei mentre ne afferrava uno dall’acqua.
- Quasi come te! – Le baciò la guancia sorridendo, per poi sedersi di fronte a lei, sul bordo della fontana. – Che ci fai qui da sola? Credevo stessi giocando con gli altri. -
- Ci giocavo infatti… -
- E? –
Joe si unì a lei e cominciò a staccare qualche fiorellino dai rami vicini.
- Hanno cominciato a parlare -
- Di cosa? -
- Di come si ricordavano della loro mamma e del loro papà… -
Il ragazzo non rispose e la guardò mentre toccava l’acqua con le dita. - … così me ne sono andata di nascosto. – Si, probabilmente l’argomento “mamma e papà” la faceva sentire ancora un po’ triste, Joe la capiva perfettamente.
Restarono in silenzio per un po’, quando Keira si accorse di Lisa che li osservava dall’interno della sala. Fece una risatina e staccò altri fiori. Joe la guardò senza capire.
- Che c’è? -
- Anche tu ti sposerai, vero? -
- Beh… -
- Sposerai Lisa? –
Joe arrossì leggermente ma Keira non se ne accorse, poi guardò Lisa che parlava allegramente con Connie e Ed.
- Magari, fra qualche anno. – Disse lui tornando a guardarla, ma la vide delusa.
- Qualche anno? Perché? – La piccola si sedette sulle sue gambe e lo guardò, aspettandosi una risposta che spiegasse quel piccolo dubbio che le era venuto.
- Beh principessa, è un po’ troppo presto per sposarla. -
- Ah si? -
- Certo. -
- E perché? –
Gli chiese mentre cominciava a giocare con il colletto della sua giacca elegante e nera.
- Vedi… quando due persone si incontrano e provano qualcosa l’una per l’altra, cominciano a conoscersi meglio, per capire se hanno qualche interesse in comune. – La bambina parve leggermente confusa.
- Interesse? – Joe la sistemò meglio sulle sue gambe, in modo da poterla guardare meglio in viso e le sorrise.
- Si, per esempio… -Disse guardandosi intorno per cercare di trovare le parole giuste. – Possono avere la passione per la lettura, per lo sport, per lo studio… o magari amano i fiori, proprio come te! – All’ultima frase le poggiò un dito sul nasino, facendola ridere e contagiando anche Joe. – Se a due persone piacciono le stesse cose allora cominciano a provare interesse, ma c’è anche un altro motivo per cui due persone cominciano a provare dei sentimenti. -
- E qual è? –
Joe sorrise e le accarezzò la guancia con il pollice.
- Quando capisci che senza quella persona non puoi stare, tesoro. – Keira sorrise per la carezza del ragazzo e diede una veloce occhiata a Lisa. – Solo dopo un bel periodo di tempo, quando si è pronti e ci si vuole abbastanza bene, allora ci si sposa. – La bambina rimase in silenzio per un po’.
- Beh… ma Lisa è Lisa. – Joe rise ed annuì.
- Lo so, principessa… è perfetta. – Keira scese dalle gambe del ragazzo e gli prese il viso fra le piccole manine, costringendolo a guardarla negli occhi.
- Jj, tu non la vuoi abbastanza bene… tu la ami! – Il ragazzo rimase spiazzato, non credeva che quella bambina fosse talmente intelligente da capire questo tipo di cose… forse la strava sottovalutando e non avrebbe dovuto. – Non è la ragazza più importante per te? -
- è una delle due cose più belle che mi siano capitate nella mia vita. –
La bambina abbassò le mani e piegò la testa di lato.
- E l’altra cosa? -
- L’altra cosa s… -
- Joe, Keira! La torta, venite! –
Kevin li interruppe, sbracciando dall’interno della sala, in modo che lo potessero vedere.
- Arriviamo! – Keira gli stampò un bacio sulla fronte e sorrise.
- Sposala! – Gli disse prima di correre verso Kevin che la prese in braccio sorridendo. Joe rise e scosse la testa. Kevin li aveva interrotti ma non c’era nessun pericolo, le avrebbe detto quella cosa un’altra volta, avevano tutto il tempo che gli serviva.
Quando Joe arrivò nella sala, si avvicinò a Lisa e la prese per mano sorridendo. Lei lo guardò e ricambiò il sorriso, ma non gli chiese nulla della chiacchierata con Keira, sapeva che avevano parlato di qualcosa di bello, dato i sorrisi sui loro volti.
Il ricevimento proseguì rose e fiori. La torta a quattro piani era magnifica e Ed ne aveva fatto fare un piano tutto al cioccolato, proprio per i bambini… in realtà era stata un’idea di Connie. Era così buona che perfino i piccoli e chi era pieno da scoppiare, chiedeva il bis.
I bambini giocarono per tutto il praticello e Joe si divertì a tenere Keira sulle spalle per farle prendere i fiori più alti. Fecero addirittura due collane di fiori, una per Connie e l’altra per Lisa. Si divertirono davvero un mondo.
Ma sicuramente… il pezzo forte fu quando Joe presentò Keira al microfono e la fece mettere al centro della sala. Partì una melodia e la piccola cominciò a cantare “Some where over the rainbow”, senza paura o ansia, proprio come il suo Jj le aveva insegnato negli ultimi tempi. Si alzarono proprio tutti per applaudirla.
Quando la celebrazione finì, tutti tornarono nelle loro case ed i bambini, distrutti come non mai, crollarono non appena toccarono il cuscino con la testa.
Lisa stava ancora sistemando Dakota con il suo pigiamino a fiori e fuori era buio pesto… probabilmente erano le undici passate. La bambina infilò il pollice in bocca e si addormentò subito dopo, mentre Lisa le baciava la guancia e le sussurrava la buonanotte. Si diresse alla porta e si fermò accanto al lettino di Keira. La guardò con il sorriso sulle labbra sentendosi fiera di lei, poi le sistemò la coperta ed uscì dalla stanza per raggiungere la camera sua e di Joseph.
- Dormono? – Lisa annuì mentre si lasciava scappare uno sbadiglio, facendo ridere Joe che si toglieva la maglietta. – Stanca? -
- Abbastanza. –
Si sedette sui due letti, ormai uniti per formarne uno solo e lo guardò mezza scioccata da così tanta perfezione. – Ti denuncerei. – Joe la guardò e gettò la maglietta sulla sedia.
- Perché? -
- Per tentata seduzione. –
Disse lanciandogli il coprispalle che si era appena tolta. Joe lo prese al volo e rise.
- Non ho fatto nulla. -
- Non fare l’innocente. –
Disse alzandosi e facendo la finta offesa. Si diresse allo specchio e si sciolse i capelli, facendoli volteggiare un po’, per poi spazzolarli accuratamente.
- Allora dovrei denunciarti anch’io per la stessa cosa. – Lisa fece una risata e fece per abbassarsi la zip del vestito, poi si accorse di non riuscirci.
- Ehi criminale, dammi una mano. – Joe sorrise e si avvicinò poggiando delicatamente la mano sul suo fianco mentre Lisa si spostava i capelli dalla schiena. Cominciò ad abbassarle lentamente la cerniera mentre osservava le sue spalle perfette, talmente tanto che non si trattenne dal lasciarci sopra qualche bacio. La ragazza sorrise con malizia spostando leggermente il collo di lato e godendosi quei brividi che la percorrevano quando Joseph poggiò delicatamente una mano sulla schiena scoperta.
- Il vestito è belo amore, ma stai meglio senza. – Lisa rise leggermente mentre sentiva le labbra del ragazzo percorrerle ogni centimetro del collo. Si girò verso di lui poggiò le labbra alle sue baciandolo con tutta la passione che aveva in corpo. Joe le sfilò il vestito facendolo cadere sul pavimento, poi sentì le sue mani slacciargli la cintura dei pantaloni e la trascinò sul letto mettendosi a gattoni su di lei per baciarla con intensità.
Infine restarono completamente nudi e Joe si staccò un attimo dalle sue labbra ed alzò un sopracciglio mentre la guardava negli occhi.
- Ma tu non eri “abbastanza” stanca? – Sussurrò in tono divertito. Lisa rise leggermente e gli accarezzò la guancia.
- Può darsi, ma di te non sarò mai stanca. – Joe cambiò la sua espressione da maliziosa ad intenerita, e fece un sorriso talmente dolce che Lisa si avvicinò per baciarlo… poi la fece sua per quasi tutta la notte, mentre si sussurravano cose dolci all’orecchio, mentre provavano brividi per tutto il corpo, mentre si dicevano “ti amo” e gemevano soffocati i loro nomi.
Lisa finì per addormentarsi mentre si abbracciavano, l’uno vicino al viso dell’altro, con un sorriso sulle labbra e con la mano di Joseph che, con estrema delicatezza, le accarezzava i capelli spostandoglieli dal viso, proprio per poterla guardare mentre dormiva… trovandola sempre più perfetta.

 

Mamma mia, voi non potete capiiiiiiiire quanto siano faticosi i preparativi per un matrimonio çç
Motivo per cui non ci sono stata, la mia sorellona si è sposata iuppi *stappa lo spumante*
Anyway, come si dice "meglio tardi che mai" e spero che questo proverbio valga anche per questo imperdonabile ritardo sigh.
Ho notato che non recensite più come una volta...
Se qualcosa non vi piace ditelo però çç
Grazie a quelli che leggono e che recensiscono
Un bacione e al prossimo capitolo
Smack.

 
 
Grazie ai preferiti
1 - AllINeedIsLOL 
2 - Benni 
3 - DisneyChannellina 
4 - Erikuccia
5 - iheartmrjonas 
6 - Little D 
7 - machi87
8 - miry amo le ff 
9 - Sharpettes
10 - theHeevsSky

Grazie ai seguiti
1 - AlberoDiBanane 
2 - alexis7 
3 - Hurricane_Dance
4 - JasMe
5 - Laura117
6 - piki1295
7 - Sweetlove_Yolo

Grazie ai recensori
1 - Little D

_Josephina Jonas_ <3

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: SherlokidAddicted