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Autore: KillerQueen86    18/05/2013    2 recensioni
Il fumo diventava sempre più denso e l'aria insopportabile da respirare, Donna imperterrita continuava a chiamare suo nonno ancora intrappolato macchina, era terrorizzata, del resto chi non lo sarebbe in un caso come questo.
Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Martha Jones, Rose Tyler
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
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Note dell'autore: Eccovi il secondo capitolo, sono riuscita ad aggiornare abbastanza presto come vedete, spero che vi piaccia, perdonate eventuali errori di ortografia, punteggiatura e chi ne ha più ne metta. J

 

Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.

 

 

Capitolo II

Salveremo il Mondo

 

Donna brillantemente era riuscita ad arrivare, dove lui voleva, non ci voleva molto ormai per ottenere il suo scopo, si voltò verso la sala di comando vedendo Rose seduta osservando attentamente quello che c'era attorno a lei.

Doveva pensare in fretta e agire, deve fare in modo di riprendere il Tardis e far tornare Donna sulla terra.

Si passò le mani nei capelli guardandosi attorno nervoso, Martha avrebbe continuato a tener occupato l'Unit, ma lui doveva muoversi non avevano molto tempo. Avevano una sola possibilità

"Rimani un attimo in linea" disse, mise il telefono in tasca e si avvicinò a Rose.

"Hai qualche idea per fermarli?" Chiese la biondina preoccupata.

"Più o meno" rispose prendendola per mano e portandola con sé dentro l'ufficio.

"Dottore?" chiese lei non capendo, il Dottore guardò nuovamente fuori dall'ufficio  assicurandosi che Martha non li avrebbe disturbato.

"Dottore, Donna è lì da sola, devi riportarla sulla Terra" aggiunse Rose cercando di farlo concentrare, quello che la ragazza non sapeva era che lui era molto concentrato in quel momento.

"Tranquilla, Donna è dove volevo che fosse" rispose con calma.

"Faceva parte del tuo piano?" chiese sorpresa, il Dottore si voltò a guardarla, amava stupirla, le fece l'occhiolino sorridendo.

"Ho bisogno che tu vada in un posto" iniziò a dirle, prendendola per le braccia.

"Scordatelo non tornerò a casa" rispose.

"Oh mi dispiace Rose Tyler stavolta, non tornerai da Jackie" continuò lui sorridendo.

"Quindi, il tuo piano?" chiese confusa.

"Devo tener d'occhio quello che sta succedendo qui, e capire cosa c'è nella fabbrica tanto da interessare i Sontarans" rispose guardando nuovamente fuori l'ufficio, si fermò un attimo, smise di sorridere, deglutì per poi voltarsi nuovamente verso Rose guardandola con attenzione.

"Che c'è?" chiese preoccupata dal suo sguardo.

"Devi fare una cosa per me" disse con dolcezza prendendola per le spalle.

"Cosa?" continuò a chiedere

"Devi tornare all'Accademia Rattigan" continuò sempre con calma, lei acconsentì annuendo.

"Non ho molto tempo di spiegartelo" iniziò a parlare preoccupato, la guardò indeciso sul da farsi, sapeva quanto per lei poteva essere doloroso e fastidioso, ma era l'unico modo per farlo, in modo chiaro e veloce.

"Ti mostrerò cosa fare … se vuoi" disse un po’ indeciso.

"Dottore, qualunque cosa tu debba fare, falla, non perdiamo altro tempo" lo invogliò con decisione.

"Può esser ancora doloroso per te" continuò preoccupato.

"Dottore, non abbiamo altro tempo" continuò a insistere.

Il Dottore si avvicinò di più accarezzandole le tempie con le dita, trasmettendo più chiaro possibile quello che doveva fare una volta all'Accademia.

Riusciva a percepire lo sforzo di Rose di restare lucida, nonostante il piccolo dolore che quell'afflusso di informazioni stavano causando alla sua mente ancora provata dalla violenza del Maestro.

Alla fine Rose sospirò pesantemente e si aggrappò alle braccia del Dottore che prontamente la strinse.

"Sto bene, sto bene" si affrettò di dire per tranquillizzarlo.

"Sta attenta, d'accordo?" si raccomandò e le diede un piccolo bacio sulla fronte.

"Anche tu Dottore, fa attenzione" disse sorridendogli dolcemente.

"Mi farò accompagnare da Ross per farti stare più tranquillo" continuò ancora sciogliendosi dal suo abbraccio. Il Dottore le sorrise un ultima volta per poi uscire dall'ufficio seguito da lei, sperando che davvero tutto sarebbe andato a posto.

 

Rose e Ross arrivrono all'Accademia usando lo stesso taxi di prima, per evitare problemi con l'Atmos, ormai fuori controllo.

Si sentiva un po’ nervosa e agitata aveva davanti a sé un gran lavoro da fare, e sperava di non combinare qualche danno o altro, soprattutto perché il Dottore credeva fermamente in lei.

"Lei e il Dottore vi trovate spesso in queste situazioni?" chiese il ragazzo scendendo dal veicolo.

"Sei dell'Unit dovresti essere informato sul Dottore" rispose Rose con calma.

"Sono solo un soldato, signora" rispose

"Preferirei che mi chiamassi Rose e mi dessi del tu" continuò sorridendo. Avvicinandosi alle scalinate notarono che la porta era aperta, prontamente Ross prese la pistola e si mise davanti a Rose.

"Resta dietro di me" la invitò facendosi avanti con calma, guardandosi attorno con circospezione, mentre si avvicinavano alla porta.

"Preferirei mettessi via quella cosa", disse piano la biondina, indicando l'arma che il ragazzo impugnava.

"Ci potrebbe salvare la vita" rispose sorridendole.

In silenzio i due entrarono all'Accademia, sembrava non c'era più nessuno in quel posto, tutto era stato abbandonato. Senza avviso, Rose superò il soldato fermandosi proprio davanti al laboratorio.

"Sembra che non ci sia più nessuno" aggiunse il ragazzo abbassando l'arma, Rose però lo zittì sentendo qualcuno lamentarsi.

"Sembra venire da là" disse indicando la direzione verso l'ufficio di Luke, prese quella direzione.

"Hai mai pensato che potrebbe essere una trappola?" chiese il ragazzo seguendola.

"Non sarebbe la prima volta, credimi" rispose continuando a camminare tranquilla.

Sulla soglia dell'ufficio, Rose riuscì a veder il giovane genio rannicchiato nel teletrasporto mentre piangeva.

"Luke" disse avvicinandosi, il ragazzo alzò di scatto la testa e non appena le vide si alzò di colpo impugnando una pistola.

"Nessuno deve sapere cosa ho fatto, non è colpa mia" disse con voce tremante facendosi avanti.

"In nome dell'Unit, gli ordino di mettere giù quell'arma, signore" si fece avanti Ross puntandogli contro la sua pistola.

"Nessuno deve sapere cosa è successo" continuò il ragazzo con le mani che tremavano.

"Ho detto di non muoversi" disse di rimando Ross. Rose si mise davanti al soldato con spavalderia.

"Calmo Luke, non siamo qui per questo" disse con calma la biondina, mentre il ragazzo impugnava la pistola.

"Non avvicinarti a lui, è pericoloso" tentò di fermarla.

"No, è solo molto spaventato" continuò con calma fissando negli occhi Luke.

"Lo so che i Sontaran ti hanno usato, ma non siamo qui per questo" continuò accennando un piccolo sorriso, fece qualche passo in avanti.

"Loro mi hanno mentito" disse tremando ancora di più, Rose si avvicinò ancora e mise la mano sulla canna della pistola.

"Se vuoi riparare ai tuoi errori, allora questa non ti serve" disse facendola abbassare l'arma.

"Che cosa intendi?" chiese ancora un po’ confuso.

"Noi salveremo il Mondo" disse sorridendo.

 

Fine

II Capitolo

 

 

Note finali: Non vi prometto di aggiornare la prossima settimana, spero di si, anche perché avete aspettato fin troppo per questa mia quarta stagione.

Alla prossima con il capitolo finale di questa storia.

 

   
 
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