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Autore: Marmeladeboyy    18/05/2013    2 recensioni
Nome:
Angelica Scott
età:
22 anni
mestiere:
professoressa di filosofia
test:
1-riuscirai mai a perdonare il tuo migliore amico?

2-riuscirai mai ad ascoltare le ragioni del gesto che ai tempi del college ha condizionato per sempre la tua vita?

Voto:
NON CLASSIFICABILE
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Perché sono io? Perché devo essere nato andicappato? Ma di una andicappaggine pesante. Prima o poi dovrò chiedere a mia madre che genere di sostanze stupefacenti solide o liquide avesse assunto durante la gravidanza ma doveva essere roba molto forte per aver creato il così alto tasso di merda che contiene il mio cervello.
Mi sta bene, me le sono meritate le sue parole. Mi merito il suo odio, non mi darà mai il suo perdono. Mi sono comportato da stronzo. Tutti i giorni ripenso a quella notte che è stata la notte più bella e più brutta della mia vita allo stesso tempo. Sento ancora il suo dolce sapore nella mia bocca, l’odore della sua pelle, dei suoi capelli il modo morboso con cui mi toccava i capelli, le sue vellutate dita che con timidezza percorrevano il profilo del mio corpo, della mia mascella, dita che disegnavano col loro delicato tocco il contorno delle mie labbra prima di baciarle con l’indecisione e la paura di commettere un passo falso, ma che poi si lasciavano andare in un bacio passionale esplorando ogni piccolo angolo della mia bocca . un bacio smanioso di conoscere ogni piccolo centimetro della mia lingua senza mai abbandonare la dolcezza e la tensione per quel gesto che mai avevamo avuto in 7 anni di amicizia. Me ne ero andato dopo aver violato quel giovane e bel corpo che da troppo tempo desideravo avere. E fu proprio quel desiderio ad avermi impaurito. Io non la meritavo, non potevo averla, non era mia di diritto e questo non potevo sopportarlo, la mia folle gelosia per lei l’avrebbe fatta stare male. Per questo avevo preso la tangente, l’avevo fatta mia poi ero scappato via dicendole quelle cose orribili che neanche pensavo anzi che non mi erano neanche mai passate per l’anticamera del cervello, solo in quel modo sarei riuscito ad allontanarla da me. Erano tre anni che alla mattina mi svegliavo ansimando e piangendo prendendo il telefono e facendo il suo numero perchè sapevo che mi avrebbe ascoltato e tranquillizzato però solo dopo il primo squillo mettevo giù ricordando tutto. L’avevo obbligata ad odiarmi sapendo che se avessi fatto altrimenti mi avrebbe cercato e sarebbe stato più doloroso doverla lasciare andare per la sua strada.
Ora, davanti allo schermo del mio pc con la mail già scritta che necessita solo di essere inviata, un piccolo click sul mouse e primi capitoli della tesi sarebbero arrivati a lei. Ma doveva aggiungerle qualcosa all’allegato doveva farle capire, adesso che l’avevo ritrovata quanto mi ero maledetto in quegli anni. Ma non sapevo cosa scriverle sicuramente mi avrebbe insultato perché la facevo soffrire ancora, ma non era mia intenzione se avessi saputo tutto ciò che le sarebbe successo in quei tre anni non avrei esitato un attimo a tornare in quella stanza per starle vicino. Invece no aveva perso me, poi sua madre a cui era sempre stata molto legata, era rimasta sola al mondo visto che del padre non si era mai saputo niente. Presi il coraggio tra le mani e iniziai a scriverle.
CIAO ANGI, SCUSA, ANGELICA TI STO MANDANDO I PRIMI CAPITOLI DELLA MIA TESI. PERÒ VOLEVO ANCHE SCRIVERTI UNA COSA. VOLEVO DIRTI CHE MI DISPIACE PER QUEL GIORNO E SPERO CHE TU POTRAI MAI PERDONARMI MA HO AVUTO I MIEI MOTIVI PER FARE QUEL CHE HO FATTO E SE VORRAI ASCOLTARE BASTA CJE MI CHIAMI IL MIO NUMERO È SEMPRE QUELLO MA VISTO CHE L’AVRAI SICURAMENTE CANCELLATO TE LO SCRIVO NUOVAMENTE 555-68453 CHIAMAMI PICCOLA TI PREGO E ASCOLTAMI IO TI VOGLIO BENE CIAO SIMON ( IL TUO SIMON) :-*
Invio.
No fermate tutto. Annulla invio, annulla invio, annulla invio. Ti prego, ti prego no. Troppo tardi dannata tecnologia. Perché ero così scemo? Con quelle dieci parole ero riuscito a buttare nel cesso il duro lavoro di tre anni. CAZZO!! Scemmunito, cretino, deficiente…. E via con l’autocommiserazione!!!
Scemmunito, cretino, deficiente…
Una nuova mail…scemmunito. Indirizzo estraneo…cretino. Doppio click…deficiente. Apertura mail…stronzo. Quello lo avevo saltato, ad essere sincero non ci avevo nemmeno pensato solo quella parola a riempire lo schermi bianco del computer che me la suggeriva
STRONZO!!!!!!!!! ( LA “TUA” ANGI)
Perfetto.. farmi ascoltare sarebbe stato più difficile del previsto.
  
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