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Autore: ElderClaud    05/12/2007    8 recensioni
Era di fronte a lei.
Finalmente ce l’aveva faccia a faccia ed era esattamente come se l’era immaginata. Una stupida ragazzina letteralmente terrorizzata dalla sua macabra presenza. Stupida ragazzina… Davvero pensava che il suo fosse il modo migliore per aver successo dalla vita ?! Era semplicemente irritante. Con la sua bontà… la sua generosità… Ma chi voleva prendere in giro ?! Non si accorgeva che alla gente non gliene fregava un fico secco della sua buon anima ?!
(Pairing : Hidan x Hinata )
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Hidan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il Mio Credo

                                                                       Il Mio Credo

 

 

Era di fronte a lei.

 

Finalmente ce l’aveva faccia a faccia ed era esattamente come se l’era immaginata.

Una stupida ragazzina letteralmente terrorizzata dalla sua macabra presenza.

Stupida ragazzina… Davvero pensava che il suo fosse il modo migliore per aver successo dalla vita ?!

Era semplicemente irritante. Con la sua bontà… la sua generosità…

Ma chi voleva prendere in giro ?! Era davvero così ingenua da non accorgersene ?! Non si accorgeva che alla gente non gliene fregava un fico secco della sua buon anima ?!

Che era incredibilmente egoista ?!

All’inizio l’aveva seguita così… quasi per gioco. Un modo come un altro per spezzare la monotonia di un periodo senza missioni da svolgere.

In primis, era in cerca di vittime sacrificali per il suo dio. Jashin, reincarnazione del male, e unica sua ragione di vita.

L’aveva vista per la prima volta in un campo abbandonato. Intenta in un allenamento furioso che non le lasciava spazio ad altre attenzioni.

Una preda facile.

Ma invece di passare subito all’azione aveva aspettato. Un ultimo allenamento prima di morire non si rifiuta mai. Un po’ come una sigaretta !

Poi era successa una cosa strana…

Un ragazzo le si era avvicinato di corsa con sguardo preoccupato e voce grave.

“Hinata… Hinata ! è successa una cosa grave ! una delle matricole si è fatta male durante un allenamento !”

A sentire quelle parole la fanciulla non ci pensò su due volte a mollare tutto e seguire il giovane.

Lui la seguì, visibilmente irritato per quella inutile intrusione, ma anche un poco incuriosito di tutta la faccenda.

Magari gli si prospettava davanti un doppio sacrificio. E invece… Ricevette una doppia mazzata !

Perché la ragazza dopo aver curato l’inutile marmocchio non volle ricevere nulla in cambio.

E non ricevette comunque nulla. Ne un dono né un grazie

E dopo quell’episodio per lui fu l’inizio di una sorta di incubo.

Aveva iniziato a pedinarla incuriosito da questo suo comportamento anomalo tutti i santi giorni. Perché non esiste persona al mondo che sia generosa di natura.

Ed era a dir poco insopportabile, constatare che non c’era alcun fine nelle sue azioni. A differenza di lui… Che pregava per uno scopo ben preciso…

 La sua schifosissima bontà era dovuta davvero al suo animo puro e bianco come i suoi occhi ?!

Era a dir poco insopportabile !

Alla fine non ce l’aveva più fatta a sopportare tutto quel melenso buonismo, e aveva deciso di agire.

Ormai aveva imparato a conoscerla per bene la mocciosa.

Tutte le mattine si svegliava presto per andare al campo ad allenarsi. Poi, finito con gli allenamenti si dirigeva in caserma per l’assegnazione di missioni da svolgere in giornata.

E durante il tragitto non c’era persona che non aveva bisogno del suo aiuto.

C’era il solito vecchio che aveva bisogno di farsi curare la piaga purulenta alla gamba…

I soliti mocciosi con le ginocchia sbucciate…

E il solito bastardo randagio a cui donava sempre il suo misero pasto.

Così un mattino decise di sorprenderla durante il suo consueto allenamento per dirgliene quattro.

Perché era sua intenzione sfogarsi con lei prima di sacrificarla con gioia.

Ma non prima di aver pregato il suo Dio con grande fervore. Mostrandosi in questo modo a lei con ancora i segni della sua preghiera.

E la fanciulla ebbe paura quando se lo ritrovò davanti all’improvviso. Gli occhi viola furenti di una rabbia sconosciuta… E il bianco petto forato in più punti da colpi letali.

“Chi… Chi siete voi… Che volete… ?!”

Era davvero spaventata a quella macabra visione. E cosa che lo irritò maggiormente fu che non fece niente quando se lo ritrovò davanti.

Non un cenno di difesa… Di attacco… Niente di niente !

Che cosa voglio ?! Dico ragazzina… Ma ti sei vista ?! Ti credi davvero di essere una ninjia a comportarti così ?! Ma non ti VERGOGNI ?!”

Le sue urla si potevano sentire a chilometri di distanza ! Ma ora come ora non gliene fregava nulla di essere scoperto o meno.

A sentire quelle parole la fanciulla abbassò per un attimo lo sguardo come abbattuta. Sembrava quasi aver intuito dove volesse andare a parare quell’uomo misterioso.

“Io… Mi dovrei vergognare…”

più una affermazione che una domanda.

“Si esatto ! Vergognare !... Sai è da un po’ che ti osservo… E non ho potuto fare a meno di notare il tuo comportamento del cazzo !... Il fatto che tu aiuti sempre tutti mi da sui nervi !

Mi spieghi come fai  eh ?!... Le tue azioni sono così merdose che mi fanno vomitare ! Con che criterio aiuti sempre tutti hm ?!”

A quelle parole alzò improvvisamente lo sguardo e lo fissò a bocca aperta. Ma si ricompose subito, come scossa da un improvviso orgoglio represso.

“P-perché aiuto gli altri… ?! Perché… Si tratta del mio credo ! Si esatto ! Aiutare gli altri fa parte del mio credo ninjia !”

Ghignò lui. Perché quella affermazione era a dir poco infantile. Avanzò di qualche passo verso di lei con aria poco rassicurante costringendola ad arretrare.

Nonostante la sua evidente sfacciataggine era chiaro che aveva paura di lui.

“Ah ma certo ! Credo ninjia ! A quelli non gliene fotte un cazzo della tua generosità piccola ! Credi che non me ne sia accorto ?! i loro sguardi sono sempre quelli… Il vecchio con la gamba piagata ti guarda male ogni volta che presti le tue cure alle sue membra infami… I bambini ti deridono ogni volta che medichi loro le ginocchia… ti chiamano la ninjia idiota… LA NINJIA IDIOTA !!!... E il cane randagio ?! Che mi dici di quel cane eh ?! Da quello che vedo ogni volta tenta sempre di morderti la mano… Questa mano !!!”

Dette quelle parole, con uno scatto le prese la mano destra e gliela agitò davanti la faccia. Facendole male.

Gridò lei. Più per paura che per il dolore provocatogli. Si liberò dalla sua presa con uno strattone e indietreggiò ulteriormente. Finendo letteralmente con la schiena al muro.

Entrambi rimasero zitti per un po’. Lo sguardo di lui si fece più duro, la sua mano contenente il paletto sacrificale tremava di rabbia. Ansiosa come non mai di porre fine a tutta quella assurda faccenda.

Il volto di lei invece, era pieno di paura e consapevolezza di ciò che quell’uomo le diceva. Le lacrime le stavano rigando il volto stravolto.

E lui non capiva se erano di terrore o di sconfitta. Ma si sorprese tantissimo, quando lei iniziò a parlare.

“La… La gente a volte fa fatica a dire grazie ad una persona…

soprattutto quando si ha davanti una vita difficile… E quelle persone… Hanno davanti a sé un futuro incerto. Che li costringe a diffidare di tutto e di tutti ! Me compresa !

A me non importa di ricevere una ricompensa o un grazie… ! Mi basta aiutarli ! E credetemi ! Voi vi siete solo fermato alle apparenze ! Perché quella gente mi ringrazia con il cuore !”

Quelle parole erano a dir poco assurde. Rise lui. Di gusto, e si lasciò andare ad una risata oscena.

Con il cuore… Ma ti senti quando parli ?! Cadrai in rovina ad aiutare degli infami senza chiedere nulla in cambio ! Al mondo bisogna rimboccarsi le maniche ! Come credi che abbia fatto, IO, a sopravvivere a questo mondo di merda ?! Il sommo Jashin mi ha dato una grande possibilità…

Io lo avrei servito in eterno e in cambio non avrei più sofferto !!! Servo il Dio della distruzione con somma soddisfazione ! Perché lui mi da molto di più che un semplice grazie… Lui mi da l’immortalità !!!”

Quelle parole dovettero colpire molto la fanciulla. Perché la sua espressione mutò ulteriormente. E si fece incredibilmente triste.

“Voi… siete immortale ?!”

Era una domanda quasi scontata date le sue condizioni fisiche…

Perché le ferite che aveva sul petto glabro erano di sicuro letali.

Sorrise malevolo lui, a quella sua domanda sciocca. E si fece ulteriormente più vicino. Ormai era arrivato il momento di porre la parola “fine” a quella assurda faccenda.

Non capiva neppure lui perché aveva intrapreso quella inutile discussione con quella sciocca mortale.

Era ovvio che lui era nel giusto ! Che non si poteva dare aiuto così gratuitamente. Ma quella stupida non lo voleva capire ! E questo lo irritava in maniera disumana…

 

“Mi dispiace…”

 

Un flebile sussurro lo fece bloccare nell’atto di puntarle il paletto alla gola.

Che cosa hai detto ?!”

Non si era accorto che ora nella sua voce c’era una punta di paura.

Lei deglutì e si fece forza. Sapeva che ormai la sua fine era vicina… Ma voleva dirgli un’ultima cosa prima di morire.

“Mi dispiace… Che voi ora siate immortale !... Che siate ora prigioniero di una divinità crudele per tutta l’eternità ! Che cosa ve ne fate se non potete condividerla con nessuno ?!

Potete negarlo finché volete… ma voi siete più perduto delle persone che io aiuto…”

E l’uomo dai capelli argentati sgranò gli occhi, di fronte a quell’emerita blasfemia. Come osava lei, una mocciosa, dirgli che era messo peggio di quegli straccioni che tanto si affannava a curare ?!

Maledetta stronza …

La rabbia lo travolse come un fiume in piena. Con un grido le prese l’esile gola tre le mani. Poi, velocemente, innalzò il suo paletto verso il cielo. Pronto a scagliarsi tosto nel petto di lei.

Non avrebbe mai dovuto iniziare una discussione con quella ragazza ! Lo aveva fatto solo innervosire di più.

Era stato uno stupido a pedinarla ! non avrebbe mai dovuto prestare attenzione all’intera faccenda ! lui non

Si fermò proprio a due centimetri dalla sua pelle. Perché stava succedendo una cosa davvero strana.

Una intensa luce verdognola stava ora illuminando il suo petto. Ma cosa… ?!

Sul suo volto si contrasse in una smorfia incredula mentre guardava la giovane vittima.

Perché nonostante fosse con le spalle al muro… Nonostante fosse consapevole che stava per morire…

Lei, lo stava curando.

Curava le letali ferite che si era inferto da solo pregando il suo benevolo Dio… La sua mano, era timidamente appoggiata al petto di lui, mentre piano, piano il suo potere gli stava risanando le ferite. Fino a che non rimasero neppure le cicatrici.

Era senza parole… Davvero questo suo gesto lo aveva colto impreparato.

Perché mi curi… ?”

Fu l’unica cosa che riuscì a formulare.

“P-perché state sanguinando… Siete ferito ! Ve l’ho già detto ! Q-questo è il mio credo ninjia… Aiutare gli altri a qualsiasi costo ! E non mi importa nulla di ricevere una ricompensa o meno ! Mi basta sapere che faccio del bene per stare bene ! Anche se magari queste persone poi muoiono… Sono sicura di avere alleviato le loro sofferenze per sempre… Al contrario di voi… Che siete immortale… Non potete minimamente capire che cosa si prova a ricevere un aiuto del genere…

E ora per favore… Uccidetemi !”

I suoi occhi erano chiusi, ma le lacrime le scendevano copiose. Aveva paura, ma era comunque preparata alla sua fine.

Ma lui non si decideva a trafiggerla, ora nella sua testa regnava solo il nulla. Era come se si fosse letteralmente svuotato.

Ma non gli andava di pensare alle sue parole, perché se lo avesse fatto non avrebbe che potuto darle ragione. Aveva voglia di urlare tutta la sua disapprovazione al cielo. Ma così non fece.

Ciò che fece in realtà, sorprese molto la fanciulla. Perché lui invece di ucciderla… Semplicemente la lasciò andare.

La giovane si massaggiò il collo incredula. Perché davvero in quel momento credette di morire.

“Hinata…”

Era così stordita che non si era minimamente accorta che lui le si era avvicinato così tanto da poterle sussurrare all’orecchio. Sussultò nel sentire quella voce tanto agghiacciante quanto sensuale.

“Volevo… solo… No niente… Come non detto ! Te lo dirò domani…”

Poi, come preso da un improvviso, e odiato, imbarazzo si allontanò da lei a scomparve in un lampo.

L’ultima cosa che vide di quel misterioso tipo, fu uno sguardo insolitamente triste…

E stranamente Hinata provò la medesima emozione. Perché la creatura che le aveva rivolto la parola, era forse la più disgraziata di quella terra.

“ Mi dirai grazie domani allora… Io ti aspetterò….

Sorrise debolmente nel dirsi quelle parole. Perché non era sicura che sarebbe riuscita a salvare quell’uomo

Ma di una cosa era certa.

Ora lui aveva compreso il suo credo. Ingenuo quanto puro di ideali… E forse… Stava mettendo nel dubbio quello suo. Spietato e falso…

Che invece di donare “grazie”, dava solo disperazione.

 

 

 

 

Allora ?! che ne dite ?! Questa piccola shot l’ho scritta di getto proprio oggi ^^ !

La coppia è assurda, Ok, ma coloro che mi conoscono bene non dovrebbero sorprendersi più di tanto.

Questa si tratta di un’altra Hidan x Hinata ! L’altra mia opera con questo  pairing come protagonista tratta principalmente dell’egoismo umano.

Qui invece, ho voluto parlare di ideali… Di come queste persone abbiano ideali fortemente diversi tra loro e per questo, totalmente incompatibili.

Lei propensa per aiutare gli altri… Lui per distruggerli. Ma come sempre, il tema degli opposti mi ha sempre affascinato !

Comunque… Non lamentatevi del pairing ! è solo fiction ! e nel mondo delle fanfic tutto può succedere !!!

 

Ps: I commenti sono ben accetti !!!!

Pps: Avevo una mezza idea di continuarla… ma forse è meglio lasciar perdere… fatemi sapere !!!

 

Un bacio a tutti da ElderClaud ^_^ !

 

   
 
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